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venerdì 9 luglio 2021

Cagliari manifestazione fiaccolata in commemorazione delle vittime dei protocolli sanitari



Un governo criminale che con il lockdown  ha imposto un atto criminale contro il popolo tutto, inizio dato dal governo Conte che in combutta con i cinesi e le élite globaliste dei Gates, Soros ; Rockefeller e aziende farmaceutiche globali hanno dato l'imput al terrore sanitario , immaginario costruito con lo pseudo virus del Covid,  imponendo la legge marziale dell'emergenza sanitaria a cui ancora oggi sottostiamo. 

Questi criminali al governo, hanno ridotto in rovina centinaia di migliaia di aziende e uomini e donne commercianti, partite iva, moltissimi i suicidati per colpa di un virus inesistente; poi i protocolli sanitari hanno assassinato migliaia di persone non curate con medicinali adeguati al la situazione come la idrossiclorochina, l'ivermectina e altre medicine e antibiotici efficaci di cui questi criminali ne hanno impedito l'uso per impedire la guarigione dei malati; Roberto Speranza è il maggior responsabile di tutto questo crimine assieme ai Primi ministri dei governi prima Conte, poi  Draghi che continua con la propaganda mediatica della psicosi a incutere terrore alle genti, uno psicopatico pagato per terrorizzare anzichè sostenere il popolo e affrancarlo dal male, hanno imposto protocolli vincolanti e inadeguati all'emergenza sanitaria da loro proclamata con il fine terroristico per drammatizzare realtà inesistenti di contagio virale;  lo distrugge con propaganda falsa e criminale, tenendo le persone in stato di malattia a casa a in vigilanza attesa con tachipirina, i suoi  protocolli sanitari non sono adeguati a combattere la malattia e la frode sanitaria da loro generata con il covid 19 , e intubando i malati li hanno di fatto  assassinati, povere vittime sacrificali incappate nelle loro mani per dare credito alla grande menzogna del covid, questi politicanti criminali. e sanitari collaborazionisti tutti pagati lautamente per depopolare la nostra terra, sono ASSASSINI!!

Da non dimenticare il grande danno psichico generato sulle giovani generazioni, i bambini cui hanno imposto la museruola e il distanziamento sociale, impedendo lo scambi sociale necessario per l'apprendimento ai bambini tenuti a casa a forza e impediti nelle loro funzioni sociali basilari... cosa mai vista sono aumentati esponenzialmente i suicidi tra i giovani a motivo di questi dannati criminali al governo , messi li dalla mafia khazariana dai sionisti, ASSASSINI, PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO!!!



Abbiamo intervistato uno degli organizzatori Del World Wide Sardegna Demonstration che assieme a SaDefenza hanno portato all'attenzione del pubblico i protocolli sanitari e i vaccini mefitici imposti dal governo criminale e aziende farmaceutiche.



Giovanni Andrea Muresu a proposito della manifestazione dice: 

È andato tutto bene. Hanno partecipato circa una trentina di persone. Abbiamo commemorato i morti di questa falsa pandemia con la nostra "via crucis" lanciando anche un messaggio ai cittadini presenti. Ieri il centro era davvero affollato di persone, soprattutto di giovani.



SaDefenza dice:
"...giovedì notte a Cagliari e in altre città della penisola italica hanno partecipato migliaia di persone a contestare lo stato di emergenza sanitaria e dei protocolli assassini imposti dal ministro Speranza e da una élite criminale che ha a cuore lo sterminio dell'umanità ... ieri abbiamo sfilato per le vie del centro di Cagliari e incoraggiato le persone a svegliarsi dal torpore imposto dai media collaborazionisti, slogan urlati Vaccini Vaccini ... A..ssa..ssi..ni !!! Governo criminale, Speranza assassino, protocolli sanitari assassini"






 




















lunedì 17 agosto 2020

STAMPA E REGIME


STAMPA E REGIME



Se qualcuno in futuro scriverà la storia del giornalismo italiano attorno al 2000, certe prime pagine dei quotidiani di ieri meriteranno una menzione nella categoria “stravaganze surreali” (o forse Socialismo surreale).

Infatti giovedì è uscita una notizia non proprio irrilevante. Palazzo Chigi ha comunicato: Il Presidente del Consiglio Conte e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza hanno ricevuto una notifica riguardante un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989 da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L’avviso riguarda la trasmissione al Collegio (…) degli atti di un procedimento penale iscritto per i delitti di cui agli artt. 110, 438, 452 e 589, 323, 283, 294 c.p., che origina da varie denunce da parte di soggetti terzi provenienti da varie parti d’Italia.

Cioè la procura della Repubblica di Roma ha trasmesso al Tribunale dei ministri denunce a carico del premier e di sei ministri per ipotesi di reato che vanno dall’epidemia colposa ai delitti contro la salute pubblica, dall’abuso d’ufficio all’attentato contro la Costituzione e ai delitti contro i diritti politici dei cittadini.

Ovviamente ieri Libero, come pochissime testate non allineate, ha aperto la prima pagina su questo. Se avessimo un governo di centrodestra tutti i quotidiani lo avrebbero fatto con grande clamore, anche perché, comunque la si giudichi nel merito, è una notizia importante.
Ma i maggiori giornaloni ieri sulle loro prime pagine – che sono la vetrina di ogni quotidiano – a questa notizia non hanno voluto dedicare il titolo d’apertura e neanche un titolo secondario (solo qualche minuscolo e invisibile occhiello).

Qual è la spiegazione di un così singolare fenomeno?

Com’è che tutto quello che può essere usato contro il centrodestra, e i suoi leader, diventa un titolone di prima pagina, anche quando è una fesseria o comunque una cosa da poco, mentre ciò che può essere scomodo o imbarazzante per l’attuale governo e per i partiti di sinistra evapora e diventa minuscolo su quelle pagine?

Evidentemente ritengono che la sinistra debba essere trattata con i guanti bianchi. E in particolare, umanitari come sono, quei giornali non avranno voluto dare un dolore a Giuseppi e ai suoi ministri.
Probabilmente – a richiesta – risponderebbero che hanno escluso questa “trascurabile” notizia dalle prime pagine perché altre e più importanti notizie premevano. Vediamo.

Il Corriere ieri lanciava in prima pagina una fondamentale intervista al vicesindaco di Roma, tal Bergamo, che ha detto la sua sulla ricandidatura della Raggi. Cose grosse.

Repubblica aveva in prima – per dire – un pezzo intitolato: Se tramonta la stagione d’oro degli chef. Sarà stato un articolo di enorme importanza per le sorti dell’umanità, ma era fondamentale pubblicarlo (e in prima) proprio ieri? Di fatto non hanno trovato spazio sulla prima per un titolo sulla notizia riguardante il premier e sei ministri.

La Stampa è il caso più singolare perché ha aperto la prima pagina addirittura con un’intervista al presidente del Consiglio. Un’occasione d’oro, proprio nel giorno in cui è uscita quella notizia, per porgli una domanda (una!) in merito. Ma purtroppo in un’intera pagina di intervista al premier quella domanda non ha trovato spazio.

Certo, Conte nell’intervista ci rassicura – a proposito del crollo del ponte Morandi – che “i colpevoli saranno puniti” e questa ci sembra di averla già sentita. Ma di sentire un suo commento sui documenti inviati al tribunale dei ministri su di lui, proprio ieri, non c’è stato modo. Chissà perché.

I maligni ricorderanno che proprio su questi giornali da anni ci tocca leggere predicozzi e supercazzole contro le fake news che ovviamente sono sempre addebitate ad altri. Ma la sparizione dalle prime pagine di una tale notizia sul premier e i sei ministri come si potrebbe definire?

Naturalmente la notizia non poteva essere totalmente ignorata e i giornali l’hanno data nelle pagine (molto) interne in questi termini: Conte e sei ministri indagati per il Covid. I pm: archiviare tutto” (Repubblica, p. 8). “Avviso di garanzia a Conte e a sei ministri. I pm: accuse infondate” (Corriere della sera p. 5). “Avviso di garanzia per Conte. I pm: ‘Accuse da archiviare’ ” (La Stampa, p. 7).

A leggere questi titoli verrebbe da dire: altro che giustizia lenta, è velocissima: la trasmissione degli atti al tribunale dei ministri arriva insieme alla richiesta di archiviazione e quasi si crede che sia già tutto archiviato. Il governo sembra voler far credere questo.

Ma le cose non stanno così. Come ha spiegato ieri Pietro Senaldi su queste colonne, se è vero che la procura ha proposto l’archiviazione, la decisione spetta al tribunale dei ministri (anche per Salvini il pm di Catania aveva chiesto l’archiviazione e poi le cose sono andate diversamente).

Di sicuro questa vicenda appare alquanto confusa, ma è tuttora aperta e non è una quisquilia: riguarda i drammi vissuti da milioni di italiani e potrebbe anche terremotare il governo.

Antonio Socci

Da “Libero”, 15 agosto 2020


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giovedì 28 giugno 2018

L’ITALIA UMILIATA E IMPOVERITA DAL PARTITO DELLE ELITE RIALZA LA TESTA E RITROVA LA SPERANZA E L’ORGOGLIO.

L’ITALIA UMILIATA E IMPOVERITA DAL PARTITO DELLE ELITE RIALZA LA TESTA E RITROVA LA SPERANZA E L’ORGOGLIO. 


PER CAPIRE SALVINI RILEGGETE QUESTA PAGINA DI GIOVANNI PAOLO II…




Salvini di qua, Salvini di là. Ieri (s)parlavano di lui l’editoriale del “Corriere della sera” e il titolo d’apertura della prima pagina. Ma pure l’editoriale di “Repubblica”, il suo titolo d’apertura e il titolo di taglio della prima (con un altro richiamo sulla stessa prima). Anche gli altri quotidiani stavano così sull’argomento. Più lo attaccano e più Salvini accresce la sua popolarità tra la gente.
L’Italia dell’establishment e delle chiacchiere mediatiche sta impazzendo a rincorrere i fronti aperti dal vicepremier. Invece l’Italia vera, quella della gente, respira e si entusiasma: ha tifato Salvini sulla vicenda dell’Aquarius come avrebbe tifato per la Nazionale di calcio ai Mondiali.
Le persone comuni – che sono gli interlocutori privilegiati di Salvini – sentono che ora qualcuno si occupa di loro, dei loro problemi e delle loro sofferenze (“prima gli italiani”). Mentre col PD era tutto un inginocchiarsi “ai mercati” e “all’Europa”.
L’Italia, questa Italia profonda e dimenticata, umiliata e impoverita dai precedenti governi, sta rialzando la testa, sta ritrovando un orgoglio perduto da tempo.
Del resto l’Italia secondo Matteo viene finalmente rispettata sul piano internazionale e si è meritata le pubbliche dichiarazioni di stima di Trump e Putin.
Tutta un’altra aria rispetto a prima. Scenario rovesciato. Solo pochi mesi fa il conte Gentiloni, come premier in visita di stato a Berlino, veniva lasciato fuori dalla porta e invitato dalla Merkel a tornare un’altra volta.
L’altroieri invece la stessa Merkel – per compiacere l’Italia – si è affrettata a cestinare il piano sull’emigrazione che aveva concordato con Macron perché il nostro governo aveva detto “no”. E’ un ribaltamento totale (“mai più servi”, gridava anche ieri Salvini in un comizio).
L’unico che “nun ce sta” è Macron che reagisce istericamente. Di fatto Salvini sui migranti ha imposto la sua l’agenda all’establishment e alla UE.
E fa impazzire il Palazzo e la corte mediatica. Tutti a rincorrerlo sui temi che ogni giorno apre squarciando i veli dell’ipocrisia e demolendo i dogmi del pensiero unico.
Contro di lui fiumi di odio (e pure minacce), ma non sembra che se ne scandalizzino quelli che fino a ieri pontificavano contro l’“hate speech”.
In ogni caso tutti parlano del vicepremier. Anche gli stranieri. “The Guardian” definisce Salvini “il leader europeo che più somiglia a Donald Trump”.
L’editorialista si interroga su di lui, chiedendosi “fino a che punto si spingerà e fino a che punto crescerà la sua popolarità. Perché la risposta a queste due domande” dice il Guardian “potrebbe modellare il futuro dell’Europa, nonché il ruolo dell’Italia nell’Eurozona”.
L’analogia di Salvini con Trump è ovvia per due aspetti. Primo: mette al centro i bisogni degli italiani dimenticati e umiliati (come Trump fa con gli americani) anziché gli interessi dell’establishment e degli stranieri.
Secondo: scavalca i media che fanno da cassa di risonanza al “pensiero unico” e che ritiene legati all’establishment. Parla direttamente agli italiani attraverso i social (twitter e facebook) e – con un linguaggio immediato – dice tutte quelle verità che la gente sente e vive e che il “politically correct” dei media ha messo al bando.
Salvini aggiunge un continuo immergersi fra le persone comuni, dappertutto. Un contatto diretto che riempie tutte le piazze, anche quelle delle città una volta rosse.
Ma – si chiedono – la sua strategia? E’ fuori strada chi lo crede intento a tessere strategie machiavelliche che punterebbero a elezioni a breve per incassare il successo.
Poteva già farlo a maggio: per evitare al Paese un governo Cottarelli che – pur sfiduciato dalle Camere – avrebbe fatto disastri irreparabili ha firmato il patto con il M5S.
Sa che siamo ancora un paese a sovranità limitata e ha dovuto fare un governo dove i ministeri fondamentali (Economia ed Esteri) sono allineati alla UE e al Quirinale, che cerca di teleguidare pure il premier Conte.
Sa bene che non è questo il governo che potrà sciogliere i nodi dell’euro e della Ue, ma sa pure che la sua Lega è l’unica in Italia ad avere un “piano B” in caso di implosione dell’Eurozona (cosa oggi possibile).
Intanto fa la sua battaglia con i ministeri che ha. Una battaglia politica (per esempio sull’emigrazione) che mette finalmente a tema il recupero della nostra sovranità.
Ma Salvini – a mio avviso – sta facendo anche una battaglia culturale. Consapevole che la piena sovranità politica ed economica si potrà riconquistare solo se il popolo italiano ritrova pienamente la sua “sovranità culturale”, la sua identità.
Bisognerebbe rileggere il memorabile discorso di Giovanni Paolo II all’Unesco del 1980. Fu tutta un’apologia di quelle nazioni che “lottano per conservare la propria identità e i loro propri valori contro le influenze e le pressioni dei modelli proposti dall’esterno”.
Il papa rivendicò “il primato” dell’identità dei popoli e invitò a “vigilare con tutti i mezzi su questa sovranità fondamentale che possiede ogni nazione in virtù della sua propria cultura… Proteggetela! Non permettete che questa sovranità fondamentale diventi la preda di qualche interesse politico o economico. Non permettete che diventi vittima dei totalitarismi, degli imperialismi o delle egemonie, per i quali l’uomo non conta che come oggetto di dominazione”.
In questo quadro “i mezzi di comunicazione non possono essere mezzi di dominazione sugli altri da parte di agenti del potere politico come di quello delle potenze finanziarie che impongono il loro programma e il loro modello”.
E’ la strada per riconquistare la libertà e la prosperità.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/06/litalia-umiliata-e-impoverita-dal.html

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