Siamo qui a piangere la strage di uomini donne e bimbi morti in questa disgrazia , voluta.
La situazione che emerge dalla "bomba d'acqua" che è stata gettata sulla Sardinya è di proporzioni colossali, la nostra non può che essere una critica severa alle autorità preposte che non hanno pensato alla protezione civile , ma a loro dire hanno diramato messaggio di pericolosità meteo.
La cosa che detestiamo è dover ragionare sempre a "pustis" , detto alla sarda, dei disastri fatti dal MALGOVERNO che negli anni si è insediato alla RAS;
l'incompetenza si rivela come il leit motive di questi politicanti del malaffare sardo-italioti sempre preoccupati ad arricchirsi il più possibile e lasciare le nostre genti in balia degli eventi ("esperimenti"?) climatici.
Mancano come sempre i responsabili di tanti anni di mancata manutenzione del territorio, di progettazioni di ponti e strade che non tenevano conto delle esigenze idrogeologiche del territorio, non lasciando gli spazi dovuti ai torrenti ed ai fiumi; hanno lasciato costruire in ex paludi, in depressioni sotto il livello accettabile della abitabilità , l'indecente rincorsa ai voti ha generato ampli settori di favoritismi che le morti d'oggi sono l'effetto di queste speculazioni politiche.
Abbiamo bisogno di risanare il territorio , ma prima di tutto la classe politica oggi corrotta e in malafede;
Senza una nuova classe dirigente sarda che faccia l'interesse della nostra terra e del nostro popolo è impossibile cambiare registro, ne dobbiamo essere consapevoli e coscienti;
ricordiamoci che tutto il male che abbiamo subito non viene solo per nuocere, se ci porta alla giusta riflessione e al cambiamento di regime;
se questo immane disastro è voluto, dalla mala-politica, NOI vogliamo cambiare politica per VIVERE nella sicurezza!
Leggiamo quanto segue poiché ci permette di farci un'idea di cosa è successo sulla nostra amata terra.
SA Defenza
Unionesarda
20 luglio 2002
L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»
Il Governo bombarda le nuvole
Con dieci milioni di euro pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentativo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)
Da facebook i comenti di persone impegnate nella lotta contro l'inquinamento da geoingeneria e chemictrails
Rosario Marcianò :
20 luglio 2002
L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»
Il Governo bombarda le nuvole
Con dieci milioni di euro pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentativo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)
Da facebook i comenti di persone impegnate nella lotta contro l'inquinamento da geoingeneria e chemictrails
Rosario Marcianò :
"Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale. Si noti il cono con origine sulle coste dell'Africa. Nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno. Non a a caso il fenomeno indotto è stato chiamato "Cleopatra" I meteorologi e le autorità preposte mentono!"
DA FACEBOOK
I meteorologi hanno parlato di un fenomeno dalla portata millenaria! Cioè qualcosa che non ha precedenti documentati nella storia! ormai noi che seguiamo questi fenomeni sappiamo che non sono più naturali già da tempo ... un anno tocca alla sardegna poi la sicilia, liguria, toscana, Piemonte e così via... altro che fenomeni millenari ... piogge da oltre 400 mm in poche ore sono delle vere e proprie bombe ... è un attacco vero e proprio ... è da metà ottobre che bloccano i flussi normali di aria fredda da nord evitando la mescola naturale nell'atlantico ... ovvio che questo comporta un elevato surriscaldamento dell'area mediterranea con conseguente bomba quando decidono di aprire un varco e indirizzare le correnti di aria fredda in dei punti precisi ... ormai non ci caschiamo più ... sono degli attentati veri e propri ... il tutto unito ad una indecente manutenzione dei corsi d'acqua e una speculazione edilizia esagerata, causano vittime ogni anno ... senza sosta ...
http://www.tanker-enemy.tv/giant-cloud-nasa-machine.htm
http://ia600706.us.archive.org/29/items/RosarioMarcianSuRadioIes28Ottobre2011/RadioIes-IntervistaARosarioMarcian28-10-2011.mp3
la segnalazione dei soliti disinformatori notoriamente pagati per questo scopo chiamati anche troll, segnalano alle autorità le anomalie atmosferiche denunciate su facebook che a loro paiono diffamazioni;
mentre sappiamo bene che Rosario Marcianò è persona consapevole studiosa e veritiera sulla realtà di questi fenomeni artificiali, persona degna di fede ed autorevole, e ciò che denuncia da anni pubblicamente è l'evidenza delle manipolazioni meteo .
Comitato Sardo scie chimiche
La Manipolazione climatica è oramai un dato di fatto,dalla Storia ai tempi moderni si sono fatte sperimentazioni in atmosfera più o meno Top Secret, grazie alle teorie di Tesla che furono rubate rielaborate e adattate in progetti di natura bellica, come HAARP.
Il termine HAARP è da leggersi per esteso come "High-frequency Active Auroral Research Project" (Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza)La nascita di HAARP risale al 1987, quando il consulente dell'Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò le sue intuizioni derivate da un brevetto dell'inventore Croato Nicola Tesla (1856-1943) denominato "Metodo ed apparecchiatura per l'alterazione di una regione dell'atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre" numerato U.S. Patent #4.686.605.
Esistono dunque uno e oramai più di un impianto di antenne nel Mondo,dediti solamente ad accumulare e sprigionare milioni di WATT di onde ELF sulla ionosfera per poter modificare il clima.
Dal progetto"Popeye" utilizzato nei conflitti come in Vietnam,irrorando sostanze chimiche come ioduro d'argento per provocare piogge intense,meglio conosciuto come "cloud seeding",
al "Progetto R.F.M.P. V.R.T.P.E." usata dalla Marina Statunitense nei recenti conflitti sia in Arabia Saudita sia in Iraq",irrorando in atmosfera sostanze igroscopiche ed estremamente elettro conduttive, come il Bario, TrimetilAlluminio e Gel di Silicio, per formare una sorte di "antenna infinita" per le Frequenze Radio,usate dai Militari nel campo della sorveglianza, della guida a distanza di missili e droni, nella trasmissione di segnali Radar ed in sistemi d'arma a radio frequenza!
Purtroppo tutte queste tecnologie hanno un prezzo che tutti noi in termini di SALUTE stiamo pagando,sia per sostanze chimiche che quotidianamente inaliamo sia per inquinamento elettromagnetico al quale siamo sottoposti contro la nostra volontà!
La RAI finalmente e stranamente,fa informazione corretta,a nostro avviso perché si è raggiunta la consapevolezza che non si può più mentire o nascondere una realtà visibile quotidianamente dalla popolazione oramai consapevole...
Vorremmo ipotizzare che questo fa parte di un piano per rendere consapevole la popolazione e prepararla al peggio
Paolo Maninchedda scrive:
L’imbroglio della Protezione civile
20 NOVEMBRE 2013
Ho contestato duramente la posizione del prefetto Gabrielli, il quale ha scaricato ogni responsabilità sui sindaci e sulle istituzioni del territorio.
Ho contestato in particolare la genericità dei bollettino di vigilanza meteo.
Un giornalista mi ha fatto notare che ero stato impreciso.
Sono andato a ricontrollarmi tutti i bollettini del giorno 17, 18 e 19.
Ho scaricato le cartine che visualizzavano il rischio.
Mentre facevo questa operazione, la cartina del giorno 18 novembre ha cambiato aspetto.
Fino a poco prima delle 16.00 di oggi questa era la cartina delle previsioni del giorno 18:
Ho contestato in particolare la genericità dei bollettino di vigilanza meteo.
Un giornalista mi ha fatto notare che ero stato impreciso.
Sono andato a ricontrollarmi tutti i bollettini del giorno 17, 18 e 19.
Ho scaricato le cartine che visualizzavano il rischio.
Mentre facevo questa operazione, la cartina del giorno 18 novembre ha cambiato aspetto.
Fino a poco prima delle 16.00 di oggi questa era la cartina delle previsioni del giorno 18:
Dalla cartina si evince chiaramente che la Sardegna è colorata col blu del rischio elevato, non col viola del rischio molto elevato. Pochi minuti dopo le 16.00 di oggi la cartina del 18 novembre cambia aspetto. Eccola qua linda e pinta:
Come vedete adesso abbiamo una cartina con un’area con rischio molto elevato.
Giudicate voi. Avevo ragione a sospettare che dietro l’aggressività del prefetto Gabrielli ci fosse una lunghissima coda di paglia di uno Stato non solo assente ma anche imbroglione.
Giudicate voi. Avevo ragione a sospettare che dietro l’aggressività del prefetto Gabrielli ci fosse una lunghissima coda di paglia di uno Stato non solo assente ma anche imbroglione.
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