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mercoledì 27 marzo 2019

Il vero limite dei 5 Stelle e del Governo giallo-verde: l'acquisizione dei Servizi Segreti



Chris Barlati
Sa Defenza


La vera sfida dei 5 stelle non riguarda affatto il Tav, gli F 35 o la Via della Seta. Discussioni come queste non rappresentano altro che propaganda, o meglio strategie di realizzazione. E' dall'insediamento in Parlamento del governo giallo-verde che i pentastellati ed i leghisti si alternano in un ben organizzano balletto atto ad illudere mercati ed opposizioni che esista anche una sola possibilità di frizione tra due blocchi tanto discordi, tra due leader tanto lontani: il provincialotto di Pomigliano D'arco Luigi Di Maio, furbo, malizioso, ma irrimediabilmente carente di cultura e preparazione, e Matteo Salvini, il nordista goffo e cialtrone, stereotipo perfetto della politica più del dire che del fare.


Ma partiamo subito con il mettere in chiaro le cose, sia per quanto riguarda il Tav, la Via della Seta, che il vero ostacolo che si frappone tra il governo giallo verde e la realizzazione di quelle promesse del patto di governo che sembrano tardare a realizzarsi.
Nostro scopo in questa sede sarà quello di definire l'incognita che spaventa gli oppositori dei cinque Stelle, tanto da spingerli in ridicole campagne mediatiche che, negli effetti, non fanno altro che regalare voti ai grillini. Definiremo in aggiunta anche l'ostacolo che si frappone tra le promesse del patto di governo e la sua reale attuazione; ostacolo che espliciteremo nelle seguenti righe, ma che sarà d'uopo approfondire attraverso una specifica trattazione. Iniziamo allora con l'introdurre l'argomento della trattazione: la conquista che i pentastellati si sono prefissi dei Servizi Segreti.

Il Tav
Per quanto riguarda il Tav, sono anni che le espressioni partitiche di destra(Forza Italia e Lega) tentano oltre ogni modo di imporre una inutile linea ferroviaria quale quella del Tav.
Al tempo, e parliamo del non troppo distante settembre 2015, già si verificarono numerosi scontri, con tanto di utilizzo di armi vietate dalle innumerevoli formali convenzioni sui diritti dei manifestanti[1].

Oggi, non molto è cambiato. L'utilizzo da parte delle forze dell'ordine, o meglio da non ben noti agenti di polizia addestrati alle percosse dei manifestanti, di condotte dure e repressive sono in genere una prassi regolare adottata da chi vuole lanciare un chiaro messaggio. Quest'ultimo, parafrasato quanto più possibile, sarebbe il seguente: ''Manifestate? Va bene. Vi arrestiamo appena vi identifichiamo. Manifestate a volto coperto? Vi sfasciamo di botte. Continuate e ci sabotate? Allora domani vedrete che lanceremo lacrimogeni e sostanze nocive per la vostra salute. E non ci faranno assolutamente nulla, poiché siamo potretti non solo da apparati statale, ma privati e paragovernativi.'' Il copione Macron potrebbe benissimo ripetersi in Italia qualora iniziassero i progetti per il Tav, poiché la linea ferroviaria ad alta velocità non è altro che un accordo tra partiti corrotti per spartirsi un'immensa tangente, ricambiando naturalmente il favore. La violenza gratuita a cui sono sottoposti i manifesanti, e la mancanza di ogni tutela, è un esempio lampante di tutto ciò.

L'alta velocità. Ma per chi?[2]
Chi vuole, in sintesi, l'inutile Tav? Il governo Francese? Certo, visto che siamo noi ad addebitarci gli oneri maggiori. Le industrie del Nord? Anche, ma in forma minore, poiché il Tav trasporterebbe solo passeggeri. Chi, allora, è interessato in termini di utili all'opera? Le mafie. Quelle ''mafie'' che hanno permesso a Renzi di vincere le elezioni in cambio della sua promessa di provvedere, quanto prima, alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina [3].
Quelle mafie che avevano appoggiato in primis Berlusconi e che sono ritornate alla ribalta con la storia assurda della flat tax. Quelle mafie che, in qualche modo, oggi stanno corteggiando il governo giallo verde con strani messaggi, che vanno dall'arresto di Matteo Messina Denaro, alla costituzione, impossibile, di una nuova cupola a Palermo, sventata (ma che fortuna!)dall'operato dei carabinieri[4]
.

Il Grillo e il Dragone
Il secondo punto riguarda i rapporti con la Cina. Normalmente, si tende a sezionare in buoni e cattivi le italiche forze politiche in gioco. Bisognerebbe, invece, concepire il tutto in termini di ''do ut des'', di ''io novello leader, cedo qualche cosa per avere altro in cambio''. Essendo in questo caso l'Italia l'ultima ruota del carro in termini di rivendicazioni e prerogative in Europa, il nostro cedere si configura, senza condizioni, in un 2 in cambio di 1.

Ignoro se il lettore ricordi i tempi del buon Matteo Renzi, o meglio dell' ''energico Matteo'' [5],
quando il piddino n'1 imitava Tsipras, girando in camicia tra un comizio digitale e l'altro(i tempi di quando ancora non aveva il complesso di Napoleone). Ebbene, per lodare incredibilmente l'ex sindaco fiorentino, Renzi era riuscito a stipulare molti vantaggiosi trattati con la Cina, senza suscitare l'ira del padroncino di colore Obama. Il prezzo è stato salato, ma non esageratamente alto. Ricordate la cessione del Mar di Sardegna alla Francia? Avvenuta in tutto segreto? Per quali ragioni secondo voi è avvenuta una cosa del genere e senza nessun guadagno da parte dell'Italia? Ufficiosamente, si è dato il via a ricerche di gas in quella porzione di mare a compagnie private, ma permane il mistero dei soldati francesi armati che, con tanto di blitz, hanno obbligato molti pescherecci sardi a ritornare a casa per aver invaso un territorio protetto.

I 5 Stelle e i Servizi
Pochi vedono un legame in questo groviglio di propagande, affermazioni, promesse e arresti di boss mafiosi. Ma se ci alienassimo per un momento da questo contesto, noteremmo un ordine logico e concreto, un vero ecosistema.

La crescita proporzionale dei nazionalismi di sinistra e destra, la sconfitta dell'europeismo economico, ma non di quello sociale e politico, isterisce le grandi finanze, oramai infiltratesi capillarmente in Italia dall'avvento di Berlusconi, ed in Europa dagli anni 2000(dalla Mani Pulite Internazionale).
I grandi gruppi finanziari italiani filo massonici, quelli vicini a De Benedetti, come i marchi Espresso e Repubblica, stampano quotidianamente indecifrabili articoli sulle presunte e prossime cadute del Governo, sugli scandali che dovranno far deflagrare i 5 stelle, sui legami tra 'Ndrangheta e Lega, e sul dovere di comprendere ed accettare il tentativo di omicidio di bambini ad opera di stranieri pedofili che sequestrano bus[7], ma mai una parola riguardo l'egemonia dei Servizi nell'interazione tra Stato ed Imprenditoria finanziaria; di quei Servizi che, attualmente, sembrano ignorare positivamente i 5 Stelle.

Di Maio sulle orme di Silvio

Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Di solito ci si illude che gli apparati di intelligence, almeno quelli italiani, servano gli interessi di Stato o di uomini ad essi collegati. Ma non è affatto così. E' dall'omicidio della Prima Repubblica e dei giudici Falcone e Borsellino che i Servizi Italia si configurano più come una S.p.a., servendo agenzie, compagnie straniere, nazionali e filoatlantiche.

Dal punto di vista governativo, il tutto ebbe inizio con la parabola Berlusconi, ma occorre precisare un paio di cose per correttazza d'analisi. Il vecchio Silvio cercò di limitare l'operato della struttura della ''falange armata'', tutt'oggi attiva ma in forme diverse, posizionando uomini fidati ai vertici dei Servizi. Il Cav. non potè trarre i benefici sperati a causa del suo scarso talento poltico. Ma, caduto Berlusconi, la palla passò alle sinistre che ebbero carta bianca e libero accesso a finanziamenti e posizionamenti di uomini fidati(governo Prodi).
Con il tempo, lo smantellamento di quei pochi apparati filo nazionali d'intelligenc divenne effettivo, in nome di una sostituzione che si realizzò in toto con l'avvento della presidenza del Consiglio di Matteo Renzi, e di un'infiltrazione senza precedenti di uomini vicini ad Israele[8].

Tutto ciò potrebbe apparire come una deriva complottista. E invece no. Guardate qui il primo discorso da leader che fece Luigi di Maio, all'epoca non ancora osannato dai cori ''Giggino premier'', ma considerato comunque dai più come un esponente di spicco del Movimento. Nonostante la furia distruttiva e super critica del M5S di quegli anni, nei riguardi di tutto ciò che poteva puzzare di occulto, segreto e pericoloso, il pomiglianese Di Maio si lascia andare ad un elogio senza precedenti dei sistemi e degli apparati di sicurezza italiani: un chiaro messaggio di distensione e di collaborazione dei pentastellati in vista della certa vittoria che avrebbero collezionato da lì a poco tempo.
Il tutto, naturalmente, è avvenuto sotto l'occhio critico delle grandi lobby che attentamente hanno studiato e ascoltato il Movimento, accettandone le politiche ma esclusivamente in chiave moderata, come dichiarato dallo stesso Di Maio in più di una occasione[9].

Un servizio a 5 Stelle
All'epoca, quando ancora Aldo Giannuli era parte integranti dell'intellinghenzia del Movimento, suonò alquanto strano la scivolata pro finanza e moderata di Di Maio, specialmente se dovessimo ripensare alle sfuriate di Di Battista, altro pilastro al tempo del Movimento, nei vari studi televisivi(mitica quella da Santoro) sul collegamento tra traffico di armi, Servizi Italiani e Paesi Mediorientali; traffico che costò la vita alla giovane giornalista Ilaria Alpi. Caso vuole che solo un anno e mezzo dopo Di Battista abbandonerà il partito per dedicarsi alle missioni umanitarie ed alla famiglia, con Di Maio che si trasformerà dal provincialotto sbaglia congiuntivi al successore di Grillo(un clone di Tremonti, per dirla alla spicciola).


Intelligenza collettiva
Il discorso/convegno di Giggino è interessante, e somiglia per certi aspetti a quelli della buonanima(si fa per dire) di Minniti o ai vecchi comizi di Berlusconi, quando parlava di occupazione e di necessità di privatizzazioni. Moderati, ricchi di dati, misurati in ogni parola, ma fin troppo smielati per un 5 Stelle, per un anti sistema, specialmente se concesso nei confronti di un'istituzione che da sempre ha tramato per la distruzione del Paese, e che ha curato, negli ultimi 50 anni, gli interessi personali di finanze straniere, compagnie petrolifere e politiche espansionistiche atlantiche.

L'azione dei 5 Stelle – Lega Nord, dunque, quali interessi va ad intaccare e per quali ragioni? E, costituiscono davvero un pericolo? O sono solo dei bluff, come dimostra il normalissimo livello di spread di questi giorni? Elenchiamo le varie opzioni:
- L'immigrazione. Il problema dell'afflusso massimo di migranti non riguarda esclusivamente l'aumento della criminalità in Italia, o il tema della sicurezza. Il problema dell'immigrazione è l'esistenza stessa della criminalità. Come espresso dal seguente ed interessante articolo[10], e da alcune ricerche fatte sul campo dall'autore del testo, l'immigrazione, oltre ad essere stata empiricamente dimostrata come un fenomeno forzato, è ben voluta sia per motivi economici, che politici. E a beneficiarne non sono solo le grandi industrie finanziarie, ma quel complesso criminale che, dall'America Latina alle coste mediterranee, importa droga in Europa, gestendone distribuzione e prezzo: la 'Ndrangheta, nella sua più completa definizione di super struttura criminale, fagocitante massoneria ed imprenditoria, con picchi che vanno dalla magistratura alle forze partitiche.
Anche la 'Ndrangheta, come tutti i gruppi di potere definiti e specializzati, ha bisogno di una deregolamentazione del mercato per poter trarre maggiori benefici. Grillo ha affermato, sarcasticamente, negli ultimi giorni, che bisognerebbe quotare la 'Ndrangheta in borsa esattamente come la Yakuza giapponese, ma dimentica che ciò è già stato fatto. Ed anzi, nello specifico, la quotazione in borsa di una lobby spuria ed onnipresente come la 'Ndrangheta aumenterebbe le entrate statali, ovvio, ma limiterebbe gli spazi d'agire dell'organizzazione stessa e svelerebbe addirittura le trame oscure, gli omicidi dei servizi segreti degli ultimi 15 anni, le relazioni che essa ha avuto ed ha con i referenti politici, con la Nato, con le imprese statali(tipo la Fiat) e la magistratura. Dunque, una ''regolamentazione'' di tale ''sistema'', della 'Ndrangheta, non sarebbe affatto conveniente, a meno che non si decidesse di eliminare fisicamente un qualche centinaio di persone a conoscenza degli inconfessabili segreti, per sostituirli con ''personale specializzato'' proveniente, ed appartenente, anche inconsapevolmente, al sistema della 'Ndranghesta stessa. L'immigrazione, al riguardo, rappresenta un respiro, un passo necessario, che permette una velocizzazione dei procedimenti di spaccio e distribuzione, servendosi di nigeriani, senegalesi, e delle diverse etnie che, abbracciando il credo tribale ed esoterico, si prestano come gli ex miliziani di Cosa Nostra perfettamente compatibili per guidare il continente nero all'acquisizione di questa fetta di mercato, senza dimenticare l'immunità legislativa di cui dispongono i finti rifugiati.
- La Cina. L'avvicinamento tra Italia e Cina non costituisce un problema politico, tanto meno economico. Paesi come la Francia o la Germania, o come gli stessi Stati Uniti, commerciano in termini di cifre molto più dell'Italia, eppure nessuno si preoccupa di una deriva ''Maoista'' dello scenario europeo o degli stessi States. Il pericolo Cinese non si pone in nessun caso, poiché è solo uno stupido tentativo dei media di attaccare il Governo giallo-verde. Al più, il fastidio che potrebbere procurare la Via della Seta sarebbe quello di aprire un'alternativa al predominio tedesco, sogno della politica anti neocon trumpiana, che sì desidera un'Europa asservita agli Usa, ma sensibile ai mutamenti geopolitici multipolare. Ancora una volta le forze in campo discutono del nulla, essendo il commercio con la Cina niente più che un'altra strumentalizzazione mediatica. La sceneggiata di Salvini che rifiuta di partecipare all'incontro con il Leader Cinese è una prevedibile mossa elaborata per accaparrarsi l'elettorato di estrema destra, e nulla più: un modo per illudere sostenitori ed oppositori della presenza di un'inesistente frizione all'interno della maggioranza. Tant'è che nessuno ha mai avanzato concretamente l'ipotesi di sanzioni contro la Cina, ma solo critiche e lamentele nei riguardi di singoli esponenti di Governo(chi sarebbe tanto stupido da attaccare il Dragone e rovinare i propri commerci?).

- Il Tav.
Il progetto Tav non si farà. La magistratura ed i relativi connessi conservano gelosamente molti documenti inerenti le infiltrazioni della 'Ndrangheta nell'avallo del progetto. Guardacaso, solo recentemente sono state mosse querele nei confronti di Di Battista da parte dell'Unione Industriale Torino, AMMA, ANCE Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte[11]. Un simile atto di intimidazione simbolica può solo significare l'esistenza di una guerra interna la magistratura, che da un lato pende per la realizzazione di una tale grande opera, mentre dall'altro tenta di resistere a questo ulteriore stravolgimento dell'organo giudiziale.

Epilogo
Cos'è allora che disturba davvero dei 5 stelle? Il tentativo di avvicinare a loro una classe dirigente d'intelligence ad immagine e somiglianza pentastellata, probabilmente multipolarista e divincolata dai vecchi schemi dell'economia. Ciò cosa comporterebbe? A destra:
in politica, la dissoluzione delle strutture berlusconiane filo putiniane;
in economia, l'inutilità dell'ingegnosa macchina mediatica e finanziaria ultra neocon ed atlantica, ideata dal cavaliere per compiacere gli alleati(l'impero Media/Finvest).   

Dal versante della sinistra:
- In politica, la castrazione di ogni tentativo di imporre le basi di quella finanza mondiale che avrebbe dovuto collegare gli stati occidentali, fagocitando le ultime resistenze di politica sovrana.
 - In economia, l'isolamento, sempre più crescente, delle classi massonico finanziarie di ''sinistra'', spaventate non dall'avanzata economica della Cina, ma dall'impossibilità di far coincidere in un apparato statale biopolitico potere economico e politico. Un piano da lungo bramato e che è stato ostacolato da Russia, Cina e Iran.
 I 5 Stelle hanno catturato una nuova classe intellettuale che sembra prevalere nel mondo dell'informazione, della politica, e che è stata accettata dalla finanza internazionale. In buona sostanza, tale ''elite'' si manifesta migliore in termini di preparazione a quella dei leghisti, sicuramente migliore rispetto a quella del Pd e di Forza Italia.
La corruzione dei vecchi partiti li ha disintegrati dalle fondamenta, ma permangono la struttura mediatica formale(tv-radio) e i servizi di intelligence in mano al duo Pd-Berlusconi, come dimostrano le ultime folli trovate pubblicate da quotidiani ed esponenti del mondo della televisione, inerenti la tentata strage dei bimbi del bus e del rischio dell'inesistente razzismo alle prossime elezioni europee.
Con la loro politica estera i 5 stelle stanno tentando di convincere quella sovrastruttura dei Servizi legata alle comunicazioni Telecom ed alla gestione di tutto il bacino di utenze del Medioriente di essere qualificati e pronti per un cambiamento di paradigma che potrebbe apportare notevoli miglioramenti all'intero apparato militare, politico, economico e sociale.

Fonti:
[1] http://www.crudiezine.it/no-tav-in-val-di-susa-rischio-gas-e-accuse-di-terrorismo-parla-lattivista-cedolin/
[2]  http://ilcorrosivo.blogspot.com/2018/09/quante-bugie-sul-tav.html
[3] https://www.huffingtonpost.it/2016/09/27/ponte-stretto-renzi-_n_12212584.html
[4] https://palermo.gds.it/video/cronaca/2018/12/04/il-blitz-cupola-2-0-de-raho-dopo-larresto-di-riina-il-vertice-di-cosa-nostra-e-tornato-a-palermo-ca8b0a2c-ce4b-48f1-a684-ea53c3c55a79/
[5]https://www.repubblica.it/esteri/2014/03/27/news/faccia_a_faccia_renzi-obama-82063918/
https://www.rischiocalcolato.it/2016/05/la-strategia-renzi-ttip-mes-alla-cina.html
http://www.conflittiestrategie.it/mr-renzi-e-il-drago-con-gli-stivali-di-chris-barlati
[6] Berlusconi servizi segreti
https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/17/mafia-pentito-alfano-portato-nostra-berlusconi-pedina-dellutri/1600276/
[7] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/07/06/news/legami-di-ndrangheta-1.324616
[8]https://www.lintellettualedissidente.it/italia-2/la-scalata-ai-servizi-segreti-di-matteo-renzi/
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2017/03/18/io-renzi-il-mossad-e-quando-fondai-un-club-forza-italia/3459349/
https://www.nextquotidiano.it/fermiamo-renzi-e-un-uomo-del-mossad/
https://www.dettiescritti.com/tag/renzi-e-israele/
[9] https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-01/lost-translation-giallo-londra-e-strategia-di-maio-post-voto-123945.shtml?uuid=AEbQYjsD&refresh_ce=1
[10] https://comedonchisciotte.org/black-axe-lorrore-che-ignoriamo-2/
[11] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/01/news/in-val-di-susa-una-ndragheta-ad-alta-velocita-1.171673?refresh_ce

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mercoledì 27 giugno 2018

Sanzioni Per Gli S-400? La Turchia Non È Realmente Nella NATO


Sanzioni Per Gli S-400?  La Turchia Non È Realmente Nella NATO

Joaquin Flores 
Fort-Russ


La vittoria ha mille padri, ma abbiamo un bastardo da sconfiggereQuando divenne chiaro che il governo siriano del governo baathista e Assad non andava via, la coalizione di "sostenitori ribelli" cominciò a ritirarsi. La Turchia ha fatto del suo meglio per trasformare il caos che ha creato in opportunità . La crescente litigio della Turchia con gli Stati Uniti sulla  intenzione di acquistare il tanto ricercato sistema di armi S-400 dalla Russia, non mostra alcun segno di mediazione.
Ma perché gli Stati Uniti avrebbero un problema con l'alleato e membro della NATO, acquisendo armi russe? Non sarebbe utile per essere in grado di vedere come funzionano in condizioni di test ? Per includerli nei giochi di guerra ? Non sarebbe intelligente provare a decodificarli?   Perché  non vogliono che accada?
Perché la Turchia non ha intenzione di lasciare che gli Stati Uniti guardino all'interno dei loro nuovi giocattoli russi , ecco perché. In effetti, a parità di condizioni, sembrerebbe quasi che la Turchia si aspetta che gli Stati Uniti e la NATO abbiano informato i sistemi militari coinvolti nel conflitto. In altre parole, la Turchia vede negli Stati Uniti uno dei suoi principali problemi di sicurezza. Ma questa non è paranoia della Turchia. Una volta che leggi di seguito come esattamente gli Stati Uniti intendono usare il "bastone" per mantenere la Turchia in ordine, ti renderai conto che è assolutamente giustificato. Così in egual maniera per l'alleanza.
Tutti , devono rendersi conto che la Turchia non è più un membro della NATO , almeno non lo è  appieno. Forse gli Stati Uniti credono o sperano che ci sia un futuro con dei lacchè degli Stati Uniti che potrebbe governare al suo posto in Turchia, e riportarla all'ovile. Mentre una rosa è ancora una rosa e avrebbe un profumo dolce sotto qualsiasi nome, l'appartenenza alla NATO per alcuni non corrisponde alla stessa di altri.
Poiché la stessa NATO sembra perdere significato come organizzazione che rappresenta i paesi con un intero elenco di problemi di sicurezza , uno dei più grandi punti di riferimento in questo processo è stato il graduale ritiro della Turchia dalla mappa della NATO. Anche questo, in termini correlati, porta la Grecia in una situazione simile. È molto probabile che il problema regionale sarà la Turchia. Dato che entrambi i paesi sono membri della NATO, annulla l'intera dottrina della sicurezza che la NATO ha venduto a paesi come la Grecia , quando fu istituita.
Ma la Turchia è un egemone regionale, ed è l'ex impero ottomano, uno dei successori dell'impero romano, e ha una storia - come l'Iran - che molto è più che un semplice potere locale. E questo lo pone nella situazione di avere anche alcuni obiettivi irrendetisti e alcune risorse demografiche, tecniche, umane e militari sono molto reali per raggiungere questo obiettivo.

 Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu

Quindi, all'inizio di questo mese, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha criticato Washington per "la creazione di crisi artificiali è lo stile dell'Occidente " (si riferiva alla mossa del Senato per bloccare le forniture F-35 sull'intenzione di Ankara di acquistare i sistemi di difesa aerea S-400 della Russia ), questo non è stato una sorpresa. I legami tra Stati Uniti e Turchia non si sono ancora ripresi dal tentativo di golpe fallito degli Stati Uniti, contro Erdogan. Ciò mantiene le relazioni tese, e non abbiamo visto molto in termini di un riavvicinamento.
Il peggio lo ha detto martedì, l'Assistente del Segretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici Wess Mitchell , che sarebbe difficile ripristinare i rapporti tra Stati Uniti e Turchia se quest'ultimo  acquistasse i sistemi di difesa aerea S-400  russi. Nel tono atteso con piena arroganza imperiale, Mitchel ha comunicato, al Comitato per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti, quanto segue:
"Abbiamo chiarito che se la Turchia compra gli S-400 ... ci saranno conseguenze. Introdurremo delle sanzioni all'interno della Controversia dell'American Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA) , "
In altre parole, le sanzioni anti-Russia degli Stati Uniti saranno applicate alla Turchia, nel tentativo di "contrastare gli avversari dell'America ".
Mitchell ha anche ricordato al suo "alleato" che gli Stati Uniti mantengono la possibilità di trattenere il trasferimento di aerei da combattimento F-35 in Turchia per problemi di sicurezza nazionale se Ankara decidesse di acquistare gli S-400.
"Riteniamo che  le autorità legali esistenti ci consentirebbero di sospendere i trasferimenti [di apparati e tecnologie] in determinate circostanze, comprese nelle preoccupazioni per la sicurezza nazionale", ha dichiarato Mitchell al Comitato per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti.
Ma l'F-35 è infatti un caccia multiruolo , con una lista infinita di problemi noti. Uno qualsiasi di questi problemi noti sarebbe, per la maggior parte degli eserciti che prendono la decisione di averlo nella forza armata di uno stato veramente sovrano, sarebbe di congelare qualsiasi trasferimento o vendita potenziale. Il possesso di questi F-35 molto costosi è di per sé una grande responsabilità.
Ma i termini della risposta degli Stati Uniti in questa precisa congiuntura, secondo le parole di Mitchell, le prospettive di cooperazione militare-industriale turca con gli Stati Uniti sarebbero ulteriormente compromesse se si acquistassero i sistemi di difesa aerea S-400.
L'accordo tuttavia è già stato finalizzato e persino lo scorso aprile l'esportatore di armi dello stato russo noto come Rosoboronexport ha affermato che la Russia aveva già iniziato a costruire i sistemi S-400 per la Turchia.
L'accordo Russia-Turchia ha ovviamente provocato divergenze tra Ankara e Washington, con quest'ultimo che minacciava di imporre sanzioni contro il primo, poiché gli Stati Uniti ritengono che l'arma sia incompatibile con le difese della NATO.
Giusto per essere sicuri di comprendere questo diritto: gli Stati Uniti valutano il loro rapporto con la Turchia e non vogliono perdere la Turchia come partner regionale. Quindi, in risposta alla diversificazione della tecnologia militare da parte della Turchia, gli Stati Uniti minacciano di allontanarlo ulteriormente . Ancora una volta, la Turchia non potrebbe acquistare un'arma di difesa aerea molto utile e all'avanguardia, di controcanto  gli Stati Uniti non venderanno alla Turchia un'arma d'attacco aereo piuttosto inutile e costosa.
È quasi come se gli Stati Uniti stessero facendo del loro meglio per spingere la Turchia il più lontano possibile. Ecco alcuni titoli dell'ultimo anno o giù di lì, che si concentrano su questo argomento:
In conclusione, visto che l'arrivo dell'S-400 in Turchia sta frustrando l'establishment militare statunitense e questo in risposta, e che la "cosa" pubblica e ovvia che gli Stati Uniti hanno sul tavolo con cui negoziare è l'F-35 come unica 'carota', mentre tutto il resto è un "bastone" CAATSA, considerato il tutto , sembra che gli Stati Uniti abbiano una posizione contrattuale molto debole. 
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