lunedì 17 novembre 2014

Una foto satellitare mostra la distruzione del MH17 "Boeing" da un missile sparato da un caccia Ucraino

Una foto satellitare mostra la distruzione del MH17 "Boeing" da un missile sparato da un caccia Ucraino


tradusiu editau de Sa Defenza




Reseau international ha pubblicato l'analisi dell'amico Valentin Vasilescu , è stato il primo analista a concludere che il volo della Malaysia Airlines è stato probabilmente colpito da un aereo da caccia ucraino, probabilmente un MiG-29 che avrebbe potuto essere guidato da un pilota polacco.

Si sono sfatate altre ipotesi, tra cui quella del missile terra-aria Buk-M1, che secondo gli USA e ucraini, è stato sparato dalle forze della milizia ribelle dell'est ucraino.

http://reseauinternational.net/vol-mh-17-abattu-avion-chasse-ukrainien/

*****


Un totale di 283 passeggeri, tra cui 80 bambini e 15 membri dell'equipaggio sono stati uccisi dall'abbattimento del MH 17.

Un anonimo ha inviato una lettera con una foto satellitare  dei risultati della propria indagine sul disastro Malaysian Airlines volo MH17 in Ucraina, la scrittura LIFE news. La lettera è stata spedita dagli Stati Uniti. Una delle foto,  è stata mostrata al pubblico  la prima volta il  13 novembre e mostra chiaramente il Boeing malese sotto attacco del caccia militare, pare sia un MiG-29.



Ivan Adrievskiy, vice-presidente dell'Unione russa ingegneri, ha suggerito che la foto è stata scattata da un satellite americano o britannico

L'immagine mostra anche la tempistica del lancio dei missili aria-aria da combattimento verso la cabina di guida del aereo di linea. Esperti osservano che il terreno, le condizioni meteorologiche e le dimensioni del dispositivo corrispondono alle circostanze del disastro.

"Abbiamo visto un immagine satellitare è stata presa da altissima orbita non un generale riconoscimento dello spazio aereo e di terra. In base alle coordinate specificate nella foto, si può supporre che l'immagine è tratta da un satellite americano o britannico. Abbiamo condotto una dettagliata analisi dell'immagine e abbiamo trovato segni di manomissione ", ha detto il vice-presidente dell'Unione Russa degli Ingegneri, Ivan Andrievsky.


L'aereo di linea Malaysian Airlines, in rotta da Amsterdam a Kuala Lumpur, si è schiantato 17 luglio circa alle 19:00 ora di Mosca, vicino al villaggio di Snezhnoye nella regione di Donetsk . L'incidente non ha lasciato superstiti - 298 persone sono state uccise. L'indagine internazionale ufficiale guidata dal olandese , non era in grado di fare la luce sulle circostanze della tragedia.

A bordo dell'aereo, c'erano 298 persone, 154 cittadini dei Paesi Bassi, 27 australiani, 45 Malesi (di cui 15 membri dell'equipaggio), 12 indonesiani, 9 britannici, quattro cittadini tedeschi, quattro belgi, 3 filippini e 1 canadese.

Pravda.ru

da Associated Press
Nuovo video mostra le conseguenze dello schianto Malaysian Airlines dopo che è stato abbattuto nel territorio in mano ai ribelli in Ucraina orientale. (16 novembre)

sabato 15 novembre 2014

TTIP TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO USA-UE ACCORDO DI GUERRA CONTRO LE NAZIONI NON AMERICANIZZATE E PER LA DEFINITIVA PRIVATIZZAZIONE DEL POTERE LEGISLATIVO

TTIP TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO USA-UE ACCORDO DI GUERRA CONTRO LE NAZIONI NON AMERICANIZZATE E PER LA DEFINITIVA PRIVATIZZAZIONE DEL POTERE LEGISLATIVO

Una parola contro le guerre
A. Boassa

Data la complessità del problema l'argomentazione è stata suddivisa per capitoli : a) obiettivo esterno b)obiettivo interno c) bozza di mandato negoziale .

A) L'OBIETTIVO ESTERNO
Come il trattato sia innanzitutto un accordo di guerra contro le nazioni non americanizzate si evince da un capoverso del documento di Confindustria "USA ed UE si riconoscono rilevanza strategica non solo vicendevolmente , ma anche impegnandosi a contrastare il protezionismo a livello globale ,agendo di comune accordo per combattere comportamenti anticoncorrenziali ,sussidi statali , sostegni alle aziende di stato , restrizioni all'export di materie prime , sostegno discriminatorio ad imprese nazionali ..." . Si rende necessario perciò rafforzare "le norme multilaterali ed internazionali sui diritti di proprietà , sul lavoro ,sull'ambiente " .

Con scarni accenni che alla nostre "sinistre" maggiormente decerebrate potranno apparire "moderni" , vengono indicati obiettivi che messi in pratica abbatterebbero l'indipendenza delle nazioni che per sostenere i loro popoli non si sono arrese del tutto al neoliberismo ,cioè allo strapotere della finanza ,delle multinazionali , delle provocazioni terroristiche e militari .

LA NAZIONE CHE VOLESSE MANTENERE IL CONTROLLO STATALE SUI TRASPORTI ,SULLA SANITA' ; SULL'ISTRUZIONE... DIVENTEREBBE UNA NAZIONE FUORILEGGE .

E fuorilegge anche qualora disponesse di meccanismi protezionisti per tutelare l'agricoltura o ponesse dei limiti all'esportazione di materie prime necessarie al Paese . Non potrebbe opporsi per la difesa dello stato sociale in nome della libera concorrenza . E neanche disporre di una legislazione autonoma sulla proprietà intellettuale , sul lavoro , sull'ambiente ...

CREARE DIFFICOLTA' ad un paese che voglia trasgredire regole imposte non è difficile : restrizioni al credito , difficoltà di accesso ai mercati , embargo ...Altrimenti ci sono dei modi più spicci che gli States e le altre potenze imperiali minori hanno sempre saputo praticare con perizia : l'omicidio mirato , il colpo di stato ,l'intervento militare diretto , favorendo l'ascesa al potere di personaggi compiacenti che fanno collassare il Paese rendendolo facile preda degli avvoltoi di turno .

TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP (TTIP)
E' vero .La "superiore civiltà" occidentale è stata costretta , per imporre i suoi indiscutibili valori , al genocidio ,"suo malgrado" . Ma ciò è avvenuto perchè chi doveva subordinarsi si è invece ribellato . Ma se si accettasse ,almeno oggi nella postmodernità , con serenità, lo spirito liberatorio del neoliberismo e lo stile di vita americano ...


B) L'OBIETTIVO INTERNO
L'accordo dovrebbe entrare in vigore nel 2017 ed essere definitivamente attuato nel 2027 (va detto tuttavia che in questo periodo assistiamo a delle zuffe tra i grandi potentati su questioni di "dettaglio" che poi sono quelle che interessano immediatamente ,il che potrebbe far scivolare le date di cui sopra) .
L'avvio dei negoziati è stato annunciato come buona novella da Obama e dalla commissione europea durante il G8 in Irlanda .


Le due potenze garantiscono il 50% del PIL mondiale e 1/3 degli scambi commerciali . Se ne vuole di più . Si dice ,tanto per non apparire avidi ed egocentrici , che tale accordo genererebbe un aumento della ricchezza globale di 100 miliardi di euro ,secondo quella storica propensione del capitalismo nel favorire prosperità e benessere a tutte la nazioni del pianeta .
In Europa si avrebbe un aumento del reddito annuale medio di 545 euro per una famiglia di quattro persone e negli Stati Uniti di 655 .


Le "DUE COMUNITA' D'AFFARI" (è detto proprio così nel documento di Confindustria , con un linguaggio che evidenzia sia l'assunzione degli esseri umani a merci ,esseri umani il cui valore è dato dal loro costo in quanto merci , sia la sicumera dei "lor signori" di essersi sbarazzati di ogni opposizione che facesse riferimento alla dignità della persona ,alla reale uguaglianza dei diritti sociali ) ritengono che tale accordo si renda necessario per riavviare il rilancio dei flussi commerciali "dato il sostanziale declino verificatosi nell'ultima decade " a causa del disturbo creato dai Paesi "emergenti" e dalla crisi economica e finanziaria .

Nello sport si dice squadra che vince non si cambia . Per l'ideologia neoliberista vige la stessa regola . Dato che negli ultimi trent'anni le ricette neoliberiste hanno realizzato risultati ampiamente soddisfacenti , sopratutto per chi di denaro ne aveva già tanto , è una cosa buona continuare con le stesse strategie dandole un'accelerata a livello europeo e mondiale , sbarazzandosi di tutti quei lacci e lacciuoli che rallentano l'impetuoso galoppo dell'economia : si allude al peso eccessivo dello stato nelle faccende dell'imprenditoria , all'enorme patrimonio mobiliare e museale statale così avaro di fruttosi profitti , agli inutilizzati beni comuni , alla scuola ,alla sanità , all'acqua , servizi fondamentali e gestiti con tanta burocrazia e scarsa professionalità , servizi che solo la mano privata può restituire ad una piena funzionalità e all'eccellenza .

Il "dimagrimento" dello stato come auspicato da Marchionne ,da Renzi , dal PD e lo strapotere del Privato costituiscono l'obiettivo stategico primario interno del TTIP , obiettivo che necessita perchè possa essere realizzato del tutto di una molteplicità di strumenti che vanno da una favorevole legislazione nazionale ( cui ha dato corso con grande determinazione in Italia il governo Renzi ) ed una "legislazione internazionale" ( vedi RDIE e TISA innanzitutto) .


I grandi potentati che governano l'Occidente con i loro maggiordomi di lusso ( Obama , Merkel , Draghi...) hanno imposto questo devastante accordo in totale assenza di partecipazione popolare nell'ormai acclarato dispreggio delle regole democratiche ma si illudono se ritengono possibili i livelli di crescita indicata . Con gli States che hanno serie difficoltà a pagare i suoi debitori , con le sventagliate di dollari immessi nel circuito senza un avallo solido della base produttiva , con il motore Cina in netto calo , gli indicatori previsti sono una bufala . E forse chi governa realmente (e non i maggiordomi) lo sa bene. Non la crescita ci aspetta e nel migliore dei casi , se non una inquietante recessione (perchè non avvenga gli economisti di corte confidano nella ripresa del motore Cina) , una STAGNAZIONE PERMANENTE che potrà favorire ugualmente lucrosi affari e allo stesso tempo determinare un ulteriore arretramento dei diritti conquistati dalle masse popolari nei primi decenni del dopoguerra .


A) L'OBIETTIVO ESTERNO
Come il trattato sia innanzitutto un accordo di guerra contro le nazioni non americanizzate si evince da un capoverso del documento di Confindustria "USA ed UE si riconoscono rilevanza strategica non solo vicendevolmente , ma anche impegnandosi a contrastare il protezionismo a livello globale ,agendo di comune accordo per combattere comportamenti anticoncorrenziali ,sussidi statali , sostegni alle aziende di stato , restrizioni all'export di materie prime , sostegno discriminatorio ad imprese nazionali ..." . Si rende necessario perciò rafforzare "le norme multilaterali ed internazionali sui diritti di proprietà , sul lavoro ,sull'ambiente " .

Con scarni accenni che alla nostre "sinistre" maggiormente decerebrate potranno apparire "moderni" , vengono indicati obiettivi che messi in pratica abbatterebbero l'indipendenza delle nazioni che per sostenere i loro popoli non si sono arrese del tutto al neoliberismo ,cioè allo strapotere della finanza ,delle multinazionali , delle provocazioni terroristiche e militari .

LA NAZIONE CHE VOLESSE MANTENERE IL CONTROLLO STATALE SUI TRASPORTI ,SULLA SANITA' ;SULL'ISTRUZIONE... DIVENTEREBBE UNA NAZIONE FUORILEGGE .

E fuorilegge anche qualora disponesse di meccanismi protezionisti per tutelare l'agricoltura o ponesse dei limiti all'esportazione di materie prime necessarie al Paese . Non potrebbe opporsi per la difesa dello stato sociale in nome della libera concorrenza . E neanche disporre di una legislazione autonoma sulla proprietà intellettuale , sul lavoro , sull'ambiente ...
CREARE DIFFICOLTA' ad un paese che voglia trasgredire regole imposte non è difficile : restrizioni al credito , difficoltà di accesso ai mercati , embargo ...Altrimenti ci sono dei modi più spicci che gli States e le altre potenze imperiali minori hanno sempre saputo praticare con perizia : l'omicidio mirato , il colpo di stato ,l'intervento militare diretto , favorendo l'ascesa al potere di personaggi compiacenti che fanno collassare il Paese rendendolo facile preda degli avvoltoi di turno .


TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP (TTIP)
E' vero .La "superiore civiltà" occidentale è stata costretta , per imporre i suoi indiscutibili valori , al genocidio ,"suo malgrado" . Ma ciò è avvenuto perchè chi doveva subordinarsi si è invece ribellato . Ma se si accettasse ,almeno oggi nella postmodernità , con serenità, lo spirito liberatorio del neoliberismo e lo stile di vita americano ...

Data la complessità del problema l'argomentazione è stata suddivisa per capitoli : a) obiettivo esterno b)obiettivo interno c) bozza di mandato negoziale . Chi è interessato alla lettura dei tre capitoli può accedere alla pagina .


B) L'OBIETTIVO INTERNO
L'accordo dovrebbe entrare in vigore nel 2017 ed essere definitivamente attuato nel 2027 (va detto tuttavia che in questo periodo assistiamo a delle zuffe tra i grandi potentati su questioni di "dettaglio" che poi sono quelle che interessano immediatamente ,il che potrebbe far scivolare le date di cui sopra) .
L'avvio dei negoziati è stato annunciato come buona novella da Obama e dalla commissione europea durante il G8 in Irlanda .

Le due potenze garantiscono il 50% del PIL mondiale e 1/3 degli scambi commerciali . Se ne vuole di più . Si dice ,tanto per non apparire avidi ed egocentrici , che tale accordo genererebbe un aumento della ricchezza globale di 100 miliardi di euro ,secondo quella storica propensione del capitalismo nel favorire prosperità e benessere a tutte la nazioni del pianeta .
In Europa si avrebbe un aumento del reddito annuale medio di 545 euro per una famiglia di quattro persone e negli Stati Uniti di 655 .

Le "DUE COMUNITA' D'AFFARI" (è detto proprio così nel documento di Confindustria , con un linguaggio che evidenzia sia l'assunzione degli esseri umani a merci ,esseri umani il cui valore è dato dal loro costo in quanto merci , sia la sicumera dei "lor signori" di essersi sbarazzati di ogni opposizione che facesse riferimento alla dignità della persona ,alla reale uguaglianza dei diritti sociali ) ritengono che tale accordo si renda necessario per riavviare il rilancio dei flussi commerciali "dato il sostanziale declino verificatosi nell'ultima decade " a causa del disturbo creato dai Paesi "emergenti" e dalla crisi economica e finanziaria .

Nello sport si dice squadra che vince non si cambia . Per l'ideologia neoliberista vige la stessa regola . Dato che negli ultimi trent'anni le ricette neoliberiste hanno realizzato risultati ampiamente soddisfacenti , sopratutto per chi di denaro ne aveva già tanto , è una cosa buona continuare con le stesse strategie dandole un'accelerata a livello europeo e mondiale , sbarazzandosi di tutti quei lacci e lacciuoli che rallentano l'impetuoso galoppo dell'economia : si allude al peso eccessivo dello stato nelle faccende dell'imprenditoria , all'enorme patrimonio mobiliare e museale statale così avaro di fruttosi profitti , agli inutilizzati beni comuni , alla scuola ,alla sanità , all'acqua , servizi fondamentali e gestiti con tanta burocrazia e scarsa professionalità , servizi che solo la mano privata può restituire ad una piena funzionalità e all'eccellenza .

Il "dimagrimento" dello stato come auspicato da Marchionne ,da Renzi , dal PD e lo strapotere del Privato costituiscono l'obiettivo stategico primario interno del TTIP , obiettivo che necessita perchè possa essere realizzato del tutto di una molteplicità di strumenti che vanno da una favorevole legislazione nazionale ( cui ha dato corso con grande determinazione in Italia il governo Renzi ) ed una "legislazione internazionale" ( vedi RDIE e TISA innanzitutto) .

I grandi potentati che governano l'Occidente con i loro maggiordomi di lusso ( Obama , Merkel , Draghi...) hanno imposto questo devastante accordo in totale assenza di partecipazione popolare nell'ormai acclarato dispreggio delle regole democratiche ma si illudono se ritengono possibili i livelli di crescita indicata . Con gli States che hanno serie difficoltà a pagare i suoi debitori , con le sventagliate di dollari immessi nel circuito senza un avallo solido della base produttiva , con il motore Cina in netto calo , gli indicatori previsti sono una bufala . E forse chi governa realmente (e non i maggiordomi) lo sa bene. Non la crescita ci aspetta e nel migliore dei casi , se non una inquietante recessione (perchè non avvenga gli economisti di corte confidano nella ripresa del motore Cina) , una STAGNAZIONE PERMANENTE che potrà favorire ugualmente lucrosi affari e allo stesso tempo determinare un ulteriore arretramento dei diritti conquistati dalle masse popolari nei primi decenni del dopoguerra .

Data la complessità del problema l'argomentazione è stata suddivisa per capitoli . Dopo l'obiettivo esterno e l'obiettivo interno tratto ora sulla bozza di mandato negoziale . Chi fosse interessato alla lettura dei tre capitoli può accedere alla pagina .


C) TEMATICHE DELLA BOZZA DI MANDATO NEGOZIALE

c1) cooperazione doganale : si aspira con l'entrata in vigore dell'accordo all'azzeramento dei dazi che allo stato attuale già presentano un livello di protezione tariffaria media "relativamente basso"(3,5%USA ;5,2%UE) . Molto gradita in Italia ad alcuni settori(vedi calzaturiero) perchè verrebbero abbattuti specifici picchi elevati,risulta evidente dall'esperienza storica e da una vasta letteratura in merito che l'eliminazione dei dazi favorirà in regime di libera concorrenza un ampliamento del divario tra aree ad alto sviluppo ed aree depresse , tra settori che si avvantaggeranno ed altri che sprofonderanno , tra il "centro" dell'Europa e la sua periferia
.
c2)abolizione di standard comuni :la differenza tra le misure regolamentari, tra gli standard relativi alla sicurezza,alla salute,alla tutela dell'ambiente imporrebbe -si dice- degli ostacoli alla conquista dei mercati... e perciò si promuove la rimozione degli stessi. Risulta evidente che Statunitensi ed Europei hanno una visione diversa sugli Ogm ,sulla tutela dell'ambiente, sulla ricerca sugli esseri viventi,sul ruolo dei servizi pubblici,sulla privacy(visione europea diversa non certo per merito dei ceti dominanti ma per la grande pressione esercitata dal movimento operaio,dalle sinistre,dagli ambientalisti...).E risulta altresì evidente che il partner più forte riuscirà ad imporre i suoi diktat ad un partner che sta già demolendo di par suo un modello di società cui avevano concorso proprio quelle forze politiche ora messe all'angolo(contro l'accordo solo la sinistra della Gue e i Verdi) . Come ci ricorda Mauro Miccolis di "Sbilanciamoci" ,potremmo mangiare carne agli ormoni , prodotti Ogm, importare carcasse di animali lavate con la varechina , consumare senza disporre della denominazione di origine...

c3)Liberalizzazione dei servizi : gli imprenditori europei gongolano dato l'alto livello altamente protezionista USA nel settore dei servizi(trasporti aerei e marittimi ,poste...) e negli appalti pubblici(aperti alle imprese europee soltanto per poco più del 30%). Gli Usa pretendono protezione e non discriminazione (secondo loro) degli investimenti il che significa aggressione legale a tutto ciò che può essere oggetto di profitto:scuola ,istruzione universitaria ,ricerca ,salute ,acqua...Un'autostrada per sbarazzarsi -ripeto legalmente e vedi in proposito le RDIE,tribunali internazionali di cui abbiamo detto in altri post- di opinione pubblica e di protesta popolare , di referendum ,di pronunciamenti regionali e comunali o di altri ostacoli che impediscano la riuscita di un ricco bottino (volevo dire profitto) . Per ultimo ricordo che si è già d'accordo su una regolamentazione unica sugli strumenti finanziari derivati che costituisce un cavallo di Troia per la deregolamentazione su tutti i servizi finanziari come previsto dall'accordo segreto (messo alla luce da Wikileaks) di Tisa (acronimo di Trade in services agreement) ,accordo di guerra tra 50 Paesi (tra cui l'Italia) e che eslude ovviamente i BRICS .

Transatlantic Trade and Investment Partnership ,lo diciamo per inciso , assieme al "filo di perle" militare che impedisce il transito della Cina verso le risorse petrolifere in caso di guerra e il Trans Pacific Partnership (libero scambio Usa con i Paesi asiatici) costituisce un ulteriore rafforzamento dell'accerchiamento del più importante creditore (e temibile competitore) USA : la Cina .
Altro che crescita e posti di lavoro come va dicendo il capo negoziatore europeo Ignacio Garcia Bercero . Dietro TTIP ,RDIE,
Tisa è annidata una strategia di guerra .

venerdì 14 novembre 2014

L'ISIS INVIA I SUOI MEMBRI IN EUROPA COME " RIFUGIATI SIRIANI"

L’Isis invia i suoi membri in Europa come "rifugiati siriani"...

buzzfeed.com

I membri dell'ISIS arrivano in Europa fingendosi "rifugiati siriani". Lo ha affermato un trafficante di esseri umani, il quale racconta di averli aiutati in questa operazione.

Il trafficante, che ha scelto il soprannome di “Hassan”, ha detto in un’intervista a ‘BuzzFeed News’, che ha inviato più di una dozzina di membri dell’Isis in Europa dalla scorsa estate.


Hassan, che da ha più di tre anni organizza l’invio di imbarcazioni di profughi dalla Turchia verso l’Europa meridionale, ha affermato che la sua attività ha avuto una dimensione ancora più oscura la scorsa estate, quando uno dei suoi “clienti” gli disse che era un membro di medio livello dell’ISIS e andava in Europa per preparare attacchi terroristici.

«Il mondo occidentale crede che non ci sono combattenti dell’ISIS nel loro paese, che tutti i jihadisti sono andati a combattere e morire in Siria», commentando la partecipazione di diverse migliaia di islamisti europei in Siria e Iraq.

«Ma questa persona ha detto che non è così. Stiamo inviando i nostri soldati a riprendere il loro posto», ha aggiunto.

Quando l’uomo sbarcò in Grecia, precisa Hassan, gli annunciò che voleva portare anche i suoi “fratelli”.

Da allora questo membro dell’ISIS  ha portato altre 10 persone, secondo quanto ha raccontato il trafficante. Ognuno ha pagato 1.000 dollari in più rispetto al prezzo normale per un posto sulla barca.

Altri trafficanti, citati dal portale, che hanno anche insistito per l’anonimato, hanno confessato di aver trasportato decine di persone sospettate di avere legami con l’ISIS.

Dal momento che il conflitto è scoppiato in Siria, a marzo 2011, più di un milione di profughi sono arrivati in Turchia.

Secondo l’agenzia di controllo delle frontiere dell’UE, Frontex, più di 20.000 rifugiati, tra cui molti siriani, sono stati trasportati dalle mafie dalla Turchia alla Grecia, Bulgaria e Cipro nei primi otto mesi di quest’anno.


Smuggler Says He Sent ISIS Fighters To Europe

“The Western world thinks there is no ISIS in their countries — that all the jihadis have gone to fight and die in Syria.” BuzzFeed News’ Mike Giglio speaks with the men who claim to have helped ISIS slip into Europe.



Men loyal to ISIS wave ISIS flags as they drive around Raqqa, Syria, in June 2014. Stringer / Via Reuters


ISTANBUL — Extremist fighters have been brought into mainland Europe, hidden amid boatloads of Syrian refugees, according to a veteran smuggler who claims to have done so himself.

The smuggler, who has been given the pseudonym Hassan here, said in an interview with BuzzFeed News that since the summer he has sent more than 10 Islamic State of Iraq and Syria (ISIS) fighters into Europe.

Hassan’s claim was impossible to verify — and Western officials said they’d seen no evidence that such a scenario was taking place. His testimony, plus that of a second human trafficker who offered a similar account, marked the first time someone claiming direct involvement has said publicly that such a plan is underway.

Hassan has worked in the trade for more than three years. He charges $2,500 for each refugee he sends to Europe from Turkey, shipping them by boat to Greece. He said he views it as “humanitarian work,” on top of the profit he makes. But he said he had grown uncomfortable with the dark turn this work has taken since he began allowing ISIS fighters to mix with the refugees on his crowded speedboats.

Hassan said the fighters were all Syrian or Iraqis posing as refugees. He believed they remained loyal to ISIS and were prepared to launch terrorist attacks in Europe. “They are waiting for their orders,” Hassan said. “Just wait. You will see.”

Fears of an ISIS attack in Europe have centered on the danger posed by the continent’s own citizens. Around 3,000 Europeans have joined ISIS, according to theEuropean Union’s counter-terrorism chief, and there are longstanding concerns that some may return to sow terror at home. Recently, there have also been rumblings of an ISIS threat among the unending torrent of Syrian refugees. Some Western officials reportedly believe that ISIS has considered the same plot that Hassan described.

One official with the British government stressed that any potential threat from ISIS should be kept “in perspective.”

“We’re talking about millions of people that need help,” the official said. “We should not get to the stage where we start to fear Syrian refugees as a terrorist threat in Europe.”

Hassan is a former white-collar professional in his 30s with a young family. Fearing for his safety, he met for an interview on the condition that his real name not be used. His nationality and the city where he works are also being withheld, as are details of his story that might identify him to the ISIS members allegedly involved.

Hassan began working as a smuggler before Syria erupted in revolt in March 2011. In addition to Syria, Turkey shares borders with Iraq and Iran, and refugees have long used it as a gateway to Europe, mainly traveling overland into Greece and Bulgaria or by boat to Greece, Cyprus, and Italy. These smuggling attempts spiked with the onset of Syria’s civil war, which has flooded Turkey with more than 1 million refugees. According to Frontex, the EU’s border agency, more than 20,000 refugees, many of them Syrians, were smuggled from Turkey into Greece, Bulgaria and Cyprus in thefirst eight months of this year.

Hassan said that one day this summer, he met a clean-shaven client who looked “like a simple refugee.” The two struck up a friendship, and Hassan learned that the man was a mid-level official with ISIS. The man was blunt about his reason for heading to Europe, Hassan said — he wanted to be ready to stage attacks there. “The Western world thinks there is no ISIS in their countries — that all the jihadis have gone to fight and die in Syria,” Hassan said. “But this man said, ‘No. We are sending our fighters to take their places.’”

When the man landed in Greece, he called Hassan with a message: “We want you to bring our brothers too.”

Hassan said that in the months that followed, the ISIS man sent him more than 10 additional clients. Hassan didn’t speak much to these men — but he believed that they were ISIS fighters too. Each paid about $1,000 more than the other passengers for the boat journeys he organized, blending in with the Syrian refugees. “It’s easy for them to go to Europe,” Hassan said. “They can come to any smuggler and say they are refugees.”

The murky nature of Hassan’s business means that his account can’t be verified without putting his life at risk. He keeps no records of his illegal trade, and contacting the alleged ISIS fighters involved would let them know he had taken their story to the press.

A second major refugee-smuggler, this one based in Istanbul, said the idea that ISIS fighters were sneaking into Europe as refugees was “impossible,” and that they would eventually be detected by authorities, especially if they tried to make their status legal by applying for asylum.

An official with the U.S. State Department said in an email that “the intelligence community has seen no evidence of this,” referring to the possibility of ISIS fighters being smuggled to Europe as refugees. And an EU official said much the same. “We don’t have any information about this happening,” he said. “I’m not saying that this isn’t happening at all. I’m saying this is not something we have detected.”

He added: “Our focus now is on European citizens traveling [to Syria]. They have European passports and they can enter Europe from the legal channels. They don’t need to use irregular channels.”

But a third veteran smuggler, who like Hassan asked not to be named, said that he believed he had sent “tens” of Syrian or Iraqi ISIS fighters to Europe disguised as refugees. “I just care about money,” he said. “This is my business, and I don’t care if I’m smuggling ISIS fighters or refugees.”

This smuggler said none of these men had admitted to being with ISIS. They called themselves “brothers,” he said, and were intensely secretive, refusing to speak with other refugees and insisting that he meet them alone and in the privacy of their hotels to organize the trips by sea. They paid more than the standard smuggling rate. “They are paying so much money that I prefer to smuggle them before I smuggle any of the poor refugees,” he said. “For sure they are not going for tourism. They have a doctrine and they want to die for that doctrine. They love death more than you love life.”

This smuggler said that sending refugees to Europe had grown more difficult of late thanks to crackdowns by Turkish authorities. But while Turkey has been criticized for not doing enough to stop the flow of foreign extremists across its borders into Syria, rooting out Syrian ISIS fighters coming in the other direction would be extremely difficult amid the masses of refugees it has absorbed. An official with the Turkish government, speaking on condition of anonymity, said Turkey had been strained by the influx of Syrian refugees. But it continued to keep an “open policy” toward them “because we cannot turn a blind eye to this suffering,” he said.

While Turkey had cracked down on the flow of illegal refugees to Europe, the official said, with so many desperate Syrians pouring into the country “it has been difficult to for Turkey to maintain this.”

“We do whatever we can to stop [human trafficking],” he said. “But it’s impossible to control every inch of the Turkish border.”

The official added: “If we know that there are ISIS men [among the refugees] they will be detained, because ISIS is a terrorist organization. But it’s not easy to know their background.”

Hassan, the smuggler, described himself as an ISIS supporter, sympathetic to the militants’ campaign against the West and admiring of their professed piety. That was why he initially agreed to send the ISIS fighters to Europe, he said. “In the Qur’an it is written that if they come to fight you, then you must fight them,” he said. “And [Western nations] are bombing in their country.”

But eventually Hassan reconsidered. While he had no problem with the idea of ISIS fighters attacking government targets in Europe, he worried about civilian casualties. “I fear I am sending them to fight in Europe,” he said. “This is not what my work is supposed to be.”

Quattro donne colpite da embolie polmonari : BAYER nei guai, Guariniello indaga sulle pillole anticoncezionali


BAYER nei guai, Guariniello indaga sulle pillole anticoncezionali


Quattro donne colpite da embolie polmonari

Aperto un fascicolo sulle pillole anticoncezionali, dopo che alcune donne a Torino hanno subito lesioni gravi. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello sta indagando su due prodotti della Bayer a base di drosperinone, contenente ormone femminile, che avrebbe procurato, come detto, problemi fisici a quattro donne.

Il primo caso è del 2009: ad una quindicenne torinese venne prescritta la pillola per curare un’ovaia policistica. Ma le sue condizioni di salute peggiorarono fino a ridurla in uno stato vegetativo. Da qui ci fu un procedimento contro il medico, ma il processo non andò avanti perché venne trovato un compromesso con la famiglia della giovane.

Un’embolia polmonare e un infarto polmonare ha invece colpito una 17enne cui era stata somministrata la pillola anticoncezionale per curare l’alopecia e un’ovaia micropolicistica. Embolie polmonari anche per due donne di 30 anni.

Sotto la lente d’ingrandimento di Guariniello c’è soprattutto l’uso cosiddetto “fuori etichetta” delle due pillole, visto che non ci sono indicazioni utile anche ai medici sul foglietto illustrattivo.

E la situazione per la Bayer non è delle migliori, visto che le analisi degli esperti hanno evidenziato che usi aldilà dell’anticoncezionale potrebbe causare delle tromboembolie venose. di Giulia Zanotti

STATO D’ALLERTA: I RUSSI HANNO TESTATO LA FRAGILITÀ AEREA DELLA NATO? COSA È SUCCESSO VERAMENTE?

STATO D’ALLERTA: I RUSSI HANNO TESTATO LA FRAGILITÀ AEREA DELLA NATO? COSA È SUCCESSO VERAMENTE?



Valentin Vasilescu
romanian.ruvr.ru Fonte: http://www.mondialisation.ca





Dopo che l’UE ha imposto sanzioni economiche alla Russia, nella speranza di metterla in ginocchio e ridurre la sua forza militare, la Russia ha dimostrato che i paesi europei non hanno affatto raggiunto i loro obiettivi. Senza aver perso la sua lucidità a causa delle sanzioni, la Russia gioca con gli europei come il gatto con il topo. 
Una nuova ondata di isteria si è diffusa fra i media europei, in perfetto stile copia-incolla dai media americani. La cosa suona più o meno così: i paesi Nato hanno mobilitato le loro forze aere, la NATO è in stato di allerta. 
Le star dell’informazione si chiedono che cosa occorra fare per risolvere il problema. Ma qual è il problema? Dato che tutti abbiamo qualche nozione di geografia, suggerirei di dare uno sguardo più approfondito alla carta d’Europa.

Cosa è successo davvero?

È accaduto che nel pomeriggio del 28 ottobre 2014 quattro aerei, caccia bombardieri Su-34 e Su-24, scortati da un Su-27 e da un MiG-31, sono decollati dall’enclave di Kaliningrad ed hanno sorvolato le acque internazionali del mar Baltico. Sono quindi stati intercettati nel golfo di Finlandia dagli Eurofighter tedeschi in volo sull’Estonia. Il gruppo di aerei russi ha cambiato direzione di 180 gradi per tornare sul mar Baltico, dove sono stati poi seguiti dai caccia F-18 finlandesi, dai Gripen svedesi e dagli F-16 danesi. Tutto ciò nonostante i russi avessero trasmesso i piani di volo alle autorità responsabili del traffico aereo dei paesi limitrofi, con il codice di identificazione del giorno, secondo le norme dell’International Civil Aviation Organization.

Qualche ora più tardi, il 29 ottobre 2014 circa alle 03:00 UTC, i radar norvegesi hanno rilevato un altro gruppo di quattro bombardieri russi Tu-95, accompagnati da quattro aerei da rifornimento Il-78, mentre volavano nello spazio aereo internazionale al di sopra del mar di Norvegia. Dopo essere stati individuati, sei aerei hanno abbandonato la formazione tornando nelle acque del mare di Barents. Gli altri due Tu-95 hanno continuato a volare parallelamente alla linea di costa della Norvegia, sorvolando il mare del Nord verso la Scozia. I caccia bombardieri russi sono stati individuati nelle acque internazionali e sono stati obbligati a cambiare la loro direzione di volo, affiancati da jet britannici Eurofighter Typhoon, fino ai cieli sopra l’Oceano Atlantico. Nel frattempo, due altri aerei Eurofighter sono decollati nel sud dell’Inghilterra per intercettare un aereo-cargo lituano diretto a Londra, rimasto senza contatto radio.

Dopo aver attraversato l’Irlanda, i due bombardieri Tu-95 hanno nuovamente cambiato direzione di volo per raggiungere le coste del Portogallo, dove sono stati intercettati dagli F-16 portoghesi. In seguito, i due Tu-95 si sono ritirati dallo spazio aereo europeo, seguendo una rotta lungo l’Atlantico e fino al largo della Groenlandia, dove, verso le 16:00 UTC, hanno cambiato direzione per tornare alla base in Russia.

Sempre nel pomeriggio del 29 ottobre 2014, un gruppo di due bombardieri Tu-95, scortato da due aerei da combattimento Su-27 M, ha fatto evoluzioni nello spazio aereo del mar Nero, dove è stato intercettato dall’aviazione turca, sopra delle acque internazionali al largo delle coste dell’Anatolia.



In nessuno di questo casi la NATO ha segnalato che gli arei russi stavano violando lo spazio aereo di uno Stato straniero. Qual è allora il problema? L’interrogativo è legittimo se consideriamo che nel marzo 2014 alcuni aerei AWACS scortati da caccia NATO hanno fatto esattamente ciò che i russi hanno fatto il 28 e 29 ottobre scorsi. E a tutto ciò si aggiungano i pattugliamenti quotidiani alla frontiera occidentale della Russia e del mar Nero, nello spazio aereo dei paesi NATO confinanti. I russi hanno forse mobilitato i loro aerei da caccia quando gli AWACS si erano pericolosamente avvicinati ai limiti dello spazio aereo russo?

La Russia non ha scatenato una campagna mediatica, né ha fatto alcuna menzione di questi fatti in un comunicato stampa. Temo che questa isteria mediatica non sia altro che un metodo di guerra psicologica utilizzato dalla NATO, attraverso gli organi di stampa, che ha come principali obiettivi gli stessi cittadini dei paesi membri. Soprattutto se consideriamo che gli stessi media hanno fatto di tutto per instillare nel subconscio della gente i timori per le possibili conseguenze di questi episodi.

In un articolo precedente abbiamo dato notizia del fatto che nel 2014 l’esercito russo aveva completato la messa a punto di una nuova struttura di riconoscimento C4I, destinata a permettere di individuare con grande precisione obiettivi militari a distanze di centinaia o migliaia di km. Abbiamo anche visto che il terzo livello della raccolta e del trattamento dei dati è il riconoscimento strategico, rappresentato da aerei di riconoscimento a lungo raggio d’azione con a bordo un equipaggio specializzato secondo i metodi ELINT. Fra gli altri, ci sono gli aerei Tu-95; Tu-142 e MiG 25RB; MiG 31 B, quelli che hanno preso parte alle manovre. Insieme c’erano anche nuovi aerei Su-34, a bordo dei quali era stato montato un contenitore M400 con un rilevatore a infrarossi Raduga, delle telecamere panoramiche AP-403 e 404, una macchina fotografica AP AK-108FM, e un contenitore M402 Pika di tipo SLAR (side-looking airborne radar), capace di creare una carta digitale del terreno situato al di sotto della traiettoria di volo, fino ad una distanza di 300 Km. Questa carta è costantemente confrontata con quella che è nella memoria del processore, al fine di rilevare eventuali cambiamenti o nuovi dispiegamenti di forze fra le fila del nemico.

I russi non hanno fatto nient’altro che testare la fragilità della capacità di risposta dell’aviazione di alcuni paesi NATO, nel Nord, nell’Ovest e nel Sud-est dell’Europa, in conseguenza della loro subordinazione agli USA. Ricordiamo che l’Inghilterra ha dispiegato una squadriglia di 12 aerei Tornado GR4 e dei droni di riconoscimento Mq-R Reaper nella base aerea di Akrotiri a Cipro per partecipare – a fianco degli americani, ai bombardamenti contro lo Stato Islamico di Siria e Iraq.

Per lo stesso scopo, Belgio e Olanda hanno inviato sei aerei F-16 (più due altri aerei di riserva) negli Emirati Arabi Uniti. La Danimarca ha ugualmente inviato nel Golfo sette dei suoi 30 F-16 della sua aviazione. La Norvegia, che aveva mandato sei F-16 in Libia nel 2011, si apprestava a mandare sei aerei in Iraq e Siria. Gli Stati Uniti si sono opposti alla partecipazione della Russia nella coalizione anti-ISIS.

Per aggravare le cose, la Germania ha dispiegato da 4 a 6 aerei Eurofighter in Estonia (sui 42 pronti al volo). In Lituania, oltre ai sei CF-18 canadesi, il Portogallo ha dispiegato sei F-16 (sui 30 di cui dispone). L’Olanda ha inviato sei caccia F-16 in Polonia, lasciando il proprio territorio nazionale senza difese in caso di invasione aerea.



http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14186



giovedì 13 novembre 2014

I pericoli per la salute, la tossicità dell'arsenico, effetti e prevenzione...

I pericoli per la salute, la tossicità dell'arsenico, effetti e prevenzione... 


globalhealingcenter.com
tradusiu editau
de Sa Defenza

L'arsenico è un elemento  estremamente tossico per la salute umana. Nonostante questo, o forse proprio per questo, gli esseri umani hanno usato l'arsenico come insetticida, come agente tossico in guerra, e anche per la conservazione del legno. 

Tuttavia, il suo utilizzo in innumerevoli applicazioni industriali ha contribuito all'inquinamento a tutti i livelli. L'arsenico esiste  nell'ambiente in modo naturale. La combinazione di questi fattori significa che il metodo più comune di esposizione avviene, inconsapevolmente, nel bere acqua contaminata.


Arsenico nell'acqua

L'inquinamento ha reso le falde acquifere contaminate di arsenico, un problema mondiale e colpisce persone,  colture e il bestiame. [ 1 ] Nel 2012, la University of Washington School of Law ha pubblicato informazioni riguardo ai sistemi  idrici negli Stati Uniti, hanno scoperto e portato alla luce il fatto che tali sistemi, contengono  inaccettabili elevati livelli di arsenico; e nulla si fa per colmare questo danno in quanto mancano i finanziamenti necessari a risolvere il problema. Le comunità povere sono state identificate come i soggetti a  più alto rischio. [ 2 ]


Arsenico nel cibo

Arsenico nell'acqua irrigua diventa un problema complesso per le colture e per il bestiame che si abbevera in  quell'acqua. "Tu sei quello che mangi" o, "tu sei quello che  consumi" si applica agli animali alle piante ed anche  all'uomo. Quando l'University of Washington ha analizzato oltre 30 tipi di succo di mela, hanno trovato arsenico in tutti i campioni e oltre il 30% contenevano livelli di arsenico pari o superiori ai limiti di esposizione per l'acqua potabile.[ 3 ]

Il riso è un cibo molto diffuso nell'alimentazione dalla stragrande maggioranza della popolazione mondiale e, come molte colture, possono essere contaminate con l'arsenico. [ 4 ] Questo problema non è limitato alla Cina o all'India come allo " sciroppo di riso integrale" (Obrs) è un popolare dolcificante "organico" alternativo ad alto contenuto di fruttosio e sciroppo di mais. Il Dipartimento di Scienze (Dartmouth College Department of Earth Sciences) ha testato i prodotti che contenevano Obrs ed i risultati sono molto deludente per l'alto contenuto di tossico arsenico.
[(ndt)  Obrs: Sciroppo di riso integrale è un dolcificante derivato dal riso integrale.
Lo fanno esponendo riso cotto a enzimi che degradano gli amidi e li trasformano in zuccheri più piccoli ... quindi tutte le "impurità" sono filtrati.
Ciò che rimane è una spessa, sciroppo zuccherino, che in realtà non assomiglia riso a tutti.Sciroppo di riso integrale contiene tre zuccheri: maltotriosio (52%), maltosio (45%) edi glucosio (3%).authoritynutrition ]


I ricercatori hanno scoperto che una formula di latte per bambini "biologico" (con Obrs come ingrediente principale) aveva livelli di arsenico oltre cinque volte superiori ai livelli che l'EPA ritiene accettabile per l'acqua potabile. Inoltre, cereali e barrette energetiche contenenti Obrs avevano livelli di arsenico superiori a quelle prodotte che non lo contenevano. [...] Gli Stati Uniti attualmente non ha regolamenti che disciplinano l'arsenico negli alimenti, vi è la necessità di un cambiamento veloce e urgente. [ 5 ]

Arsenico negli integratori alimentari

Se si prendono degli integratori alimentari o erbe, è di vitale importanza che  si facciano affari con rinomati produttori il cui processo di produzione è completamente trasparente, etico e amico del biologico. In Cina, l'acqua è riconosciuta come la principale fonte di arsenico. Cosa pensi succeda quando erbe terapeutiche sono irrigate con acqua contaminata? Secondo la China's Hebei Agricultural University, le erbe medicinali cinesi possono essere un serio rischio di esposizione all'arsenico. [ 6 ]

Effetti dell'esposizione all'arsenico

L'arsenico è un agente cancerogeno riconosciuto, è un invasivo inquinante ambientale. L'esposizione regolare porta al cancro e altri effetti tossici sulla salute, tra cui malattie cardiovascolari, problemi neurologici e disturbi dello sviluppo. Uno studio su 581-partecipanti condotto dalla Harvard School of Public Health ha confermato l'associazione tra esposizione all'arsenico e la metilazione del DNA, un processo biologico che causa molte debilitanti malattie mortali. [ 7 ] [ 8 ] La Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health ha collegato l'esposizione all'arsenico all'alta pressione del sangue, inoltre la Scuola di Medicina "New York University School of Medicine", dice che l'arsenico, contribuisce con effetti nefasti anche nelle malattie cardiovascolari. [ 9] [ 10 ] Inoltre l'arsenico è considerato una delle sostanze chimiche più tossiche  che influisce negativamente sul sistema riproduttivo maschile; Una ricerca cinese ha confermato che riduce la qualità dello sperma. [ 11 ]
Arsenico: inibisce un sano sviluppo 


La University of South Carolina Department of Environmental Health Sciences tratta di Salute Ambientale e avverte che l'arsenico, insieme al piombo e il mercurio , sono noti per produrre effetti neurologici orribili sullo sviluppo di feti e bambini. [ 12 ] L'esposizione all'arsenico durante il primo trimestre di gravidanza è nota per causare disabilità intellettuale mentre l'University of Massachusetts School of Public Health and Health Sciences riferisce che l'esposizione all'arsenico prenatale può portare a malattie più tardive nel corso della vita;  è stato riconosciuto che il cancro della vescica si può sviluppare fino a 20 anni dopo l'esposizione. [ 13 ] [ 14 ] [ 15 ]

Minimizzare l'esposizione Arsenico
Consumare solo acqua pura . Procuratevi un piccolo dispositivo di depurazione delle acque e, se il budget lo consente, si consideri un sistema di purificazione dell'acqua per tutta la casa. Questo è d'obbligo per avere una vita sana.

La ricerca mostra che la sudorazione è utile per la disintossicazione delle tossine, tra cui l'arsenico. [ 16 ] Molte persone usano utilizzare una sauna per migliorare il processo di disintossicazione della sudorazione.

Poiché l'arsenico è molto diffuso, evitarlo totalmente può essere difficile, ma ci sono adeguati stili di vita che si possono adottare per ridurre al minimo i rischi di esposizione. Per aiutare a raggiungere il benessere completo, vi consigliamo una regolare pulizia del corpo , oltre a seguire una dieta sana .


- Dr. Edward F. Group III, DC, ND, DACBN, DCBCN, DABFM


FONTI:
  1. Bundschuh J, Nath B, Bhattacharya P, Liu CW, Armienta MA, Moreno López MV, Lopez DL, Jean JS, Cornejo L, Lauer Macedo LF, Filho AT. Arsenic in the human food chain: the Latin American perspective. Sci Total Environ. 2012 Jul 1;429:92-106. doi: 10.1016/j.scitotenv.2011.09.069. Epub 2011 Nov 23. Review.
  2. Levine RL. The need for congressional action to finance arsenic reductions in drinking water. J Environ Health. 2012 Nov;75(4):20-5.
  3. Wilson D, Hooper C, Shi X. Arsenic and lead in juice: apple, citrus, and apple-base. J Environ Health. 2012 Dec;75(5):14-20; quiz 44.
  4. Sun GX, Van de Wiele T, Alava P, Tack F, Du Laing G. Arsenic in cooked rice: effect of chemical, enzymatic and microbial processes on bioaccessibility and speciation in the human gastrointestinal tract. Environ Pollut. 2012 Mar;162:241-6. doi: 10.1016/j.envpol.2011.11.021. Epub 2011 Dec 13.
  5. Jackson BP, Taylor VF, Karagas MR, Punshon T, Cottingham KL. Arsenic, organic foods, and brown rice syrup. Environ Health Perspect. 2012 May;120(5):623-6. doi: 10.1289/ehp.1104619. Epub 2012 Feb 13.
  6. Liu XJ, Zhao QL, Sun GX, Williams P, Lu XJ, Cai JZ, Liu WJ. Arsenic speciation in Chinese Herbal Medicines and human health implication for inorganic arsenic. Environ Pollut. 2013 Jan;172:149-54. doi: 10.1016/j.envpol.2012.09.009. Epub 2012 Oct 9.
  7. Lambrou A, Baccarelli A, Wright RO, Weisskopf M, Bollati V, Amarasiriwardena C, Vokonas P, Schwartz J. Arsenic exposure and DNA methylation among elderly men. Epidemiology. 2012 Sep;23(5):668-76.
  8. Sabath E, Robles-Osorio ML. Renal health and the environment: heavy metal nephrotoxicity. Nefrologia. 2012 May 14;32(3):279-86. doi: 10.3265/Nefrologia.pre2012.Jan.10928. Epub 2012 Feb 28. Review. English, Spanish.
  9. Abhyankar LN, Jones MR, Guallar E, Navas-Acien A. Arsenic exposure and hypertension: a systematic review. Environ Health Perspect. 2012 Apr;120(4):494-500. doi: 10.1289/ehp.1103988. Epub 2011 Dec 2. Review.
  10. Wu F, Jasmine F, Kibriya MG, Liu M, Wójcik O, Parvez F, Rahaman R, Roy S, Paul-Brutus R, Segers S, Slavkovich V, Islam T, Levy D, Mey JL, van Geen A, Graziano JH, Ahsan H, Chen Y. Association between arsenic exposure from drinking water and plasma levels of cardiovascular markers. Am J Epidemiol. 2012 Jun 15;175(12):1252-61. doi: 10.1093/aje/kwr464. Epub 2012 Apr 24.
  11. Xu W, Bao H, Liu F, Liu L, Zhu YG, She J, Dong S, Cai M, Li L, Li C, Shen H.Environmental exposure to arsenic may reduce human semen quality: associations derived from a Chinese cross-sectional study. Environ Health. 2012 Jul 9;11:46. doi: 10.1186/1476-069X-11-46.
  12. Aelion CM, Davis HT, McDermott S, Lawson AB. Metal concentrations in rural topsoil in South Carolina: potential for human health impact. Sci Total Environ. 2008 Sep 1;402(2-3):149-56. doi: 10.1016/j.scitotenv.2008.04.043. Epub 2008 Jun 6.
  13. McDermott S, Bao W, Marjorie Aelion C, Cai B, Lawson A. When are fetuses and young children most susceptible to soil metal concentrations of arsenic, lead and mercury? Spat Spatiotemporal Epidemiol. 2012 Sep;3(3):265-72. doi: 10.1016/j.sste.2012.05.001. Epub 2012 Jun 13.
  14. Pilsner JR, Hall MN, Liu X, Ilievski V, Slavkovich V, Levy D, Factor-Litvak P, Yunus M, Rahman M, Graziano JH, Gamble MV. Influence of prenatal arsenic exposure and newborn sex on global methylation of cord blood DNA. PLoS One. 2012;7(5):e37147. doi: 10.1371/journal.pone.0037147. Epub 2012 May 25.
  15. Fernández MI, López JF, Vivaldi B, Coz F. Long-term impact of arsenic in drinking water on bladder cancer health care and mortality rates 20 years after end of exposure. J Urol. 2012 Mar;187(3):856-61. doi: 10.1016/j.juro.2011.10.157. Epub 2012 Jan 15.
  16. Sears ME, Kerr KJ, Bray RI. Arsenic, cadmium, lead, and mercury in sweat: a systematic review. J Environ Public Health. 2012;2012:184745. doi: 10.1155/2012/184745. Epub 2012 Feb 22. Review.

lunedì 10 novembre 2014

Maastricht, il Trattato che nessuno lesse, firmato dal ministro Andreotti alla fine del governo Craxi...

Maastricht, il Trattato che nessuno lesse, firmato dal ministro Andreotti alla fine del governo Craxi...
Giulio Andretti; il 7 febbraio 1992 firmò il trattato di  Maastricht
Ida Magli

E’ dal 1992 che ho preso a mio motto e mia guida una riflessione di Giuseppe Verdi: “Dio ci salvi d’aver confidenza nei nostri Re e nelle nazioni straniere.”

Perché dal 1992? Perché è nel 1992 che Bettino Craxi, nell’ultimo giorno di vita del suo governo, senza dirne neanche una parola agli Italiani, ha firmato il Trattato di Maastricht. Ha consegnato il territorio, la civiltà, la storia, l’identità, l’indipendenza, la sovranità, la lingua, l’economia, la moneta, la bandiera della Nazione Italia agli stranieri.

La mancanza di una sia pur piccola discussione di fronte ad un Trattato che nessun Popolo, nessuno Stato si sarebbe mai piegato a ratificare se non costretto dai vincitori dopo essere stato sconfitto nella più tragica delle guerre, mi aveva talmente stupito e angosciato che ho impegnato diversi anni a incontrare, parlare, ascoltare le opinioni dei politici di ogni partito, dei sacerdoti e delle gerarchie della Chiesa, i giornalisti, gli amministratori, i cittadini delle città, dei Comuni, attraversando l’Italia, tappa dopo tappa, dalla Sicilia fino a Trieste e a Bolzano, constatando con certezza soltanto una cosa: che nessuno aveva letto il Trattato, nessuno ne aveva una vera conoscenza, nessuno si era reso conto della gravità del suo contenuto, e che un’aureola dorata circondava l’idea dell’unificazione europea con una cortina così spessa da impedire ogni dubbio. Invano ripetevo, semplificando al massimo il problema, che non si possono sommare le mele con le pere; che la ricchezza dell’Europa è data dalle straordinarie differenze della lingua, della letteratura, dell’arte, della storia che caratterizzano i suoi singoli popoli, testimoniata con assoluta chiarezza dalla mancanza di una lingua “europea”. Come si possono unificare dei popoli che non parlano la stessa lingua? Il Jobs Act di cui si vanta in questi giorni Matteo Renzi ne è una tragica prova: nessuno si è meravigliato che il suo Capo non adoperi la lingua della nazione che governa nel proclamare le leggi di cui vuole farsi bello davanti alle istituzioni europee (che infatti lo hanno subito elogiato). Eppure la lingua italiana, come ha affermato Leopardi, è la più ricca di termini che esista al mondo e fino a ieri la parola “lavoro” è stata sacra per i poveri cittadini italiani.

Dopo aver constatato che gli Italiani non potevano contare su nessuno dei propri politici, dei propri Leader, i quali tendevano esclusivamente a creare per se stessi un ricchissimo Impero artificiale, ho cominciato a parlare, a scrivere ininterrottamente articoli e libri sulla questione dell’Europa, cercando d’ informare gli Italiani sulla tragica realtà che li attendeva: tentativo ovviamente ridicolo dato che ero sola contro tutti e accompagnata perciò dal senso della disperazione. Contro l’Europa, Omaggio agli Italiani, La Dittatura europea, Dopo l’Occidente, oltre a circa 150 articoli sull’argomento europeo, si può dire che dal 1992 non mi sono occupata di altro che di questo: parlare, scrivere, studiare, per la salvezza dell’Italia. Io non possiedo altre armi tranne queste e malgrado sapessi quanto fossero deboli, ho continuato ad adoperarle ogni giorno con l’angoscia di chi è fornito del sapere tecnico, l’antropologia, per analizzare e prevedere lo svolgimento dei fatti ma non può arrestarli. Per questo la riflessione di Giuseppe Verdi mi ha sempre accompagnato: sapevo con certezza che i governanti degli Stati europei ne hanno perseguito volutamente la distruzione. Su questa volontà, su questa consapevolezza, non si possono e non si debbono avere dubbi. Perfino oggi, di fronte alla terribile crisi che sono stati essi stessi a provocare e della quale fanno pagare il conto ai cittadini, i governanti non ammettono la minima discussione sui loro eventuali errori, sull’autorità delle istituzioni europee e sulla necessità di tener fede agli impegni di Maastricht costi quel che costi.

A questo punto, però, i miei sentimenti sono cambiati: basta angoscia, basta disperazione: noi, gli Italiani, ci salveremo. Ci salveremo mettendo a frutto la nostra storia, la nostra intelligenza, il nostro spirito di libertà. Vedendo come siamo spinti al suicidio dai nostri leader, sommersi dall’immigrazione, esortati ogni giorno all’”accoglienza”, a rispettare Maometto e a costruire moschee per i suoi fedeli, costretti dalla più coercitiva delle censure mentali che il Potere abbia mai inventato, il “politicamente corretto” a dimenticarci che la natura ha dotato la specie umana della capacità logica come unico strumento per sopravvivere, adesso diciamo: basta!



Ho scritto “Difendere l’Italia”: un’analisi dell’itinerario politico dell’anno 2013, dei tradimenti dei governanti, e un progetto di ricostruzione dell’indipendenza e della vita sociale in Italia. Ve lo affido.



lunedì 3 novembre 2014

Partito unico e democrazia in Italia

Partito unico e democrazia in Italia
Arianna editrice
Eugenio Orso



Nel mondo capitalistico precedente e in quello attuale, più correttamente definibile neocapitalistico, è possibile l’esistenza di una società a socio unico. Tale situazione, ossia l’unicità del socio nella società, può essere transitoria, in attesa di ricostituire la pluralità dei soci, oppure stabile, come accade, ad esempio da noi, per le S.p.A. possedute interamente da un ente pubblico.

Com’è noto, economia e “aziendalismo” nella prevalenza su ogni altra cosa (legami comunitari, tradizioni, specificità culturali, aspetti religiosi) hanno trasferito i loro criteri di funzionamento in ogni aspetto della vita sociale e umana, cosicché possiamo parlare di “capitalismo assoluto”, oppure, se vogliamo, di capitalismo assolutamente egemone. Allora non è un caso se in paesi come l’Italia, in cui l’”esperimento” di transizione al neocapitalismo finanziario assoluto e globale (espressione mia) è in una fase avanzata, vi sia stato il “transfert” nella cosiddetta vita democratica del paese delle peggiori pulsioni assolutiste e aziendaliste, tali da contraddire ciò che dovrebbe essere la democrazia, almeno su un piano teorico e propagandistico, azzerandone i presupposti.

Premetto che io non sono democratico e perciò non posso essere un sostenitore della democrazia, come forma di governo e come legame politico stabilito fra gli uomini, anzi, più realisticamente come sola forma di governo ammessa e praticabile in occidente. Non lo sono perché l’unica democrazia che esiste, nella realtà sociopolitica in cui viviamo, è quella liberale, che rappresenta la negazione dell’emancipazione umana e perciò la negazione della persona stessa, sostituita dall’artificioso, artificiale e artefatto individuo di matrice liberale. Poco importa se la polisemica espressione “democrazia” ha avuto in altre epoche, più o meno remote (Grecia antica, Francia giacobina), significati ed esiti diversi, perché ciò che conta è l’esistente, oltre la vacuità dei sogni, oltre le illusioni e le cortine fumogene della propaganda liberaldemocratica e neocapitalista.

Il “transfert” delle pulsioni del neocapitalismo assoluto e assolutista, nonché dell’aziendalismo più becero negli spazi politici cosiddetti democratici è avvenuto in un paese – l’Italia – che ha perso la sua sovranità, il possesso della moneta e financo la dignità nazionale, se mai l’ha avuta. Ciò ha determinato una situazione politica interna in cui vi è, nei fatti, un unico partito che dovrebbe dare rappresentanza (ampiamente fittizia) a tutto il paese, a tutti i settori della società e che dovrebbe contenere al suo interno anche l’opposizione. Osserviamo così, proprio nel nostro paese, la democrazia con un solo partito, bene organizzato, appoggiato dai poteri sopranazionali che contano e presente ovunque sul territorio. Da qui l’iniziale richiamo alla società con socio unico, che ha il sapore di una contraddizione in termini, in quanto negazione della pluralità necessaria per perseguire scopi comuni.

E’ bene precisare di seguito le affermazioni fatte, per far comprendere meglio la gravità della nostra situazione e l’impossibilità di uscirne applicando “il metodo democratico”, vale a dire politicamente corretto e ammesso dal sistema.

Con l’avvento del governo Monti, quantomeno “inopportuno” costituzionalmente, oltre a tracciare una strada politica a senso unico, con unico programma e docili esecutivi al servizio della “troika” (fino al vero e proprio commissariamento finale, o governo-troika esplicito), si è provveduto a modificare rapidamente il quadro politico italiano, agendo sia sulla destra sia sulla sinistra dell’originario schieramento liberaldemocratico. Non considerando in questa sede l’estemporaneo “fenomeno Grillo”, con tanto di grillini, cinque stelle e carabattole varie, l’operazione ha comportato:

1) La distruzione del cosiddetto centro-destra, scomponendolo e ricomponendolo in altra forma, cosa resa possibile dalla viltà e dall’arrendevolezza dei suoi principali esponenti, primo fra i quali Berlusconi. Così, una parte del pdl è andata al governo, dopo Monti, facendo la ruota di scorta al pd, ma senza una solida base di consenso ed elettorale (ncd di Alfano). Una parte è uscita da un’altra porta, quella di servizio “populista” e “euroscettica”, creando un partitello che dopo le europee sta già scomparendo (fratelli d’Italia). Un’ultima tranche è rimasta con il Berlusconi dimezzato, al crepuscolo, e con lui, o anche prima di lui, giungerà a estinzione (forza Italia rediviva). La Lega rinnovata e (temporaneamente) salvata da Salvini fa storia a sé, ma non ha i numeri né il necessario respiro geografico (ostilità del sud) per emergere come alternativa, sia pur solo elettorale e parlamentare.


2) La “rimodulazione” del cosiddetto centro-sinistra facendo perno sul principale e più fedele partito collaborazionista della troika e dei poteri forti esterni (checché ne dica Renzi), cioè sul pd. Si è deciso che doveva restare solo il pd, il quale avrebbe rapidamente perso qualsiasi traccia, al suo interno, di socialismo residuale, di attenzione per la socialità, di sia pur limitata rappresentanza politica concessa al lavoro dipendente (settore pubblico sotto attacco ivi compreso) e ai pensionati. Il pd avrebbe dovuto restare solo, come in effetti sta accadendo, prendendo i voti sia dai resti della ridicolissima e ingloriosa “sinistra radicale” sia dal pdl berlusconiano in via di scomposizione e ricomposizione. Per “conquistare consensi a destra” Renzi sembra indispensabile.


3) Ci sarebbe, al centro – se mai questa espressione ha ancora qualche significato – l’esperimento fallito della scelta civica montiana, ma è un capitolo chiuso e una parte di questi voti se li è già pappati il pd. Monti ha contribuito in modo determinante alla distruzione del mercato interno e di parte delle attività produttive nazionali e, dal punto di vista politico, ha creato un precedente: quello del governo nominato e non eletto. Non solo, poiché ha dato un contributo al cambiamento politico italiano, ovviamente in peggio, inoculando il germe del “riformismo” neoliberale e neoliberista, oggi ereditato da Renzi, in contrapposizione al “conservatorismo” di una parte dei vecchi schieramenti politici. Elemento di vitale importanza, quest’ultimo, per contrapporre a una maggioranza “virtuosamente riformista”, un’opposizione, spesso di facciata, che difende “il vecchio” e “il privilegio”.


Da quanto precede, si comprende che in Italia c’è in sostanza un solo partito, cioè il partito collaborazionista guidato da Matteo Renzi. Infatti, è all’interno di questo partito legato a doppio filo alla troika neocapitalista che si scelgono i presidenti del consiglio, indipendentemente dalle elezioni politiche. E’ proprio il caso di Renzi, nominato “premier” con una direzione del pd che ha defenestrato Letta, anche lui membro del pd e anche lui presidente del consiglio non eletto. E’ sempre in questo partito, non più in parlamento, che la simulazione maggioranza-opposizione trova la sua miglior rappresentazione scenica, principalmente rivolta alle masse da imbonire, come nel caso dello jobs act renziano e dell’attacco all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. E’ stata una direzione del pd che ha fatto passare le controriforme renziane contro i lavoratori dipendenti e determinato la sconfitta della patetica opposizione interna, mentre il voto in parlamento perde d’importanza, viene dopo, diventa una scontata conseguenza delle decisioni prese dalla direzione del pd. La contrapposizione fra “riformisti” e “conservatori”, sostenuta a suo tempo da Monti ed ereditata da Renzi, avviene dentro il pd – fra il Renzi riformista e i Bersani, i Cuperlo, i D’Alema conservatori – prima ancora che in parlamento.

L’azione dei “poteri forti esterni” (tutt’altro che sfavorevole a Renzi e al pd) sta producendo un cambiamento in peggio nella politica liberaldemocratica italiana, soggetta all’assolutismo neocapitalistico. Un risultato rilevante prodotto dal cambiamento è la nascita del “partito unico collaborazionista”, che è l’estensione massima del pd neoliberale. Tutti i giochi avvengono all’interno del partito collaborazionista, della sua direzione e della sua segreteria nazionale, non più e non tanto in parlamento, che ancora per un po’ sarà “infestato” da presenze residuali – ndc, forza Italia, scelta civica, sel – o impreviste, sgradite, ma tutto sommato innocue, come m5s. La stessa opposizione, ampiamente di facciata a uso e consumo della massa amorfa che ancora chiamiamo “popolo”, si agita dentro l’unico partito rimasto, collaborazionista che più non si può. L’opposizione è naturalmente debole e disunita, perché non deve avere la possibilità di manomettere il programma di governo, impedendo controriforme come quella che riguarda il lavoro. Nessun gruppo di finti oppositori uscirà dal partito, pochissimi voteranno contro i provvedimenti del governo in parlamento. Come detto, ciò che conta è il partito unico, poiché il parlamento si adegua e approva.

Tornando, infine, al parallelo con la società a socio unico, nel caso del partito collaborazionista rimasto solo in Italia, notiamo che il vero proprietario, il vero socio unico che decide e beneficia degli utili, è la famigerata troika, in rappresentanza delle signorie finanziarie, bancarie e assicurative che dominano l’occidente e monopolizzano la decisione politica.

Questa è la democrazia liberale che concretamente esiste in Italia.      

         

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