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giovedì 30 giugno 2022

La scuola come è, e come dovrebbe essere

 

La scuola
testo di :Mariano-Abis:
La scuola come effettivamente è.
La scuola, fin dai primissimi anni ti insegna ad essere ordinato, perchè il disordine genera intoppi, ti fa imparare a memoria filastrocche e poesie, senza che tu possa modificarle, ti insegna un certo tipo di rispetto, perchè dire ciò che si pensa veramente genera dissidi, tende ad inquadrarti perchè chi non è conforme diventerà pericoloso, ti insegna a pensare a quali potrebbero essere le conseguenze prima di parlare sinceramente, ti prepara ad una vita di obbedienza, perchè il disobbediente non piace al potere, ti insegna la storia, come è stata scritta dal potere, ti descrive i sovversivi e i rivoltosi come criminali, a meno che non abbiano combattuto per generare la società attuale, in quel caso sono descritti come eroi, ti tarpa la creatività e la personalizzazione, ti vorrebbe vedere conforme agli altri compagni, tutti livellati verso il basso, ti insegna concetti che possono essere trovati altrove.
Ti insegna la lingua ufficiale a scapito di quelle del tuo popolo, ti mette in mano antologie con autori scelti da loro in base ai loro criteri, ti punisce quando esprimi pareri contrari ai loro insegnamenti, ti punisce quando sei troppo vispo, ti insegna l'ubbidienza verso il suo ordinamento statale e per la sua religione ufficiale, vorrebbe appiattire tutti allo stesso livello culturale.
I geni, i creativi e i coraggiosi non sono tollerati, contrasta particolarismi e specificità, esalta concetti mondialisti e globalizzanti, ti prepara ad una vita di sudditanza fisica e culturale, reprime i tuoi slanci, ti infarcisce la mente di concetti, ti indica quale è il bene, e quale è il male, ti convince del valore superiore del denaro, contrasta i tuoi particolarismi.




La scuola come dovrebbe essere.
dovrebbe favorire il coraggio, esaltare le tue caratteristiche, il corretto ragionamento, le tue qualità, le tue inclinazioni, la tua personalità, il tuo bisogno di libertà, il confronto leale, non dovrebbe perdere tempo ad insegnare materie che possono essere trovate su altre fonti, specie se non conformi al pensiero dominante, non dovrebbe contrastare la tua capacità di discernimento, i tuoi slanci creativi, la tua personale ricerca in qualsiasi campo, la tua voglia di giustizia, dovrebbe invitarti a considerare i vantaggi che un corretto concetto di bene comune potrebbe portare alla società, ti dovrebbe far giocare, prediligendo giochi creativi, stimolanti, o che abbiano bisogno di sviluppare ragionamenti, dovrebbe fare di te un uomo o una donna liberi, e non un cittadino, non un suddito consenziente.
Ogni singolo individuo, fin dall'atto della sua nascita, dovrà essere messo nelle condizioni di poter ragionare autonomamente, abbandonando imposizioni culturali che gli sono estranee, potrà così sviluppare la sua personalità senza condizionamenti.
Le scuole non saranno più enti che impongono concetti, ma istituzioni che insegnano unicamente come razionalizzare ragionamenti, che consentono di ampliare la naturale voglia di conoscenza, uno strumento di promozione umanistica, uno strumento che consente il libero esercizio per auto plasmare la personalità di ciascun individuo.
Riguardo all'attuale sistema scolastico ci sarebbe tanto da dire, sono decenni che affermiamo che la scuola era ed è puro nozionismo, uno scimmiottare frasi sentite da altri, e mai una reale spinta a rendere libera la sensibilità del piccolo scolaro, la poesia imparata a memoria va bene, per questo sistema, ma non va bene innescare processi logici che invoglino a ragionare in totale libertà di pensiero, ad imparare a costruire percorsi mentali personali, non condizionati dall'ambiente conforme, imparare a decidere in maniera autonoma quale via percorrere di fronte ad un bivio, costruirsi in definiva una personalità scevra da condizionamenti, tutto questo per il potere è pericoloso, formare un popolo non conforme ai loro indirizzi, è pericoloso, basti vedere in quale modo truffaldino ci viene raccontata la storia, o quali autori vengono inseriti tra le antologie.
Cosa dire dello scandaloso insegnamento della storia come se avessero rilevanza solo gli stati e i potenti, mai le genti.
Cosa dire dell'oscuramento dell'Antica Civiltà Sarda madre di tutte le civiltà occidentali, cosa dire del fatto che secondo la scuola il mondo occidentale ha radici judaico-cristiane, e non già sardiane?
Cosa dire quando si impone la lingua ufficiale a scapito delle varie lingue antiche, a scapito delle lingue nazionali, operazione di stampo centralista mondializzante.
Scolari e studenti intruppati per il bene del sistema, mai per l'elevazione di ciascuno.


A partire dai primissimi anni della seconda decade del terzo millennio sono stato incaricato dalla più importante istituzione identitaria sarda ad interessarmi e pianificare il futuro assetto della scuola una volta raggiunta la libertà da parte della Nazione Sarda, finalmente Stato.
Compito gravoso ed esaltante, impegnarci a liberare la nostra nazione senza pianificare i vari aspetti che lo stato deve necessariamente considerare, sarebbe operazione dannosa oltre che inutile.
Espletata questa premessa mi dedico a esprimere il mio parere sulla futura scuola dei sardi.
Non so da quale parola sia derivato questo termine, se greco o latino, non sto ad indagare, anche perchè cercherò di esprimere concetti, piuttosto che affermazioni più o meno condivise ( della qual cosa esprimo il mio parere personalissimo , suscettibile di modifiche anche corpose ).
Bene, premesso che l'altra parola, "istruzione" non suscita in me particolari segni di benevolenza, perchè mi sembra una imposizione di idee, vado ad esprimere il mio parere.
Penso che allo stato attuale delle cose, la scuola, fin dai primi anni , sia indirizzata a plasmare il carattere degli alunni, e convogliare concetti verso obiettivi funzionali a una società che non sopporta particolarismi, non incontra i miei favori. Immagino una scuola diversa da quella attuale, pur tenendo valide le classiche materie di insegnamento, i ragazzi dovrebbero si, avere presenti, che so, i processi storici che hanno generato avvenimenti, o trasformazioni geografiche generate da tali avvenimenti, ma le conclusioni a cui l'alunno deve arrivare, devono essere valutate da se stesso e non imposte dall'insegnante.
Ci si può arrivare in due maniere, o secondo la sua sensibilità, o seguendo ragionamenti collettivi dei suoi compagni e insegnante, che però non deve assolutamente indirizzare in alcun modo verso conclusioni di comodo, o convenzionali.
Stiamo parlando di una materia che è sempre stata usata dal potere per inculcare concetti, per indirizzare
Non vorremmo in alcun modo condizionare le conclusioni degli alunni.
Come lo possiamo evitare?
Semplice, basta non fornire loro alcun supporto da seguire, ma costringerli ad informarsi autonomamente in un ambito dove acquisire informazioni è la cosa più semplice che esiste, diverse fonti di informazione consentiranno loro più di un confronto, sperando che le conclusioni siano abbastanza condivise.
Se invece si parla di matematica, allora il discorso si fa più complesso, perchè soggetto a regole fisse, ma in quella materia l'insegnante dovrebbe favorire processi logici, e arrivare a conclusioni partecipate con gli alunni.
Mai imporre niente, nessuna forzatura , nemmeno in questa materia che sembrerebbe "ingessata", gli alunni dovrebbero arrivare alle soluzioni ragionando sia autonomamente che possibilmente in maniera collettiva.
Per arrivare a conclusioni logiche, non è indispensabile conoscere regole fisse a memoria, quelle si potrebbero trovare in appositi prontuari, mentre invece è indispensabile innescare tali processi, con attività che esulano dalla semplice matematica e da assemblare numeri e formule; per esempio, con attività o giochi che abbiano bisogno di elaborazioni mentali per essere risolti.
Mi viene spontaneo pensare, dato che sono istruttore federale, che un gioco funzionale a sviluppare questi processi, possa essere il gioco degli scacchi, ma ne esistono tanti altri.
Particolare importanza darei alla conoscenza delle scienze, anche in questo caso, le conclusioni dovrebbero scaturire da ragionamenti, dopo che sono state illustrate le regole generali di processi naturali, fatto questo processo nozionistico, l'insegnamento non dovrebbe essere distribuire certezze , ma invogliare l'alunno a confrontarsi con i compagni e l'insegnante per trovare insieme le giuste soluzioni.
Nelle materie scientifiche dovrebbe essere prediletta la logica, piuttosto che l'acquisizione di regole predeterminate, certo, questo inizialmente porterà sicuramente ad allungare i tempi, ma è fondamentale che tutto quello che può essere raggiunto con la logica , non venga raggiunto in altre maniere. Non mancherà il tempo , dato che questi metodi dovrebbero essere fortemente rilassanti in quanto partecipativi, e l'attenzione dei ragazzi potrà non subire cali in quanto i dati che dovranno immagazzinare saranno ridotti in confronto alla visione classica che abbiamo della scuola.

:Mariano-Abis:







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