drone Falco Xplorer di Leonardo |
Leonardo SpA è sempre più made in Israel. Il 21 giugno la società a capo del complesso militare-industriale nazionale ha comunicato che la controllata statunitense Leonardo DRS e l’azienda israeliana RADA Electronic Industries Ltd. (leader nella fornitura di radar tattici militari e software avanzati) hanno firmato un accordo vincolante di fusione. Nello specifico Leonardo DRS acquisirà il 100% del capitale sociale di RADA in cambio dell’assegnazione del 19,5% delle proprie azioni agli attuali azionisti della società israeliana. Il gruppo italiano a capitale pubblico, tramite la propria controllata statunitense Leonardo Holding, continuerà a possedere l’80,5% della società combinata. Al perfezionamento dell’operazione, previsto entro la fine del 2022, Leonardo DRS sarà quotata sia al NASDAQ che alla borsa di Tel Aviv con il simbolo DRS.
L’operazione finanziaria che darà vita ad una società dal fatturato annuo superiore ai 2,7 miliardi di dollari è stata commentata favorevolmente dal Ministero della difesa italiano. “L’accordo per la fusione di Rada in Leonardo DRS è molto positivo e rappresenta un’importante opportunità per l’industria militare italiana della Difesa”, ha dichiarato il ministro Lorenzo Guerini (Pd). “Questa notizia conferma l’eccellenza internazionale del nostro settore industriale della Difesa e sicurezza”. (1) Ancora più enfatiche le parole del management del gruppo Leonardo (ex Finmeccanica). “Siamo orgogliosi di questa nostra importante mossa strategica in un segmento importante e in rapida crescita del mercato della difesa di oggi e di domani”, ha commentato l’amministratore delegato Alessandro Profumo. “Negli ultimi anni, Leonardo ha rafforzato il posizionamento competitivo Leonardo DRS, e attraverso la combinazione con RADA fa ora un significativo passo avanti strategico, aggiungendo un solido business nelle soluzioni di difesa attive”.
Secondo il piano degli investitori la neonata società si concentrerà in quattro settori strategici: il rilevamento avanzato, le reti informatiche, la force protection, l’energia elettrica e i sistemi di propulsione, puntando in particolare allo sviluppo e produzione di sistemi di “difesa aerea” a corto raggio per contrastare gli attacchi con droni, missili, artiglierie e mortai, nonché di apparecchiature per la protezione di veicoli da combattimento. “Si prevede che la combinazione dei radar tattici di RADA e dei punti di forza di Leonardo DRS come principale fornitore di difesa mid-tier renderà la società combinata un leader nel mercato in rapida crescita della force protection”, ha spiegato l’amministratore di Leonardo DRS, William J. Lynn III, già sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America con l’amministrazione Clinton e vicesegretario con Barack Obama. “RADA ha anche una forte complementarità con il resto del Gruppo Leonardo”, ha aggiunto William J. Lynn. “I suoi radar tattici avanzati integrano il portafoglio di sensori di Leonardo. L’operazione aggiunge inoltre una presenza domestica in Israele e supporta lo sviluppo del mercato internazionale per Leonardo, consentendo allo stesso tempo a RADA di accedere a opportunità nei mercati e programmi europei”. (2)
Intervistato dalla testata specializzata Breaking Defense, l’ex vicesegretario Usa ha pure rilevato che la fusione DRS-RADA giunge in un momento storico cruciale che non potrà non avere effetti sulla domanda mondiale di sistemi anti-drone e anti-missile. “Il conflitto in Ucraina ha mostrato la vulnerabilità delle forze armate agli attacchi dei velivoli senza pilota e ha evidenziato la necessità di sistemi di protezione moderni ed efficienti”, ha dichiarato William J. Lynn III. “Ciò non sta solo accelerando le richieste degli Stati Uniti di questi sistemi, ma sta anche spingendo i paesi europei, che sono vicini a quest’area di guerra, ad acquistare sempre più numerosi assetti per la difesa delle proprie forze. Oltre all’odierno conflitto in Europa, la lotta al terrorismo e contro le minacce di Cina, Russia ed altri paesi, faranno accrescere la domanda di tecnologie avanzate prodotte dalla Compagnia Combinata”. (3)
Fondata nel 1970, RADA Electronic Industries Ltd. ha il quartier generale nella città di Netanya, nel Distretto Centrale, a una trentina di km a nord di Tel Aviv. In Israele occupa più di 250 dipendenti e possiede anche un centro di ricerca nell’High-Tech Park di Beer’Sheva (Negev) e uno stabilimento nella città settentrionale di Beit She’an. Il gruppo vanta consiglieri d’amministrazione e manager con lunga esperienza nelle forze armate israeliane e nelle maggiori aziende del comparto bellico internazionale.
Presidente del Cda è Yossi Ben Shalom, fondatore della finanziaria DBSI investments ed ex responsabile di Europcar Israel, American Express Israel e Scopus Technologies. Nel board dei direttori di RADA compaiono poi il generale (in pensione) Guy Tzur, già comandante delle forze terrestri israeliane dal 2013 al 2016 e prima ancora comandante del Centro nazionale di addestramento dell’Esercito; l’ex generale Alon Dumanis (già a capo del Comando Materiali delle forze armate); Joseph Weiss (ex comandante della Marina, già presidente del consiglio di amministrazione di IAI – Israel Aerospace Industries Ltd., la più grande società del settore aerospaziale del paese e attualmente anche nel Cda dell’Istituto di Tecnologia “Technion” di Haifa e direttore di UVision Air Ltd., nota azienda produttrice di droni da guerra e munizioni auto esplodenti); l’ex generale Alon Dumanis (ingegnere aerospaziale già a capo del Comando Materiali dell’Aeronautica); gli ex piloti di caccia Elan Sigal e Dov Dubi Sella; Oleg Kiperman (già ingegnere dell’Israeli Air Force Weapons Control Branch); Alon Amitay (dal 1991 al 1998 project manager presso il quartier generale dell’Aeronautica israeliana e successivamente dirigente di Rafael Advanced Defense Systems Ltd.); Ilan Wittenberg (ex ufficiale del settore di intelligence, poi manager di Elbit Systems – Elisra Ltd.); Gil Schwartz (già pilota di elicotteri d’attacco anch’egli poi a servizio di Elbit Systems); Rann Marom (ex ufficiale dell’Israeli Intelligence Corps e ideatore di innovativi sistemi a pilotaggio remoto per conto di Silver Arrow, società acquistata da Elbit); Scott R. Wood (responsabile esecutivo delle controllate statunitensi di RADA, ex ufficiale della componente subacquea di US Navy ed ex manager dei colossi Lockheed Martin e Raytheon e pure di DRS Leonardo).
I sistemi e le tecnologie d’intelligence prodotti da RADA Electronic Industries vengono impiegati per la “protezione militare attiva” e delle infrastrutture critiche e per la sorveglianza delle frontiere. I radar sono montati a bordo di carri armati e veicoli tattici, aerei e unità navali “per identificare minacce, localizzare i punti di lancio e consentire il massimo tempo di risposta”, come spiega il management di RADA. L’azienda realizza anche sistemi avionici e di navigazione per i droni da guerra, mentre i software possono essere integrati con le apparecchiature di comando, controllo, comunicazioni e intelligence (C4I), o con altri radar e sensori militari. RADA Electronic Industries Ltd. ha venduto i propri sistemi di guerra alle forze armate di una trentina di paesi (in particolare all’esercito e all’aeronautica israeliana, a US Army e US Air Force, al Corpo dei Marines e alle Forze speciali Usa). “Noi operiamo a stretto contatto con le principali aziende militari mondiali come Rafael Advanced Defense Systems, Elbit Systems, Israel Aerospace Industries (IAI), Lockheed Martin, Boeing, Leonardo DRS, Rheinmetall Air Defense, ELT, Hindustan Aeronautics Ltd, Embraer, ecc.”, affermano i manager di RADA. “In campo aerospaziale stiamo fornendo i digital video recorder per i cacciabombardieri F16 e per altri velivoli dell’Israel Air Force”. (4) Nel 2021 il 72% del fatturato è stato conseguito negli USA, il 15% in Israele, l’8% in Asia e il 4% in Europa.
Molti degli affari dell’azienda israeliana sono legati ai “successi” di alcuni dei sistemi impiegati dalle forze armate di Tel Aviv nelle ultime operazioni d’attacco contro la Striscia di Gaza. RADA ha contribuito a realizzare alcune componenti chiave del sistema d’arma mobile per la “difesa antimissile” Iron Dome, sviluppato dall’holding Rafael e utilizzato per la prima volta nel marzo 2011 contro le postazioni di Hamas a Gaza. Anche il più moderno sistema anti-aereo Drone Dome di Rafael, operativo dal 2016, ospita apparecchiature e sensori RADA: il radar RPS-42, il sistema d’immagini CONTROP Precision Technologies e i sistemi rilevatori di segnali radio. (5)
Nel maggio 2021 l’azienda fusasi oggi in Leonardo DRS ha ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte delle forze armate di Israele per i radar anti-mortaio, anti-artiglieria e anti-missile forniti nel corso di “Protective Edge” (Margine di Protezione), l’operazione militare dell’estate 2014 che costò la morte ad oltre 2.300 cittadini palestinesi, tra cui 570 bambini. “Oggi la nostra rete radar copre l’intera Striscia di Gaza, ed è pienamente operativa in tempo di pace e dimostra tutto il suo valore nel corso delle ostilità”, spiegano i manager di RADA. “I radar sono gli unici che individuano i colpi di mortaio e i missili a corto raggio lanciati contro i villaggi, le città e le basi militari israeliani, fornendo adeguati tempi di allerta e intercettazione”. (6) Recentemente i radar di RADA Electronic Industries Ltd. sono stati integrati nel sistema di “protezione attiva hard-kill” Iron Fist APS realizzati dal consorzio IMI/Elbit Systems per i nuovi veicoli corazzati da combattimento “Eitan AFV” dell’esercito israeliano.
Lo scorso anno il gruppo RADA ha firmato un accordo con l’industria militare indiana Alpha Design Technologies Pvt. Ltd. per costituire una joint venture a cui affidare la produzione e la vendita di sistemi radar nel grande paese asiatico. (7) Sono stati ampliati inoltre gli stabilimenti delle società controllate negli Stati Uniti d’America (RADA Technologies LLC, RADA Innovations LLC e RADA Sensors Inc.), tutte con sede a Germantown, Maryland. Rilevanti in termini di fatturato e portata strategica le più recenti commesse ottenute negli Usa. RADA è subcontractor del gruppo Rafael per la fornitura dei sistemi Trophy APS di “protezione attiva” da eventuali attacchi simultanei di razzi e missili, destinati ai carri armati “Abrams M1A2 ed M1A1” di US Army e del Corpo dei Marines; inoltre ha fornito i radar RPS-10 per i sistemi di “protezione” anti-missile Artis Iron Curtain e Iron Fist APS, destinati rispettivamente ai veicoli da combattimento “Stryker” e “Bradley” dell’Esercito Usa. (8) Nell’ottobre 2020 la società israeliana ha ottenuto da General Dynamics Land Systems una commessa per un radar tattico da impiegare nel sistema contraereo e anti-drone IM-SHORAD, anch’esso destinato al veicolo d’attacco “Stryker” che sarà consegnato al Pentagono entro il settembre 2025. (9)
Alla realizzazione dei sistemi di “protezione” Trophy APS e IM-SHORAD partecipa direttamente anche Leonardo DRS. Nel gennaio 2021 la controllata di Leonardo SpA ha sottoscritto con Rafael un accordo per la fornitura dei caricatori automatici modificati per il Trophy APS da installare nei carri armati “Abrams”. Contemporaneamente Leonardo DRS ha ricevuto da General Dynamics un ordine di 600 milioni di dollari per 28 pacchetti di equipaggiamenti operativi per l’IM-SHORAD. (10) Nel settembre 2021 General Dynamics ha ordinato a Leonardo DRS un pacchetto aggiuntivo anti-aereo e anti-drone per 204 milioni di dollari. (11)
Specializzata nella realizzazione di sistemi di combattimento terrestre, centri di comando, controllo e comunicazione, sistemi navali e aerei, infrastrutture di telecomunicazione satellitare globale e soluzioni d’intelligence e security, Leonardo DRS impiega più di 47.000 dipendenti e ha il suo quartier generale ad Arlington, Virginia. La società con amministratore delegato William J. Lynn III ha ottenuto altre importanti commesse direttamente dal Pentagono. Nella primavera 2019 Leonardo DRS ha firmato due contratti per il valore complessivo di 200 milioni di dollari, il primo per produrre i sistemi informatici MFoCS II per i comandi dei veicoli da combattimento e delle postazioni dell’Esercito e il secondo per la fornitura dei sensori a infrarossi in grado di supportare il controllo e la sorveglianza del fuoco, ancora una volta dei carri armati “Abrams” e dei veicoli da combattimento “Bradley”. Nel luglio 2020 la società ha invece sottoscritto un contratto del valore di 255 milioni di dollari per fornire un satellite di telecomunicazioni all’U.S. Indo-Pacific Command (USINDOPACOM), il Comando delle forze armate statunitensi responsabile per le operazioni nell’Oceano Pacifico e in parte dell’Oceano Indiano. (12)
Dopo il matrimonio benedetto da Draghi, Guerini & C. con l’israeliana RADA, gli azionisti e i manager di Leonardo sono certi che il portafoglio affari bellici negli States si irrobustirà sensibilmente.
FONTI
(1) https://www.startmag.it/innovazione/che-cosa-fara-leonardo-drs-con-lisraeliana-rada/
(2) https://www.leonardo.com/it/press-release-detail/-/detail/21-06-2022-important-strategic-move-by-leonardo-in-the-rapidly-growing-force-protection-market-leonardo-drs-and-rada-agree-to-an-all-stock-merger
(3) https://breakingdefense.com/2022/06/leonardo-drs-to-acquire-israeli-firm-rada-eyeing-counter-drone-market/
(4) https://www.calcalistech.com/ctechnews/article/bjaful3xc
(5) https://seekingalpha.com/article/4429147-rada-electronic-ind-sells-at-a-bargain-price
(6) https://www.bloomberg.com/press-releases/2021-05-16/rada-s-network-of-c-ram-radars-around-the-gaza-strip-is-saving-civilian-and-military-lives
(7) https://www.israeldefense.co.il/en/node/51481
(8) https://www.edisongroup.com/publication/locked-on-to-a-growth-market-2/27570/
(9) https://www.israeldefense.co.il/en/node/45632
(10) https://www.rada.com/blog/leonardo-drs-awarded-more-than-600-million-to-provide-mission-equipment-packages-for-the-u-s-army-im-shorad
(11) https://www.israeldefense.co.il/en/node/51863
(12) http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2021/01/leonardo-finmeccanica-con-israele-per.html
Nota
*Antonio Mazzeo è un giornalista ecopacifista e antimilitarista che scrive della militarizzazione del territorio e della tutela dei diritti umani. Con Antonello Mangano, ha pubblicato nel 2006, Il mostro sullo Stretto. Sette ottimi motivi per non costruire il Ponte (Edizioni Punto L, Ragusa). Del 2010 è il suo I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina (Edizioni Alegre).
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