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domenica 26 gennaio 2014

ELEZIONI IN SARDINYA: GIGI SANNA PRESIDENTE MOVIMENTO ZONA FRANCA, A MANU TENTA

GIGI SANNA PRESIDENTE DEL MOVIMENTO ZONA FRANCA : A MANU TENTA.

Vàturu Erriu Onnis Sayli

Mandiamo a casa tutti questi politici, 
No alla casta che si mette i soldi in tasca.


Professor Luigi Amedeo  noto Gigi Sanna 
Sabato sera , Santa Giusta, a mezza strada circa,  tra il nord ed il sud della Sardinya, il professore Gigi Sanna a capo del Movimento Zona Franca chiama all'adunata le sue  "armate" composte di persone impegnate in ogni parte del paese sardo nella lotta per i riconoscimento del FREE ZONE , per reclamare la fiscalità di svantaggio che sarebbe dovuta alla Sardinya, e per giocare una partita importante in queste prossime elezioni del 16 febbraio per la regione sarda RAS. 


Basilica di Santa Giusta
La Basilica di Santa Giusta è uno dei monumenti più significativi dell'intero patrimonio artistico sardo. La data di costruzione non si conosce con precisione, ma, si può collocare per via ipotetica nella prima metà del XII secolo (1140 ca.), al suo interno sono conservate le reliquie della Santa che dona il suo nome alla città, in cui è stata presentata la lista elettorale del movimento ZF di Gigi Sanna. 

L'analisi del professore è incalzante e mette in evidenza le incongruenze e i meriti dei vari candidati presidenti, Cappellacci , candidato del centrodestra italiota, è riconosciuto come il furbetto che si dipinge da "democristiano" e che strizza l'occhiolino alla chiesa; 

Pigliaru il dotto universitario, candidato del centrosinistra italiota, omini "cun anima frida"; Pili ex Presidente in quota PdL oggi corre con Unidos, che a motivo della sua storia politica è definito "uno che predica bene ma razzola male"; 

Pier Franco Devias del Fronte Unidu Indipendentista ne ha parole di stima e ammirazione per il coraggio di essere andati alle elezioni con le loro forze senza essersi infarinato nei partiti italioti; così ha anche parole di stima e ringrazia con calore il valoroso segretario di Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu,  per avere rinunciato alla candidatura alle elezioni a motivo del fatto di non essere riuscito a convincere altri soggetti in un'alleanza dell'area indipendentista fuori dai partiti italioti; soggetti che invece  sono caduti nella rete delle sirene italiote: candidati, di iRS in primis Gavino Sale, poi Sedda Partito dei Sardi e Zuncheddu di Sardigna Libera in lista con SEL;   Michela Murgia di Sardegna Possibile, persona molto valida  ed ecletica, donna intelligente, a cui guarda con stima ed ammirazione, a una possibile futura alleanza, in cui include anche Devias .




Il punto di vista del professore Gigi Sanna si può sintetizzare in queste parole:
Per un economista come il Prof. Pigliaru, non voler riconoscere i vantaggi della Zona Franca è, come per un medico, proibire gli antibiotici in caso di grave infezione batterica.
Il fatto che il suo antagonista di destra, si sia appropriato indebitamente di un tema politico che noi del Movimento Zona Franca con “Gigi Sanna Presidente” abbiamo lanciato più di un anno fa e l’abbia volutamente trasformato in tema elettorale adottando i suoi metodi di “letargo operativo”, non può essere il motivo per dire che la Zona Franca sia una cosa “utopistica e demagogica”.
Il designato ex governatore Cappellacci è, solo la persona meno adatta a fare la Zona Franca, considerate le sue poco edificanti esperienze di “detto e mai fatto”. Il Prof. Pigliaru, che è una persona preparata, ma arrivato per caso a capo di un partito di burocrati eccellenti e capobastone (parole loro) con candidati indagati nelle liste, dovrebbe saper cogliere queste differenze.
Quando il Prof. Pigliaru, da noi più noto ormai come Montipigliaru, dice che: “fa fatica a capire perché s’insiste tanto sulla Zona Franca Integrale” e che: “se uno vuole un territorio con tasse al minimo e con servizi pubblici anch'essi al minimo, basta soltanto dirlo” pare viva in un altro universo. Gli facciamo notare, visto che nella torre di avorio accademica non ci sono finestre per osservare la realtà popolare, che qui paghiamo le tasse al massimo, ma i servizi pubblici sono al minimo, se non addirittura inesistenti.
Se le zone franche di questo mondo, nelle loro più svariate forme di applicazione per corrispondere ai fabbisogni specifici di sviluppo di chi le applica, sono poi cosi deleterie, perché tutti coloro che vivono in quelle zone franche stanno meglio di noi? Perché pagano meno tasse e godono di servizi migliori dei nostri? A Livigno si guadagna bene e l’autobus è gratis. Alle Canarie (Zona Franca fiscale), un imprenditore paga il 4% di tasse sugli utili se investe e crea posti di lavoro. Gli ospedali alle Canarie sono eccellenti e non hanno nemmeno liste di attesa.
Certo è che alle Canarie, i grandi centri dei “servizi burocratici” non ci sono, forse sono quelli i servizi di cui parla Montipigliaru. Noi di quelli però, ne facciamo volentieri a meno, perché anche noi vorremmo aprire un’impresa in un giorno, così come fanno a Tenerife. Caro Montipigliaru: lasciaci vivere in queste zone “utopistiche e demagogiche”!n movzf
I lavoratori e giornalisti dell'emittente sarda Sardegna Uno chiedono la solidarietà al movimento ZF, oltre alla richiesta di una presa di posizione a loro favore; essendo  scioperanti già da decine di giorni , e non trovando il favore dei media e dei partiti a loro favore chiedono visibilità, atti di sostegno alla risoluzione della loro situazione di difficoltà lavorativa per la conservazione del loro posto di lavoro, messo in dubbio dopo la vendita dell'azienda ad altra proprietà. 

Il Movimento Zona Franca è il soggetto che a distanza di anni ha preso il posto di quei giovani sardi intellettuali pieni di passione, che nel 1981 dentro il Partito Sardo rivendicavano un salto di qualità del loro partito per un cambiamento , già allora anticasta, con la mozione entusiastica piena di forte idealità e connotazione indipendentista.

Nelle parole di Gigi Sanna, sono enumerati i meriti di molti uomini valorosi della storia sarda, da Lussu a Gramsci, a Simon Mossa a Michele Columbu fino all'umanista insegnante negli anni sessanta presso l'Università di Cagliari Aldo Capitini e molti altri.

I tempi in cui viviamo sono tempi difficili, a motivo della grave crisi economica in cui ci hanno portato i partiti italioti che hanno rinunciato alla sovranità dello stato per darlo in amano a degli autentici manigoldi della Troika.


nomi di caduti nell'oblio del suicidio

Le difficoltà delle famiglie sarde e delle aziende e delle persone sono manifeste e lo dimostrano i molti suicidi che abbiamo nella nostra terra.

La disperazione è grande, e non si può non tenerne conto, al buio della difficoltà e della disperazione si contrappone il motivo solare proposto dal movimento ZF de "su ballu tundu" il tipico ballo sardo che riconosce nel circolo del motivo solare di antica memoria nuragica della vita e della speranza di un nuovo giorno pieno della luce pregna di umanità di solidarietà  e di gioia nel magico cerchio della vita.

Così le disperate grida nel buio della solitudine che si ergono a nuovi capisaldi della modernità dello stato italiota menefreghista,  che pensa esclusivamente non al bene del popolo che lo ha stabilito e instaurato al potere della nazione, ma prono e desto a preservare in esclusiva i diritti delle élite private e se ne sbatte altamente dei problemi dei popolani.
il buio della disperazione è rappresentato dal maniacale pensiero del suicidio
e le genti e le nazioni si chinano alla strage qutidiana che passa inosservata nei media del grigiore del pensiero unico italiota dipendente UE.

Solo la voce flebile ma inflessibile dei movimenti popolari che si ode nelle orecchie delle persone affrante e debilitate da questo sistema corrotto e qualunquista agisce  spera e ripone fiducia nella resurrezione della politica con la P maiuscola;  si indignano e alzano in alto il loro sentimento popolare e corale in un unisono e forte intento che sale alto nei cieli e reclama il cambiamento di governo, di un governo logoro dagli scandali, dagli interessi personali della casta e dalla servitù ai mercanti del lusso e degli interessi multinazionali e militari.


E' con il movimento popolare che si ottiene la possibile liberazione con la parola liberatoria riportata: ORA BASTA!



Lo slogan iniziale del movimento diviene finalmente visibile e percorribile, sa "manu tenta", la mano tesa per far aggrappare  tutti i diseredati e caduti nella depressione piscofisica determinata da quella diretta dall'economia di questo sistema malato  e al servizio del nulla, è porta affinché tutti i provati e angustiati da questo malgoverno ipocrita del malaffare possano ricorrerVi ed essere salvati dal buio solitario.







             Lista dei candidati del Movimento Zona Franca

CARBONIA-IGLESIAS
Suella, Francesco
Scanu, Angela
Tiragallo, Antonio

OLBIA-TEMPIO
Congiu, Pasqualino
Salciccia, Diego
Sanna, Gianfranco
Brandanu, Janette
Quercia, Lucia

SASSARI
Galasso, Mario
Ledda, Sabrina Dania
Simula, Piero
Cadoni, Gian Paolo
Fenu, Ettore
Mereu, Angela
Mura, Graziella
Catgiu, Francesco
Zolo, Paoletta
Secci, Marco

ORISTANO
Scibilia, Carla
Atzori, Maria Vittoria
Manca, Sandro
Mestroni, Alessandro
Poddi, Carlo
Canneddu, Ivo







CAGLIARI
Baldino, Anna Maria
Anselmeti, Giuseppina
Marini, Giuseppe
Lai, Gianpaola
Garraffa, Vincenzo
Masala, Vittorio
Ciarpi, Gabriele
Pusceddu, Maria Cristina
Carrus, Cristian
Deiana, Francesco
Coghe, Mario
Marras, Margherita
Mundula, Gian Luca Giulio
Coghe, Dino
Scanu, Alessandro
Mallus, Daniela
Mascia, Marco
Loi, Pietro

NUORO
Rubanu, Mario
Zola, Stefano
Bacchitta, Chiara
Nurchis, Tommasina
5. Pischedda, Antonio

OGLIASTRA
Conciatori, Monia 
Garau, Oscar






Il programma elettorale del movimento Zona Franca

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