Home

venerdì 20 aprile 2018

IL MONDO È SOMMERSO DALLA PLASTICA, RIDIMENSIONIAMONE LA PRODUZIONE CON DIVIETI SPECIFICI COME IN GRAN BRETAGNA, RILANCIAMO E USIAMO LE FIBRE NATURALI !

IL MONDO È SOMMERSO DALLA PLASTICA, RIDIMENSIONIAMONE LA PRODUZIONE CON DIVIETI SPECIFICI COME IN GRAN BRETAGNA, RILANCIAMO E USIAMO LE FIBRE NATURALI !


Il mondo è sempre più invaso dalle plastiche , quel che c’è parso di primo acchito, negli anni sessanta,   una rivoluzione industriale economica e sociale con le molte applicazioni di queste materie  plastiche nei vari settori economici e industriali , oggi si rivela una condanna per la natura e per l’uomo stesso.

La produzione industriale spingeva queste plastiche in ogni dove, buste , imballaggi, contenitori , ed oggi pure vestiti , vedi i pile , o le giacche a vento e molte altri vestiari, l’industria automobilistica ha espanso il suo uso e pure le massaie sono munite delle borse di plastica usa e getta ,; plastiche che il governo italiota del PD di Renzi ha ulteriormente spinto il consumo per favorire le amicizie di produttori industriali, ricordiamo lo scandalo dell’accise di 2 cent sui sacchetti peseudo-degradabili al 40% per frutta e verdura imposta nei mesi scorsi ai consumatori, meglio sarebbe stata diffondere l’uso dei sacchetti di carta riciclata non inquinanti , la plastica ha invaso di fatto il mondo e gli oceani con queste immense isole di rifiuti plastici ne sono l’espressione peggiore di questo inverecondo problema dell’umanità.

Il problema è notevole , nonostante l’impegno dei cittadini nel differenziare i rifiuti, resta la questione smaltimento , come vediamo i britannici legiferano per bandire le plastiche di minime proporzioni come le cannucce da bibita i minuti supporti plastici del cotton fioc, dal 2019, ovviamente si tenta di porre argine all’invasione e deturpamento del mondo animale sia terra-acqueo che volatile; ma viste le produzioni di rifiuti in continuo aumento è difficile vedere un a svolta seria all’orizzonte




 Guerra alla plastica! L’ha dichiarata il Regno Unito. 
Guerra ai rifiuti di plastica usa e getta. E tanto per cominciare, semaforo verde al loro riciclo in tutti i campi, anche i più sorprendenti. Noi di CorriereQuotidiano.it abbiamo già documentato la sensibilità mostrata dagli inglesi sul tema, come in questo articolo pubblicato pochi giorni fa: Londra rifà le strade con la plastica riciclata.
Ora il Regno Unito compie un altro passo avanti. Durante la riunione dei Paesi del Commonweatlh (quasi tutti ex colonie come India, Australia eccetera) in corso in questi giorni a Londra, il governo di Theresa May ha deciso di bandire, dal 2019, tutti i prodotti di plastica “usa e getta” come le cannucce per le bibite, i bastoncini per mescolare i cocktail, i cotton fioc e tanti altri.  cq 24 plastica



La natura trova le soluzioni ai danni dell’umanità

Una soluzione definitiva per questo inquinamento di plastiche pare ci sia e va oltre la giusta legge britannica di bandire tutti i prodotti di plastica ” usa e getta”…

Infatti degli scienziati della University of Portsmouth, hanno scoperto per caso un enzima che divora letteralmente la plastica, ecco una possibile soluzione per smaltire queste montagne di plastiche depositate temporaneamente nei vari centri riciclaggio e smaltimento.
Primo piano nella foto a sx : immagine al microscopio elettronico di enzima degradante della plastica PET. 

I ricercatori hanno dato una svolta quando esaminando la struttura di un enzima naturale che si pensa si sia evoluto in un centro di riciclaggio dei rifiuti in Giappone, consente a un batterio di degradare la plastica trasformandola in una fonte di cibo.

Tutti possiamo giocare un ruolo significativo nell’affrontare il problema della plastica, ma è la comunità scientifica che alla fine ha creato questi” materiali meravigliosi “, ora bisogna utilizzare tutta la tecnologia a disposizione per sviluppare soluzioni reali.   

Il PET, brevettato come plastica negli anni ’40, non è mai esistito in natura per molto tempo, quindi il team ha deciso di determinare come si è evoluto l’enzima e se fosse possibile migliorarlo.

L’obiettivo era quello di determinare la sua struttura, ma alla fine hanno fatto un ulteriore passo avanti e hanno accidentalmente progettato un enzima che era ancora meglio nello scomporre la plastica PET.

La coincidenza fortunata spesso svolge un ruolo significativo nella ricerca scientifica fondamentale e la nostra scoperta qui non fa eccezione“, ha affermato la professoressa McGeehan.

Sebbene il miglioramento sia modesto, questa scoperta inaspettata suggerisce che c’è spazio per migliorare ulteriormente questi enzimi, avvicinandoci a una soluzione di riciclaggio per la montagna in continua crescita di plastica scartata“. uopnews

L’importanza delle fibre naturali


Aumenta anche da parte dei consumatori l’interesse per i materiali naturali e le fibre vegetali, non pericolose per la salute e riciclabili.

Le fibre naturali offrono all’industria nuove opportunità e nuove scelte. II loro carattere innovativo e la loro immagine positiva hanno risvegliato l’interesse di un gran numero di aziende nei più svariati settori dell’economia, e non va nemmeno trascurata la possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Oggigiorno l’agricoltura deve affrontare problemi di sovrapproduzione dei prodotti agricoli a destinazione alimentare, con prezzi in discesa libera.

Le fibre naturali rinnovabili offrono nuove opportunità senza dover correre dei rischi sconosciuti. In linea generale si sa come coltivare le piante da fibra locali. Dato che si tratta di materie prime riproducibili, si possono fare contratti a lungo termine con le aziende industriali. 

Fibre naturali quali la canapa e il lino possiedono delle proprietà straordinarie, per esempio alta resistenza, un alto grado di elasticità con bassa densità, che rendono molto interessante l’impiego di queste fibre nel campo tecnologico. Così per esempio l’industria dell’automobile è sempre più interessata all’impiego di parti realizzate con queste fibre. I vantaggi tecnologici e di qualità non si discutono più:
  • smorzamento del suono
  • punti di rottura senza filo (riduzione delle lesioni in caso di infortuni)
  • basso peso
  • le strutture complesse possono essere eseguite con maggiore facilità, con maggiore resistenza e migliori proprietà di rottura. 
Il consumo di fibre naturali nell’industria dell’automobile in Germania raggiunge oggi alcune migliaia di tonnellate. E la tendenza è in aumento. Ci sono tra gli altri anche argomenti ecologici quali il recycling, il bilancio della CO2 e possono essere sostituiti tanti prodotti fabbricati con il legno. E’ possibile perciò calcolare in un 30% le vendite di fibre prodotte per questo settore. Usi della CANAPA

il Cannabidiolo o CBD è un olio terapeutico anticancerogero estratto dalla cannabis
La reintroduzione del CBD nella catena alimentare - dopo decenni di soppressione di questo importante nutriente - offre un modo sano di affrontare il problema dell'ansia senza gli effetti collaterali di intossicazione o aumento di peso cbd-cannabidiolo-e-ansia-disturbi.html


Ora , ben vengano le leggi per bandire queste sostanze plastiche altamente inquinanti , ma speriamo nella soluzione sopra esposta dalla professoressa McGeehan, che sfruttando l’enzima scoperto in Giappone si possa mettere fine a questo annoso problema delle plastiche sparse e diffuse in ogni dove del globo terrestre.

Solo il cambiamento del paradigma del mondo sociale economico e politico può e cambiare questo stato di cose innaturali.

Puoi seguirci anche su Telegram a questo link: https://t.me/sadefenza



Nessun commento:

Posta un commento

grazie del tuo commento