Lo storico tedesco Michael Pesek: la politica USA è una “fossa piena di serpenti”
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In una lettera aperta, pubblicata dal sito Antiwar, lo storico Michael Pesek ha esortato il presidente dell'Ucraina a prendere con cautela il sostegno che sta ricevendo da parte degli USA.
Pesek paragona Poroshenko ad alcuni dittatori portati al potere nel passato dagli Stati Uniti, in particolare a Saddam Hussein con le cui mani la CIA americana, negli anni '60, ha rovesciato il regime di Abd al-Karīm che era in rapporti troppo stretti con l'Unione Sovietica. Negli anni '80 Hussein, già in qualità di presidente dell'Iraq, aveva con Washington un rapporto di alleanza, ma poco dopo la disgregazione dell'URSS l'atteggiamento degli USA è cambiato, tanto che Hussein è diventato un nemico e alla fine è stato ucciso.
Lo storico aggiunge che il presidente ucraino può continuare a stringere la mano ai politici americani, ma non saprà mai quello che pensano davvero di lui.
La politica degli USA, scrive Pesek, è una "fossa piena di serpenti": in questa politica sono coinvolte moltissime agenzie e istituzioni, sul ruolo delle quali Poroshenko non saprà mai la verità, mentre il presidente degli Stati Uniti, nonostante tutte le apparenze, è soltanto un moderatore.
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Lo storico tedesco Michael Pesek ha scritto una lettera aperta a Petr Poroshenko, mettendolo in guardia contro la “relazione amorosa” (love affair) con gli USA, in quanto l’atteggiamento di Washington nei confronti del presidente ucraino potrebbe cambiare in pochissimo tempo.
In una lettera aperta, pubblicata dal sito Antiwar, lo storico Michael Pesek ha esortato il presidente dell'Ucraina a prendere con cautela il sostegno che sta ricevendo da parte degli USA.
"Ora che Lei sta per diventare uno stretto alleato degli USA… mi sento di avvisarLa che non sarà probabilmente l'inizio di una lunga relazione amorosa che finisce inevitabilmente con un conto in banca pieno di dollari, un esercito equipaggiato con quanto di meglio c'è per uccidere i Suoi nemici, una piacevole sensazione di sicurezza perché i consiglieri americani avranno insegnato alla vostra gente di sbarazzarsi degli oppositori, e un lungo applauso del Consiglio di sicurezza dell'ONU a tutto quello che Lei potrà dire contro la Russia o contro altre forze a Lei scomode", — scrive lo storico tedesco.
Pesek paragona Poroshenko ad alcuni dittatori portati al potere nel passato dagli Stati Uniti, in particolare a Saddam Hussein con le cui mani la CIA americana, negli anni '60, ha rovesciato il regime di Abd al-Karīm che era in rapporti troppo stretti con l'Unione Sovietica. Negli anni '80 Hussein, già in qualità di presidente dell'Iraq, aveva con Washington un rapporto di alleanza, ma poco dopo la disgregazione dell'URSS l'atteggiamento degli USA è cambiato, tanto che Hussein è diventato un nemico e alla fine è stato ucciso.
"Lezione imparata? Può sterminare tanti nemici degli USA quanti è in grado di eliminare, può vendere le risorse naturali del Suo paese, ma ciò non servirà a proteggerLa, quando la tempesta americana cambierà direzione", — scrive Pesek.
Lo storico aggiunge che il presidente ucraino può continuare a stringere la mano ai politici americani, ma non saprà mai quello che pensano davvero di lui.
La politica degli USA, scrive Pesek, è una "fossa piena di serpenti": in questa politica sono coinvolte moltissime agenzie e istituzioni, sul ruolo delle quali Poroshenko non saprà mai la verità, mentre il presidente degli Stati Uniti, nonostante tutte le apparenze, è soltanto un moderatore.
"In questo tenebroso mondo dell'impero che si considera indispensabile e prescelto da Dio, Lei è quello che è: un outsider, un idiota che può essere utile nei suoi giorni migliori, ma quando cambieranno le priorità degli USA, o quando avranno perso l'interesse per Lei, sarà solo un peso", — riassume lo storico tedesco.
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