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venerdì 28 febbraio 2014

L' ASTENSIONISMO

Pubblichiamo un articolo dell'amico Paulu, uomo che si dimostra sempre attento e riflessivo nella considerazione della realtà sarda, è anche un po avvilito e impotente di fronte agli eventi negativi della politica Sarda; necessitiamo di aprire un dibattito ampio sugli effetti delle elezioni in Sardinya, sui motivi che hanno portato ad una così grande astensione.

Paulu pone delle domande, chiediamoci : siamo d'accordo oppure la pensiamo diversamente? Vogliamo rispondere se siamo d'accordo oppure no? Scrivete un articolo di quel che pensate e mandatecelo; lo postiamo sul bolg e se ci va, apriamo il dibattito, che si rivelerà sicuramente interessante, oltre che esplorativo di altro modo di ragionare e vedere la nostra terra.

Sa Defenza


L' ASTENSIONISMO
Paulu Leone Cugusi Biancu


Quasi il 50% dei Sardi non ha votato a queste "Elezioni Nazionali Sarde".
PERCHE' ?


Le Riflessioni, per lo più, sono state di chi è andato a votare, non limitandosi a esporre le proprie ragioni ma sindacando il perché "altri" non hanno votato.


Una buona maggioranza di sardi sono così:"convinti di poter giudicare chi si comporta in modo diverso da loro, accusandoli di chissà quali nequizie".


Quotidianamente rimbalzano accuse sul web, su chi ha fatto che cosa, perché e come ma non si analizza se questo è un nostro diritto o, se invece, non sarebbe il caso di farsi spiegare da chi non la pensa come Noi, il perché del comportamento diverso.


CREDO CI VOGLIA PIU' UMILTA' in tutti noi e meno presunzione di verità.
MA andiamo al non voto e se esiste un perché diverso da tante analisi negative.
Dobbiamo pertanto riflettere e chiederci:
(a) - quella che NOI consideriamo Democrazia, cosa è in effetti?
(b) - questa così detta Democrazia rappresenta gli Interessi di tutti gli Elettori?


Se analizziamo che cosa siano certe Elezioni Democratiche oggi ... tutti siamo in grado di osservare che, il più delle volte in Sardegna, c'è una squallida corsa ai posti di comando di seconda istanza, lasciati a quei SARDI che ancora credono che la loro Nazione sia l'lTALIA e che, pertanto, rispondono solo a Interessi dello Stato Centrale.

Gli ELETTORI che vanno a votare hanno l'illusione di contare qualcosa, di essere decisivi mentre, spesso, non fanno altro che ratificare decisioni prese altrove.


Il VOTO, in questo così detto Sistema Democratico, finisce quasi inevitabilmente per legittimare il POTERE di pochi, facenti parte di gruppi di interesse ampi e coalizzati.

La Politica Sarda di oggi avrebbe dovuto contrapporre la visione di chi si riconosce nello Stato Italia e di coloro che non si riconoscono in esso.


Questi ultimi che vogliono lo Stato Sardo (diverso da quello Italiano), avrebbero voluto trovare una proposta politica forte che mostrasse il come uscir fuori dai meandri del Sistema Italia (dove mafia e organizzazioni con strutture simili riescono a muovere i fili dello spreco e del perverso "mondo relazionale") e, invece, si son trovati davanti ai loro occhi uno scenario simile ai tanti precedenti.


Uno "scenario" di questo mondo alternativo all' Italia, diviso in vari spezzoni, dove chi più e chi meno diceva o aveva la convinzione (non supportata da alcun elemento concreto) di poter rappresentare l'insieme di ELETTORI SARDI che, già nelle elezioni precedenti, non avevano votato perché era mancata una NOVITA' "VERA".


Chi si è sentito rappresentato dalle coalizioni Italiane ha votato come sempre.

Chi si è sentito attratto da certe proposte ha votato per le proposte rimanenti.


Chi ha in mente obiettivi di lungo periodo, come quello di arrivare all'Indipendenza della Sardegna, credo non abbia trovato quel QUALCOSA che cercava.


Mio parere personale ... non certo la verità ... in quanto solo il dubbio, che ci accompagna nel nostro quotidiano cammino decisionale, è vero.