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mercoledì 1 luglio 2020

Servizi e Comitati Euro Atlantici nell'Informazione? Segreto, o quasi, di Stato

Servizi e Comitati Euro Atlantici nell'Informazione? Segreto, o quasi, di Stato

Chris Barlati
Sa Defenza




Il quotidiano ''la Repubblica'', in collaborazione con il Parlamento Europeo, ha deciso di lanciare la piattaforma ''TrUE'', una rubrica online che avrà lo scopo di opporsi alle disinformazioni ed alle destabilizzazioni provenienti da Cina e Russia.

"Alcune potenze straniere mirano a compromettere le nostre democrazie(...). Si tratta di Russia e Cina".



Con la creazione della Task Force di giornalisti europeisti e redattori del Parlamento U.E., i Serivizi d'Intelligence europei entrano direttamente in politica, condizionando, naturalmente, la già compromessa libertà di informazione.

''Una serie di approfondimenti per capire da dove partono le fake news, per smentirle, per evidenziare quale sia il loro scopo, come Russia e Cina abbiano usato la loro propaganda per far credere agli italiani che il nostro Paese - abbandonato dall'Europa - sia stato salvato da Putin e Xi Jinping. Per raccontare ciò che invece l'Unione ha fatto.''

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile. L'operatività all'interno di televisioni e mezzo stampa da parte di esponenti dei Servizi Segreti filo europei ed atlantici risale al lontano 2007.


I Servizi Segreti e la Rai

Lo storico quotidiano ''La Voce'' nell'anno 2007 riportò una clamorosa soffiata inerente la scoperta di un “organo esecutivo di sicurezza” composto da circa 50 giornalisti che avrebbero avuto il compito di vagliare la qualità delle notizie da mandare in onda. Scopo di tale segretissimo comitato sarebbe stato difendere la segretezza e la sicurezza delle informazioni coperte dal riserbo Istituzionale.

Tra i giornalisti appartenenti alla struttura segreta, vi sarebbero stati anche caporedattori che avrebbero goduto della facoltà di autorizzare il Nos, il nulla osta di sicurezza: un permesso rilasciato dall'UCSe (Ufficio Centrale per la Segretezza) che ''consente alle persone fisiche la trattazione di informazioni classificate 'riservatissimo' o superiore''.

La soffiata, spifferata al pubblico dall'Intelligence Militare, avrebbe infastidito non poco il nostro personale il quale, essendo stato tenuto all'oscuro di tutto, avrebbe appreso solo da vie intermedie e ufficiose l'esistenza dell'organo di controllo.

Incazzati neri, i militari avrebbero reso noto ciò che gli era stato occultato.

Parola di Governo

Come già dichiarato in precedenza, non vi è nessuna novità nel coinvolgimento diretto dei Servizi nel mondo dell'informazione (cosa sono i Servizi se non strumenti di raccolta e diffusione informazioni?).

Dalla pubblicazione dell'inchiesta di ''La Voce'', conferme ufficiali dell'esistenza del comitato ''Atlantico e dell'Europa Occidentale'' si ebbero solo il 27 aprile 2010, a seguito dell'interrogazione parlamentare presentata dall'esponente del Partito Radicale Maurizio Turco nel 2008:

''Ma questi 007 in Rai ci sono o no? La risposta si fa attendere due anni, ma quando arriva è sorprendente: sì, ci sono. Scrive la presidenza del Consiglio: l’Ufficio centrale per la sicurezza smentisce che ci sia un organo preposto alla tutela del segreto di Stato in Rai. Però poi la stessa nota ne afferma l’esistenza: "Il ministero dello Sviluppo economico, appositamente interpellato dall’Ucse – scrive Palazzo Chigi – ha confermato che i compiti del ‘Punto di controllo Na-to-Ueo’ istituito in ambito Rai … sono esclusivamente quelli di verifica ed attuazione delle misure volte alla tutela delle informazioni classificate".

Ricapitolando

L'organismo che si occupa del rilascio del Nos, l'UCSe smentisce l'esistenza dell'esecutivo. Il Ministero dello Sviluppo Economico e Palazzo Chigi ne confermano invece la presenza.

La Rai dichiara che il Nos viene rilasciato esclusivamente ad alcuni dipendenti per questioni di carattere amministrativo, e per fini che niente hanno a che vedere con il giornalismo.
Notizia poco credibile visto che la Rai è il servizio radiotelevisivo italiano per eccellenza(se non si occupa di giornalismo, sicuro non di amministrazione statale).

Ipotesi

Presidenza del Consiglio e Ministero dello Sviluppo Economico dichiarano senza problemi che esiste un comitato di censura filo atlantico e filo europeo, mentre UCSe e Rai, direttamente coinvolte nello scandalo, mentono sapendo di mentire, contraddicendo il Governo.


Palazzo Chigi e Ministero dello Sviluppo sono responsabili il primo dei Servizi Segreti e l'altro delle informazioni di natura economica, sia esse riservate o meno, anche se in maniera meno formale rispetto al Presidente del Consiglio.

Da questa diatriba possiamo desumere che molte delle informazioni di natura economica, finanziaria e industriale passino per i canali dei Servizi Segreti, al cui vertici vi sono il Presidente del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo, e che tra suddette informazioni vi siano dati concernenti programmazioni economiche europee e piani di carattere strategico difensivo della NATO.

Infine

La costituzione della Task Force di ''la Repubblica'', giornale passato dalle mani del massone De Benedetti a quelle degli Agnelli(da sempre legati con contratti militari super segreti alla NATO), rappresenta l'ultimo e disperato tentativo di arginare l'avanza militare ed economica di Russia e Cina, in un momento dove la tenuta europea e il predominio statunitense vengono minacciati dal multipolarismo.

Concludiamo regalandovi un interrogativo concernente gli attuali equilibri nel mondo dell'informazione:
Secondo voi da che parte sta Marco Travaglio?
Al prossimo articolo!


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