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sabato 2 novembre 2019

Quella ''mafia'' Turca dimenticata, ma presente in Italia tra esercito ed università


Quella ''mafia'' Turca dimenticata, ma presente in Italia tra esercito ed università

#ChrisBarlati
#SaDefenza

Della mafia Turca presente in Europa ne avevo parlato con la mia inchiesta ''Erasmus+: La grande truffa del volontariato europeo''. In tale testimonianza, da me raccolta in prima persona, narro le assurde vicissitudini della mia ''infiltrazione'' in un progetto di volontariato europeo, nella città di Porto, in Portogallo. L'associazione ove avrei dovuto svolgere suddetto progetto, riguardante l'assistenza e l'intrattenimento per persone affette da disabilità, si dimostrò una mera e propria proto organizzazione per delinquere, mirante alla ricezione esclusiva dei finanziamenti europei ed allo sfruttamento dei volontari.
Prerogativa di suddetta associazione(come molte sue analoghe), erano i finanziamenti europei, quasi totalmente a fondo perduto, ed in particolari di quelli generosamente elargiti dal governo Turco per il ''mantenimento'' o di fanatici religiosi o di ricchi figli di papà per lo più tossici ed omosessuali.

Le élite turche, seguendo un patto implicito con le relative istituzioni, accettano di formare i loro figli presso scuole o enti esteri, oppure di ''castigarli'' mandandoli fuori casa. In tal modo Erdogan ''scheda'' chi e quali sono gli strati della popolazione più orientata verso Occidente, e si libera allo stesso tempo di una classe atlantico/europeista per far spazio, nella società, ai suoi uomini ed alle sue influenze nel mondo elitario e della cultura.

Lo Sve, progetto da me infiltrato, rientra nel macro progetto ''Erasmus+'', una mini ''mafia'' che pubblicizza la possibilità di intraprendere esperienze di studio o lavorative all'estero, ma che in realtà si configura esclusivamente come una sussistenza becera per Ong, Onlus e Associazioni che danno lavoro a meschine figure poco professionali. Tutto ruota, come già detto, attorno ai finanziamenti europei.

I turchi, in codesto mondo di scambi interculturali, di esami universitari praticamente regalati, e di sesso facile(parlo per esperienza diretta), vengono preferiti agli stessi europei, poiché Erdogan concede quasi il doppio di finanziamenti per la ''formazione'' all'estero di tali personaggi. Naturalmente, questi proto animali fanatici o mal cresciuti sono consapevoli di tutto ciò, e se non lo sono vengono strumentalizzati e tenuti buoni sino al momento del pervenuto pagamento. Chi denuncia il pessimo lavoro dell'associazione o manifesta le proprie contrarietà viene bollato, come sempre, di omofobia, razzismo, xenofobia e chi più ne ha più ne metta. Proprio come è successo a chi vi scrive. Caso ha voluto che alcuni amici, turchi tra l'altro, mi aveva contattato e chiesto di indagare su questa associazione, avvertendomi che sarebbe accaduto, nel peggiore dei casi, quanto descritto. Ironia della sorte.


A seguire, troverete anche un articolo dell'esimio proff. Antonio Mazzeo, che  ben evince lo stato di cose presenti tra Italia e Turchia. In particolare: gli interessi economici e militari i gioco; ed i partenariati tra università italiane ed istituti turchi( che guadagnano da tali ''collaborazioni'' cifre iperstellari).

La Turchia esercita una vera e propria mafia in Europa, in particolar modo in Italia. E non è nemmeno qui un caso che la stato che abbia creato e finanziato il terrorismo diDaesh, abbia in Italia, tra i ranghi gerarchici e diplomatici, numerosi estimatori e collaboratori militari. Sarà, forse, per tali ragioni che ancora non si sono verificati attentati nel Bel Paese?

Infine, comunque stiano le cose, vi lascio alla mia inchiesta, nonché agli articoli del proff. Antonio Mazzeo. Vi consiglio la lettura dei seguenti articoli giusto per ricordarvi che la verità è da sempre sotto gli occhi di tutti, e che fa bene ripetere, come in queste circostanze, cosa si nasconda dietro il velo di Maya, o meglio dietro la parossistica amicizia tra Italia, Europa e Turchia.

Articoli Antonio Mazzeo

Inchiesta Erasmus+

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