DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info
MANIFESTO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEMOCRAZIAMMT
“NON ERAVAMO I PIIGS. TORNEREMO ITALIA.”
GUIDARE IL PAESE FUORI DALLA CATASTROFE DELL'EUROZONA
RECUPERARE LA SOVRANITÀ MONETARIA E PARLAMENTARE
SALVARE NELl'IMMEDIATO LE IMPRESE
MANIFESTO DI SALVEZZA ECONOMICA PER l’Italia
I relatori:
Prof. JAMES GALBRAITH, Univ. del Texas, USA
Prof.ssa STEPHANIE KELTON, Univ. Missouri Kansas City
Dott. WARREN MOSLER, Levy Inst. New York, USA
Dott. MARSHALL AUERBACK, INET New York, USA
Prof. ALAIN PARGUEZ, Univ. di Besançon, Francia
e il giornalista PAOLO BARNARD
Questa è roba difficile, ma la spiego facile, perché è drammatica.
Ne il Più Grande Crimine ho raccontato la parte scientemente costruita del piano di spoliazione delle nostre vite. Imprescindibile da sapere, mostruosa e micidiale. Ciò non esclude che i politici e anche i tecnocrati non possano fare cose talmente stupide da essere devastanti. Purtroppo molti giovani pensano in bianco e nero, cioè o tutto è un piano di “illuminati” dotati di diabolica precisione, oppure nulla di ciò che accade sarebbe possibile. Sbagliato.
Oggi purtroppo c’è una mina vagante nell’Eurozona che potrebbe spazzarci via con danni epocali e che è unicamente frutto di pura incompetenza idiota da parte soprattutto della politica tedesca, che poi oggi significa la UE in questa sciagurata trappola dell’euro.
La cosa è complessissima e normalmente ad appannaggio degli esperti, ma voi avete il diritto di sapere e di capire perché ne va della vostra vita, e io di mestiere faccio quello che ve la spiega facile. Partiamo per gradi.
Primo: voi sapete che i singoli ordinari conti correnti bancari sono garantiti dallo Stato fino a una determinata cifra. Ok. Quando fu creato l’euro, che è emesso non più dagli Stati ma dalla Banca Centrale Europea, non si pensò di obbligare la BCE a garantire tutti i nostri conti correnti. Questa funzione fu lasciata ai singoli governi nazionali. Ma questo è un problema. Cioè abbiamo governi che non possono emettere liberamente la moneta che però sono costretti a garantire conti correnti di una moneta emessa da altri. Cioè: era logico che colui che aveva il potere di emettere senza limiti la moneta (la BCE) fossa anche colui che la garantiva. Ma no. Ok. Ciò implica che in caso di grossi guai bancari, i nostri soldi sono di fatto garantiti da un garante (il governo) minorato, per così dire, che non ha la libertà di emettere tutti i soldi per farlo. Grosso problema. Immaginate un crack bancario, tutti che vanno nel panico, corrono in banca a ritirare i soldi. Il governo nazionale può garantirli solo fino a un certo punto. Poi è il caos.
Secondo: quando fu creato l’euro, si stabilì la libera a completa mobilità degli euro in giro per tutta l’Eurozona. Cioè, io che ho un conto corrente a Barcellona posso trasferire i miei soldi su un conto irlandese o tedesco o italiano esattamente come posso farlo da una banca spagnola all’altra. Questa mobilità di applica anche ai trasferimenti su larga scala fra Banche Centrali dell’Eurozona e fra Banche Centrali e banche commerciali. Essa ha un nome preciso nei Trattati europei: Target 2.
Terzo: sappiamo tutti come stanno andando le cose nell’Eurozona. Una catastrofe senza fondo, un disperato arrabattamento degli Stati cosiddetti PIIGS (fra cui noi) per sopravvivere alle Austerità che, con la scusa della crisi dell’euro, ci stanno infliggendo, e che servono solo a distruggere le nostre democrazie, a consegnare le nostre ricchezze nazionali a Francia e Germania, e a schiavizzarci per generazioni sotto il maglio degli speculatori. I cittadini se ne stanno rendendo conto, non tutti siamo ignari. E molti di loro sanno che i loro conti correnti sono solo garantiti a metà, o per nulla. Infatti i dati ufficiali sulle transazioni bancarie in Eurozona ci dicono che è in atto una corsa a trasferire conti correnti di gente dei Paesi PIIGS verso le banche tedesche, viste come porti sicuri per i risparmi dei signori Bianchi, Sanchez, o Saramakis. Ciò accade grazie al Target 2. In termini tecnici questa è già una cosiddetta “corsa sulle banche, bank run”, cioè si corre alla propria banca a prelevare per portare i soldi da un’altra parte. Quando il fenomeno accelera nel panico, è praticamente guerra civile e anche spesso default dello Stato. La Germania è dunque il ricevitore di tutti questi soldi. Ok.
Quarto: va capito che quando il sig. Sanchez trasferisce ad es. 15.000 euro dal suo conto di Barcellona a una banca di Francoforte, ci sono passaggi molto precisi che devono accadere, cioè il ‘clearing’. Cos’è? Ecco: Sanchez fa un bonifico dal Banco Santander che va a un suo conto alla Deutsche Bank. La Deutsche glielo accredita in conto, e finora sono solo numerini elettronici che scompaiono da un c/c al Banco e compaiono in un c/c alla Deutsche, non sono soldi veri. Diventano soldi veri quando la Deutsche chiede al Banco di onorare quel bonifico con euro. Il Banco cosa fa? Pesca 15.000 euro nella sue RISERVE, cioè nel suo salvadanaio che sta alla Banca Centrale Spagnola, e li trasferisce nelle RISERVE della Deutsche. Ok, ora tutto è completo. Clearing fatto (questo accade con qualsiasi pagamento bancario). Sanchez ha i suoi soldi in Germania. Ma cosa accade se la Spagna (o Grecia o Irlanda o Italia…) fa il crack e con essa le sue banche? Chi onora tutti quegli euro spagnoli (o greci o irlandesi o italiani…) che stipano le banche di casa? L’unico organo in grado di intervenire a coprire i buchi è la famosa BCE, che come emissore sovrano di euro può farlo, in teoria, illimitatamente (e in piccola parte lo sta già facendo).
Ultima cosa: considerate che una gran parte dei soldi che stanno nelle banche dell’Eurozona appartengono a gente informata di finanza, cioè non siamo tutti la signora Ida e il signor Piero del piano di sotto. Questi tizi al primo segnale di pericolo si precipitano in banca e fanno un bel Target 2 dei loro soldi in direzione Germania. La notizia non potrà essere tenuta nascosta, e a quel punto anche la signora Ida e il signor Piero faranno la stessa cosa. Panico, bank run e disastro. Ne consegue che i signori tecnocrati della UE, i Draghi, Schauble, Weidmann, ecc., dovrebbero fare di tutto affinché quel segnale di pericolo non parta mai, mai e poi mai. Chiaro? Sembra ovvio, no? Ci arriverebbe un tonno, vero? Eppure no. La Germania sta giocando in modo sconsiderato con una botte di nitroglicerina in bilico dal sesto piano di un palazzo, e sono serissimo a dire questo. Ecco cosa accade.
Sapete che questa Eurozona agonizzante si è dotata di due fondi cosiddetti ‘salva Stati’, l’EFSF e il MES, di cui ho già scritto. Sono due trappole micidiali per favorire il Colpo di Stato Finanziario, ma ora questo non ci interessa. Il fatto è che per gli investitori e per chi maneggia molto denaro, questi due fondi sono divenuti la garanzia che se le cose si mettono male per Spagna o Grecia o Portogallo, bè, forse i soldi per rimediare li tirano fuori l’EFSF e il MES, anche per rimediare ai buchi delle banche (il MES). Naturalmente ci sarebbe anche la BCE che potrebbe intervenire, come detto sopra, ma c’è chi in molte capitali del nord Europa si oppone. Mario Draghi, che ne è il governatore, ha di recente accennato al fatto che la BCE potrebbe invece fare un’eccezione, ma è stato vago finora. Quindi tutti con gli occhi puntati sui fondi EFSF e MES, e mi raccomando che bastino, se no è il panico.
Quando la povera Grecia dovette nel maggio 2010 essere ‘resuscitata’ proprio dal EFSF (in realtà una sciagura), il parlamento della Germania diede l’ok. Ma alcuni politici erano contrari e sfidarono il sì del parlamento tedesco presso la loro Corte Costituzionale. La sentenza diede ragione al Parlamento, ma in essa si legge che ogni futuro esborso del EFSF dovrà essere sottoposto ad approvazione parlamentare. Nel frattempo il EFSF diventava MES, ma il MES stesso necessita di ratifica parlamentare. Cioè: il nuovo fondo di ‘salvezza’, che è l’unica cosa che tiene calmi investitori e ricconi europei, potrebbe essere bocciato dall’influente Germania. Infatti la Corte Costituzionale tedesca si dovrà pronunciare su questo MES nei prossimi mesi, visto che qualcuno a Berlino ha presentato un ricorso contro di esso. Tutti col fiato sospeso, fibrillazione pre bank run. Ma c’è di più.
Molti in Germania sono convinti che sarà il loro Paese a pagare le bollette per la salvezza di sti “Maiali” PIIGS (Spagna, Italia, Grecia, Irlanda e Portogallo). Ma attenzione: sono convinti che se crollassero le banche PIIGS da cui sono arrivati nella banche tedesche tutti quei soldi di correntisti PIIGS per mezzo del Target 2, le banche tedesche si ritroverebbero cariche di miliardi inesigibili. Questo è falso, ma anche eminenti economisti e politici ci credono ciecamente, e hanno una fifa folle. Ogni giorno lo sbraitano sui media, e la fibrillazione prebank run rischia di divenire infarto pieno.
Quindi non è da escludersi che altri faranno ricorso presso la Corte Costituzionale anche per bloccare il Target 2. Ora, il fatto stesso che Berlino stia considerando la bocciatura del MES è di per sé un allarme altissimo per investitori e ricconi. Già sono lì con mezzo piede fuori dalla porta dell’ufficio per fare il bank run. Se poi accadesse… se poi gli si bocciasse anche Target 2…
Non scherziamo. Al primo segnale, anche solo alla prima nervosa dichiarazione di bocciatura, il bank run scatterebbe con una violenza inaudita. Questo significa che le banche spagnole, greche e portoghesi dovrebbero chiudere gli sportelli in pochi minuti. La gente andrebbe nel panico, sarebbe il caos e la violenza, impossibile prevedere la portata del disastro. Ma peggio: il bank run scatterebbe anche in Francia e Italia, in Austria e Belgio di certo. Apocalisse. E non sto affatto esagerando. A quel punto ci potrebbe essere solo una disperata salvezza dalla guerra civile: un intervento colossale di rifinanziamento di tutte le banche saltate in aria, e un intervento di garanzia delle banche a rischio in Francia e Germania (percepite come a rischio, ma non lo sono), con soprattutto un intervento di acquisto dei titoli di Stato dei PIIGS che piomberebbero al totale collasso, da parte della BCE di Mario Draghi.
Ma…
Ma la BCE, che pure tecnicamente potrebbe farlo in due minuti, ha le mani legate dai suoi vincoli legali a non essere prestatore di ultima istanza, ma soprattutto oggi è proprio la Germania del banchiere centrale Jens Weidmann a sbraitare ai quattro venti che mai e poi mai! la Germania acconsentirebbe a una tale azione della BCE. Draghi potrebbe fregarsene, ma lo farà? Se lo chiedono in questi minuti tutti gli investitori che contano, mentre sul piatto sta in bilico la possibilità che esploda nel panico e nella catastrofe del bank run tutta l’economia di milioni di famiglie come noi, e la Germania tira calci a quel piatto ogni giorno.
La follia e l’incalcolabile ignoranza stanno nel fatto che se questi tecnocrati tedeschi, ma anche i nostri e quelli degli altri, capissero che nella realtà le perdite della BCE nello sborsare trilioni di euro sono del tutto virtuali, che essa se le può accollare senza problema perché sono solo blip elettronici che si accumulano in un computer di Francoforte, e che non è assolutamente vero che le banche tedesche subirebbero buchi enormi… se capissero ciò, tutto questo odioso gioco ai sudori ghiacciati, ma soprattutto questa reale possibilità di gettare tutti noi cittadini nella guerra civile e nella disperazione, potrebbero svanire nel nulla in 24 ore. Ma vi rendete conto? Avete un’idea di cosa si sta parlando, di cosa sia per i lavoratori, le aziende, la democrazia un bank run in mezza Europa?
E in ultimo. E sempre nel filone dell’incalcolabile ignoranza e irresponsabilità: ma perché diavolo ci siamo cacciati in questo incubo apocalittico? Perché dobbiamo vivere con le nostre famiglie sedute su una mina vagante così orrenda? Perché non c’è un politico qui che ci capisca qualcosa e che lo gridi in Parlamento? E’ L’EURO! TUTTO QUESTO ESISTE PERCHE’ CI HANNO FICCATI NELL’EUROZONA! Ma siamo pazzi? Ma svegliamoci! Io non ho mai votato Target 2, mai votato EFSF, mai votato MES, ma votato di saltare in aria perché questi signori sono ignoranti o falsari, di vedere i miei concittadini che stravolti dalla paura prendono a calci i vetri blindati delle banche sotto casa. Ma perché? PERCHE’?
Ottobre, 20-21, Rimini. Ottobre 27-28, Cagliari. Salviamoci, ma cosa aspettiamo?
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=423
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=429
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“NON ERAVAMO I PIIGS. TORNEREMO ITALIA.”
GUIDARE IL PAESE FUORI DALLA CATASTROFE DELL'EUROZONA
RECUPERARE LA SOVRANITÀ MONETARIA E PARLAMENTARE
SALVARE NELl'IMMEDIATO LE IMPRESE
MANIFESTO DI SALVEZZA ECONOMICA PER l’Italia
I relatori:
Prof. JAMES GALBRAITH, Univ. del Texas, USA
Prof.ssa STEPHANIE KELTON, Univ. Missouri Kansas City
Dott. WARREN MOSLER, Levy Inst. New York, USA
Dott. MARSHALL AUERBACK, INET New York, USA
Prof. ALAIN PARGUEZ, Univ. di Besançon, Francia
e il giornalista PAOLO BARNARD
A Rimini e a Cagliari, nelle date del 20-21 e 27-28 Ottobre 2012 quattro fra i maggiori economisti internazionali, scuola Modern Money Theory, con a capo il consigliere di Obama James Kenneth Galbraith
· Ci informeranno di come l’Italia può tornare sovrana, prospera, e democratica per il 99% di noi, salvando aziende e occupazione.
· Sfateranno i fantasmi-truffa dei cosiddetti pericoli dell’uscita del nostro Paese dall’Euro.
· Ci daranno gli strumenti concreti per entrare al Ministero del Tesoro a Roma e saper guidare l’Italia fuori da questo incubo.
Salviamoci, ma cosa aspettiamo? Questa è roba difficile, ma la spiego facile, perché è drammatica.
Oggi purtroppo c’è una mina vagante nell’Eurozona che potrebbe spazzarci via con danni epocali e che è unicamente frutto di pura incompetenza idiota da parte soprattutto della politica tedesca, che poi oggi significa la UE in questa sciagurata trappola dell’euro.
Ma…
Ottobre, 20-21, Rimini. Ottobre 27-28, Cagliari. Salviamoci, ma cosa aspettiamo?
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