The warmth of my nation
Feeling the warmth of contact with my brothers of struggle
Burn my hands to the fire of passion for my land
Lift them, those hands, in search of the wind with the scent of myrtle
Look into the eyes of my brothers, and understand that together we will always remain
An oath from indomitable shardana warriors, balentes warriors
Freedom to the ultimate sacrifice, to death
Il calore della mia nazione
Sentire il tepore del contatto con i miei fratelli di lotta
Scottarmi le mani al fuoco della passione per la mia terra
Sollevarle, quelle mani, in cerca del vento dal profumo di mirto
Guardare negli occhi i miei fratelli, e capire che insieme resteremo sempre
Un giuramento da indomiti guerrieri shardana, guerrieri balentes
Libertà fino all'estremo sacrificio, fino alla morte
Madre Terra, questa è una promessa, fino alla morte o fino alla libertà
Callentori de Sardinnia
Callentori de fradis in gherra
Fogu me in manus pro sa Terra mia
Manus a kelu, a circai fragu friscu de muta
kastiendi is ogus de is fradis, kumprendi ca adessi finas a sa fini
Juramentu de balentes shardana
Libertadi finas a sa moti
Mamma Sardinnia, kusta est promissa
Finas a sa moti, finas a sa libertadi
Elenco alla rinfusa alcuni concetti a me cari.
Il popolo italiano non esiste, è una costruzione televisiva, i sardi non sono italiani, caso mai è verosimile il contrario.
La Sardegna non è italia, caso mai si potrebbe definire penisola sarda il continente cosiddetto italiano.
L'italia non è una nazione, non potrà mai esserlo, piuttosto in italia esistono tutta una serie di nazioni.
La civiltà occidentale deriva in massima parte dall'Antichissima Civiltà Sarda.
Noi non dobbiamo uscire dall'italia, è l'italia che deve abbandonare al proprio destino la Sacra Terra di Sardegna.
Il mondialismo e le fetenzìe si insinuano in ogni minimo aspetto della nostra vita, anche quando beviamo un bicchiere d'acqua.
Sono certo che le azioni legittime hanno valenza superiore alle azioni legali, che essere considerato essere umano è ben superiore all'essere considerato cittadino.
Jòlao non gradisce essere codificato, tenetevi per voi stessi definizioni tipo separatista, indipendentista, irredentista, autonomista, sovranista, sardista o zonafranchista, Jòlao gradisce semplicemente la parola libertà.
A chi mi accusa di non scrivere in lingua sarda, rispondo che in compenso parlo e ragiono in sardo, accontentatevi.
Ammiro i comportamenti onorevoli e meritocratici, odio ogni forma di tzerachimini, quasi mi vergogno quando è commessa dai miei conterranei.
E a proposito di servilismo, affermo che mai potremo liberarci dalla morsa italiana, se continuiamo ad andare a votare e partecipare alle elezioni italiane, votare un partito anche se nato in Sardegna significa riconoscere dominio legittimo italiano sulla Sacra Terra di Sardegna.
Consigli comunali, sindaci, forze dell'ordine, "onorevoli", "istituzioni regionali", funzionari statali in terra di Sardegna, albi professionali, hanno matrice italiana, non sarda.
E' difficile che mi sentiate parlare di regione sarda, preferisco di gran lunga parlare di Nazione Sarda.
La Sardegna non è una regione, come ci vogliono far credere, è una nazione a tutti gli effetti, e come nazione è destinata a lottare (se la compiacenza dei sardi si manifesta) per istituire lo Stato Sardo.
Cagliari non è un capoluogo, ma la Capitale della Nazione Sarda.
La Sardegna è il più grande e antico museo a cielo aperto che esiste al mondo.
E a proposito di archeologia, affermo che fino a che siamo sotto dominazione coloniale, raccomando sempre di non scavare; i frutti del nostro passato non devono essere goduti da stranieri che per di più, hanno interesse a screditare e nascondere la nostra grandezza passata.
Ci penseremo noi, una volta liberi, a dare corso alle più imponenti ricerche archeologiche mai viste su questo pianeta.
L'italia, come detto, è una costruzione fittizia, nata in maniera illegale, ai danni del Regno di Sardegna.
Non siamo nè pochi, nè locos, forse malunidos si.
Malunidos perchè il colonizzatore ha instillato nella mente dei sardi, valori che non ci appartengono, screditando col tempo le nostre unicità.
Liberiamoci delle scorie che altri hanno appiccicato al nostro popolo.
Abbiamo a disposizione il più potente strumento di liberazione che esista, il diritto internazionale, una cospicua quantità di popoli si è liberata tramite il percorso giuridico suggerito dal diritto internazionale.
Con ciò non voglio dire che non bisognerà lottare con ogni mezzo legittimo per i nostri diritti, ma quando e se lo faremo, mi piace ricordare che siamo totalmente dalla parte della ragione.
Non riconosco giurisdizione statale italiana sulla mia persona, non sono un cittadino, ma semplicemente un essere umano che si riconosce nella grande famiglia delle genti sarde.
Dato che le fetenzìe generano crisi disastrose drenando moneta, siamo autorizzati a stampare moneta al portatore di proprietà del popolo sardo, tramite le uniche istituzioni delegate a farlo: i Governi Provvisori dei Movimenti e dei Fronti di Liberazione.
E' tempo che questa strategia decolonizzante venga attuata, non oggi o domani, ma oserei dire ieri.
E non vergognatevi di essere sardi, le nostre eccellenze sono riconosciute in tutto il mondo, fuorchè dai governanti italiani, e dai cuculi delle fetenzìe.
Ammiro e affianco chi cerca di instillare tra la mia gente orgoglio di popolo, senza di esso, e senza la consapevolezza che siamo stati un grande popolo, e che possiamo tornare ad esserlo, ogni nostra azione potrebbe risultare vana, noi siamo quello che siamo, non certo quello che, dispregiativamente, ci hanno detto che siamo.
La Sardegna è la terra sulla quale insiste la Nazione Sarda, ma sono a tutti gli effetti parte della Nazione Sarda chi abita lontano, ma ama la propria Nazione.
Una ultima precisazione, noi non siamo contro nessuno, vorremmo vivere in pace ed armonia possibilmente in Terra Sarda, da genti libere, sia con il "popolo" "italiano", sia con qualunque popolo straniero, precisando che straniero non significa nemico.
:Mariano-Abis:
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