TRUMP SI PREPARA A SCHIERARE NUOVI MISSILI NUCLEARI IN GROENLANDIA DOPO AVER RIGETTATO IL TRATTATO INF
In questi giorni abbiamo assistito alla pantomima del presidente Trump che chiedeva alla Danimarca di vendergli l'isola della Groenlandia, l'isola che da pochi anni ha acquisito l'autonomia da Copenaghen costruendo il suo governo autonomo, e dunque sovrano; Trump è conosciuto per le sue provocazioni, ma ciò nonostante prova e redarguisce la Premier danese per il suo perentorio rifiuto a parlare di vendita, che come abbiamo già detto sopra l'isola è cosa esclusiva del popolo autoctono, il 90% dei quali sono Inuit (eschimesi), benché federata alla Danimarca.
La Groenlandia è l'isola più grande del mondo , è tre volte più grande del Texas e quasi il 50% più grande dell'Alaska , situata quasi interamente nel circolo polare artico ed è posizionata strategicamente a metà strada tra Washington DC e Mosca, è indicato come un paese autonomo del Regno di Danimarca, designazione che indica una suddivisione o un territorio dipendente di un paese che ha un grado di autogoverno o autonomia da un'autorità esterna, 1] come abbiamo già detto sopra.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha appena concordato una richiesta congiunta Russia-Cina di " tenere una sessione di emergenza " 2] giovedì ( 22 agosto ) sul missile lanciato dagli Stati Uniti progetto che viola il Trattato sulle forze nucleari a portata intermedia, afferma che a meno di 3 settimane da quando gli Stati Uniti hanno abbandonato il trattato INF firmato 32 anni fa, le sue stesse forze armate hanno condotto un test su missili nucleari proibiti. 3]
Un test che conferma come gli Stati Uniti si stiano preparando a collocare questi missili nucleari in Groenlandia , dove, da febbraio 2018, i genieri dell'esercito USA hanno intrapreso uno dei progetti più segreti della loro storia moderna presso la base aerea di Thule in cui hanno iniziato dei lavori importanti definiti di "consolidamento della base ".
In realtà, in base ai frenetici movimenti militari sull'isola rilevati dai satelliti, si mostra come stiano lavorando febbrilmente per modernizzare e aggiornare la base nucleare americana, in ombrello NATO, sotto la calotta glaciale della Groenlandia di Camp Century, nella quale base si controlla il temuto missile nucleare top-secret " Project Iceworm " 4] - il lavoro viene svolto rapidamente poiché questa base nucleare segreta si sta letteralmente sciogliendo 5] essendo proprio sotto la calotta glaciale della Groenlandia - il cui obiettivo inconfondibile di questi missili nucleari statunitensi sarà da livello militare aeroporto.
La Cina si sta preparando ad aumentare la sua presenza e renderla più stabile, tramite il lavoro minerario, visto che ha già da tempo scavato miniere in partenariato australiano nello sfruttamento delle terre rare. 6]
In effetti, nella Groenlandia meridionale, c'è la presenza cinese nel settore minerario che infastidisce gli USA, e produce uranio e terre rare con un consorzio cino-australiano. Altri progetti che coinvolgono potenzialmente capitale cinese (e i lavoratori cinesi) sono in discussione, tra cui un'enorme miniera di ferro a cielo aperto vicino alla capitale Nuuk, una miniera di zinco nel nord e contratti di concessione di petrolio e gas offshore e onshore.
Per i 56.000 groenlandesi, le implicazioni geostrategiche degli investimenti cinesi sono perlopiù irrilevanti e probabilmente hanno ragione. Ciò che preoccupa e occupa un posto centrale nella politica groenlandese, sono le implicazioni culturali e sociali degli investimenti stranieri da parte di chiunque, cinese o no.
In effetti, nella Groenlandia meridionale, c'è la presenza cinese nel settore minerario che infastidisce gli USA, e produce uranio e terre rare con un consorzio cino-australiano. Altri progetti che coinvolgono potenzialmente capitale cinese (e i lavoratori cinesi) sono in discussione, tra cui un'enorme miniera di ferro a cielo aperto vicino alla capitale Nuuk, una miniera di zinco nel nord e contratti di concessione di petrolio e gas offshore e onshore.
Per i 56.000 groenlandesi, le implicazioni geostrategiche degli investimenti cinesi sono perlopiù irrilevanti e probabilmente hanno ragione. Ciò che preoccupa e occupa un posto centrale nella politica groenlandese, sono le implicazioni culturali e sociali degli investimenti stranieri da parte di chiunque, cinese o no.
Dunque quel che si progetta, nella base artica americana, in Groenlandia 7] è di grande pericolosità per tutta l'umanità, in quanto propone un futuro sempre più a rischio perché consta del rilancio della corsa agli armamenti nucleari in modo indiscriminato e illogico per quanto fosse già regolamentato dai trattati INF, oggi rigettati unilateralmente dagli USA, la Russia si vede suo malgrado a dover affrontare costosi passi per la difesa nonostante la sua politica internazionale sia basata sulla pacifica stabilità di tutte le nazioni; questo passo americano non fa altro che far avvicinare le fatidiche lancette accorciando di fatto il tempo di vita scandito dall'orologio della mezzanotte o dell'apocalisse.
Auspichiamo che la ragione abbia il sopravvento sui proclami e le idiozie dei costruttori d'armi dettata dai politicanti del malaffare globale, come popolo esigiamo che si dia fiato alle trombe della pace e non alle canne dei cannoni!
Note
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