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venerdì 22 marzo 2024

I migranti sfondano la barriera di sicurezza al confine degli Stati Uniti

Uno screenshot di un video pubblicato su X (ex Twitter) mostra i migranti che corrono attraverso una breccia nel confine tra Stati Uniti e Messico vicino a El Paso, in Texas. © Twitter
fonte

Una grande folla ha violato la recinzione di filo metallico e si è scontrata con le truppe della Guardia Nazionale del Texas


Una folla di migranti ha abbattuto una barriera di filo metallico e ha sfondato una linea di truppe della Guardia Nazionale del Texas mentre cercava di entrare negli Stati Uniti dal Messico. La situazione di stallo si è verificata nel mezzo di un intenso dibattito sulla sicurezza delle frontiere, con i repubblicani che hanno accusato il presidente Joe Biden di inadempienza al dovere.

Il filmato dell’incidente pubblicato online giovedì mostra i migranti che trascinano giù una sezione della barriera e un gruppo di cinque guardie nazionali che formano una fila e cercano di fermarli.

Molti uomini alzano le mani, segnalando alle truppe di non sparargli, ma pochi secondi dopo, i migranti si fanno strada, buttando via i soldati in pesante inferiorità numerica e correndo verso il cancello di confine.

martedì 22 agosto 2023

"I proiettili cadevano come pioggia": così Riad uccide i migranti etiopi

Cadaveri di migranti etiopi a terra al confine tra Arabia Saudita e Yemen.
hispantv
L'organizzazione Human Rights Watch (HRW) ha denunciato lunedì un massacro di immigrati etiopi per mano delle forze di frontiera dell'Arabia Saudita.

L’ONG HRW ha rivelato in un rapporto che l’uccisione di centinaia di immigrati e richiedenti asilo etiopi è avvenuta tra marzo 2022 e giugno 2023 al confine che l’Arabia Saudita condivide con lo Yemen. Tra le vittime ci sono bambini e donne.

Secondo l'ONG, la spesa di miliardi di dollari in eventi sportivi e l'ingaggio di stelle del calcio da parte del regno arabo per "imbiancare la propria immagine, non dovrebbe distogliere l'attenzione da questi crimini".

Definendo l’uccisione di etiopi un crimine contro l’umanità, HRW ha affermato che le forze di frontiera saudite stanno uccidendo centinaia di migranti e richiedenti asilo in una remota area di confine, lontana dalla vista del resto del mondo.

sabato 26 settembre 2020

Migranti a Monastir, affari & intrighi

Ex ministri d'oltralpe consulenti della società che gestisce il lager alle porte di Cagliari


























Chissà se Francesco, il Papa degli ultimi, si è mai ritrovato tra le mani il curriculum vitae di Ruth Metzler, la donna che da due anni guida la fondazione della Pontificia Guardia Svizzera in Vaticano. Di certo Jorge Mario Bergoglio ignora uno degli ultimi incarichi di Madame Metzler, donna multidisciplinare, capace di passare dal ruolo di ministro della Giustizia e della polizia svizzera a quello ben più privato di presidente del comitato consultivo della Ors, la multinazionale sbarcata in Sardegna per far soldi senza troppi convenevoli dalla gestione dei migranti. Business, senza se e senza ma, l'esatto contrario di quanto professato dal Santo Padre. Il comitato, nato come garante della scalata privata della Ors alla gestione dei migranti, con l'esplicito intento imperialista per la conquista del Mediterraneo, è il fiocco scintillante sull'operazione da mani sull'emigrazione. La storia di Ors, però, ora dopo ora, assume i connotati di un vero e proprio intrigo internazionale, secretato nelle rive del lago di Zurigo e in quelle del Tamigi.

Missione Sardegna


Lo sbarco in Italia ha una data: 8 gennaio 2020, giorno in cui la società diventa, di punto in bianco, attiva alla Camera di Commercio di Roma, come se la divina provvidenza gli avesse suggerito di tenersi pronta. Il progetto è chiaro: missione Sardegna. Gli bastano pochi mesi di attività per spazzolare tutto quello che c'era disponibile nell'Isola. In sordina conquista la gestione del Centro Rimpatri di Macomer e ai primi di marzo fa il colpaccio, a trattativa privata, sino alla definizione dell'appalto, con l'affidamento provvisorio del ghetto di Monastir. Rase al suolo le concorrenti, quasi tutte siciliane, che da sempre si erano spartite la torta infinita dell'accoglienza. Nell'oasi di Monastir, fattasi lager, non passa giorno senza una guerriglia annunciata. Polizia e carabinieri in perenne tenuta antisommossa come se in quell'enclave di criminalità e Covid latente non ci fosse un responsabile. Ors Italia, accampata in quel lager a gestire un appalto da tre milioni di euro in due anni, è silente. In prima linea tanto ci sono gli uomini e le donne dei blindati schierati in assetto permanente da guerriglia urbana, l'ennesima, sempre pronta ad esplodere.

200 giorni per l'antimafia

Un'assegnazione provvisoria quella della prefettura, visto che gli stessi organismi del braccio dello Stato in terra sarda non hanno ancora messo nero su bianco il certificato antimafia, indispensabile per cifre di questa portata. Un dato è eloquente: dopo 200 giorni lo Stato non ha ancora dato il via libera a quel certificato. Ritardi cronici, Covid burocratico o cos'altro? È evidente che affidare per la terza volta con proroga, in scadenza a fine mese, un appalto di questa portata non è roba di poco conto. Serve non poca freddezza per assumersi onori e soprattutto oneri. A Monastir il business, intanto, non si ferma.

Totalizzatore

Il totalizzatore degli introiti è in continuo aggiornamento: ieri i migranti, quasi tutti algerini, erano 183, poi, in mattinata, 25 li hanno dirottati in una struttura di Capoterra, tenuta coperta dai sigilli di segretezza. Altri 11 sono arrivati in serata. Alla conta finale delle 20 erano 169. È possibile, ma non è confermato, che i 25 dell'Alan Kurdi, quelli destinati all'Italia, vengano fatti scendere ad Olbia e poi trasferiti a Monastir, giusto per non ridurre il capitale migratorio nel quartier generale della multinazionale svizzera. Del resto stando alle parole della signora Ruth, la presidente del comitato consultivo, «la Ors è sinonimo di assistenza e alloggio professionale e umano per richiedenti asilo e rifugiati». Peccato che non abbia avuto il tempo di visionare le immagini che abbiamo proposto nel nostro giornale, forse, avrebbe evitato di spendere quelle impegnative parole per un ghetto infausto alle porte di Cagliari. Se per alloggio professionale si intende quel tugurio di sbarre e quei cumuli di puzzolente gomma piuma vuol dire che il business sta sconfinando in altro. Un dato, però, emerge inequivocabile aprendo gli scrigni di questa Ors, sede a Zurigo, in un sobborgo periferico, senza pregio e senza nemmeno una modesta targa di facciata. Sono due gli intrecci gestionali di questa società. Ci sono i piani alti e quelli comunali. Per i piani alti Juerg Benno Roetheli ha scomodato prime donne e primi uomini.

Madame Metzler

L'operazione sbarco nel Mediterraneo ha messo nero su bianco nomi e cognomi altisonanti. Tutti personaggi di primo piano che urlano contro immigrazione e invasione salvo, poi, diventare i paladini di una società che proprio dai migranti vuol far soldi, a palate. Pronti ad erigere muri nelle loro patrie, altrettanto protesi a costruire ponti per lo sbarco in Sardegna e non solo. Madame Metzler nell'impresa di sponsorizzazione non è rimasta sola. Al suo fianco nel comitato della Ors, quella che gestisce Monastir e Macomer, ci sono Rita Fuhrer, già ministro degli Affari sociali e della Sicurezza del Canton di Zurigo, così come Erwin Jutzet già membro del governo di Friburgo con delega alla Sicurezza e Giustizia, sino al vice cancelliere austriaco e ministro degli Affari esteri dell'Austria Michael Spindelegger. Quelli che fanno i muri a casa loro ora indicano la strategia: privatizzare la gestione e affidarsi a Ors. La società non si fa pregare e per guadagnare a piene mani dai migranti apre il fronte italico con lo sbarco in Sardegna e dintorni. Dal proscenio internazionale dei sostenitori della multinazionale a quello dietro casa, tra Roma e Avellino. È questo il secondo filone societario della Ors Italia, la compagine destinata a conquistare il governo degli imbarcati dal nord Africa verso la Sardegna.

Il filone Avellino

Il manager svizzero Jurge Roetheli, a capo della multinazionale del business sui migranti, non si fida di nessuno e anche per l'operazione sardo italiana non lascia spazio a incursioni esterne. Si autonomina presidente del Consiglio di amministrazione ma al suo fianco mette due uomini di stretta osservanza campana, i due Reppucci, Maurizio, nominato amministratore delegato e Antonio, già sindaco del paese di Chiusano di San Domenico, duemila anime nell'enclave di Avellino. Nella sede di Piazza Annibaliano a Roma, davanti ad un cassonetto, al numero 18, il palazzo è un crocevia di decine e decine di società, tutte nello stesso ufficio. Nessuna targa esterna per una multinazionale che per costituirsi non ha scelto le vie del centro della Capitale. Dopo la chiusura nazionale della gestione comunale dell'accoglienza, messa in campo con i decreti cosiddetti Sicurezza, si sono aperte le praterie allo sbarco senza guanti delle multinazionali nella gestione dei centri di accoglienza e rimpatrio. La Sardegna, tra Macomer e Monastir, è la prima a toccarne con mano le conseguenze.

Retromarcia austriaca

Prima dei due centri sardi lo hanno, però, provato in Austria che, dinanzi allo sbarco della Ors, benedetto dall'ex vice Cancelliere, ha deciso di cambiare radicalmente rotta: gestione pubblica del fenomeno migratorio. Il ragionamento d'oltralpe è stato chiaro: i privati hanno tutto l'interesse a ridurre i servizi per favorire il guadagno. Da qui la nascita dell'agenzia pubblica per l'assistenza ai rifugiati. Il quotidiano USA Today ha paragonato la gestione dei centri di accoglienza in Europa alla logica delle carceri private statunitensi, basata sul principio del taglio dei costi e della massimizzazione del profitto. Nel sistema privato, fanno rilevare, ci sono prestazioni inadeguate, pagate care e ridotte nei servizi ai minimi termini. Dalle visite mediche al cibo, dalla qualità degli alloggi all'assistenza. Nel lager di Monastir il business dei migranti è appena agli inizi. Manca il certificato antimafia e tra cinque giorni scade il contratto provvisorio e d'urgenza con gli svizzeri della Ors. Il caos regna sovrano e i denari scorrono a fiumi. Il triangolo Zurigo, Avellino e Monastir è solo la punta di un iceberg, quello degli affari sui migranti.


mercoledì 2 ottobre 2019

Le teste di uovo della sinistra in Svezia si svegliano dall'inferno che hanno creato

Le teste di uovo, della sinistra in Svezia, si svegliano dall'inferno che hanno creato

Mike Walsh 

  

A fare notizia sono gli "intellettuali nominati dai media",  mentre invece  quando gli etno-nazionalisti suonavano l'allarme dell'invasione dei migranti,  dormivano profondamente e respingevano le proteste dei patrioti appellandoli di "razzismo".

L'ultimo a catturare i titoli è lo svedese Janne Josefsson. Ora dice "Nonostante i colloqui di integrazione a tutti i livelli di governo, la segregazione creata dall'uomo è peggiorata in Svezia". ( Davvero? Saltate sul carrozzone populista ).

La Svezia viene spesso definita multiculturale, ma ciò che i politici hanno creato è uno stato di apartheid. ( l'élite si è svegliata, la gente preferisce la propria specie ). Aggiunge "Più il paese scivola, più disperati e populisti diventano i sovrani nella loro retorica".

“Lo chiamiamo multiculturalismo, ma in realtà abbiamo creato l'apartheid sociale, economico e umano in Svezia. Indipendentemente dal governo che abbiamo avuto, la segregazione (l' etnia crea le proprie comunità ) è aumentata. "



Pur respingendo l'idea che questo sia il risultato di un deliberato tentativo di distruggere il paese, Josefsson ritiene che rifletta un completo fallimento dei politici, indipendentemente dal loro allineamento. ( Vedi, questa è la nostra canzone che ora cantano e e ne prendono il merito ).

Secondo Josefsson, la Svezia non è più un singolo paese, ma piuttosto mondi diversi ( la diversità a cui abbiamo messo in guardia ). Traccia l'esempio della scuola Sjumila a Göteborg, la seconda città più grande della Svezia, dove meno dell'uno per cento degli alunni parla svedese come madrelingua.

'Le scuole sono diventate nastri trasportatori che consegnano il personale alle bande criminali. Nella scuola di Sjumila, ogni quattro ragazzi uno diventa criminale poco dopo aver completato la scuola. Nonostante tutti i colloqui di integrazione a tutti i livelli del governo, la segregazione ( diversità ) è solo peggiorata ', ha affermato Josefsson.

Secondo Josefsson, la negazione politica della realtà è stata sostituita dalla "retorica estremamente dura" dei politici, come quella del Ministro della Giustizia la socialdemocratica Morgan Johansson, che ha definito gli autori di un recente omicidio di strada a Malmö  ha reso abominevoli i titoli nazionali. Questo, sosteneva Josefsson, è un segno di disperazione, un segno dell'incapacità dei politici di risolvere il problema.

Tuttavia, quando la destra populista ha definito le bestie abominevoli dei predoni migranti, sono stati diffamati dai media come vili razzisti, cacciati dalla polizia, multati e imprigionati dalla magistratura globalista. Josefsson ( e la cattiva destra populista violatrice dei media come Josefsson ) hanno concluso che la Svezia ha  "la società che merita".

Il professor Wilhelm Agrell, un altro liberale voltagabbana, ha pubblicato un'opinione con un avviso che il conflitto interno svedese sta trascinando il paese verso il basso. Secondo Agrell, la violenza continua ad aumentare in Svezia poiché il controllo dello stato sulla violenza non esiste più.

"Nel tipico conflitto armato interno, diversi gruppi combattono l'un l'altro e in varia misura un potere statale che ha completamente o parzialmente perso il controllo sulla violenza," ha scritto Agrell nel suo articolo su Svenska Dagbladet senza mezzi termini. Dobbiamo agire per salvare il paese ". ( Quindi, saranno chieste le scuse a tutti quelli  che hanno messo in guardia contro l'invasione dei migranti? Non trattenere il respiro. Questi ratti parassiti sono opposizione controllata ).



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venerdì 24 agosto 2018

INTERVISTA AL COMANDANTE DELLA NAVE DICIOTTI MASSIMO KOTHMEIR

INTERVISTA AL COMANDANTE DELLA NAVE DICIOTTI MASSIMO KOTHMEIR


Adriano Scianca
Sa Defenza 




Parla Massimo Kothmeir il comandante della barca delle polemiche: «A bordo non avevamo bambini. Non c'è emergenza sanitaria, la situazione è più che soddisfacente, i migranti mangiano, stanno bene. E non hanno la sensazione di essere sequestrati dal governo».


Una barca piena di persone, soccorsa da due mani caritatevoli: che ci fa un'opera dell'artista Francesco Piobbichi, attivista No border vicino a Potere al Popolo, sul profilo Facebook del comandante della nave Diciotti, Massimo Kothmeir? Per molti è la pistola fumante circa il legame tra Guardia costiera e attivismo delle Ong. Lo abbiamo chiesto direttamente a Kothmeir, che ci ha spiegato il senso di quel disegno. Oltre a raccontare che la situazione a bordo non è affatto quella catastrofica descritta ieri da Riccardo Magi e altri.

Comandante, ha visto la polemica sulla sua immagine di copertina su Facebook?

«In realtà si tratta di una stampa che mi è stata regalata da un sodalizio lampedusano che io non conosco neppure. Secondo me raccoglie un messaggio positivo. L'ho voluta valorizzare sul mio profilo personale, ma non ci sono altre motivazioni che riconducano a orientamenti politici. Tra l'altro ho letto che qualcuno ha anche scovato l'autore, che io però non conoscevo».

Nessun segnale politico inviato al governo, quindi?

«Lei pensa veramente che un ufficiale di marina possa scendere in polemiche con così biechi messaggi subliminali? Penso proprio di no».

È comunque la terza volta che la Diciotti si trova coinvolta in casi controversi. Alcuni dicono che vi sentite una nave di una Ong...

«Lo respingo. In realtà è stato un po' un caso. Le unità di questa classe sono due, Dattilo e Diciotti, che operano contemporaneamente o si alternano. Che le devo dire, gli ultimi tre episodi sono avvenuti quando era impiegata nave Diciotti. La nostra priorità è salvare vite umane e nel momento in cui interveniamo è perché ci sono evidenze di richieste formali di salvataggio. Che parte dell opinione pubblica creda che dietro tutto questo ci possa essere uno schema ci può stare, il mondo è bello perché è vario, io rifiuto l'architettura stessa di questo pensiero».

Sta seguendo le polemiche politiche sul caso?

«No. Mi tengo aggiornato dalle televisioni. Pensi che ho scoperto l'esatto momento in cui la gru ha imbarcato i viveri grazie al telegiornale. Mi fermo a quello. Altre analisi le lascio a chi è più competente di me».

C'è stata una controversia anche sulle circostanze del soccorso di questi migranti e sul comportamento di Malta. Ha qualcosa da chiarire in merito?

«Non posso rispondere con dettagli di tipo operativo in quanto sono in corso attività della magistratura. Le dico solo che molte delle informazioni che sono circolate sui media circa l'attività posta in essere da nave Diciotti, da nave Diciotti (ripete e scandisce bene questo punto, ndr), sono
assolutamente sbagliate».

Come vanno le cose a bordo da un punto di vista umanitario?

«Definisca “punto di vista umanitario''».

Si è parlato di criticità sanitarie, casi di scabbia...

«Innanzitutto a bordo sono presenti, sin da quando abbiamo mollato gli ormeggi, due organizzazioni: Intersos, per conto di Unicef, che sono i mediatori culturali e gli operatori umanitari, e il Cisom, che ci rifornisce un adeguatissimo profilo di sicurezza sanitaria. Le condizioni sono più che soddisfacenti, tant'è che ci è stata concessa la cosiddetta libera pratica sanitaria. Lo si è notato nel momento in cui abbiamo ammainato la bandiera gialla, che non sta a significare che c'è un'epidemia in corso, come ho sentito dire, purtroppo, ma semplicemente che prima di poter interagire con la terraferma la sanità marittima deve effettuare i suoi controlli, che come ho detto sono stati positivi e soddisfacenti».

E la situazione dei minori qual era?

«Fortunatamente non cerano bambini, come invece ho visto scritto sulle testate. I bambini che c'erano sono stati evacuati un quarto d'ora dopo averli imbarcati su questa nave nelle acque di Lampedusa e portati a terra. Peraltro in quel caso erano tutti e tre minori accompagnati dai genitori. I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, sono stati immediatamente presi in carico dall'organizzazione di assistenza a terra. Da un punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione».

È un sollievo, perché in queste ore un'operatrice dell'Ong Terre des hommes ha detto: «Abbiamo accolto 27 scheletrini, il più magro sarà stato un po' più basso di me e sarà pesato una trentina di chili, la gamba con lo stesso diametro del mio polso. Uno non riusciva a camminare perché era pieno di dolori».

«Intanto la maggior parte della popolazione ospite è di origine eritrea, quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma dal momento in cui sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale
approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno. Alla fine siamo arrivati al punto, per motivi organizzativi, che noi dell'equipaggio abbiamo omologato la nostra alimentazione con quella dei migranti».

Non le chiedo di esprimersi sull'inchiesta che starebbe valutando addirittura il reato di sequestro di persona...

«Cosa che non farei mai»

...Ma almeno mi può dire se, soggettivamente, i migranti hanno la sensazione di essere sequestrati?

«Le rispondo con estrema franchezza: abbiamo spiegato loro che la loro vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo. A me hanno restituito una sensazione di totale comprensione. E fino ad oggi si sono comportati splendidamente».

Sul suo profilo Facebook si nota un like a Matteo Salvini. Ma non è che alla fine lei ha pure votato Lega?

«Il segreto sul voto è un diritto inalienabile per ogni cittadino, quindi è legittima la domanda, ma è altrettanto legittimo mantenere il dovuto riserbo in un senso o nell'altro. Io voto per la verità».




http://sadefenza.blogspot.com/2018/08/intervista-al-comandante-della-nave.html


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giovedì 28 giugno 2018

Eurozona: "Sempre in pericolo, le riforme non hanno raggiunto ancora il buon fine"

L'Eurozona "Sempre in pericolo e le riforme non sono andate abbastanza lontano" - Professore

CC BY-SA 2.0 / Immagini Denaro / Euro
Eurozona: "Sempre in pericolo, le riforme non hanno raggiunto ancora il buon fine"




Il ministro delle Finanze francese ha dichiarato al Financial Times che il piano franco-tedesco per un bilancio della zona euro non è negoziabile e non dovrebbe essere utilizzato come moneta di scambio nella controversia sui migranti in Europa. Il funzionario ha sottolineato la necessità politica e finanziaria delle riforme della zona euro, affermando che lo status quo non è più un'opzione.


Radio Sputnik ha discusso queste dichiarazioni con Gerald Schneider, professore di politica internazionale presso l'Università di Costanza ed editore esecutivo di European Union Politics.
Sputnik: Quanto è giustificato il timore di Mr. Le Maire che la questione della migrazione potrebbe essere utilizzata come moneta di scambio nella controversia?

Gerald Schneider: Le posizioni politiche di tutti gli stati sono piuttosto agguerrite, ma è probabile, a mio avviso, che si possa raggiungere una sorta di compromesso perché alcuni degli stati dell'Europa orientale hanno interesse a promuovere la cooperazione economica con l'Occidente.

Questo vale anche per il governo italiano. Ovviamente, le posizioni si sono indurite a tal punto che c'è il rischio che le trattative possano fallire, ma credo che alla fine possa essere raggiunta una specie di patto, anche per salvare la faccia di Miss Merkel.

Sputnik: È interessante che Mr. Le Maire abbia affermato che l'Eurozona è il futuro dell'Europa, voglio dire che l'Eurozona è sempre stata il futuro dell'Europa. Forse sta ribadendo il punto, nonostante quello che sta succedendo con la Brexit e il malessere che al momento sta accadendo in Europa. Qual è la sua opinione e valutazione?

Gerald Schneider: Penso che l'Eurozona sia sempre in pericolo perché le misure di riforma non sono andate molto lontano; ci sono proposte sul tavolo ma è abbastanza probabile che l'Eurozona sarà rafforzata dai membri chiave. Quale potrebbe essere la posizione dell'Italia, questo è ancora in sospeso , ma data la dura posizione dell'Italia sulla migrazione, è abbastanza probabile che l'Italia riceverà alcune concessioni dai membri del nord, inclusa la Francia.

Sputnik: Nel frattempo il Primo Ministro austriaco chiede che le richieste dei richiedenti asilo vengano eseguite al di fuori dell'Europa, non sarà molto pratico? Quanto è realizzabile questo dal suo punto di vista?

Gerald Schneider: simili accordi esistono già ora. C'è la Turchia, è abbastanza probabile che ci saranno investimenti nei confini comuni, quindi questo è un progetto di integrazione che potrebbe avere successo; quindi le richieste per una fortezza europea potrebbero ricevere sostegno anche da paesi come la Germania. Non è completamente chiaro quale potrebbe essere la soluzione. È la distribuzione dei richiedenti asilo, dei rifugiati attraverso gli stati europei, ma questo potrebbe essere collegato ad altre questioni di cooperazione economica.

Sputnik: Qual è stata la possibilità di questa particolare idea che è stata attenuata dall'Austria in termini di politica migratoria che in realtà ha una certa forza? Pensa che riceverà supporto da altri stati dell'UE? Intendo dire che l'intera questione della migrazione è fondamentalmente molto controversa all'interno dell'Unione europea, qual è il consenso generale degli Stati dell'UE su questa particolare idea dell'Austria?


© AP PHOTO / OLIVIER MATTHYS

Gerald Schneider: È chiaro che da una parte ci sono forze politiche che chiedono ulteriori deterrenti che a un certo punto non arriveranno più in Europa con un grande flusso di rifugiati. D'altra parte, ovviamente ci sono i Verdi e i Liberali, che chiedono di sostenere la tradizione liberale anche in questo campo e credo che vedremo misure su entrambi i fronti per soddisfare entrambe le parti.

Il problema pratico è ovviamente come portare a bordo membri riluttanti come l'Ungheria, ma il potere di questi paesi di mettere a repentaglio il progetto di integrazione europea non è così forte, poiché questi governi dipendono fortemente dai sussidi del centro dell'Europa e ci sono anche minacce che arrivano  dal centro nella direzione di questi stati membri. Quindi Orban e il gruppo di Visegrad sono molto più divisi di ciò  che si pensa , le dichiarazioni sono protese per il pubblico.

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lunedì 18 giugno 2018

BENJAMIN FULFORD: La congiura per la rinascita della Manciuria, nel mentre l'Europa affronta l'estate del malcontento

BENJAMIN FULFORD: La congiura per la rinascita della Manciuria, nel mentre l'Europa affronta l'estate del malcontento




Ancora una volta il mondo affronta una lunga estate calda di malcontento, con l'azione più importante che si terrà probabilmente in Europa e nell'Asia orientale quest'anno. È probabile che l'UE subisca un cambio di regime a causa della rabbia popolare, dal momento che il clima caldo porta un'ulteriore ondata di immigrati musulmani per lo più maschi. In Estremo Oriente, l'incontro al vertice tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l'uomo forte della Corea del Nord Kim Jong-un ha portato a un serio complotto per far rivivere l'impero della Manciuria a cavallo tra la Mongolia e la Cina settentrionale, in Corea, in Giappone, secondo diverse fonti indipendenti, la CIA e l'intelligenza militare giapponese.

Cominciamo dalla situazione in Europa, dove i governi di Austria, Italia, Svezia e altrove si stanno rendendo conto che la cosiddetta crisi dei rifugiati è in realtà un'invasione musulmana. Non è un'esagerazione, dal momento che oltre il 60% dei circa 5 milioni di rifugiati che sono arrivati ​​in Europa dal 2013 sono uomini. In altre parole, un esercito di tre milioni di uomini musulmani in età militare ha invaso l'Europa con mezzi furtivi. Queste statistiche provengono da Eurostat tramite Wikipedia. 


https://en.wikipedia.org/wiki/European_migrant_crisis

Questo non è solo un caso casuale. Ai "rifugiati" vengono consegnati documenti falsi; per esempio, agli uomini afghani e pakistani vengono date le spese di viaggio e le indennità, così come i falsi passaporti siriani da parte degli autoproclamati ingegneri sociali, i massoni della P2, che sono dietro questa crisi. Come abbiamo detto prima, ci è stato detto quando abbiamo visitato la P2 in Italia alcuni anni fa che il loro piano era quello di forzare l'Islam e il Cristianesimo a combattersi l'un l'altro per fondere i due in un'unica religione mondiale controllata da loro.

Questo è lo sfondo di una serie di notizie che sono apparse la settimana scorsa quando è iniziato di nuovo il clima caldo. Prima di tutto, abbiamo il nuovo governo italiano che sta entrando in uno scambio di parole e accuse molto forti con la Francia dopo aver deciso di smettere di accettare barche piene di rifugiati nei suoi porti. 


https://www.yahoo.com/news/italy-france-tensions-spiral-over-rejected-migrant-ship-133857517.html

Poi abbiamo il governo dell'Austria che espelle gli imam e mobilita la polizia di frontiera mentre un'ondata di 80.000 migranti si avvicina al confine. 


https://www.zerohedge.com/news/2018-06-14/situation-critical-austria-conducts-border-defense-drills-expected-wave-80000

Inoltre, come menzionato la scorsa settimana, la Svezia ha mobilitato la sua Guardia Nazionale per la prima volta in 40 anni per occuparsi delle zone senza legge all'interno della Svezia create da questi uomini per lo più musulmani , ma, vietate dal governo, . 


https://www.rt.com/news/428953-sweden-home-guard-drills/

È probabile che la crisi rovesci i due regimi - quelli di Francia e Germania - che stanno ancora procedendo con piani per aumentare l'afflusso di "rifugiati". I membri pro "rifugiati" del governo della cancelliera tedesca Angela Merkel ora dicono che sarà sostituita "entro una settimana" a causa della sua posizione sui rifugiati. 


https://www.express.co.uk/news/world/975166/Angela-Merkel-Germany-Bundestag-EU-migration-crisis-Kai-Whittaker

Si prevede che la situazione arriverà al vertice del vertice NATO previsto per l'11 e il 12 luglio 2018.

https://www.nato.int/cps/en/natohq/news_155085.htm

Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in quel periodo, secondo le fonti del governo russo. Questo è sicuramente connesso all'incontro in Finlandia del 10 giugno tra il generale degli Stati Uniti Joseph Dunford e il capo dello stato maggiore militare della Russia, il generale Valery Gerasimov, in cui hanno discusso "questioni di sicurezza europee", "Siria [Israele]", e altre questioni. 


https://www.militarytimes.com/flashpoints/2018/06/10/top-us-general-and-russian-counterpart-hold-talks-in-finland/

Qualcuno "nel sapere" e che è direttamente coinvolto nei negoziati tra Kim Jong-un, [il presidente cinese] Xi Jinping, Vladimir Putin e Donald Trump ha detto: "Guardate attentamente Vladimir Putin durante la Coppa del Mondo, in particolare la sua mossa agli scacchi  dopo i giochi termineranno il 15 luglio. È in programma un evento che cambierà la geografia intorno alla Crimea. Come già concordato, Xi Jinping, Kim Jong-un e Donald Trump non permetteranno ai loro governi di essere coinvolti. "

Se Putin e le persone dietro di loro sono seri, è una buona ipotesi che annetteranno formalmente le parti dell'Ucraina orientale russofoni.

Questa mossa potrebbe anche essere accompagnata da un cambio di regime nel resto dell'Ucraina, dato che il regime criminale illegale nazista Khazariano è stato rimosso, dicono fonti del FSB russo.

I russi possono anche costringere l'altro regime canaglia Khazariano, quello in Israele, a rimuovere il loro dittatore di adorazione di satana, Benjamin Netanyahu, oppure affrontare un'invasione russa / iraniana / turca su vasta scala. È in questo contesto che ricordiamo che la NATO ha già affermato che non difenderà Israele. Gli ebrei e le altre persone che vivono in Israele saranno liberati e protetti come risultato di qualsiasi mossa del genere.

Ora rivolgiamo la nostra attenzione alla situazione in Asia orientale. Qui stiamo assistendo a una pianificazione attiva per far rivivere la Manciuria, o uno stato mongolo che corre dalla Mongolia attraverso la Cina nord-orientale alla Corea e al Giappone, secondo gli eredi della dinastia Qing (Manchu), i membri del governo del primo ministro Shinzo Abe, fonti della CIA e altri. 


https://en.wikipedia.org/wiki/Manchuria#/media/File:Manchuria.png

Questo non è così inverosimile come potrebbe sembrare a prima vista. Ecco come una fonte asiatica della CIA ha posto la versione moderata di questo piano: "Tutto ruota intorno all'energia. Un gasdotto sarà costruito attraverso le Coree dalla Russia  da Vladivostok. La Corea del Nord diventerà la Svizzera d'Oriente. Ora ci sono discussioni per vedere se anche il Giappone sarà  destinatario del gas naturale. " Il risultato, ha detto, sarà che" Pyongyang diventerà la nuova Singapore ".

Un membro del gabinetto Abe ha confermato che si stavano svolgendo negoziati tra il Giappone e la Corea del Nord e che la rinascita della Manciuria era parte di queste discussioni.

Ricorda ora, quando Xi Jinping ha incontrato Trump a Mar-a-Lago, il 6 aprile 2017, ha chiarito a Trump che la Cina aveva un potere limitato sulla Corea del Nord. Ciò che intendeva dire in realtà era che il distretto militare del nord della Cina, dominato dai mongoli etnici, era di fatto largamente autonomo. Ecco perché anche se Xi, su richiesta di Trump, ha in seguito annunciato sanzioni contro la Corea del Nord, queste non sono state applicate al livello del suolo.

I reali manciù, dal canto loro, insistono sul fatto che il G7 abbia finanziato il Piano Marshall con oro rubato da loro. Se gli americani e i russi sono d'accordo con loro, poi improvvisamente il controllo su gran parte del denaro che ha contribuito a sviluppare il G7, e in seguito la Cina, andrà in nuove mani - cioè, all'alleanza militare Mongola / Russa / Statunitense.

Questa potrebbe essere la vera ragione per cui gli altri paesi del G6  gettavano acqua sul vertice nordcoreano / statunitense e sulla loro nuova amicizia. Ecco perché sarà interessante vedere cosa Putin e Trump raccontano al resto della NATO, controllato dai Khazariani, a luglio.

Inoltre, la scorsa settimana è stata pubblicata una notizia per sostenere la mia affermazione secondo cui le armi nucleari della Corea del Nord sono in realtà armi nucleari giapponesi. C'è stato un annuncio da parte del governo giapponese dopo il vertice Kim / Trump che avrebbe ridotto le scorte di plutonio a causa della pressione degli Stati Uniti. 


http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201806170027.html

La produzione del plutonio è l'ostacolo più difficile perché è necessario alla fabbricazione di armi nucleari e se ce l'hai, puoi fabbricare armi nucleari. Per fare un esempio, se si rilasciano 10 chilogrammi di plutonio dalla cima di una scala su altri 10 chili di plutonio, si ottiene un'esplosione nucleare. Il Giappone ha abbastanza plutonio da poter produrre 6.000 armi nucleari e ha anche missili (missili) che possono colpire ovunque nel mondo. Come un tempo osservava il presidente Boris Eltsin, il Giappone aveva l'abitudine di dire ai leader mondiali che era solo energia nucleare anche se manteneva una posizione pubblica antinucleare. 


https://www.independent.co.uk/life-style/is-boris-bonkers-1288803.html

Quindi, come indica questa notizia, chiedere alla Corea del Nord di sbarazzarsi delle armi nucleari, sta a significare che si chiede in realtà al Giappone di sbarazzarsi delle armi nucleari.

Un altro segno che questa alleanza USA / Russia / Mongola (Giappone + Corea ecc.) Sta emergendo e per la prima volta dal 1916 un membro della famiglia reale giapponese è in visita in Russia. Queste cose non accadono per caso. 


https://english.kyodonews.net/news/2018/06/74ec1e55f368-japan-sends-imperial-family-member-to-russia-for-1st-visit-in-century.html

Un altro pezzo del puzzle è questa notizia sul re della Thailandia che annuncia che prenderà il controllo delle risorse reali thailandesi: 


https://sputniknews.com/asia/201806171065481015-Thai-king-Makes-royal-Assets-Taxable/

Ecco come una fonte della CIA in Asia ha spiegato la mossa: "Il re si sta allontanando dalla giunta. Sa che sono controllati dalla cabala sionista Khazariana. La cifra di $ 30 miliardi è estremamente prudente. È 10 volte questa quantità e più quando si aggiungono le azioni Royal Thai Gold. "In altre parole, è una buona ipotesi che il leggendario oro reale thailandese sarà aggiunto all'oro Qing (Manchu) in una mossa per prendere il controllo del sistema finanziario globale lontano dalla mafia  kazariana.

È in questo contesto che dobbiamo guardare la dichiarazione di Trump nella guerra commerciale contro l'UE e la Cina. Fonti del Pentagono dicono che la mossa ha lo scopo di forzare il riavvio del sistema finanziario postbellico e portarlo fuori controllo dalla mafia  kazariana.

Inoltre, la rimozione della mafia  kazariana dalle leve del potere degli Stati Uniti continua. La più grande notizia, ignorata dai media di propaganda corporativa del mainstream controllata dai Khazariani, è stato l'annuncio da parte del Dipartimento di Giustizia dell'11 giugno (6/11) che più di 2.300 pedofili erano stati arrestati. 


https://www.justice.gov/opa/pr/more-2300-suspected-online-child-sex-offenders-arrested-during-operation-broken-heart

Inoltre, AT&T è stata autorizzata a prendere il controllo di Time Warner, che secondo le fonti del Pentagono, significa che la CNN sarà costretta a cessare la sua sfacciata propaganda e di iniziare a riportare di nuovo notizie vere.

Una nota finale di questa settimana, anche se generalmente evitiamo commenti sul mercato, vorremmo attirare la vostra attenzione sulla seguente notizia: 


Basta ricordare che “il trend è tuo amico” (= seguire le pecore davanti a voi) funziona solo fino a quando tutta la mandria non si dirige in un dirupo. Non dire che non sei stato avvertito.
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