Dopo Doddore ci pensa anche un giurista il dr Andrea Pubusa a fare: Ricorso al Tar contro legge elettorale Chiesto annullamento voto regionali
Mesi fa Sa Defenza , poneva in evidenza l'incongruenza della nuova legge elettorale, ad excludendum*, che abbiamo apertamente denunciato e solidarizzato con l'esposto già fatto allora da Doddore Meloni che diceva:
Ricorso Tar contro legge elettorale
unionesarda
Mesi fa Sa Defenza , poneva in evidenza l'incongruenza della nuova legge elettorale, ad excludendum*, che abbiamo apertamente denunciato e solidarizzato con l'esposto già fatto allora da Doddore Meloni che diceva:
"la legge Statutaria N1. Pubblicata sul B.U.R.A.S. IL 14 Novembre 2013.(legge elettorale regionale.) In particolare voglio evidenziare la scarsa considerazione del concetto democratico sancito e garantito sul diritto universale di ogni persona, Garanzia, difesa in tutto il mondo dai governi democratici, ma non garantita gia' dal momento della loro candidatura,dai candidati alla Presidenza del Governo Sardo."Sa Defenza
Ricorso Tar contro legge elettorale
Chiesto annullamento voto regionali
unionesardail giurista sardo dr Andrea Pubusa |
http://sadefenza.blogspot.it/
A poco meno di due mesi dalla elezioni, la legge elettorale regionale viene messa in discussione con un ricorso presentato al Tar da 25 cittadini, tra i quali il giurista Andrea Pubusa, il direttore del Manifesto Sardo, Marco Ligas, e la consigliera di parità Laura Moro.
A poco meno di due mesi dalla elezioni, la legge elettorale regionale viene messa in discussione con un ricorso presentato al Tar da 25 cittadini, tra i quali il giurista Andrea Pubusa, il direttore del Manifesto Sardo, Marco Ligas, e la consigliera di parità Laura Moro.
Il ricorso chiede ai giudici amministrativi di rimettere gli atti alla Corte Costituzionale per diversi profili di illegittimità costituzionale e, se accolto in toto, potrebbe inficiare l'esito delle elezioni, che potrebbero così essere annullate.
Le censure sollevate dal comitato riguardano la previsione del premio di maggioranza al 55% per il candidato governatore che ha raggiunto il 25% delle preferenze, la mancata previsione della doppia preferenza di genere e gli sbarramenti al 10% per le coalizioni e al 5% per le singole liste che lasciano fuori dal Consiglio regionale forze che hanno ottenuto migliaia di voti, "mentre piccoli partiti che hanno ottenuto anche meno dell'1% - sostengono i promotori - sono riusciti ad ottenere seggi perché hanno baciato le pantofole ai grandi partiti".
Finora altri quattro ricorsi sulla legge elettorale sono stati presentati al Tar, tra i quali quello dell'ex consigliere regionale di Forza Italia, Angelo Stochino, che verrà discusso in udienza il prossimo 18 giugno.
Pubusa ha spiegato che tecnicamente viene chiesto l'annullamento del decreto di proclamazione degli eletti da parte dell'Ufficio regionale elettorale e che si possono ipotizzare diversi scenari.
Pubusa ha spiegato che tecnicamente viene chiesto l'annullamento del decreto di proclamazione degli eletti da parte dell'Ufficio regionale elettorale e che si possono ipotizzare diversi scenari.
"O il ricorso viene respinto, oppure il Tar rimette gli atti alla consulta - osserva il giurista -. A questo punto se la Corte Costituzionale accoglie la censura di legittimità costituzionale sul voto di preferenza si può arrivare all'annullamento delle elezioni e alla nomina di un commissario.
Se la Corte accoglie solo l'eccezione sul premio e sullo sbarramento si ritorna ad un sistema proporzionale, entrerebbero in Consiglio i candidati di Murgia e Pili, mentre Pigliaru rischia di non avere più la maggioranza.
Inoltre non vogliamo più assistere a furbate come quelle di consiglieri che all'ultimo minuto della Legislatura passano da un partito all'altro per consentire di non raccogliere le firme necessarie a presentarsi alle elezioni".
Infine - conclude Pubusa - se la Consulta accoglie solo la censura sullo sbarramento, Murgia e Pili entrerebbero in danno della coalizione di centrodestra.
Secondo Ligas, "si tratta di mettere in discussione una legge elettorale regionale che riteniamo anticostituzionale e che garantisce un premio di maggioranza sproporzionato".
note
* Conventio ad excludendum è una locuzione latina con la quale si intende definire un accordo esplicito o una tacita intesa tra alcune parti sociali, economiche o politiche, che abbia come fine l'esclusione di una determinata parte terza da certe forme di alleanza, partecipazione o collaborazione.