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martedì 26 agosto 2014

VERSO "IL MONDO NUOVO" DI ALDOUS HUXLEY ? UN CASTELLO RECINTATO E "FELICE" ?

VERSO "IL MONDO NUOVO" DI ALDOUS HUXLEY? UN CASTELLO RECINTATO E "FELICE" ?

A Boassa



Mi sia permesso inserire , come introduzione ad una riflessione sulla comunicazione di massa che comporterà numerosi post , un estratto da un mio antico scritto . 
Chiedo al lettore una predisposizione allo sguardo ironico e beffardo. 
Chiedo al lettore di voler leggere con attenzione gli elementari cascami fantasmatici , frutto di una sapiente opera di acculturazione elaborata dall'ideologia capitalista nella sua degradante fase finale .

"Come d'incanto un giorno svaniscano i messaggi pubblicitari : spot radiofonici e televisivi ,annunci economici , inserzioni nei giornali , manifesti murali , poster, cartelloni di zinco e di legno , insegne luminose , cartelli appesi ai corrimano degli autobus , cartelli sopra le reticelle dei portabagagli nei treni , cartelli sulle superfici esterne degli autobus , espositori permanenti , circolari pubblicitarie postali ...

Non più fanciulle con slip Roberta , non più dita affusolate di donne che sbottonano camicie di uomini che non chiedono mai , non più giovanotti Indiana Jones che uncinano con un coltellaccio tonno Palmera ,non più freschi velieri da indossare , non più estati sexy e spregiudicate con Musk ...

Credo che una sensazione di penoso disagio si impadronirebbe di noi
.
Potremmo accorgerci che avevamo assegnato un valore alle nostre azioni , alla nostra vita perché questa era finalizzata al consumo di immagini associate ai prodotti che acquistavamo . 

Potremmo accorgerci che le funzioni degli oggetti ci interessavano poco mentre ciò che ci garantiva benessere ,serenità era depositato nel valore aggiunto del prodotto : l'immagine fantasmatica .

Eravamo attorniati da presenze invisibili , affettuose , animate . Ma non le avvertivamo . Non sentivamo noia o frustrazione nel lavoro perché i nostri abiti , la nostra auto , la nostra acqua di colonia o il nostro profumo ci restituivano un'immagine di noi stessi rassicurante, euforica .

Le merci erano vive , animate e non ne avevamo consapevolezza .Con loro parlavamo ed esse ci rispondevano . 

A volte ci comunicavano il senso delle tradizioni ,della genuinità oppure lo spirito d'iniziativa .il coraggio del rinnovamento , il rischio dell'innovazione . Altre volte ci trasmettevano un messaggio maliziosamente erotico o delicatamente edonistico fondato sulla cura del corpo o sulla gratificazione della gola . 

Altre volte ancora ci stimolavano nella nostra femminilità o nella nostra virilità a godere dell'avventura o di esotici paesi lontani .
Non eravamo soli . 

Le immagini-merci ci accompagnavano sino al letto dove morbide seppur modeste lenzuola Postal Market ci traghettavano delicatamente al di là della veglia (dove chissà quali altre immagini pubblicitarie della divinità-merce si affollano ancora) .

Ho riproposto la scrittura originale

La foto è volutamente "alternativa"

post due a breve