Home

lunedì 25 agosto 2025

In difesa di David Grossman

MASSIMO LIZZI

Lo scrittore riconosce il genocidio di Gaza. Lo fa da intellettuale israeliano che cerca di scuotere le coscienze del suo Paese e non da animatore della resistenza palestinese.


David Grossman, uno dei più importanti intellettuali israeliani, noto per il suo impegno pacifista e per la critica all'occupazione dei territori palestinesi, arriva a utilizzare la parola "genocidio" per descrivere ciò che accade a Gaza.

A questa definizione ha sempre resistito, ma dopo le immagini, i racconti, i dati sulle morti di Gaza, non può più evitarla. Accade perché "il potere assoluto corrompe in modo assoluto" e l'occupazione iniziata nel 1967 ha distorto la moralità di Israele.

La guerra di I$raele contro i Cristiani

Documentazione di una diffusa e sistematica discriminazione anticristiana in Israele

Andrew Klavan del Daily Wire dice che tutti i cristiani americani dovrebbero avere un “doppia lealtà” a Israele, perché Cristo è nato lì. Allo stesso modo, ci viene spesso ricordato che la nostra civiltà è “ebraico-Cristiana” – ma quanto “Cristiana” è la Giudea, e quanto è reciproco l'affetto cristiano dell'Occidente per Israele e gli ebrei tra gli israeliani?

In altre parole, poiché crediamo che Israele sia nostro alleato e che gli ebrei siano nostri fratelli spirituali che stanno combattendo insieme contro le barbare orde musulmane (che stanno cercando di invadere l'Europa, ma vengono fermati a Gaza grazie a Israele), si potrebbe supporre che il trattamento dei cristiani in Israele sia esemplare, almeno paragonabile al trattamento degli ebrei in Occidente! Sicuramente meglio che in qualsiasi paese musulmano della regione. Dopotutto, Israele è pubblicizzato come l'unica democrazia occidentale in Medio Oriente, un paese che rispetta la dignità umana, la libertà religiosa e così via scrive Ubersoy.

Putin trascorrerà quattro giorni in Cina la prossima settimana – media


Fonte

Si prevede che il presidente russo incontrerà la sua controparte cinese e prenderà parte a un vertice della SCO

Il presidente russo Vladimir Putin la prossima settimana intraprenderà un viaggio di quattro giorni in Cina per colloqui con il presidente Xi Jinping, hanno riferito domenica i media russi.

Secondo quanto riportato da Vesti 1, che cita il corrispondente del Cremlino Pavel Zarubin, durante il viaggio Putin dovrebbe anche partecipare a un vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), che includerà "colloqui su larga scala" tra delegazioni più ampie. La visita è destinata a diventare il viaggio all'estero più lungo del leader russo dal 2014.