giovedì 24 luglio 2014

Oltre alle api, i pesticidi neonicotinoidi uccidono anche gli uccelli...

Oltre alle api, i pesticidi neonicotinoidi uccidono anche gli uccelli...




David Gutierrez
NaturalNews
tradusiu editau
de Sa Defenza


Una classe di pesticidi sono largamente responsabili del collasso in tutto il mondo animale , specie  nelle popolazioni di impollinatori ed è giunta  anche a devastare le moltitudini di uccelli, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori della Radboud University  e il Centre for Field Ornithology e Birdlife, Olandesi, pubblicato sulla rivista Nature il 16 luglio. Le sostanze chimiche, note come neonicotinoidi, sono sempre più sotto accusa per vasta distruzione di organismi diversi dai parassiti agricoli. "Penso che siamo i primi a dimostrare che questo insetticida può avere , effetti significativi su vasta scala sul nostro ambiente ", ha detto il ricercatore Hans de Kroon.



Veleno sistemico

Negli ultimi 20 anni, i neonicotinoidi sono diventati uno dei pesticidi a più rapida crescita nelle classi di pesticidi. Contrariamente alla maggior parte degli altri pesticidi, che devono essere spruzzati direttamente sulle piante vicino al periodo per  lo sterminio degli insetti desiderati, i neonicotinoidi sono  utilizzati per trattare i semi prima della messa in dimora. Come cresce la pianta trattata, assorbe il veleno in tutti i suoi tessuti, rendendola interamente pianta tossica. Ciò significa che anche i fiori della pianta, il nettare e il polline diventano mortali, uccidendo gli impollinatori che la visitano per il raccolto. "Le piante diventano veleno non solo per gli insetti nocivi a cui gli agricoltori si rivolgono, ma anche per gli insetti utili come le api [1] ", ha detto Jennifer Sass, uno scienziato senior con il Natural Resources Defense Council
Inoltre, i neonicotinoidi possono diffondersi nel terreno circostante e persistere per anni,  contaminando le future generazioni di piante  comprese le specie non agricole "So che in realtà finiscono in piante che crescono ai lati dei campi che non sono  destinate alla disinfestazione", ha detto Sass.
A causa dei loro effetti  preoccupanti sugli impollinatori, diverse varietà di neonicotinoidi (imidacloprid compresa, la varietà esaminata nello studio di Nature), sono stati vietati in molti paesi europei.


Una nuova "primavera silenziosa"

I ricercatori olandesi hanno confrontato i dati a lungo termine sulle concentrazioni chimiche nelle acque superficiali nei terreni agricoli in diverse aree del paese e sulle popolazioni di uccelli . Essi hanno scoperto che nelle aree a più alta contaminazione da imidacloprid, le popolazioni di 14 specie di uccelli  sono diminuiti in media del 3,5 per cento ogni anno. I ricercatori hanno anche cercato una correlazione tra le popolazioni di uccelli e di altri possibili fattori di rischio - come l'urbanizzazione dei terreni agricoli, l'uso di fertilizzanti, o cambiamenti nelle colture piantate - il calo della popolazione di uccelli è stata associata solo alla concentrazione di neonicotinoidi . 
Gli antiparassitari possono uccidere gli uccelli con due diverse strade, hanno suggerito  i ricercatori. In primo luogo, gli uccelli potrebbero aver mangiato parti delle piante contaminate, in particolare i semi; secondo uno studio condotto nel 1992 dalla US Environmental Protection Agency (EPA), passeri che mangiavano i semi trattati con neonicotinoidi hanno perso la capacità di volare. In secondo luogo, i neonicotinoidi potrebbero  distruggere la base alimentare di uccelli che si nutrono di insetti e altri invertebrati. 

Quest'ultima spiegazione è supportata dalle recenti conclusioni della Task Force sui pesticidi sistemici, un gruppo multidisciplinare di 29 scienziati che ha esaminato 800 studi separati su neonicotinoidi sulla fauna selvatica. La task force ha rilevato che i neonicotinoidi stanno uccidendo non solo i parassiti agricoli, ma anche insetti, lombrichi, invertebrati acquatici, e persino pesci e lucertole. 

Questi effetti accadono anche quando i prodotti sono stati utilizzati in conformità alle indicazioni fornite dal produttore. Sull'uso dei neonicotinoidi, la task force ha scritto, è "probabile si abbia una vasta gamma di effetti biologici ed ecologici negativi." Il ricercatore olandese Ruud Foppen ha affermato che vede un parallelo tra il nuovo studio e il  libro del 1962 sull'ambiente "Silent Spring"[2]  di Rachel Carson

Il libro di Carson, è visto come il libro che ha influenzato e dato il lancio al moderno movimento ambientalista,  avverte che i pesticidi organofosfati come il DDT sono stati devastanti per le popolazioni di uccelli. "In questo modo, possiamo confrontarlo con quello che è successo decenni fa", ha detto Foppen . "E se la si guarda da quel punto di vista, ne deduciamo di non aver imparato la lezione" 

Fonti: 
http://news.nationalgeographic.com 
http://www.nature.com 
http://www. weather.com

Note:
[1] Api: Ogni alveare raccoglie il nettare, in un raggio di 3 km, quasi 3.000 ettari; il polline, l'acqua e la propoli vengono raccolti più vicino all' alveare in un raggio di qualche centinaio di metri.
La presunta innocuità per l' uomo dei nuovi insetticidi neurotossici ad azione sistemica, ne ha portato ad un uso diffuso, tanto che è difficile trovare territori non contaminati. Non sono richieste particolari competenze da parte dell' acquirente o dell' utilizzatore, e vengono venduti anche in confezioni adatte per uso domestico.
Durante l' estate nei periodi caldi e siccitosi, tutti gli orti, i prati e i giardini con piante ornamentali e siepi dove si fa uso di insetticidi, anticrittogamici, diserbanti, costituiscono una trappola mortale per le api. Il nettare, il polline, l'acqua saranno contaminati. Un'altra possibile fonte di intossicazione viene dalla raccolta del succo dei frutti maturi.
Dopo che le vespe rompono la buccia del chicco d' uva l' ape succhia il liquido dolce, così sulle pesche o su altri frutti beccati dagli uccelli. Per l' uva la legge prevede un LMR (Limite Massimo di Residui negli alimenti) di Thiamethoxam di 0,5mg/kg, che equivale a 0,5 ng/mg; considerando che la DL50 è 3,7 ng/ape, con un solo carico un bottinatrice potrebbe trovarsi a trasportare fino a 20-30 ng di p. a. 

[2] Primavera silenziosa (titolo originale: Silent Spring) è un libro scritto da Rachel Carson e pubblicato nel settembre del 1962. Il libro è comunemente ritenuto una sorta di manifesto antesignano del movimento ambientalista e descrive con tanto di ricerche e analisi scientifiche i danni irreversibili del DDT e dei fitofarmaci in genere sia sull'ambiente che sugli esseri umani.
Il suo titolo deriva dalla constatazione del maggior silenzio nei campi primaverili, rispetto ai decenni passati, dovuto alla diminuzione del numero di uccelli canori provocato dall'utilizzo massiccio di insetticidi.
L'editore originale fu la Houghton Mifflin mentre in Italia la Feltrinelli.
Il libro è dedicato ad Albert Schweitzer che disse "L'uomo ha perduto la capacità di prevenire e prevedere. Andrà a finire che distruggerà la Terra" wikipedia.


Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  

mercoledì 23 luglio 2014

Fighter Jets Ucraini si nascosero dietro l’Aereo passeggeri M17, si allontarono per bombardare, e poi si sono rinascosti dietro l’Aereo abbattuto

Relazione:  Fighter Jets Ucraini si nascosero dietro l’Aereo  passeggeri M17, si allontarono per bombardare, e poi si sono rinascosti dietro l’Aereo abbattuto

È per questo che l’aereo malese fu abbattuto?

Alti funzionari degli Stati Uniti ora ammettono che l’aereo passeggeri della  compagnia aerea malese è stato probabilmente abbattuto accidentalmente.

Il governo russo sostiene che caccia ucraini volavano molto vicino al Volo Malaysian 17 quando è stato abbattuto. 

Altri sostengono che i caccia ucraini stavano scortando l’aereo malese attraverso lo spazio aereo ucraino .

Tuttavia, un video di Youtube  fatto un mese prima, sulla Malaysia Airlines Volo 17  abbattuto, sostiene che i jet da combattimento ucraini erano nascosti dietro l’aereo passeggeri, allontanandosi temporaneamente,  bombardando i separatisti ucraini, per poi nascondersi nuovamente dietro l’aereo M17 (piccole correzioni di ortografia e punteggiatura):
Cose terribili stanno accadendo. Ad esempio, un incidente che è accaduto di recente: un aereo passeggeri stava volando  e aerei d’attacco ucraini si sono  nascosti dietro  esso. Poi sono scesi di quota un po ‘e  bombardato sul quartiere residenziale della città Semenovka. Poi ha riguadagnato l’altitudine e  nascosti di nuovo dietro l’aereo passeggeri. Poi se ne se ne andato. 
Volevano provocare la milizia a sparare  l’aereo passeggeri. Ci sarebbe una catastrofe globale. I civili sarebbero morti.
Poi avrebbero accusato che sono stati  i terroristi . 
Perché ci sono terroristi qui? Non ci sono persone normali che sono uscite  in difesa della propria città? 

Si tratta di una coincidenza bizzarra … o video di propaganda pura? O era la forza aerea ucraina davvero impegnata in tali imbrogli, e ha fatto di tutto perché accadesse lo shootdown del volo Malaysian 17?
Poscritto: l’economista irlandese Constantin Gurdgiev - nato in URSS ed educato negli Stati Uniti -tweet :
Trovo che questo non è credibile, TBH.
Ma il punto non è la credibilità. Mi spiego con un’analogia …
Un manager del circo viene ucciso in uno strano incidente, quando il gran peso  cade  su di lui..

Un video - girato un mese prima l’incidente -  Bozo il clown dice che sull’uomo forte è caduto con un peso molto pesante e quasi l’ha ucciso,  stava sperimentando un modo per “barare” con il sollevamento di pesi più pesanti di quanto non fosse in grado di reggere, stando in movimento.

Bozo è non è un testimone credibile.  Ma la sua affermazione è molto simile e vicina all’incidente di un mese prima -  relativo alla comportamento altamente inusuale del pesista - e questo merita ulteriori indagini.

Allo stesso modo, il militante - o forse un attore di propaganda a pagamento - non può essere un testimone credibile. Ma il fatto che il suo video è stato pubblicato un mese prima che l’aereo fosse abbattuto - che mostra comportamenti insoliti dalla forza aerea ucraina - per questo merita ulteriori indagini.

Antoni Simon Mossa, l’Indipendenza e la lingua sarda

Antoni Simon Mossa, l’Indipendenza e la lingua sarda
Antoni Simon Mossa
Simon Mossa è un architetto di talento, arredatore, urbanista e artista di genio, insegnante dell’istituto d’arte e scenografo, intellettuale dagli interessi pressoché enciclopedici e dalla forte sensibilità artistica, viaggiatore colto e curioso del nuovo e del diverso tanto da spaziare con gusto e competenza nell’ambito di una pluralità vastissima di arti: dalla letteratura alla pittura e alle arti popolari. 

Ma è anche brillante ideologo indipendentista e di un nuovo Sardismo, giornalista e polemista ironico e versatile, viaggiatore colto e aperto alle problematiche delle minoranze etniche mondiali, ma soprattutto europee. 
Conoscendole direttamente, si rende conto della drammatica minaccia di estinzione che pesa su di loro: oramai sul bilico della scomparsa. 
Contro di esse è in atto infatti un pericolosissimo processo di “genocidio”, soprattutto culturale ma anche politico e sociale. Si tratta di “minoranze” che “l’mperiale geometria delle capitali europee vorrebbe ammutolire”.
Simon Mossa aveva infatti verificato la tendenza del genocidio culturale e non solo, dei popoli senza stato, delle piccole patrie, incorporate e chiuse coattivamente nei grandi leviatani europei e mondiali, “entro un sistema artificioso di frontiere statali, sottoposti a controllo permanente, con evidenti fini di spersonalizzazione, ridotti all’impotenza e di continuo minacciati delle più feroci rappresaglie, se mai tentassero di rompere o indebolire la sacra unità della Patria”.
All’interno di tali minoranze colloca la Sardegna che considera una “unità o comunità etnica ben distinta dalle altre componenti dello Stato Italiano” Per annichilire l’identità etno-nazionale dei Sardi è in atto –secondo Simon Mossa– “un processo forzato di integrazione che minaccia l’identità culturale, linguistica ed etnica”, anche con la complicità di molti sardi che “si lasciano comprare”.
Uno degli elementi che per Simon Mossa devasta maggiormente l’Identità di un popolo è l’attacco alla cultura e alla lingua locale: in Sardegna dunque il divieto e la proibizione della cultura e della lingua sarda, segnatamente dell’uso pubblico del Sardo.
L’ideologo nazionalitario e indipendentista sa bene che un popolo senza Identità, in specie culturale e linguistica, è destinato a “morire”: Se saremmo assorbiti e inglobati nell’etnia dominante e non potremmo salvare la nostra lingua, usi costumi e tradizioni e con essi la nostra civiltà, saremmo inesorabilmente assorbiti e integrati nella cultura italiana e non esisteremo più come popolo sardo. Non avremmo più nulla da dare, più niente da ricevere. Né come individui né tanto meno come comunità sentiremo il legame struggente e profondo con la nostra origine ed allora veramente per la nostra terra non vi sarà più salvezza. Senza Sardi non si fa la Sardegna. I fenomeni di lacerazione del tessuto sociale sardo potranno così continuare, senza resistenza da parte dei Sardi, che come tali, più non esisteranno e così si continuerà con l’alienazione etnica, lo spopolamento, l’emarginazione economica. Ma questo discorso è valido nella misura in cui lo fanno proprio tutti i popoli parlanti una propria originale lingua e stanzianti in un territorio omogeneo, costituenti insomma una nazione che sia assoggettata e inglobata in uno Stato nel quale l’etnia dominante parli una lingua diversa”.
      Poliglotta e appassionato studioso di lingua e di linguistica – fra l’altro traduce in Sardo il Vangelo e scrive ottave deliziose – ritiene che “Il sardo lungi dall’essere un dialetto ridicolo è già, ma in ogni modo può e deve essere una lingua nella misura in cui sia parlato e scritto da un popolo libero e capace di riaffermare la propria identità”. A questo proposito pone questo interrogativo “Hai mai meditato su ciò che significa l’esclusione della nostra lingua madre dalle materie di insegnamento delle scuole pubbliche e il divieto di farne uso negli atti “ufficiali”? Ci regalano insegnanti di un italiano spesso approssimativo e zeppo di provincialismo e noi non abbiamo il diritto di esprimerci adeguatamente nella nostra lingua! Ci hanno privato del primordiale e più autenticamente strumento di comunicazione fra gli uomini!”.
   Sostiene ciò nel Luglio del 1967, molto prima che in Sardegna la questione del “Bilinguismo perfetto” diventasse oggetto di discussione prima e di iniziativa politica poi: a buona ragione possiamo perciò considerare Simon Mossa, il vero profeta e anticipatore delle proposte prima e della Legge regionale 26 sul Bilinguismo poi. Con acume e perspicacia aveva capito che il problema della Lingua sarda non era tanto o soltanto parlarla, magari nell’ambito familiare, ma scriverla e soprattutto insegnarla nelle Scuole e usarla nella Pubblica Amministrazione: il problema era cioè la sua ufficializzazione.
Oggi noi nel 2014 sappiamo bene che la Lingua sarda, al di fuori di questa prospettiva è destinata a morire o, al massimo, a vivacchiare e languire, marginalizzata e ghettizzata. Simon Mossa questo lo aveva capito ben più di 45 anni fa.

martedì 22 luglio 2014

L'IPOCRISIA DI TANTI APPELLI ALLA PACE . QUALE PACE SE L'ESERCITO OCCUPANTE SOTTOPONE A QUOTIDIANE VESSAZIONI TUTTO UN POPOLO ?

L'IPOCRISIA DI TANTI APPELLI ALLA PACE . QUALE PACE SE
L'ESERCITO OCCUPANTE SOTTOPONE A QUOTIDIANE
VESSAZIONI TUTTO UN POPOLO ?


Cagliari , manifestazione a sostegno di Gaza e della Palestina
A. Boassa

PACE significa che miei figli possano andare a scuola con il materiale didattico necessario , che i miei cari possano essere ricoverati in ospedali che dispongano delle strutture necessarie e dei farmaci indispensabili , che si possa andare a lavorare senza una perquisizione ,che si possa andare a trovare un amico che dista lontano . E sopratutto che io sia padrone della mia terra dove sono sono nato e vivo


Tutti coloro che invitano alla pace ,che pregano per la pace intendono lottare per una tale pace ? Oppure la pace per loro è un "cessate il fuoco"(espressione ambigua perchè dà il senso della guerra mentre si dovrebbe dire "cessate l'aggressione") e l'accettazione dopo la tempesta di un ripetuto e quotidiano servaggio , di altre umilianti vessazioni , di essere bersaglio di omicidi mirati (gli omicidi mirati sono per tutti i Palestinesi) e poi di una futura "punizione collettiva"


Coloro che invitano "le parti" a riprendere i dialoghi sono o degli idioti o degli astuti ingannatori perché i "dialoghi" sono serviti solo a dare l'immagine fittizia di un Israele tollerante e ben disposto verso le richieste palestinesi mentre continua era la violenza ,la prepotenza dell'esercito , l'ingresso di coloni ,l'abbattimento della case...


Chi si appella alla pace se vuole essere coerente deve pretendere la fuoruscita di Israele dalle terre occupate , l'abbattimento del Muro, il risarcimento dei danni fisici e morali provocati , il diritto al ritorno di profughi ,la fine dell'apartheid nello stato di Israele ...
E mentre in "occidente" deve continuare la lotta contro la propaganda sionista che si avvale di una molteplicità di strumenti per valorizzare il suo brand ( non solo stampa e tele ma anche musica ,arte e letteratura ...- consapevolmente usate come propaganda dal governo) E così anche il boicotaggio . E così anche la pressione di massa per sanzioni e disinvestimento .

E frattanto registriamo episodi di ribellione e di scontro in molte aree della Cisgiordania che sembrano dar vita ad una nuova intifada .


Movimenti giovanili hanno lanciato degli appelli per la formazione di comitati popolari che sappiano far fronte agli assalti dei coloni . 

Sta per nascere una nuova leadership che sappia chiudere con un'inconcludente ANP ? I partiti che sono stati alla guida delle precedenti intifada sapranno interpretare il malessere contro il nefasto status quo ?

E' un pò presto per dire se nascerà una terza intifada ma certo è che non si è sopita per niente la rabbia e l'aspirazione a buttare fuori di casa i colonizzatori sionisti

lunedì 21 luglio 2014

Mail del chirurgo norvegese Mads Gilbert dallo Shifa hospital, Gaza.

Mail del chirurgo norvegese Mads Gilbert dallo Shifa hospital, Gaza.

Mads Gilbert
Carissimi amici,

La notte scorsa è stata estrema. L'"invasione di terra" di Gaza ha provocato decine e vagoni di mutilati, lacerati, insanguinati, tremanti, moribondi - tutti i tipi di palestinesi feriti, di tutte le età, tutti civili, tutti innocenti.

Gli eroi nelle ambulanze e in tutti gli ospedali di Gaza stanno lavorando in turni di 12-24 ore, grigi dalla fatica e dai disumani carichi di lavoro (senza paga tutti quelli dell?ospedale Shifa da 4 mesi), si prendono cura, fanno il triage delle emergenze, cercano di capire qualcosa nell'incomprensibile caos di corpi, organi , taglie, arti, esseri umani che camminano, che non camminano, che respirano, che non respirano, che sanguinano, che non sanguinano. Esseri umani!

Ora, ancora una volta trattati come animali dall'"esercito più morale del mondo" (sic!).
Il mio rispetto per i feriti è infinita, nella loro contenuta determinazione in preda a dolore, agonia e shock; la mia ammirazione per il personale e i volontari è infinita, la mia vicinanza al "sumud" [resilienza] palestinese mi dà forza, anche se a occhiate voglio solo urlare, tenere qualcuno stretto, piangere, sentire l'odore della pelle e dei capelli del bambino caldo, coperto di sangue, proteggerci in un abbraccio senza fine - ma non possiamo permettercelo, né possono loro.

Volti grigio cenere - Oh NO! non un altro carico ancora di decine di mutilati e insanguinati, abbiamo ancora laghi di sangue sul pavimento nell'Emergency Room, mucchi di bende insanguinate gocciolanti da spazzare via - oh - addetti alle pulizie, ovunque, in fretta spalano sangue e tessuti di scarto , capelli, vestiti, cannule - gli avanzi della morte - tutto portato via ... per essere pronti ancora una volta, per ripetere tutto da capo. Più di 100 casi arrivati allo Shifa Hospital nelle ultime 24 ore, già? tanto  per un grande ospedale ben attrezzato con tutto, ma qui - quasi nulla: elettricità, acqua, materiale monouso, medicine o tavoli, strumenti, monitor - tutto arrugginito e come se preso da musei di vecchi ospedali. Ma non si lamentano questi eroi. Vanno avanti così? come guerrieri, a testa bassa, immensamente risoluti.

E mentre vi scrivo queste parole, da solo, su un letto, le mie lacrime scorrono, lacrime calde ma inutili, di dolore e di pena, di rabbia e di paura. Questo non sta accadendo!

Ed ecco, proprio ora, l'orchestra della macchina da guerra israeliana inizia la sua macabra sinfonia di nuovo, proprio ora: salve di artiglieria dalle navi della marina appena giù sulla spiaggia, gli F16 che ruggiscono, i droni nauseanti  (in arabo 'Zennanis', che mugolano), e gli Apache che creano scompiglio. Tutto fatto e pagato dagli Stati Uniti.

Obama - ce l'hai un cuore?

Ti invito - passa una notte - solo una notte - con noi nello Shifa Hospital. Travestito da addetto alle pulizie, magari. Sono convinto al 100% che cambierebbe la storia.  Nessuno con un cuore E potere potrebbe mai allontanarsi da una notte nello Shifa senza essere determinato a porre fine al massacro del popolo palestinese.

Ma i senza cuore e i senza pietà hanno fatto i loro calcoli e pianificato un altro assalto "dahyia" [la dottrina elaborata dal generale israeliano Gadi Eizenkot dell'infliggere la massima sofferenza alla popolazione civile come metodo di deterrenza] a Gaza.

I fiumi di sangue potranno continuare a scorrere la notte a venire. Posso sentire che hanno sintonizzato i loro strumenti di morte.

Per favore. Fate quello che potete. Questo, questo non può continuare.

Mads
Gaza, Palestina Occupata

Mads Gilbert MD PhD
Professor and Clinical Head
Clinic of Emergency Medicine
University Hospital of North Norway
N-9038 Tromsø, Norway
Mobile: +4790878740


Shifa Hospital, Gaza


Dearest friends -
The last night was extreme. The "ground invasion" of Gaza resulted in scores and carloads with maimed, torn apart, bleeding, shivering, dying - all sorts of injured Palestinians, all ages, all civilians, all innocent.
The heroes in the ambulances and in all of Gaza's hospitals are working 12-24hrs shifts, grey from fatigue and inhuman workloads (without payment all in Shifa for the last 4 months), they care, triage, try to understand the incomprehensible chaos of bodies, sizes, limbs, walking, not walking, breathing, not breathing, bleeding, not bleeding humans. HUMANS!
Now, once more treated like animals by "the most moral army in the world" (sic!).
My respect for the wounded is endless, in their contained determination in the midst of pain, agony and shock; my admiration for the staff and volunteers is endless, my closeness to the Palestinian "sumud" gives me strength, although in glimpses I just want to scream, hold someone tight, cry, smell the skin and hair of the warm child, covered in blood, protect ourselves in an endless embrace - but we cannot afford that, nor can they.
Ashy grey faces - Oh NO! not one more load of tens of maimed and bleeding, we still have lakes of blood on the floor in the ER, piles of dripping, blood-soaked bandages to clear out - oh - the cleaners, everywhere, swiftly shovelling the blood and discarded tissues, hair, clothes,cannulas - the leftovers from death - all taken away...to be prepared again, to be repeated all over. More then 100 cases came to Shifa last 24 hrs. enough for a large well trained hospital with everything, but here - almost nothing: electricity, water, disposables, drugs, OR-tables, instruments, monitors - all rusted and  as if taken from museums of yesterdays hospitals.But they do not complain, these heroes. They get on with it, like warriors, head on, enormous resolute.t

And as I write these words to you, alone, on a bed, my tears flows, the warm but useless tears of pain and grief, of anger and fear. This is not happening!
An then, just now, the orchestra of the Israeli war-machine starts its gruesome symphony again, just now: salvos of artillery from the navy boats just down on the shores, the roaring F16, the sickening drones (Arabic 'Zennanis', the hummers), and the cluttering Apaches. So much made and paid in and by US.
Mr. Obama - do you have a heart?
I invite you - spend one night - just one night - with us in Shifa. Disguised as a cleaner, maybe.
I am convinced, 100%, it would change history.
Nobody with a heart AND power could ever walk away from a night in Shifa without being determined to end the slaughter of the Palestinian people.
But the heartless and merciless have done their calculations and planned another "dahyia" onslaught on Gaza.
The rivers of blood will keep running the coming night. I can hear they have tuned their instruments of death.
Please. Do what you can. This, THIS cannot continue.
Mads
Gaza, Occupied Palestine



Mads Gilbert MD PhD
Professor and Clinical Head
Clinic of Emergency Medicine
University Hospital of North Norway
N-9038 Tromsø, Norway
Mobile: +4790878740

Malaysian Airlines MH17: Gli Stati Uniti intensificano le minacce alla Russia per il crash Ucraino

Malaysian Airlines MH17: Gli Stati Uniti  intensificano le minacce alla Russia per il crash  Ucraino
By Alex Lantier 
wsws.org
tradusiu editau
de Sa Defenza

L'amministrazione Obama sta intensificando la sua campagna di propaganda contro la Russia e i separatisti filo-russi dopo l'abbattimento del volo MH17 del Malaysian Airlines. Anche se è chiaro che gli Stati Uniti non sa come sia accaduto il crash  dell'MH17, ne conosce  il ruolo che la Russia ha giocato nella tragedia, i funzionari dell'amministrazione Obama stanno usando la crisi per emettere ripetuti ultimatum al governo russo.


Il Segretario di Stato americano John Kerry ha fatto più apparizioni televisive Domenica, rilasciando dichiarazioni bellicose e minacciose. L'abbattimento della compagnia aerea è stato un "il momento della verità" per il presidente russo Vladimir Putin, ha detto a Fox News.
Kerry ha accusa la Russia di aver fornito le armi per il "caso" ai ribelli filo-russi dell'Ucraina  orientale che avrebbero potuto essere utilizzati per abbattere l'MH17.
"C'è stato un convoglio diverse settimane fa, di circa 150 veicoli corazzati da trasporto truppe, lanciarazzi multipli, carri armati, artiglieria, ognuno dei quali è passato dalla Russia alla parte orientale dell'Ucraina ed è stato consegnato al separatisti", ha detto Kerry  alla CNN . "Quindi c'è una quantità enorme di prove, ancora più di quanto ho appena documentato, che punta al coinvolgimento della Russia nella fornitura di questi sistemi, e della formazione del personale su loro."
Anche se le affermazioni di Kerry fossero vere e la Russia avesse fornito armi in grado di abbattere MH17, ciò non prova che le forze dell'est ucraino abbiano abbattuto l'aereo. Citando Mark Galeotti del "New York University's Center for Global Affairs", ha detto alla CNN che "le prove sono in gran parte indiziarie. Le immagini della NATO non hanno mostrato che i carri armati effettivamente attraversano l'Ucraina".
Alla domanda della CNN se la Russia fosse "colpevole" nello schianto MH17, Kerry ha rifiutato di rispondere. "Sai, la colpevolezza è un termine giudiziario, e la gente non può farsi dei giudizi solo su ciò che leggono. Ecco perché abbiamo chiesto una indagine vera e propria," ha detto.
L'avventatezza delle affermazioni di Kerry è sconcertante. Il Top diplomatico degli Stati Uniti insinua che la Russia potrebbe aver aiutato l'abbattimento del MH17, e allo stesso tempo si emettono minacce di sanzioni internazionali contro la Russia e si soffia sull'escalation della guerra civile in Ucraina in una più larga guerra globale. Mentre avanza queste accuse,  ammette anche, che, l'amministrazione in realtà non sa cosa sia accaduto.
In realtà, l'amministrazione Obama, non ha elementi di fatto, su che cosa è realmente accaduto e  su chi ha abbattuto l'MH17. L'evento è stato usato per raggiungere obiettivi politici di vecchia data. Washington ha continuato a sfruttare i problemi del passato, sulla pressione della Russia sugli alleati degli imperialisti USA in Europa  per far coincidere con la linea politica estera degli Stati Uniti.
Parlando alla CNN, US Senate Intelligence Committee il Presidente Dianne Feinstein (Democratico della California) ha chiesto "all'uomo" Putin di confessare se hanno abbattuto l'MH17. Ha detto, "Penso che il nesso tra la Russia e i separatisti sono stabiliti in modo molto chiaro. Quindi il problema è: dove è Putin?  Si dovrebbe parlare al mondo. Si dovrebbe dire se questo è stato un errore come dicono, e cosa che mi auguro sia'".
Feinstein ha anche invitato l'Unione europea a imporre sanzioni economiche profonde contro la Russia: "Penso che l'Europa deve associarsi a Noi. Penso alla Germania, in particolare, deve guidare l'iniziativa per continuare con le sanzioni. E 'difficile per Lei, perché ha bisogno delle esportazioni russe, ma è necessario . "
La Gran Bretagna, Germania e Francia hanno annunciato che avrebbero aumentato le sanzioni contro la Russia per l'incidente aereo, lo decideranno in un incontro europeo tra i ministri degli Esteri, UE, Martedì.
Ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha detto, Domenica, che la Russia "rischia di diventare uno Stato paria, se non si comporta correttamente."
Alludendo alle divisioni in Europa sulla politica verso la Russia, e in particolare, la riluttanza di settori dell'establishment politico tedesco a seguire di pari passo gli USAHammond ha detto: "Alcuni dei nostri alleati europei sono meno entusiasti, e spero che lo shock di questa incidente li vedrà ora più impegnati, più disposti a intraprendere le azioni necessarie contro i russi, che imparino che quando si fanno questo genere di cose ne devono subire le conseguenze. "
Mentre preme per la sua campagna di propaganda, contro la Russia, gli Stati Uniti sembrano porre la copertura su ciò che è realmente accaduto. Nei commenti di Venerdì in cui si denunciava la Russia, Obama ha fatto riferimento particolare alla "disinformazione" sul crash del MH17, dicendo che era necessario per la gente di "vagliare ciò che è basato su cose oggettive e ciò che è semplicemente speculazione."
Gli USA ritengono che la Russia è politicamente responsabile per l'incidente di MH17Se l'aereo è stato abbattuto da un missile sparato dalle forze armate ucraine o da quelle vicino ai russi, la responsabilità fondamentale di questa tragedia incombe su Washington, Berlino e dei loro alleati europei. La guerra civile che infuria nella zona est dell'Ucraina, in cui l'uno o l'altro dei lati ha abbattuto l'aereo di linea, è stato provocato da loro sostegno all'instaurazione di un regime di estrema destra ucraino, filo-occidentale, attraverso il golpe nazista del 22 febbraio a Kiev.
Da allora, funzionari della CIA, mercenari della ditta precedentemente conosciuto come Blackwater, e agenti dei servizi segreti europei hanno lavorato a stretto contatto con le milizie naziste ucraine, come Praviy Sector  o Azov Battallion, ad attaccare e terrorizzare città ucraine dell'est. Non è chiaro quanto la Casa Bianca, che ha già affermato che la CIA spiava funzionari tedeschi e le agenzie di intelligence senza dire nulla a Obama, conosca queste attività.
In queste condizioni, è impossibile porre la fiducia in qualsiasi dichiarazione proveniente da parte dell'amministrazione Obama circa l'incidente MH17Mentre le forze filo-russe avrebbero sparato verso il basso, è anche possibile che le forze armate ucraine o milizie fasciste, in collaborazione con le unità di intelligence occidentali o gruppi mercenari, abbiano abbattuto l'aereo e dato la colpa alle forze filo-russe.
Significativamente, quali relazioni sono emerse in merito a batterie di missili attivi nella regione al momento del punto di caduta del MH17, non coinvolgimento della Russia, ma del regime sostenuto dagli Stati Uniti a Kiev.
L'Intelligence Usa ha sostenuto che i satelliti spia statunitensi sull'Ucraina hanno rilevato una batteria di missili SA-11 Buk sparare un missile poco prima che l'MH17 si schiantasse al suolo. Sia le unità russe che ucraine dell'esercito hanno in campo batterie di missili BUK, che sono stati originariamente concepiti in Unione Sovietica. Il regime di Kiev ha successivamente rilasciato un video clip di una batteria di missili Buk, cui afferma  sia stato ricoverato verso il confine con la Russia dopo l'attacco, in apparenza in modo da sottrarli all'individuazione dopo la ripresa della caduta del MH17.
Secondo la televisione russa, riportato dalla NBC News, il numero di serie sul lanciamissili in questione -312-, ha dimostrato che è gestito dall'esercito ucraino.

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu   

Obama decreta la morte del Mediterraneo con l’affondamento delle armi chimiche siriane

Obama decreta la morte del Mediterraneo con l’affondamento delle armi chimiche siriane

gloria.tv

Questo è l'episodio dell'iprite affondata nel porto di Bari alla fine della II Guerra Mondiale, di cui Lannes parla nel suo articolo:

di Gianni Lannes

Finalmente una bella notizia. Le armi chimiche siriane saranno trattate con l’idrolisi e poi affondate tra Malta, Grecia e Italia. Prima però saranno stoccate in Calabria, l’area a maggior rischio sismico e idrogeologico d’Italia che trema quotidianamente sotto i colpi del bombardamento chimico (chemtrails) e delle iniezioni ionosferiche di onde Elf nella parte superficiale della crosta terrestre. Tranquilli: l’approdo dell’arsenale bellico sarà a Gioia Tauro, area di pertinenza esclusiva della ‘Ndrangheta, la più pericolosa organizzazione criminale italiana al soldo spesso dello Stato tricolore per il lavoro sporco commissionato dai nostrani servizi segreti, ...

... come ha rivelato qualche anno fa un generale dei carabinieri (operativo nel servizio di intelligence), durante un’audizione sottoposta ovviamente a segreto di Stato.

Dunque, una miriade di ordigni tossici estremamente pericolosi per l’ambiente, minaccia la salute pubblica e l’economia delle nazioni mediterranee. L’arsenale chimico della Siria inizialmente era destinato a essere neutralizzato in Albania ma, dopo le forti proteste pubbliche il governo di Tirana è stato costretto – suo malgrado rinunciando ad un cospicuo gruzzoletto in dollaroni dello zio Sam – a declinare l’offerta, e cosi questo arsenale proibito dalle convenzioni internazionali, delle normative nazionali nonché del buon senso biologico, sarà affondato nella zona di mare ad ovest di Creta, con la connivenza criminale delle autorità di Grecia, Italia e Malta. Tra l’altro in Europa è in vigore la Convenzione di Aarhus (ratificata in Italia con legge 108 nel 2001) che sulla carte dovrebbe consentire alle popolazioni interessate di arrestare questa pericolosa manovra degli Stati Uniti d’America.

Il primo allarme è stato lanciato dagli scienziati di Democritos (Centro Nazionale di Ricerca Scientifica) di Atene e del Politecnico di Creta che parlano di «completa distruzione dell’ecosistema e del turismo». Secondo il collaboratore scientifico di Democritos ed ex presidente dell’Unione dei Chimici Greci, Nikos Katsaros, «se una tale neutralizzazione delle armi chimiche verrà effettuata tramite il processo di idrolisi, si può parlare di uno scenario da incubo. Si tratta di un metodo estremamente pericoloso con conseguenze imprevedibili per l’ambiente mediterraneo e i popoli vicini». Questi effetti saranno la necrosi completa dell’ambiente interessato e l’inquinamento finale del Mediterraneo. Il pesce sarà avvelenato dalla contaminazione così come la popolazione che lo consumerà. Solitamente le sostanze chimiche vengono distrutte mediante combustione in aree specifiche, dotate di opportune infrastrutture presenti in: Stati Uniti, Germania, Francia, Russia e Cina. In questo caso però, trattandosi di un problema politico, nessuno vuole assumersi la responsabilità. Così ricorrono al metodo di idrolisi in mare aperto nonostante, per ammissione indiretta dei nordamericani stessi, questo metodo sia particolarmente pericoloso: infatti, il mare Mediterraneo è stato scelto proprio perché chiuso. Di un grave rischio parla il professor Evangelos Gidarakos del Politecnico di Creta, che ha lanciato l’allarme alle indifferenti autorità elleniche:«Queste sostanze chimiche sono miscele di sostanze pericolose e tossiche, che non sono in grado di essere inattivate in modo da non causare danni agli organismi viventi solo con questo metodo».

Secondo annunci ufficiali, le armi chimiche, dopo essere trasportate dalla Siria, saranno caricate in Italia nella nave battente bandiera U.S.A. Cape Ray e saranno inabissate tra Malta, Libia e Creta. La procedura per l’occultamento dell’arsenale chimico della Siria dovrebbe durare circa tre mesi. Non vengono forniti ulteriori dettagli. Secondo il professor Gidarakos «L’armamento chimico della Siria consiste di due parti. Esistono 1.250 tonnellate di armamenti ‘principali’ come i gas sarin e i gas mostarda ed altre 1.230 tonnellate di sostanze precursori che sono utilizzate per la fabbricazione delle armi vere e proprie. Queste sostanze, principalmente composti chimici di cloro e fluoro, sono di per sé altamente velenose e tossiche. E poi esiste una gamma di altre sostanze acquistate dalla Siria dopo l’embargo per cui sono sia di provenienza sia di natura ignota. Anche prendendo per buone le 1.500 tonnellate ufficialmente dichiarate, non credo che tutto possa essere concluso in soli tre mesi. Ci vorrà probabilmente il triplo di questo tempo, sempre che non succedano degli spiacevoli imprevisti Tutta questa storia ricorda molto un’operazione militare ed ha poco di scientifico».
Il professor Gidarakos sostiene che l’idrolisi di tutto questo quantitativo pericoloso produrrà una terza componente tossica che sarà formata direttamente.



domenica 20 luglio 2014

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

Giovedì scorso tutti sono stati colpiti dalla notizia del disastro aereo del Boeing-777 della compagnia aerea Malaysia Airlines, a bordo del quale si trovavano 280 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio.

L'aereo, secondo i dati ufficiali, è stato abbattuto da un missile "Buk" nell'area a ridosso del confine tra l'Ucraina e la Russia sulla rotta dall'Olanda in Malesia. Di questo missile stiamo parlando oggi con Nelson Francisco During, ingegnere e giornalista, redattore del sito Defesanet, specialista nel campo degli armamenti.
- Che cosa è il missile "Buk" che ha abbattuto l'aereo malese?
- Il Missile “Buk” è un’evoluzione dei missili “Kub”, diventati famosi durante la guerra nel Medio Oriente. I missili “Buk” possono colpire bersagli alle quote fino a 12 mila metri. Quindi, con la massima gittata il missile è in grado di abbattere un aereo che vola alla quota di crociera degli aerei di linea, cioè, appunto, alla quota di 12-14 mila metri.
- Lo scontro di questo missile con un velivolo è fatale?
- Poteva anche non esserci stato uno scontro diretto. Molti ritengono che un missile deve obbligatoriamente scontrarsi con un velivolo. E' dotato di rilevatore d'avvicinamento. Se il rilevatore segna che il bersaglio è vicino allora il missile esplode, lanciando frammenti metallici in tutte le direzioni. I frammenti e l'esplosione stessa sono sufficienti per far precipitare un velivolo commerciale indifeso.
- Molti si pongono la domanda se il comandante avesse potuto cambiare la rotta visto che per tutta la settimana circolavano le notizie sugli scontri al ridosso del confine tra l'Ucraina e la Russia, sugli spari e sui proiettili finiti sul territorio della Russia. In questo caso il comandante del velivolo avrebbe potuto autonomamente cambiare la rotta?
- Non so se avesse ricevuto la notifica dalle autorità aeree internazionali o da una fonte legata all'ONU, che sulla rotta si trovasse un'area problematica. Anche se però su un determinato territorio è in corso un conflitto un aereo vola a una determinata quota. Si sapeva di lanciamissili mobili. Questi missili hanno la gittata fino alla quota di 2-4 mila metri e non avrebbero potuto abbattere l'aereo che volava alla quota di 12-14 mila metri. Dunque c'era uno spazio sicuro abbastanza grande. Non ci sarebbero dovuti essere dei problemi. Se per qualche motivo il comandante avesse cambiato rotta ne avrebbe dovuto notificare le autorità locali. In tal caso sarebbe stato adottato un piano particolare per il cambio di rotta poiché esistono delle aree sopra le quali i voli sono vietati per motivi di sicurezza. Si tratta di reattori nucleari oppure dei territori utilizzati per garantire la sicurezza militare, i movimenti di carattere militare. Il comandante del velivolo ha un preciso piano di volo, la rotta, le quote, che lui deve seguire. L'intera identificazione dell'aereo, il numero di bordo, il segno identificativo Malaysia Airlines, tutto ciò si riflette nel modo ottimale sui radar.
- Se invece l'aereo avesse seguito la rotta diretta, in quel caso avrebbe potuto evitare il volo sopra i territori dell'Ucraina e della Russia?
- Quando noi guardiamo il cielo ci sembra che sia limpido e che non vi succeda nulla. Invece non è così. Esiste una moltitudine di forti correnti d'aria che hanno un impatto sulla navigazione aerea. Il caso più famoso sono attraversamenti dell'Oceano Pacifico quando gli aerei decollano, ad esempio, nel Giappone o a Vladivostok, dirigendosi negli USA, fanno la deviazione, allungando la rotta quasi fino al Polo Sud o al Polo Nord per poi ritornare. Poiché sopra l'Oceano Pacifico prevalgono venti che soffiano dagli USA nella direzione dell'Asia. Qualcosa di simile avviene in diverse regioni. Esiste anche la questione delle aree di supporto. In alcune regioni il supporto dei radar non è così forte oppure non sono sufficienti le piste ausiliari di decollo e di atterraggio. Esistono anche le considerazioni politiche: un paese può chiudere il proprio spazio aereo per i voli e allora dovrà essere sorvolato. Cosicché esistono le condizioni meteorologiche e politiche per via delle quali a volte i voli sulla traiettoria diretta sono impossibili.

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