DONNA MARIA RANDACCIO PRESIDENTE!
Vàturu Erriu Onnis Sayli
Donna M. R. Randaccio |
La storia che arriva da lontano, memore dei conflitti e delle imposizioni a partire dagli antichi romani, ove si dichiarano le nostre sconfitte...
"Alla fine dei due anni di guerra – furono uccisi 12 mila (sardi) nel 177 e 15 mila nel 176- nel tempio della Dea Mater Matuta a Roma fu posta dai vincitori questa lapide celebrativa, riportata da Livio: “Sotto il comando e gli auspici del console Tiberio Sempronio Gracco la legione e l’esercito del popolo romano sottomisero la Sardegna. In questa Provincia furono uccisi o catturati più di 80.000 nemici.........La storia dovrebbe insegnare alle classe dirigente politica sarda, le strade da percorrere per come amministrare e dare sviluppo economico al territorio senza essere servi di servi sempre proni e ben disposti a dare i servigi ai colonizzatori o padroni del tempo, oggi necessitiamo di tempo nuovo , tempus benidori, pro sa vittoria.
La premessa iper-veloce sui fumi accecanti, da lacrime e sangue sulla storia sarda, sono citati per dire che abbiamo bisogno di una NUOVA classe dirigente che rispetti l'identità , la tradizione, l'autonomia quella sprecata in questi ultimi sessant'anni, abbiamo bisogno di indipendenza politica economica e sociale.
I tempi dei politicanti sardo-italioti sempre pronti a cogliere l'attimo degli eventi per essere servi "consoli romani" è giunto al capolinea, perciò scendete dal treno che finora vi ha cullato ed accomodatevi sulla panchina dell'oblio dell'inettitudine.
Il cambiamento per questa natzione senza stato è alla portata di mano, a primavera ci saranno le elezioni in Sardinya, le truppe cammellate dei partiti italioti già si apprestano a elargire il solito verbo sacramentale dei trenta denari per la ricostruzione, l'accapparrazione dei voti per la loro perpetuazione in questo tempo di potere temporale.
Eppur si muove........
Pare che questi conti stiano per essere travolti nell'immaginario collettivo sardo, impegnato a trovare la via d'uscita da questa narcosi decennale imposta dai servi sardo-italioti, fino ad ora.
Il fermento generale in tutti i territori o "contades" è evidente, i movimenti vivi che rivendicano la ZF Zona Franca , denuncia il bisogno della nostra terra di risorgere dalla tribolazione che ci è stata imposta finora dalle parti avverse alla nostra autodeterminazione;
Nell'aria si sente un forte profumo di cambiamento nei sardi, che, stanchi di aspettare il momento della riappropriazione del loro diritto ad amministrarsi senza dovere nulla a nessuno se non che al nostro popolo, finalmente si "atobiant" incontrano per costruire il loro futuro.
Donna Maria Rosaria, bella presenza di donna matura, ha le idee chiare, ha conoscenza profonda delle leggi dello stato, intendenza di finanza, sulla ZF ed extradoganalità, traccia la strada di attraversamento del deserto espiatorio, purificazione di tutti i movimenti politici sardi, che vogliono assieme cambiare la storia passata;
E' necessario, è dovuto alla nostra terra, che ogni uomo donna e giovine dio Sardinya, si impegni per la riuscita della tracciatura della nostra libertà e si prodighi per essa.
Intendiamo dire che tutti i movimenti oggi in essere in questa terra trovino l'accordo politico affinché alle prossime elezioni della RAS si dia la svolta necessaria al rilancio ed alla rinascita di questa martoriata e sfruttata terra.
Guardiamoci intorno e vediamo, cosa si muove ora per raggiungere questo intento?
A settembre si è svolta l'assemblea per la costituzione del Fronte Unitario Indipendentista, in campo già prima abbiamo il soggetto politico sostenuto dalla Murgia e da ProgReS, Sardegna Possibile, mancano altri soggetti, dove sono gli altri movimenti?
Vediamo se ci siamo, MERIS, gli Artigiani e le Partite Iva, i Zona Franca, Unidos, Soberania, 5° Moro, Fortza Paris, vari movimenti sociali locali, Movimento Pastori Sardi(?), SNI(?), laboratorio gallura, indipendentistas sardus, movimenti identitari, Sis.ma(?)... stanno lavorando per la costituzione di questo nuovo soggetto politico identitario?
Se si, crediamo che la situazione ponga le basi di partenza ad una nuova situazione abbastanza larga, magari al suo interno ci si vedrebbero bene anche quei movimenti che pur attivi nella nostra terra, si sono posti ai margini e attendono il tempo per aggregarsi ad una situazione larga e seria pronta a portare in Consiglio RAS i nostri rappresentanti che cambieranno il futuro della nostra natzione, ove si potrà intravedere la costituzione della nuova statualità sarda.
La questione sarda sta in termini contradditori;
da una parte, movimenti, che come abbiamo appena detto si stanno incontrando per dare vita ad un nuovo soggetto politico in grado di poter competere con queste regole dure poste in campo dai servi italioti che non vogliono opposizioni in campo;
essi, sperano che con la legge elettorale a sbarramento del 10% raggiungono il loro intento di fare piazza pulita di qualsiasi intruso fuori dal sistema.
Restano fuori diversi soggetti che si definiscono indipendentisti, natzionalitari , sovranisti e federalisti;
Certo, di bene alla nostra terra, visto la legge che è stata messa in campo per ostacolare una rinascita delle forze autoctone, non fa.
Però siamo curiosi di sapere cosa vogliono fare forze come iRS, Partito dei Sardi (Maninchedda e Sedda), Rosso Mori, Sardegna Libera, PSdAz...
Dai commenti sui vari giornali sardi e dalle cose che si intravedono su FB o internet pare che questi soggetti che si definiscono indipendentisti , sovranisti, e federalisti si stiano prostrando per essere accetti nel PD della Barracciu, un bel dire d'essere così o pomì per riverlarsi poi di essere solo alla rincorsa delle poltrone?
NOI ci auguriamo che queste forze politiche storiche abbiano un forte senso di responsabilità e ci pensino bene prima di affiancarsi o accodarsi a questo partito che ha fatto sempre l'interesse dell'Italia e non del nostro paese, ricordatevi dell'errore che fece Emilio Lussu padre del PsdAz, e della natzione sarda, che si fece , fagocitare dal PCI, non fate lo stesso errore VOI oggi.
Chiediamoci , dove si crede di andare, se prima si predica l'indipendenza per poi razzolare nel pollaio del PD?
Forte è colui che fa conto delle proprie forze e prova con altri della stessa idea ad osare.
Ecco perché vediamo nella possibile candidatura di Donna Maria Rosaria Randaccio una vera alternativa, forte ed auspicabile per il governo della nostra terra!
Visto i termini della questione e gli ostacoli posti dal nostro avversario italiota, per non sottostare agli invasori e colonialisti di antica memoria storica che abbiamo rammentato all'inizio, lanciamo un appello a tutti i movimenti sardi che si stanno già incontrando unitariamente di fare una proposta di unità aperta a tutti da: Progetto Sardegna, al Fronte Unidu Indipendentista, ed ai movimenti che ancora stanno navigando senza porto in cui attraccare , di unirsi e mettere da parte le differenze ideologiche , perché la nostra terra ha bisogno di VOI tutti, portare i nostri candidati dentro il Consiglio Regionale è oggi possibile solo se siamo uniti, perché la vittoria della nostra causa, sia alla portata di tutti i sardi liberi e della nostra amata terra!
PRO SU BENI DE SA SARDINYA DONNA MARIA ROSARIA RANDACCIO PRESIDENTI EST POSSIBILI!
Prima di votare questa donna mi sparo!!
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