domenica 8 marzo 2015

LE PRIGIONI SEGRETE DELLA CIA IN EUROPA... POLONIA , LITUANIA, ROMANIA E GRAN BRETAGNA HANNO PERMESSO ALLA CIA, LA TORTURA UMANA SUL TERRITORIO EUROPEO...

LE PRIGIONI SEGRETE DELLA CIA IN EUROPA... POLONIA , LITUANIA, ROMANIA E GRAN BRETAGNA HANNO PERMESSO  LA TORTURA UMANA  SUL TERRITORIO EUROPEO... 




Nako Minchev
Global Research
tradusiu imprentau
de Sa Defenza
E 'noto che a fine gennaio 2015 il movimento globale di Amnesty International ha pubblicato un rapporto, intitolato "Rompere la congiura del silenzio: gli USA in Europa" partners di crimine " si deve agire dopo il rapporto sulle torture del Senato", che getta ulteriore luce sulle informazioni raccolte dall'indagine del Senato americano sui metodi di tortura, applicati dalla Central d'Intelligence Agency, si fa riferimento alle notizie di stampa sui luoghi di detenzione segreta operati dalla CIA in Europa - in particolare, sul territorio della Lituania, Polonia e Romania
È un dato di fatto, diversi anni fa, quando divenne  noto che la CIA ha torturato sospetti terroristi, non solo in questi paesi, ma anche sul territorio di un altro Stato membro dell'Unione Europea - vale a dire, in Gran Bretagna. Secondo Lawrence Wilkinson, ex Capo di Stato Maggiore al Segretario di Stato americano, dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, la CIA ha usato la base militare statunitense sull'isola di Diego Garcia, che si trova nel Territorio britannico dell'Oceano Indiano, per condurre interrogatori e torture a sospetti terroristi che erano stati rapiti da diversi paesi, senza ordine del tribunale di sorta.

Dopo la pubblicazione del rapporto del Senato americano, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione speciale l'11 febbraio 2015... [la UE]:

"Esprime la sua profonda condanna alle pratiche di interrogatorio raccapriccianti che hanno caratterizzato tali operazioni antiterrorismo illegali; sottolinea che la conclusione da parte del Senato degli Stati Uniti sui metodi violenti applicati dalla CIA, non è riuscita a generare  una tale intelligence da impedire ulteriori attacchi terroristici; è conseguente l'assoluta condanna dell'uso della tortura ".

La risoluzione sottolinea inoltre il fatto che:

"Il clima di impunità per quanto riguarda il programma della CIA ha consentito la prosecuzione delle violazioni dei diritti fondamentali dell'uomo, come ulteriormente evidenziato dai programmi di sorveglianza di massa attuati dalla National Security Agency e servizi segreti di diversi Stati membri dell'Unione Europea".

In questo contesto, il governo degli Stati Uniti è chiamato:

"A indagare e perseguire le molteplici violazioni dei diritti umani derivanti dalle consegne straordinarie e dei programmi di detenzione segreti della CIA, di collaborare con tutte le richieste di informazione degli Stati membri dell'UE, sull'estradizione o rimedi efficaci delle vittime, in relazione al programma della CIA".

Il Parlamento Europeo inoltre:

"Ribadisce il suo appello agli Stati membri di indagare sulle accuse fatte sulla presenza di prigioni segrete sul suo territorio, dove si sono tenute in detenzione illegale persone, nel quadro del programma della CIA, per perseguire coloro che sono stati coinvolti in queste operazioni, tenendo conto di tutti i nuovi elementi di prova che sono venuti alla luce".

Allo stesso tempo:

"Esprime preoccupazione per gli ostacoli incontrati dalle indagini parlamentari e giudiziarie nazionali sul coinvolgimento di alcuni Stati membri, facenti parte del programma della CIA, l'abuso del segreto di Stato, e la classificazione indebita dei documenti con conseguente la chiusura del procedimento penale e che portano de facto all'impunità degli autori della violazione dei diritti umani ".
Inoltre, la risoluzione "chiede che i risultati delle indagini esistenti in materia di coinvolgimento di Stati membri nel programma della CIA, in particolare nell'inchiesta Chilcot, sia da pubblicare senza ulteriori indugi".
Considerato quanto sopra, siamo spiacevolmente impressionati dal fatto che il Consiglio d'Europa e la sua Assemblea parlamentare (APCE) sono finora riusciti a dimostrare la dovuta volontà di discutere il rifiuto delle autorità governative a Vilnius, Varsavia e Bucarest di indagare le molteplici occasioni delle violazioni dei diritti umani, derivanti dal contratto di questi paesi a ospitare l'istituzione CIA nei siti neri del loro territorio. Tale atteggiamento erode le fondamenta dell'Unione Europea, indebolisce la convinzione dei cittadini europei che i loro diritti fondamentali siano realmente garantiti, spoglia l'UE della sua autorità morale e scredita la sua fedeltà ai valori umani universali.
Il rapporto del Senato Americano e quello emesso da Amnesty International, indicano inequivocabilmente che i tre Stati membri dell'Unione Europea, così come la Gran Bretagna, hanno avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa "operazione" della CIA sul territorio del Vecchio Continente. Senza l'aiuto di questi governi, gli Stati Uniti, non sarebbero stati in grado di arrestare e torturare persone per tanti anni, l'uso di metodi disumani come il "waterboarding" e la "finta esecuzione", la "privazione del sonno", "uso di scatole di confinamento dalle dimensioni di bare" o le "minacce sessuali".
E' giunto il momento in cui l'Europa essendo a conoscenza di questi fatti, passi al tempo della condanna di questi crimini e farla finita con i tentativi di coprirli. I governi di Lituania, Polonia e Romania non possono più nascondersi dietro le "ragioni di sicurezza nazionale" argomenti poco convincenti sul "segreto di stato", rifiutandosi di portare alla luce l'intera verità sul loro ruolo nella tortura e il rapimento di persone nei loro paesi. Jozef Pinior, uno dei leggendari leader del sindacato polacco di "Solidarnosc", membro del Parlamento Europeo dal 2004 al 2009 e del comitato parlamentare sulle prigioni segrete della CIA in Europa, è ora senatore polacco, fa notare:
"Le informazioni sul Washington Post circa il fatto che i servizi segreti polacchi hanno ricevuto 15 milioni di dollari per "ospitare" una prigione segreta della CIA nel paese, compromette l'intero stato polacco, che dovrebbe chiarire la questione il più rapidamente possibile. Questo senza dubbio conferma l'ipotesi più arcigna che sotto Leszek Miller la Polonia si è trasformata in una "repubblica delle banane" per gli Stati Uniti. Un altro fatto deplorevole è che i nostri servizi nazionali non hanno contribuito in nessun modo alla divulgazione di questa cospirazione. Si tratta di una situazione estremamente vergognosa. Lo stato polacco, il sistema giudiziario e il governo dovrebbe pubblicare i risultati dell'indagine non appena possibile. Altrimenti ci accingiamo a diventare ridicoli in Europa. Si scopre che, mentre noi diamo lezioni di democrazia a paesi come l'Ucraina, prendiamo soldi dagli Stati Uniti per permettere loro atti illeciti come la pratica della tortura su esseri umani, sul nostro territorio ".
A sua volta il governo bulgaro dovrebbe dichiarare il suo sostegno ufficiale all'appello di Amnesty International e del Parlamento Europeo e sollecitare le autorità di Vilnius, Bucarest e Varsavia per avviare un'indagine immediata e piena di questo caso e perseguire coloro che sono coinvolti nelle torture. Dobbiamo ricordarci che la maggior parte delle vittime di queste pratiche scorrette sono musulmani e nel contesto di impennata anti-Islam dopo gli attacchi terroristici a Parigi e Copenaghen diventa ancora più importante scoprire la verità sui segreti della CIA sui "siti neri" in Europa.

martedì 3 marzo 2015

SARDINYA , EX ARSENALE DE LA MADDALENA: CROLLA LA MEGA-VETRATA DEL MAIN CONFERENCE, MILIONI DI € IN FUMO...

SARDINYA , EX ARSENALE DE LA MADDALENA: CROLLA LA MEGA-VETRATA DEL MAIN CONFERENCE,  MILIONI DI € IN FUMO... 

Mauro Pili
deputato di Unidos 


EX ARSENALE IL MAIN CONFERENCE CROLLATO
ECCO COME ERA FISSATA LA PARETE STELLARE DEL MAIN CONFERENCE DELL'EX ARSENALE DE LA MADDALENA - LE LASTRE DI VETRO/CRISTALLO FISSATE CON LA COLLA, SONO CROLLATE A TERRA CON GRANDE FRAGORE, ESSE DIMOSTRANO UN LAVORO FATTO NON AD OPERA D'ARTE; INOLTRE, DIMOSTRA D'ESSERE SOLO UNA GRANDE SPECULAZIONE FINE A SE STESSA, NELLA LOGICA CRIMINALE DEL: PRENDI I SOLDI E SCAPPA. 

la foto del come era il MAIN CONFERENCE prima del crollo  


SD: A quanto ammontano i danni subiti dai cittadini sardi?

Mauro Pili: " I danni, sono di 100 milioni di euro, tra mancati guadagni e devastazione della struttura. La prima stima dei danni è stata compiuta stamane dai tecnici dopo una valutazione sul potenziale della struttura sia sul piano economico che occupazionale e i danni subiti dalla struttura per pessima realizzazione e gestione."


SD:Insomma tanti milioni spesi per nulla, Berlusconi che usa la Sardinya come suo palcoscenico e il popolo sardo soffre di mancato guadagno, e uso improprio del suo territorio?

MP: "Il mancato guadagno e il sistematico deterioramento del vecchio Arsenale sfiorano complessivamente i 20 milioni di euro all'anno. A questo si aggiunge il livello sempre crescente di degrado e abbandono della struttura. In una delle immagini di dettaglio emerge quanto è successo nello stabile principale del mancato G8." 

SD:Come dire, si usa il G8 per fini speculativi e poco gli frega del danno alla struttura dell'ex Arsenale e dei diritti, della terra colonizzata, del popolo sardo.

MP: " Le lastre con il residuo di colla sono state già state trasferite ad un laboratorio specializzato per capire se sarà possibile risalire alla vergognosa realizzazione della struttura costata decine di milioni di euro e che, ora dopo ora, sta franando, pezzo per pezzo. E' evidente che dalle prime verifiche dei tecnici appare evidente che sia l'aspetto progettuale che esecutivo potrebbero rivestire profili penali, qualora fossero accertati".

In questa direzione si muove l'esposto alla Corte dei Conti.



Ecco una delle immagini di dettaglio di quanto è successo nello stabile principale del mancato G 8 a La Maddalena. Le lastre con il residuo di colla sono state già state trasmesse ad un laboratorio specializzato per capire se sarà possibile risalire alla vergognosa realizzazione della struttura costata decine di milioni di euro e che, ora dopo ora, sta franando, pezzo per pezzo. 
La colla maldestramente utilizzata per l'intervento non ha chiaramente retto sia per evidenti errori progettuali compresi quelli realizzativi, che strutturali. Tutto questo non può passare inosservato e occorre intervenire con urgenza per valutare eventuali responsabilità non solo erariali ma a questo punto anche penali. 
E' evidente che dalle prime verifiche dei tecnici appare evidente che sia l'aspetto progettuale e realizzativo rientra nel profilo penali qualora fosse accertato che la realizzazione della struttura  celi illeciti e illegalità. In quel contesto ci potrebbero essere prove evidenti di un reato consumato nella realizzazione degli stabili.

Sotto un articolo che denuncia il disastro, sopra è riportato dal deputato di UNIDOS Mauro Pili, della giornalista sarda Serenella Lullia  

l'articolo di Sardegna Oggi:
“Il G8 mancato di La Maddalena si frantuma a terra come un gigante di cristallo legato a fil di ferro e colla scadente. Lo scenario che si presenta è quello della devastazione e dell’abbandono. Ma quello che sta accadendo in tutti gli stabili che dovevano ospitare l’incontro dei grandi della Terra è qualcosa di molto più grave: in ogni area e in ogni edificio sta emergendo in tutta la sua evidenza una realizzazione di carta pesta, e tutto sta miseramente crollando, dai tetti alle facciate, dalle vetrate agli infissi". Lo ha detto il deputato sardo di Unidos Mauro Pili dopo aver compiuto un sopralluogo non autorizzato all’interno dell’ex Arsenale e documentando il disastro [Gallery] che si sta consumando all’interno della struttura. 
"Il caso più evidente è la costosissima facciata del Main Conference Hall. Una facciata stellare da mille e una notte, realizzata con una sottospecie di reticolo in vetro/cristallo costato un vero e proprio capitale pubblico e ora divelto e distrutto dall’inconsistenza della sua realizzazione. Colla posticcia e fil di ferro costato come oro e adesso disteso per terra davanti a questo colosso che si affaccia sul mare dell’isola di La Maddalena. Tutto questo è inaccettabile - afferma - e la magistratura contabile deve presentare il conto di questo disastro. Progettisti, direttori de lavori, esecutori ed infine i responsabili di scelte gestionali errate e in alcuni casi del tutto inesistenti. Si tratta di un danno erariale e di immagine che qualcuno deve pagare".

“Presenterò nella giornata di oggi - conclude - un esposto puntuale alla Corte dei Conti e un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri sull’esito del sopralluogo che ho effettuato e quanto riscontrato. Un disastro senza precedenti, 400 milioni buttati al vento e danni per decine e decine di milioni di euro".sardegnaoggi.

Pericoli OGM rivelati da un ex scienziato del governo degli Stati Uniti...

Pericoli OGM rivelati da un ex scienziato del governo degli Stati Uniti...

Jonathan Landsman
tradusiu imprentau
de Sa Defenza


Dal 1996, quando sono stati introdotti gli organismi geneticamente modificati (OGM), abbiamo visto un drammatico aumento dei tassi di allergie alimentari, di autismo, disordini riproduttivi e problemi digestivi.
Naturalmente, le aziende come la Monsanto, DuPont e Syngenta - che possiedono circa la metà di tutto il mercato delle sementi di proprietà - vorrebbero far credere che non esistono pericoli OGM. Eppure, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. 

Una ricerca indipendente sugli OGM viene attaccata e soppressa. Ma, nel prossimo report di NaturalNews, si arriva a sentire direttamente ciò che un ex microbiologo della ricerca della USDA ha da dire circa i pericoli degli OGM. Dopo aver ascoltato questo programma - ci penserete due volte prima di approvvigionarvi di alimentari, si spera, vorremmo vi uniate a noi nel denunciare questa verità e nel condividere questa notizia con la famiglia e gli amici... 


Una delle più grandi bugie esposte, legata alla tecnologia OGM 
Corporazioni di tecnologia agricola, come la Monsanto, continuano a spingere l'idea che l'uso di sementi OGM ridurrà la necessità di sostanze chimiche tossiche in agricoltura. Tuttavia, negli ultimi 5 anni, grazie allo sviluppo delle colture infestanti resistenti - gli agricoltori sono stati obbligati all'uso di più erbicidi spray  sui loro campi - nel tentativo di sterminare le erbacce infestanti e sempre più resistenti. Questo sta avendo un effetto devastante sul nostro ambiente e sulla salute umana. 


In effetti, le uniche persone che ci guadagnano nell'uso della tecnologia OGM  sono le aziende che possiedono le sementi e prodotti chimici utilizzati per le coltivazioni generate da questi semi geneticamente manipolati. Pensateci sopra e chiedetevi: è veramente come ci dicono che  -i semi OGM riducono la necessità di sostanze chimiche tossiche -? 

Perché stiamo assistendo a una crescita esponenziale del fatturato del tossico glifosato.


Secondo un nuovo rapporto di mercato pubblicato da Transparency Market Research , il mercato globale di glifosato è stato valutato, nel 2012 , a 5,46 miliardi dollari e si aspettano che il mercato cresca fino a 8,79 miliardi dollari entro il 2019. Negli ultimi 5 anni, vediamo questa sostanza tossica, il glifosato, in campioni di aria e acqua, e nel sangue dei bambini nati. 

C'è qualcosa di terribilmente sbagliato in questa immagine -? non credi 

Sul prossimo NaturalNews conversazione ore, sentirete direttamente da un ex USDA scienziato, che ha dedicato la sua vita per comprendere gli effetti pericolosi di colture geneticamente modificate sulla qualità del suolo e la salute delle piante. Se avete a cuore il vostro rifornimento di alimenti - non perdetevi questo articolo.

Come enti e società governative ingannano il pubblico al fine di garantire profitti alle imprese
Secondo la Food and Drug Administration (FDA), l'FDA 'incoraggia gli sviluppatori di impianti GE (OGM) a consultarsi con l'agenzia prima di commercializzare i loro prodotti ... Anche se la consultazione è su base volontaria.


In altre parole, l'agenzia incaricata della 'sicurezza alimentare ' non ha nemmeno bisogno di un solo studio sulla sicurezza e non richiede l'etichettatura di OGM o neanche di una notifica prima che un alimento GE [*] (OGM) sia venduto al pubblico. E'ovvio, che, l'FDA non è riuscita a mantenere le sue responsabilità di controllore sulla genuinità dei prodotti alimentari di parte pubblica negli Stati Uniti. 


In realtà, gli appunti segreti - dalla FDA - resi pubblici grazie ad una causa legale rivelano un accordo schiacciante fra gli stessi scienziati della FDA che gli OGM che possono creare un fatto 'imprevedibile, difficile da rilevare con effetti collaterali '. Questi scienziati hanno chiesto che gli studi sulla sicurezza siano a lungo termine, ma la Casa Bianca ha ordinato alla FDA di promuovere le biotecnologie. 

Per rendere peggiore la materia, la FDA ha nominato Michael Taylor 'vice commissario sugli alimenti'. Tra l'altro, Michael Taylor era un avvocato della Monsanto - credo che noi dovremmo avere fiducia verso chi ha  come priorità assoluta , la sicurezza pubblica, giusto? 

Se davvero si vuole sentire la verità sugli OGM e il suo effetto sull'ambiente e sul nostro approvvigionamento alimentare - per essere sicuri unitevi a noi nella prossima trasmissione di NaturalNews: "Adesso Parlane". 

Questa settimana gli ospiti: Robert Kremer, Ph.D., pensionato ex microbiologo di ricerca della USDA Agricultural Research Service 

Scopre le minacce reali dietro la tecnologia OGM e gli alimenti [...]


Robert Kremer, Ph.D. [Professor of Soil Microbiology] è un professore di microbiologia del suolo presso l'University of Missouri e da poco in pensione dopo una carriera di 32 anni passati come microbiologo di ricerca, applicato nella ricerca presso la USDA Agricultural Service. 
La sua ricerca originale riguarda il suolo e le interazioni microbo-pianta-pesticidi; valutazione del terreno e sulla salute; l'impatto delle colture geneticamente modificate sull'ecologia del suolo e della biologia. Il Dr. Kremer è uno scienziato certificatore del suolo, Fellow of the American Society of Agronomy e del Weed Science Society of America.

USA : Le agenzie di regolamentazione ignorano l'evidenza scientifica dei pericoli OGM . 

NaturalNews,  nella conversazione, con Jonathan Landsman e il dr Robert Kremer, un ex microbiologo di ricerca del Servizio di ricerca USDA "Agricultural Research Service" che parla di come la tecnologia OGM - compreso l'uso del glifosato, un erbicida tossico sviluppato da Monsanto stia distruggendo la qualità del suolo, salute delle piante e l'ambiente. Questa è una rara opportunità per ascoltare la verità! 




note di SD:


* GE: un altro modo di dire OGM è Genetic engineering. L'ingegneria genetica altera la composizione genetica di un organismo con tecniche che rimuovono ereditabile materiali o che introducono DNA preparato al di fuori dell'organismo sia direttamente nel host o in una cella che viene poi fusa o ibridato con l'host. [ 4 ] Questo comporta l'uso acido nucleico ricombinante ( DNA o RNA tecniche per formare nuove combinazioni di materiale genetico ereditabile seguito dalla incorporazione di quel materiale o indirettamente attraverso a) vettore disistema o direttamente attraverso micro-iniezione , iniezione e di tecniche di macro- micro-incapsulamentowikipedia.Genetic_engineering

lunedì 2 marzo 2015

La Catalunya si prepara a istituire proprie Ambasciate, e un sistema fiscale indipendente dalla Spagna...

La Catalunya si prepara a istituire proprie Ambasciate, e un sistema fiscale indipendente dalla Spagna...

rt.com/news
tradusiu imprentau
de Sa Defenza
Pro-independence citizens in Barcelona November 7, 2014. (Reuters/Gustau Nacarino)








La  Catalunya  sta studiando il proprio nuovo sistema fiscale, oltre la creazione di una rete di ambasciate all'estero, si prepara così per il voto regionale, verso l'indipendenza. Recentemente la Corte Superiore della Spagna ha stabilito che il voto del referendum (simbolico) della regione del mese di novembre è incostituzionale.


I Leader nazionalisti nella regione nord-orientale hanno sollecitato un voto locale sulla questione dell'indipendenza per il 27 settembre, ha riportato AFP.

Il Presidente catalano Artur Mas e il suo governo stanno lavorando su imposizione fiscale, la diplomazia, e la ristrutturazione della sicurezza sociale nel caso la Catalunya divenisse uno stato indipendente.

L'attenzione si concentra in particolare sulla tassazione, oggi le autorità catalane raccolgono solo il 5 per cento delle imposte producibili nella regione.

Lo scorso novembre, il presidente catalano Artur Mas ha organizzato un voto simbolico sull'indipendenza, con l'80 per cento del voto a favore. Tuttavia, l'affluenza è stata solo del 40 per cento.

La Catalunya ha 7,5 milioni di abitanti (il 16 per cento della popolazione della Spagna), e rappresenta circa il 20 per cento del PIL del paese. Da sola, la regione potrebbe raccogliere 100 miliardi di euro di tasse annuali, molto più di di quanto avrebbe bisogno la Catalunya se diventasse indipendente, ha detto Joan Iglesias, un ex ispettore fiscale spagnolo, collaboratore ora della riforma fiscale catalana.


"Tutti sanno che la Catalunya è valida economicamente. E 'il territorio economicamente più produttivo in Spagna", ha detto Iglesias ad AFP.


A parte la riforma fiscale, la Catalunya avrebbe bisogno di impiantare la propria Banca Centrale, aggiornare i sistemi informatici di disporre e impiegare più dipendenti pubblici.

Inoltre, la regione dice che ha bisogno di aprire ambasciate all'estero. Attualmente, la Catalunya ha rappresentanze nel Regno Unito, in Francia, Germania, negli Stati Uniti, in Belgio e  recentemente anche in Austria e in Italia.


Nel mese di febbraio, Mas ha istituito una commissione incaricata dell'esecuzione dei compiti essenziali per uno Stato Indipendente. In più, ha istituito uno studio, sulle fasi  da  prendersi, per assicurarsi che servizi come le telecomunicazioni possano funzionare anche in caso di secessione della Catalunya.

Tuttavia, "il lavoro sta avanzando troppo lentamente," Catalano parlamentare con l'Esquerra Republicana de Catalunya (ERC) partito separatista, Lluis Salvador, ha detto a AFP.


"Abbiamo bisogno di semplificare i nostri sforzi così arriviamo alle elezioni di settembre in uno stato molto più avanzato.

Non tutti condividono la maggioranza indipendentista specie le istituzioni spagnole in disaccordo con gli sforzi con l'organizzazione catalana responsabili di garantire le leggi catalane in quanto costituzionale - mentre il Consiglio spagnolo per le garanzie statutarie - si dice contrario con le autorità regionali, non hanno il diritto di creare "uno stato parallelo."


Nelle elezioni, i partiti catalani separatiste affrontare l'opposizione di nuovo partito anti-austerity Podemos, che non sta sostenendo l'indipendenza della regione.

"Non vogliamo che nessuno lasci la Spagna," Juan Carlos Monedero, fondatore Podemos e membro del comitato esecutivo, ha dichiarato in un'intervista a dicembre. "Ma la garanzia contro in disfacimento della Spagna è quello di dare alle diverse regioni  una propria identità distinta con il diritto di poter scegliere. In questo modo rimarranno nella federazione perché lo vogliono, e non perché li costringe. "

Funzionari europei hanno avvertito la Catalunya che dovrebbero lasciare l'Unione europea se diventa indipendente. In precedenza misero sullo stesso avviso Alba (Scozia).


Sotto fascisti unionisti spagnoli bruciano le bandiere catalane.

giovedì 19 febbraio 2015

L'eutanasia potrebbe essere un'opzione per il povero, dice il ministro della Sanità Lituano...

La crisi creata dai bankster e dalla finanza mondiale ha trovato la via d'uscita al problema disoccupazione e della vecchiaia impossibile per il taglio delle pensioni, mentre in Svezia si taglia la Sanità per gli ultra75enni in Lituania si detta la linea Mengeliana del futuro europeo dei suoi ignari cittadini, si parte dal caldeggiare la compassione per i malati terminali per passare ai non "produttivi vecchi e magari giovani incollocabili" in una società iperliberista che mette al primo posto la competitività estrema, anteponendosi  alla socialità, alla solidarietà e alla democrazia.

Sa Defenza 

L'eutanasia potrebbe essere un'opzione per il povero, dice il ministro della sanità Lituano...

Michael Cook



Il nuovo ministro della Sanità lituano, Rimantė Šalaševičiūtė

L'eutanasia potrebbe essere necessaria per i poveri malati che non possono accedere alle cure palliative, ha suggerito il nuovo ministro della Salute lituano. Rimantė Šalaševičiūtė ha prestato giuramento all'inizio di questo mese (ndt luglio 014),e già sostiene una discussione aperta sulla legalizzazione dell'eutanasia.

Senza fare alcuna proposta concreta, ha detto ai media locali che la "Lituania non è uno stato sociale per cure palliative a disposizione di tutti e che l'eutanasia potrebbe essere un'opzione per le persone che non vogliono a tormentare i parenti con lo spettacolo della loro sofferenza."

Il ministro ha esposto anche l'idea dell'eutanasia per i bambini . Ha notato che questa opzione è stata approvata per i bambini belgi, dopo un lungo dibattito pubblico. E' una scelta che potrebbe essere opportuna anche in Lituania dopo il dibattito pubblico.

La signora Šalaševičiūtė dovrà affrontare una dura battaglia nella sua campagna per introdurre i lituani all'eutanasia. Molti medici e la Chiesa cattolica si oppongono. Il Dr Andrius Narbekovas ,  è sia un prete che  medico, e membro della commissione bioetica del Ministero della Sanità, ha detto ai media:

"Il Ministero della Sanità dovrebbe proteggere la salute e la vita, invece di cercare modi per procurare la morte. Inutile dire che si tratta di una strada... vantaggiosa e conveniente ... Ma una società democratica dovrebbe capire che dobbiamo prenderci cura dei malati, non ucciderli. "



mercoledì 18 febbraio 2015

SARDINYA CAGLIARI: LA LOTTA DELLA GRECIA E' LA NOSTRA LOTTA FACCIAMO LA NOSTRA PARTE!

SARDINYA CAGLIARI: La lotta della Grecia è la nostra lotta facciamo la nostra parte!

CAGLIARI: Giovedì 19.02.2015 a partire dalle ore 17.00
Presidio di solidarietà in Via Garibaldi di fronte al Consolato greco

SARDINYA ΚΑΛΙΑΡΙ: Η ΚΑΤΑΠΟΛΕΜΗΣΗ ΤΗΣ ΕΛΛΆΔΑ ΚΑΙ «ΚΑΤΑΠΟΛΕΜΗΣΗ ΜΑΣ κάνουμε το μέρος μας!


Il ricatto della BCE al nuovo governo greco è un ricatto contro tutti noi. Il momento è ora, per fare in tutta Europa come hanno fatto i greci: alzare la testa e non avere paura.

Siamo tutte/i in gioco: La lotta della Grecia è la nostra lotta, facciamo la nostra parte

I promotori, nell’indire questa manifestazione pensano sia irrisoria la manovra del governatore della banca centrale europea di immettere sul mercato la somma di 720 miliardi di euro da parte della BCE. Si giudica ipocrita il comportamento di chi da un lato si dice amico e perfino fan di Tsipras e di Syriza e dall’altro saluta festante la manovra del governatore della banca europea, noi pensiamo che questa manovra riuscirà a chi fa il mestiere di speculatore di arricchirsi di più e a favorire ,  la perpetuazione dell'austerity e con essa l'abbattimento ulteriore delle condizioni di vita delle masse popolari . 

Il debito pubblico appositamente creato per mettere in ginocchio i paesi del'America latina e dell'Africa dall'impero americano e da quello europeo è stato lo strumento principale usato per imporre alla nazione aggredita politiche di tagli, di rinuncia alla difesa dei beni pubblici, di concessioni alle multinazionali per lo sfruttamento brutale del territorio, di privatizzazioni, condannando le popolazioni alla miseria e nei casi più gravi alla fame. 

Ora è la volta dell'Europa . Naturalmente le oligarchie politico-finanziarie iniziano con particolare avidità dalle vecchie periferie :IrlandaPortogallo, Spagna,  Italia, Grecia denominate con dispregio calcolato : PIIGS . Ed intanto si prepara la trappola per il resto del continente...

Chiariamo subito. Non è sul debito il vero scontro tra i PIIGS e la Troica ma è sulle "riforme" . La BCE ha elargito alle istituzioni finanziarie 4.000 miliardi di euro in pochi anni e può benissimo annullare parte del debito allo scopo di rilanciare un'economia asfittica che alla lunga non conviene neanche all'imperatrice Germania

Ma in questo caso la Troica, molto abile nel provocare ondate speculative , perderebbe il suo potere di ricatto per raggiungere i suoi veri obiettivi che coltiva fin dalle sue origini : le"riforme" necessarie al raggiungimento del potere assoluto delle multinazionali che dovrebbe compiersi definitivamente con accordi internazionali tipo: il TTIP , con le RDIE ,con TISA.

Il trionfo elettorale di Syriza segna una crepa nella rete politico-monetaria dell'Austerity e va salutato con grande partecipazione da chi ha sempre lottato contro l'austerity e i governi servili che la imponevano a tutto un popolo . 

La Grecia con Tsipras potrebbe costituire un esempio per tutta l'Europa mediterranea e ciò è fonte di grande preoccupazione per Berlino e per la Troica.

Il timore non è solo una possibile procedura di cancellazione di una parte del debito che venga richiesta dai Piigs ma anche e sopratutto il blocco delle "riforme" che potrebbe essere preteso non certo dai maggiordomi del potere ma da grandi manifestazioni di massa . 

Già oggi molte piazze europee hanno voluto dimostrare la loro solidarietà ad un programma politico che seppure ambiguo e in certi punti per nulla convincente ha avuto l'indubbio merito di smuovere grandi masse , di restituire dignità ad un popolo e di ridare fiducia a quanti in Europa hanno visto passo dopo passo perdere diritti conquistati lungo decenni di lotta

Beni pubblici svenduti, servizi esternalizzati, Atene non deve essere lasciata sola.  

I lavoratori europei non devono farsi abbacinare dai sacerdoti dell'austerity e devono invece occupare in massa le piazze e radicalizzare le lotte . 
La sconfitta di Syriza, un cedimento del programma elettorale sarebbe un disastro politico che riguarderebbe non solo la Grecia ma tutta l'Europa...e senza una grande partecipazione popolare-crediamo- sarebbe inevitabile.

CAGLIARI: Giovedì prossimo 19.02.2015 a partire dalle ore 17.00 

Presidio di solidarietà in Via Garibaldi di fronte al Consolato greco



per adesioni:
Salvatore  3472723955   salang@alice.it

Antonello 3477584275 antonelloboassa@gmail.com

La BAYER appare povera al fisco. Giuste tasse per le multinazionali!

La BAYER appare povera al fisco.
Giuste tasse per le multinazionali!



La compagnia chimica e farmaceutica BAYER sposta sistematicamente i profitti in paesi a tassazione ridotta. In questo modo, la multinazionale riduce il suo carico fiscale a spese dei contribuenti in Germania, Stati Uniti e Francia.

La BAYER, nella sola Olanda, ha 15 compagnie sussidiarie. Ma questo ha poco a che vedere con i sentimenti patriottici del suo amministratore delegato, Marijn Dekkers. La vera ragione è che l'Olanda promuove aggressivamente la sua offerta di risparmio sui profitti commerciali. L'uso di proprietà intellettuale e di marchi d'affari, per esempio nelle cosiddette "patent boxes", è tassato solo al 5%. Quindi le sussidiarie della BAYER in Germania o nel Regno Unito, possono portare le spese per la licenza dell'aspirina, in detrazione fiscale, mentre queste stesse spese fanno poca differenza sui profitti in Olanda. Il paese va bene anche per ospitare una banca interna della Compagnia che presta soldi alle varie divisioni per fare investimenti. L'interesse sui crediti riduce le tasse in Germania, ma non riduce i profitti a Mijdrecht, dove ha sede la BAYER WORLD INVESTMENTS B.V.

Nel 2012 la BAYER ha trasferito azioni per un valore di 1,4 miliardi di euro dagli Stati Uniti alla BAYER WORLD INVESTMENTS in Olanda. La sussidiaria BAYER GLOBAL INVESTMENTS ha ricevuto 536 milioni di euro dalle divisioni francesi e la BAYER CAPITAL CORPORATION ha concesso prestiti per 1,3 miliardi di dollari in Olanda.

La BAYER usa anche il Belgio per evadere le tasse, perché il paese consente gli interessi sulle azioni. Nel 2011 la Compagnia ha raddoppiato i fondi della sua sussidiaria ad Antwerp, portandoli a 8 miliardi di euro e ha poi trasferito quasi completamente un profitto di 254,8 milioni di euro in Germania. In Belgio ha dovuto lasciare solo 10,8 milioni di euro equivalente alla quota di tasse del 4,3 per cento. In Lussemburgo la BAYER approfitta delle concessioni sulle assicurazioni. In questo paese hanno la sede le sue due compagnie di assicurazioni, INDURISK RUECKVERSICHERUNG AG e PANDIAS RE AG.


Il trucco è quello di fare i profitti dove non vengono tassati e le perdite dove il fisco è minaccioso. Il Capo del settore Strategie e Portafoglio della BAYER, Werner Baumann, chiama questa tattica "variazione nella distribuzione geografica dei risultati". Baumann è il capo del dipartimento Progetto Fiscale Globale. Gli impiegati di questo dipartimento lavorano, tra le altre cose, sulla "pianificazione fiscale" e sui "prezzi di trasferimento", cioè calcolano i prezzi per gli scambi, tra compagnie interne, di marchi, licenze e prodotti finiti.
La fuga dalle tasse è molto dannosa per la società. Lo si può vedere nella città tedesca di Leverkusen, dove è situato il quartier generale della BAYER. Sebbene la BAYER sia la compagnia tedesca di maggior valore, Leverkusen ha problemi economici da due decenni. Alcuni anni la municipalità è stata costretta a introdurre bilanci di emergenza perché la BAYER paga pochissime tasse e in certi anni come il 1999, il 2001, il 2003 e il 2004 niente del tutto

L'ultima notizia catastrofica per Leverkusen è del maggio 2014 ed è collegata all'acquisizione, da parte della BAYER, della MERCK's per i prodotti da scaffale in libera vendita. Annunciando l'acquisto, la Compagnia ha dichiarato: "La BAYER si aspetta notevoli riduzioni fiscali a un anno dal completamento dell'affare". Nella sola Leverkusen si perderanno decine di milioni di tasse. Quest'anno la municipalità incasserà soltanto 60 milioni di euro dalle tasse sul commercio di tutte le compagnie. Per fare un confronto, nel 1990 la sola BAYER pagò oltre il doppio di quella cifra.


La riforma tedesca del 2001 del regime fiscale per le multinazionali, ha giocato un ruolo significativo nella riduzione delle tasse pagate dalle multinazionali tedesche. Da allora e per anni, la BAYER non ha pagato tasse sul commercio né sui profitti. Tra il 1997 e il 2000 la Compagnia ha pagato circa un miliardo di euro all'anno di tasse. Nel 2009 la cifra era scesa a 511 milioni e a 411 milioni nel 2010. La "legge d'oro" che ha reso possibile tutto questo è stata presentata da Heribert Zitzelsberger, ex capo del dipartimento fiscale della BAYER, spedito dalla Compagnia al Ministero delle Finanze della Germania


La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER (CBG GERMANIA) chiede la fine di questa distruttiva corsa all'eversione fiscale. Jan Pehrke del Consiglio della Coalizione afferma: "Il fatto che la BAYER, contribuisca poco o nulla al finanziamento della comunità è inaccettabile. La compagnia continua a non assumersi le sue responsabilità verso il pubblico, a spese del contribuente che deve saldare il conto pagando più tasse e imposte. E' ora di fare qualcosa perché le grandi compagnie si accollino la loro parte del peso fiscale!". La Coalizione sta monitorando la BAYER dal 1978


lunedì 16 febbraio 2015

SARDINYA: Terna ci riprova. Tirrenia si prepara. I monopòli di Stato giocano a Monòpoli

SARDINYA: Terna ci riprova. Tirrenia si prepara. 

I monopòli di Stato giocano a Monòpoli

Paolo Maninchedda
sardegnaeliberta


Ieri la Rai ha intonato il coretto al laboratorio tecnologico di Terna a Codrongianos, sinfonia vocale appena attenuata dall’intelligenza di Paolo Mastino che almeno ha detto ai telespettatori che le batterie di Codrongianos non sono rose senza spine.

Riepiloghiamo alcuni temi.

Non è vero che il sistema elettrico della Sardegna sarebbe in equilibrio col solo santuario elettrico di Codrongianos attivo. 

Ossia non è vero che il sistema si reggerebbe se le centrali di Porto Torres, Ottana e Portovesme chiudessero.

Terna punta a negare l’essenzialità alle centrali sarde. L’essenzialità si traduce in soldi, cioè in produzione incentivata. 

Perché è nata l’essenzialità? Per due motivi, uno tecnico e uno sociale. Il primo è legato all’equilibrio della rete, il secondo è legato al sostegno in aree svantaggiate (per esempio non raggiunte dal gas) del sistema industriale.

Da chi viene pagata l’essenzialità? Dai cittadini, che la pagano in bolletta. Non da Terna, dunque, ma dai cittadini italiani.


La bolletta ha una composizione abbastanza semplice: per l’80% di oneri di sistema e il 20 di prezzo dell’energia

Nell’80% in cui ci sono tasse, accise e corbellerie varie, c’è anche l’essenzialità. Ma la parte da leone la fanno le quote destinate a remunerare chi, al tempo dei diversi conti energia, ha fatto impianti fotovoltaici ecc. L’incidenza dell’essenzialità sulla bolletta degli italiani è niente rispetto allo svantaggio dell’unica regione d’Europa senza gas

Ma che fa Terna? Per bocca del suo AD dice che la fine dell’essenzialità sarda vale 200 milioni di euro, che sembrano (e sono) tanti, ma rapportati all’intera anagrafe dei cittadini italiani si traduce in incrementi minimi. 

Viceversa, togliere 200 milioni di euro dall’economia della Sardegna è una mazzata mortale. Ma vi è di più: i cittadini italiani vedrebbero diminuire di qualche euro la loro bolletta per il risparmio sull’essenzialità sarda, ma i sardi non vedrebbero diminuire di niente la loro bolletta rispetto al ristoro del solare fatto in Italia e in Sardegna dai grandi gruppi padroni del sole di cui non mancano esempi, a suo tempo da alcuni celebrati, anche in Sardegna.

Qual è la posizione della Regione? La Regione dice che il tema dell’energia è legata da un lato alle famiglie e dall’altro alle industrie.  È chiaro che se si spengono le centrali prima che si sia avviato un processo di riconversione industriale verso produzioni innovative, è molto più difficile avviare il processo.



Non è un segreto che la Regione sta cercando di far decollare una nuova chimica. È noto che la Regione sta cercando di indurre Eni e Novamont a completare gli investimenti a Porto Torres sulla chimica verde; sta cercando di capire quali condizioni di contesto possano garantire nuovi investimenti a Ottana per far ripartire una chimica diversa, più redditizia e meno impattante; sta cercando di favorire il rapporto tra energia e industria nel Sulcis per riaprire le fabbriche o aprirne di nuove e di più stabili. 


Nel mezzo di questo sforzo titanico, che non si fa per decreto ma dialetticamente e per persuasione, Terna fa la splendida e dice: «Io ho le batterie, ho il monopolio delle reti e di voi non me ne importa nulla». Terna è il nuovo Marchese del Grillo, solo un po’ più educato.

È chiaro che il tema dell’energia è un tema strategico per noi sardi, più che per altri, perché siamo un isola. È chiaro che se avessimo un atteggiamento diverso, più riformista e meno attaccato a ‘su connotu’ noi dovremmo capire che dobbiamo rapidamente riorganizzarci, come presenza pubblica, nel settore dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti

Dovremmo diventare più grandi, meglio organizzati, capaci di non farci divorare da grandi gruppi che si stanno aggregando proprio per essere irresistibili. 
Ma è altrettanto chiaro che per realizzare grandi disegni occorre un consenso che è superiore a quello politico e che oggi non c’è in Sardegna, per tanti motivi che non è il caso di analizzare ora. Ma la direzione, almeno per quelli che hanno il senso dello Stato (Sardo), deve essere chiara e in questa direzione Terna è chiaramente un avversario.



Un altro avversario è Tirrenia-Moby. Il quadro che sta emergendo dalla fusione Moby-Tirrenia è stato oggetto di una lunga conversazione fra me e l’assessore dei trasporti. 

Il quadro è terrificante e reso terrificante dal perimetro normativo tipicamente italiano. 
In sintesi, le rotte più propriamente turistiche, quelle del nord-Sardegna, oggi nei mesi estivi sono contributate dallo Stato, grazie alla convezione con la Tirrenia, ma non regolate rispetto alle tariffe. In poche parole, lo Stato dà 76 milioni di euro alla Tirrenia, ma la Tirrenia nei mesi estivi non ha obblighi rispetto alle tariffe. 
Perché? Perché, si diceva all’epoca, la tariffa sarebbe stata comunque calmierata dal mercato. 
Oggi il mercato non c’è più, di fatto, perché si è di fronte a un monopolista che non ha obblighi sulle tariffe. Questo è il quadro terribile sui trasporti che abbiamo ereditato. E adesso bisogna aprire un confronto che è certamente politico, ma è soprattutto legale, cioè non rapido.


domenica 15 febbraio 2015

Scienziati prove alla mano dichiarano: Alieni inseminano di vita la Terra...

Scienziati prove alla mano dichiarano: Alieni inseminano di vita la Terra...
tradusiu imprentau
de Sa Defenza
scienziati UK affermano che, la microscopica sfera catturata nella stratosfera, emette germe di vita...







Scienziati del Regno Unito sono un po sconcertati da una piccola sfera, l'oggetto circolare che hanno esaminato,  è microscopico, non più grande del diametro di un capello umano.

La University of Buckingham dell'UK riferisce che il piccolo mondo di metallo è stato scoperto da Milton Wainwright, un astrobiologo, nella polvere raccolta da un palloncino nella stratosfera della Terra, che ha volato alto sopra la superficie del nostro pianeta.

"E' una palla della grandezza, in termini di diametro, di un capello umano, si nota una espulsione filamentosa verso l'esterno dal centro, trasuda un materiale biologico appiccicoso", afferma Wainwright, vincitore del Premio Nobel. 
"La teoria è che sia stata inviata sulla Terra da qualche civiltà sconosciuta, al fine di continuare a inseminare la vita sul pianeta." ipotizza Wainwright.
"Quella che - è chiamata 'panspermia guidata' - in apparenza  ipotesi fantascientifica, probabilmente non viene presa sul serio da tutti gli scienziati, se non fosse per il fatto che è stata seriamente suggerita dal premio Nobel di fama mondiale per gli studi sul DNA , Francis Crick, passerebbe inosservata "ha detto Wainwright .
Panspermia è la teoria che dice che la vita si diffonde attraverso la galassia, e forse l'intero universo, una specie di  autostop su comete e meteoriti. E' la prima volta suggerisce F.Crick, un biologo molecolare, ha co-scoperto la struttura del DNA. In un articolo scientifico sulla panspermia, ha scritto:
Sembra improbabile che  organismi viventi extraterrestri possano raggiungere la Terra, sia come spore guidate dalla pressione della radiazione di un'altra stella che come organismi incorporati in un meteorite vivente. In alternativa a questi meccanismi ottocenteschi, abbiamo considerato direttamente la Panspermia, la teoria che gli organismi siano stati deliberatamente trasmessi alla Terra da esseri intelligenti di un altro pianeta. 
Concludiamo perciò, che è possibile, che la vita ha raggiunto la Terra in questo modo, ma che l'evidenza scientifica è inadeguata allo stato attuale da non poter dire nulla circa la sua probabilità. Richiamiamo all'attenzione il tipo di prove che possono gettare ulteriore luce sull'argomento.
Wainwright ha lanciato questi palloni nella stratosfera a quasi 17 miglia sopra la superficie della Terra. La scoperta di un piccolo segno di caduta dell'oggetto sferico atterrato sull'aerostato.
"Colpito il campionatore nella stratosfera, la microsfera ha fatto un cratere da impatto, la stessa cosa ha che causato un asteroide nell'impatto con la Terra,  un enorme cratere che ha fatto estinguere i dinosauri", ha detto Wainwright.
Naturalmente, Wainwright e il suo team hanno davanti a se una lunga strada da percorrere, prima che questa idea della inseminazione aliena  dallo spazio sia accettata dalla scienza moderna.
"A meno che, naturalmente, non siamo in grado di trovare i dettagli della civiltà che si suppone abbia inviato il pansperma, probabilmente è una teoria indimostrabile", ha ammesso Wainwright.

sabato 14 febbraio 2015

MAURO PILI deputato di UNIDOS : "Galsi riparte il progetto. I sardi risparmieranno il 40% dei costi energetici "

Mauro Pili deputato di UNIDOS : 
"Galsi riparte il progetto. I sardi risparmieranno il 40% dei costi energetici"


“Il metanodotto per portare in Sardegna il metano è un’occasione unica e irripetibile per far risparmiare ai sardi il 40% dei costi energetici. Ora che Algeria e Italia rilanciano il progetto la Sardegna deve essere protagonista. Le dichiarazioni di ieri dei ministri degli esteri italiano Gentiloni e algerino Ramtane Lamamra con le quali si riavvia di fatto il Galsi sono un’opportunità straordinaria per la Sardegna e la Regione deve essere in prima linea per sostenere questa strategia. 
Il fatto che i due governi algerino e italiano abbiano in maniera esplicita affermato la volontà di portare a compimento la diversificazione delle fonti energetiche con la realizzazione del metanodotto di connessione Algeria Sardegna Europa è un fatto nuovo e rilevante. Il contesto internazionale legato alla crisi Europa – Russia rende strategico ancor di più quel progetto che non a caso viene rilanciato dai due stati protagonisti: Algeria e Italia”.

Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili rivolgendo un’interpellanza al governo perché riferisca al parlamento i fatti nuovi che hanno portato a questa importante decisione di riavviare il progetto Galsi.


Pili, che da Presidente della Regione aveva fondato Galsi insieme al Governo Algerino e gli altri partner energetici, ha anche rivolto un appello alla Regione perché non perda questa occasione e riveda la decisione suicida di uscire dal Galsi.


E’ l’unico progetto europeo definito in ogni suo aspetto, ha le autorizzazioni, ed è l’unico progetto in grado di dare concretamente il metano alla Sardegna. Nessun altro progetto, tantomeno quello scellerato dei rigassificatori può consentire una distribuzione capillare del metano come il Galsi. Si tratta di un progetto in grado di cambiare la storia economica della Sardegna, a partire dall’investimento infrastrutturale per arrivare alla ricaduta economica del gas nella struttura produttiva e sociale dell’isola. E’ indubbio che tutto il sistema produttivo sardo verrebbe rilanciato in modo imponente così come le famiglie che avrebbero uno sgravio dei costi energetici tra il 30 e 40%”.



“Siamo ancora interessati al progetto (GALSI) e sosteniamo l'idea della diversificazione delle risorse energetiche" - aveva detto ieri il ministro degli Esteri Gentiloni durante una conferenza stampa tenuta insieme al suo omologo algerino – ribadendo che il Galsi rientra in "uno dei principali obiettivi della prossima riunione della commissione congiunta, che si terrà quest'anno a Roma, per individuare mezzi per promuovere questa cooperazione. "


“Oggi – ha detto Pili – il Galsi è più che mai strategico e occorre agire in tempi rapidi per evitare che l’Europa e l’Italia continuino ad essere sotto scacco del gas russo. La crisi internazionale tra Europa, Stati Uniti e Russia sulla Crimea e Ucraina apre nuovi scenari internazionali, fino a qualche settimana fa impensabili, che rendono decisivo nello scacchiere energetico internazionale il metanodotto Algeria-Sardegna-Europa. Si tratta di una svolta nella storia contemporanea e come tutti questi eventi, occorre riposizionare l’opera infrastrutturale energetica nel nuovo contesto. Davanti a questo scenario inedito il quale il progetto Galsi risulta essere una risposta immediata e urgente”.



“I numeri – sostiene Pili – parlano chiaro: l’Europa dipende per il 30% delle sue forniture dal gas russo. In Italia la dipendenza dal gas russo si attesta al 30%, la Germania con il 39% . L’aggravarsi della crisi Europa Russia sull’Ucraina è la conseguenza di un vuoto storico della politica europea nello sviluppare un piano energetico autonomo. L’Italia e l’Europa – scrive Pili nell’interpellanza parlamentare – oggi più che mai devono contrastare la dipendenza dalla Russia rivolgendosi a sud, nel bacino del Mediterraneo, dove il Galsi rappresenta l’opportunità progettuale più avanzata in quanto tutte le autorizzazioni sono definite e il progetto può partire immediatamente. Il metanodotto Algeria – Sardegna – Europa è un’opera strategica che potrebbe cambiare la storia economica e sociale della Sardegna collegandola per la prima volta alle grandi reti energetiche europee e rappresentando nel contempo una risposta decisiva alla crisi internazionale. Perdere questa occasione irripetibile significa isolare per sempre la nostra terra e rendere l’Europa sempre più dipendente dalla Russia. Per questa ragione la decisione del governo di riavviare questo progetto è un’iniziativa internazionale utile a posizionare sullo scacchiere energetico il Galsi come opera urgente e indifferibile”.


“Oggi – sostiene Pili - è possibile ancor di più coniugare il ruolo strategico del Galsi sia per eliminare il gravissimo limite energetico della Sardegna che soddisfare le esigenze strategiche energetiche dell’Europa e ridurre la dipendenza totale dai combustibili petroliferi. Con l’arrivo del metano in Sardegna si apre uno scenario concorrenziale a forte valenza ambientale considerato la rilevante riduzione delle emissioni in atmosfere rispetto al petrolio. Si tratta di ridurre notevolmente anche il costo dell’approvvigionamento energetico della Sardegna da sempre gravato dal monopolio petrolifero e dalla trasformazione unilaterale sul fronte elettrico”.


Per la Sardegna significa diventare baricentro nel Mediterraneo dello snodo energetico con il Magreb, assumendo un ruolo fondamentale anche alla luce della persistente crisi russa. Mentre tutta Europa va a metano la Sardegna è l’unica regione a non avere quell’approvvigionamento energetico. Tutto questo – prosegue Pili – ci mette in posizione di grande disparità economica e sociale”.


“ Il Galsi – aggiunge Pili - migliorerà la sicurezza di approvvigionamento del gas garantendo il transito di ulteriori 8 mld m³/a di gas naturale algerino verso il mercato italiano ed europeo, sarà in grado di soddisfare la domanda crescente di gas naturale nell'Unione Europea, costituirà una rotta alternativa a costi competitivi che approda al baricentro della domanda italiana ed europea”.


“La metanizzazione della Sardegna è strategica anche per abbattere la quasi totale dipendenza dal petrolio, che costituisce il 74.7% delle fonti di produzione energetica dell'Isola. La domanda potenziale di gas in Sardegna – conclude Pili - si attesta attorno ai 1/1.5 mld m³/annui. Un apporto energetico che sarà decisivo ai fini della sicurezza delle forniture così come per il costo dell'energia per la Sardegna”.




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