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mercoledì 22 giugno 2022

NATO e UE sono per la guerra a oltranza con la Russia?


Di Antonello Boassa

Ucraina. Solo l'inizio. La NATO/UE si sta allertando per una guerra ad oltranza contro la Russia?

I vertici militari degli stati UE si stanno ponendo seri problemi sulle possibili conseguenze di una "vera guerra", ad alta intensità di fuoco. Le preoccupazioni riguardano la capacità di fuoco degli eserciti, della marina, dell'aviazione, della tecnologia militare.

“L’Europa si sente vulnerabile non solo per il fatto che i missili russi potrebbero colpirla ma anche perché, facendo un inventario delle capacità disponibili in termini di dotazioni i singoli Paesi si sono resi conto di non essere in grado di affrontare questo scenario” (Analisi Difesa). Così Emanuele Serafini, direttore per l'Europa centrale ed orientale di Lockheed Martin.

Il capo di stato maggiore dell'esercito britannico Patrick Sanders si è espresso molto chiaramente affermando che l'Europa deve essere pronta, dopo le due guerre mondiali, a combattere di nuovo (Analisi Difesa). L'allusione ad una guerra ad oltranza contro la Russia risulta evidente, dato che, in effetti, è un'aspirazione da decenni del Regno Unito- vedasi la richiesta di attaccare l'URSS, subito dopo la vittoria contro la Germania, richiesta non accolta dagli alleati-

Non è solo un legittimo confronto con la potenza militare dell'avversario. Sembra più un inquieto esame sulle possibilità di vittoria, il che significa una conta delle truppe addestrate, l'efficacia e il numero degli armamenti, uno studio più accurato delle forze ostili, dei possibili nuovi alleati, una preparazione psicologica e culturale ad una guerra non più asimmetrica ( Yugoslavia, Libia, Iraq...) ma convenzionale (che è tutt'altra cosa). Il che comporta ovviamente un’ulteriore richiesta di finanziamenti per le forze armate. La Polonia, prima della classe, pare abbia già toccato il 3%.

Viene da chiedersi. I vertici militari e politici sono sicuri che l'Ucraina non si arrenderà ufficialmente per volontà dei criminali di Kiev che mandano a morte non meno di 500 soldati al giorno per evitare la vergogna delle loro operazioni politico-militari e che preferiscono il genocidio del proprio popolo e anche l'olocausto nucleare ai negoziati, alla resa, pur di non pagare di persona per i propri crimini.

E se non si arrenderanno, non potendo continuare la pagliacciata dell'invio delle armi a soldati non addestrati adeguatamente che non sono in grado di manovrare efficacemente i nuovi armamenti. I soldati che avevano le competenze necessarie sono morti-a migliaia- o hanno disertato o sono prigionieri. Sarà la Nato stessa ad intervenire apertamente, senza infingimenti di qualsiasi sorta. Ed allora sarà guerra aperta e l'Europa continuerà a massacrarsi. come è sua abitudine da secoli.

Guerra convenzionale o nucleare?

Non so. Certo è invece che il conflitto si allargherà a tutto il pianeta. Molte sono le aree surriscaldate, dal Pacifico al Medioriente e tutte verranno coinvolte.

Gli schieramenti si possono già ipotizzare, con il beneficio del rischio. Mentre da una parte il mondo dell'Anglosfera e della UE costituiranno un fronte compatto in cerca di sicure alleanze (vedi Giappone), quella parte di mondo che aspira alla fine dell'unilateralismo e alla nascita di un sistema multipolare potrebbero orbitare attorno alla Russia, alla Cina, all'Iran...

E intanto continuano imperterriti gli arrivi di armi in Ucraina. Lanciarazzi multipli, mortai, missili balistici, anticarro, da crociera, antiaerei, tank, cingolati da combattimento, mezzi di artiglieria campale... Biden è d'accordo con Zelenski...continuare fino alla vittoria...non c'è tregua per la Russia che deve combattere una base americana illegale in Siria mentre Israele minaccia di colpire il palazzo presidenziale di Assad, alleato della Russia che deve subire dalla Lituania l'ennesima provocazione Bloccato il transito ferroviario di merci verso Kaliningrad, enclave russa situata tra Polonia e Lituania. Il governo lituano ha giustificato la decisione di osservare semplicemente le decisioni di Bruxelles in materia di sanzioni. Immediata la reazione di Mosca che ha giudicato illegale la restrizione. "Gravi conseguenze per i cittadini lituani"


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