In Spagna, negli ambienti militari si dimostra un certo nervosismo, a proposito della richiesta d'indipendenza della Catalunia;
Si arriva al punto di affermare che vi è la possibilità di una guerra civile spagnola , se gli indipendentisti catalani non desistono dal loro intento, inoltre si fa menzione della Magna Carta e della Costituzione, ponendo i classici puntini sulle i, dicendo che anche gli eletti in parlamento sono solo degli ospiti , in quanto la sovranità è del popolo spagnolo.
Chiedamoci chi difende la sovranità del popolo? Ovviamente ci fanno intendere l'esercito, che non ha in simpatia la secessione della Catalunia.
E così si rischia di aprirsi anche un fronte occidentale dopo quello orientale Ucraino, la democrazia Europea inizia a far acqua non rispettando l'autodeterminazione dei popoli interni , ma benedicendola negli altri quando le fa comodo... quale futuro si prospetta per l'Europa?....
Sa Defenza
L'esercito spagnolo avverte i nazionalisti catalani che le loro rivendicazioni indipendentiste possono sfociare in una guerra civile
tradusiu de Sa Defenza
benemeritaaldia.org
COMUNICADO DE LA ASOCIACION MILITAR ESPAÑOLA (AME), remitido a ALERTA DIGITAL y publicado en ese medio con fecha 06 de junio de 2014.
Non è intenzione dell'Associazione dei militari spagnoli attuare in modo continuato ricorrere alla carta della coscienza accusando il Ministero della Difesa, ma intende usare e ricordare cosa prevede la Costituzione Spagnola.
Anche la Corte Costituzionale 219/2001, assieme ad AME, e la distinzione che lo stesso Dipartimento ha pensato bene di dare, grazie alla promulgazione della legge di diritti e doveri dei membri delle Forze Armate, circostanza che permette di agire con assoluta libertà e indipendenza nel settore militare, e di poter esprimere la propria opinione in qualsiasi momento ritenga esista una minaccia per il nostro paese, è ampiamente noto, e si impegna a condividere con la stragrande maggioranza dei militari attivi.
Questa situazione di libertà e indipendenza porta a raccogliere la denuncia amara, ma ferma contro quello che sembra decisamente un pericolo, inaccettabile, intollerabile il completo abbandono da parte delle autorità pubbliche competenti in relazione agli eventi che hanno avuto luogo sia nella regione della Catalogna che nelle province basche, il più grave di quelle sostenute è durante il messaggio di Natale di Sua Maestà il Re di quest'anno, abbinando le intenzioni dichiarate del separatismo del governo della Generalitat che si sono concluse nelle offese ai rappresentanti delle Forze Armate alla loro partenza dal Palacio de San Jaime in Barcelona.
L'Associazione dei militari spagnoli ritiene che questi fatti siano l'ultima frontiera, e ciò potrebbe innescare un conflitto civile tra spagnoli e provocare la disintegrazione della Spagna, risultando la situazione in divenire irreversibile , da non dimenticare il compimento della missione della Costituzione Spagnola, su base nazionale che - la sovranità appartiene al popolo spagnolo e non al parlamento nazionale - posto che vi è assegnato da ospiti.
Allo stesso modo, la fiducia al più alto livello di governo ha dovere costituzionale di prendere tutte le misure necessarie per lo stato di diritto, a far prevale il rigore necessario a tutti , e applicalo in un modo o nell'altro, con parole o atti, per commissione o per omissione, contro chi consapevolmente agisce al di fuori della Magna Carta, e che incitano con il loro comportamento e le loro dimostrazioni irresponsabili scontri che non hanno nulla a che fare con una convivenza pacifica all'interno della quale si deve rimanere, l'unica nazione spagnola: la SPAGNA.