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giovedì 17 marzo 2016

IL CASO DONALD TRUMP, OVVERO L’AUTOSUGGESTIONE DEGLI EUROPEI

IL CASO DONALD TRUMP, OVVERO L’AUTOSUGGESTIONE DEGLI EUROPEI



Le elezioni presidenziali americane costituiscono una di quelle circostanze nelle quali l’opinione pubblica europea non riesce a fare a meno di appassionarsi e, persino, di suggestionarsi.

Il “caso” mediatico delle attuali primarie presidenziali negli USA è rappresentato da un candidato repubblicano, il miliardario Donald Trump, speculatore immobiliare e divo televisivo, pervenuto agli onori delle cronache per le sue posizioni “islamofobe”. In base ai punti di vista, Trump viene percepito come un “pericolo” o come una “speranza”, senza peraltro preoccuparsi di sostanziare più di tanto queste percezioni.
Da un osservatorio europeo è difficile valutare se e quanto siano pilotate, o enfatizzate, le manifestazioni di giubilo o di ostilità suscitate da Trump. Si dice che dietro le manifestazioni ostili vi sia la mano di un altro miliardario, altrettanto famoso, o famigerato, George Soros. Quel che è certo, è che Soros ha dichiarato apertamente la sua avversione verso Trump, accusandolo di lavorare indirettamente per l’ISIS.


Abbiamo quindi da un parte un miliardario reazionario e, dall’altra, un miliardario “progressista” che si confrontano sull’arena mondiale, come a dire che solo un miliardario può contrastarne un altro e fare la differenza.
Nella società attuale la super-ricchezza ha assunto quasi una valenza mistica e i miliardari sono i nuovi santi. Il miliardario è una figura che emana un alone di potenza personale e di spregiudicata libertà di azione, come se i soldi non fossero la risultante degli intrecci di potere e di lobbying in cui sono coinvolti e da cui sono controllati. 

Soros è l’uomo che alla fine degli anni ‘80 spese un fiume di denaro per finanziare le “rivoluzioni colorate” nell’Europa dell’Est, e che si presentò poi a riscuotere il conto nel 1992 dai contribuenti britannici e italiani, speculando sulla sterlina e sulla lira: una sorta di riscossione di una tassa per finanziare l’anticomunismo

Soros è notoriamente un collaboratore della CIA che agisce per conto di quel potentato sia sui mercati finanziari che sugli scenari di politica estera; ma non si comprende perché invece i miliardi di Trump dovrebbero avere una provenienza trasparente, dato che dire grosso business significa quasi sempre dire servizi segreti. Neppure si capisce per quale motivo il contrasto Soros-Trump non debba essere catalogato come il solito gioco delle parti finalizzato ad offrire al pubblico alternative fasulle, in questo caso con quale miliardario schierarsi.


Con la vicenda del Buffone di Arcore anche in Italia abbiamo assistito all’euforia delle “destre antagoniste”, pronte a bersi senza pudori la fiaba del miliardario anti-sistema, del “cavaliere libero e selvaggio” in guerra con l’establishment. 

In parte la drammatizzazione artificiosa dello scontro delle candidature presidenziali americane corrisponde a delle ovvie necessità di propaganda elettorale. Hillary Clinton è una candidata che manifesta troppi tratti di impresentabilità: i suoi sfacciati legami con l’impopolare Goldman Sachs, i suoi evidenti segni di squilibrio mentale, aggravato probabilmente da una qualche forma di tossicodipendenza. Occorreva disperatamente opporle qualcosa di peggio, qualcosa che spingesse i progressisti delusi a compattarsi, magari controvoglia, dietro di lei. Insomma, indurre a votare Clinton turandosi il naso. Da qui la necessità di esagerare la portata del personaggio Trump. Del resto in passato la propaganda repubblicana ha fatto lo stesso, presentando Bill Clinton come un “pacifista” ed Obama come un “socialista”. 

A questi aspetti fisiologici dell’artificiosa drammatizzazione elettorale, si sovrappongono però le attese speranzose - oppure, al contrario, i timori e le pose indignate - delle opinioni pubbliche in Europa. La suggestione si alimenta così di dettagli insignificanti: la battuta ammiccante dello stesso Trump sull’11 settembre, oppure la mezza dichiarazione di elogio da parte di Putin nei confronti di Trump. Lo stesso Putin è un personaggio di cui le “destre antagoniste” esagerano la portata. Putin non è certo un fantoccio come
Obama e neppure una segretaria d’azienda come la Merkel, ma la sua vera attenzione va agli affari di Gazprom, ed il suo impegno a contrastare l’aggressività della NATO è il minimo indispensabile per non esasperare i militari russi e scongiurare un loro colpo di Stato. Si vuol vedere a tutti i costi ciò che non c’è; e non si tiene conto del fatto che una comunicazione mistificatoria può anche utilizzare come esca qualche brandello di verità o di buonsenso sparso qua e là. Ma tante mezze verità possono comunque comporre una menzogna intera.


La rappresentazione del mondo offerta da Trump rientra a pieno titolo nel vittimismo occidentalistico, nella fiaba dell’Occidentetroppobuonista” perennemente sotto attacco da parte di terroristi, immigrati e dittatori. Sulle questioni concrete Trump non esibisce infatti alcun anticonformismo, in particolare per ciò che riguarda il rapporto con Israele. Trump continua tranquillamente a fare del terrorismo sul nucleare iraniano, in linea con l’establishment repubblicano. La polemica di Trump con un altro candidato repubblicano, Marco Rubio, è diventata poi una gara a chi dei due fosse più filo-israeliano

Le destre europee “antagoniste” e di taglio “anti-americano” fanno entusiasticamente il tifo per Trump e paventano addirittura che sia assassinato. Queste destre dimostrano così la loro persistente dipendenza dalla mitologia USA, compresa l’illusione che la salvezza possa giungere da una nuova leadership americana. 

In realtà, quale che sia il presidente degli USA, egli deve muoversi in un percorso già tracciato da lobby molto più potenti di lui, ed è strano che, nonostante le innumerevoli esperienze passate, si debba essere costretti ogni volta a ricordarlo. Il problema è che queste “destre antagoniste” hanno ormai assunto un peso assolutamente sproporzionato rispetto alle loro effettive capacità critiche, ma la responsabilità di ciò è delle cosiddette “sinistre”.



Nella vicenda siriana la denuncia del ruolo imperialistico, destabilizzante e aggressivo della NATO e dei suoi alleati è stata annacquata anche dagli esponenti delle “sinistre radicali”, e ciò solo per il timore di poter apparire favorevoli ad Assad ed a Putin. Non sorprende a questo punto che anche una frasetta di Trump sulla preferibilità di Assad rispetto all’ISIS abbia potuto essere spacciata come una pungente critica alla politica estera USA

Dato che i dubbi circa la presunta “anomalia” di Trump comunque si fanno strada, da “sinistra” non poteva mancare il cosiddetto argomento “ad Hitlerum”, cioè: attenti a sottovalutare Trump perché anche Hitler a suo tempo fu sottovalutato. Se Hitler fu sottovalutato è ben strano, visto che aveva tentato un colpo di Stato già nel 1923 in Baviera, e che poi si era messo a capo di una formazione paramilitare di assassini professionisti, le SA. C’era, evidentemente, la consegna di sottovalutarlo, allo stesso modo in cui oggi c’è la consegna di sopravvalutare Trump.


8 utili Consigli per prevenire la cataratta

8 utili Consigli per prevenire la cataratta

cormac84
naturalnews










La cataratta è fondamentalmente un punto cieco o una opacità che si cela dietro la lente dell'occhio che spesso progredisce piuttosto drammaticamente con l'età. Oltre la metà della popolazione americana dai 65 anni o più anziani hanno in una certa misura problemi di cataratta. La cataratta si può sviluppare e formare in un periodo di mesi o addirittura di anni. Il risultato finale è la visione sfocata e se lasciata senza trattamento, può portare alla cecità.

8 suggerimenti per prevenire la cataratta

Prendere dei buoni multivitaminici ogni giorno può essere di grande aiuto per chi rischia di sviluppare cataratte. È un dato di fatto, dimostrato da studi che ci può essere una riduzione del 27 per cento dello sviluppo della cataratta quando si assume un multivitaminico ricco di antiossidanti

Ogniqualvolta sia possibile, integrare la dieta con vitamine A e C. Queste due vitamine sono noti antiossidanti, in grado di operare e contribuire nella protezione del corpo contro il bombardamento di radicali liberi. Questo è molto importante se si vuole essere in grado di promuovere la salute degli occhi e prevenire la cataratta. Si consiglia di prendere circa 2,500mg di vitamina C e 5.000 UI di vitamina A (o beta-carotene).

E' anche una buona idea guardare quanta zeaxantina e luteina si stanno assumendo nella vostra dieta, in quanto questi integratori sono entrambi noti come aiuto alla riduzione delle probabilità di sviluppare la cataratta. Da circa 15 a 30 mg di luteina e 2 mg di zeaxantina ogni giorno sarà sufficiente. Ecco alcuni buoni consigli per ridurre le probabilità di cataratta .

l mirtillo è un altro supplemento che funziona come un vasodilatatore per contribuire a rafforzare il flusso di sangue in tutti gli occhi mentre aumenta capillarità e la resistenza dei tessuti di parete. Studi hanno dimostrato che il mirtillo è in grado di ridurre la progressione della cataratta in quasi il 100% dei casi. Si raccomanda di assumerne circa 30 mg al giorno.

Pensate più spesso a togliervi gli occhiali da sole. Anche se gli occhiali da sole sono fondamentali per impedire ai raggi nocivi del sole di danneggiare gli occhi, possono anche bloccare alcune delle lunghezze d'onda che sono necessarie per alimentare gli occhi e promuoverne la buona salute. Lasciando un passare un po di sole di tanto in tanto può essere utile [agli occhi].

Il fumo di sigarette dovrebbe essere evitato a tutti i costi, in quanto contiene molti ingredienti pericolosi che non fanno bene al vostro corpo. Quando si fuma, le sostanze chimiche nel fumo entrano negli occhi e possono causare ancora più danni agli occhi.

Mantenete gli occhi sotto controllo . Ci sono molta persone che limitano o rinunciano a esami oculistici regolari, e può essere molto pericoloso farlo.
E' importante rivolgersi ad uno specialista per verificare regolarmente gli occhi e mantenere sotto controllo lo stato di salute degli occhi, ma anche per rilevare eventuali problemi prima che inizino ad aggravarsi.

Se vi sembra di avere la cataratta in via di sviluppo, c'è la possibilità di farli correggere con alcune delle numerose innovazioni odierne riguardanti il trattamento. Oggi, i pazienti non devono più aspettare di avere un intervento di cataratta di cui hanno bisogno. Quanto più a lungo è l'attesa per il trattamento, tanto più si sta riducendo le vostre possibilità di guarigione. Farsi vissitare regolarmente da un medico oculista vi aiuterà a rilevare e monitorare le cataratte e quindi a cercare i trattamenti giusti.