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domenica 21 agosto 2022

Il Giuramento dei Gesuiti: «Senza effusione di sangue, nessuno può essere salvato».

 

Fonte: 
Il Giuramento dei Gesuiti
Quando un Gesuita sta per passare ai livelli più elevati l’Ordine, si inginocchia su una croce rossa davanti al Superiore. 
Davanti a lui ci sono due bandiere, quella ben nota gialla e bianca del papato, e la bandiera nera recante una spada e una croce rossa sopra a un cranio, con due tibie incrociate, quella dell’Ordine dei Gesuiti, conformemente al simbolismo massonico del grado di maestro. 
Il significato delle «due bandiere» è altamente iniziatico.
Sulla bandiera gesuita è scritto: IUSTUM, NECAR, REGES, IMPIOS – lo sterminio dei re, dei governi e dei dirigenti empi, secondo le lettere INRI apposte sulla croce di Cristo.
Il Superiore dell’Ordine tende al novizio, eletto tra decine di candidati, un crocifisso nero che preme sul suo cuore. 
Gli presenta in seguito una spada che il novizio afferra dalla lama nuda premendone la punta contro il suo cuore. 
Quindi il Superiore, sempre tenendo la spada per l’impugnatura, gli rivolge le seguenti parole:
Figlio mio, finora vi è stato insegnato ad assumere il ruolo di dissimulatore: ad essere un cattolico romano fra i cattolici romani, vigilando perfino sul vostro confratello; a non credere né a fare affidamento a nessuno; ad essere un ugonotto fra gli ugonotti, un calvinista fra i calvinisti, un protestante fra i protestanti ottenendone la fiducia per cercare di predicare anche dai loro pulpiti e denunciare con tutta la veemenza della vostra natura la nostra santa religione e il Papa; a scendere in basso se necessario, ad essere ebreo con gli Ebrei, per poter essere in grado, in quanto fedele soldato del Papa, di raccogliere qualsiasi informazione da fornire al nostro Ordine.
Vi è stato insegnato a piantare insidiosamente i semi della gelosia e dell’odio tra le comunità, le province e gli stati che erano in pace, a incitarli ad atti di sangue, coinvolgendoli reciprocamente nella guerra, e a creare rivoluzioni e guerre civili in paesi indipendenti e prosperi, coltivando le arti e le scienze e godendo dei benefici della pace. 
A mettervi dalla parte dei combattenti e ad agire segretamente di concerto con il vostro fratello gesuita che potrebbe essere stato inviato nell’altro campo, pur opponendovi apertamente a colui che potrebbe essere vostro alleato. 
Alla fine solo la Chiesa dovrà essere vincitrice, alle condizioni fissate nei trattati di pace e il cui fine giustifica i mezzi.
Vi è stato insegnato a compiere il vostro dovere di spia, a raccogliere qualsiasi statistica, fatto e informazione in vostro potere proveniente da qualsiasi fonte; a integrarvi nella confidenza della cerchia familiare di protestanti ed eretici di qualsiasi classe e carattere, che si tratti di un mercante, un banchiere, un avvocato, nelle scuole o nelle università, nei parlamenti, nelle magistrature e nei consigli giudiziari dello Stato, e di essere «qualsiasi cosa per tutti gli uomini», per riguardo verso il Papa di cui siamo i servitori fino alla morte.
Finora avete ricevuto tutte le istruzioni in quanto novizio e neofita, e avete servito come coadiutore, confessore e sacerdote, ma non avete ricevuto tutto il necessario per comandare nell’esercito di Loyola al servizio del Papa. 
Al momento giusto dovete servire come strumento ed esecutore dei vostri superiori; poiché nessuno qui può comandare se non ha consacrato le sue fatiche con il sangue dell’eretico: «senza effusione di sangue, nessuno può essere salvato». 
Tuttavia, per adattarvi al vostro compito e assicurare la vostra salvezza, oltre al precedente giuramento di fedeltà al vostro Ordine e la vostra devozione al papa, dovete ora ripetere con me:
«Io, —–, in questo momento e in presenza di Dio Onnipotente, di Maria Vergine Benedetta, di Michele l’Arcangelo Benedetto, di San Giovanni il Battista Benedetto, dei santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i santi e ospiti sacri del Cielo, e a te, mio Padre spirituale, Superiore Generale della Società di Gesù, fondata da Sant’Ignazio da Loyola durante il Pontificato di Paolo III, che prosegue a tutt’oggi, di fare mediante l’utero di Maria, la matrice di Dio e, attraverso la verga di Gesù Cristo, di dichiarare e giurare che Sua Santità il Papa è il vice-reggente del Cristo e il vero e unico dirigente sulla Terra della Chiesa Cattolica Universale; e che in virtù delle chiavi che aprono e chiudono, date dal mio Salvatore Gesù Cristo, ha il potere di detronizzare re, principi, stati, governi eretici, essendo tutti illegali senza la sua conferma sacra, e devono essere sicuramente distrutti.
Di conseguenza, al sommo del mio potere, difenderò questa dottrina nonché il diritto e l’uso di Sua Santità contro tutti gli usurpatori dell’autorità eretica o protestante e tutti i loro aderenti per il fatto che sono impostori ed eretici, opponendosi alla Madre Sacra della Chiesa di Roma.
In questo momento mi impegno a rinunciare e a sconfessare qualsiasi devozione dovuta a un qualche re, principe o stato eretico che si nomini protestante o liberale, a rifiutare l’obbedienza a una qualsiasi delle loro leggi, dei loro magistrati e funzionari. 
Dichiaro inoltre che le dottrine delle chiese di Inghilterra e Scozia, dei calvinisti, degli ugonotti e di altre della stessa risma dei protestanti e liberali sono dannabili, essendosi dannate esse stesse e che siano dannati coloro che non le abbandoneranno.
Dichiaro inoltre che aiuterò, assisterò e consiglierò tutti gli agenti di Sua Santità ovunque mi trovi, in qualsiasi altro regno o territorio in cui andrò, di fare del mio meglio per estirpare tutte le dottrine eretiche, protestanti o liberali, e di distruggere tutti i loro pretesi poteri reali o di altro tipo.
Inoltre prometto e dichiaro, nonostante ciò di cui sono dispensato, di assumere qualsiasi religione eretica, per propagare l’interesse della Madre Chiesa, di mantenere in segreto e in privato tutti i consigli di agenti, a seconda del tempo e secondo ciò che possono confidarmi, e di non divulgare, direttamente o indirettamente, mediante parole, scritti o altre circostanze; ma di eseguire tutto ciò che mi proporranno, tutto ciò di cui mi incaricheranno o ciò che scopriranno, in tuo nome, mio Padre Spirituale o per una qualche assemblea sacra.
Prometto e dichiaro altresì che non avrò alcuna volontà propria, e neppure una qualsivoglia riserva intellettuale, sarò morto come un cadavere, ma obbedirò senza esitazione a ognuno e a qualsiasi ordine che possa ricevere dai miei superiori della Milizia del Papa e di Gesù Cristo; che andrò in qualsiasi luogo del mondo in cui possa essere inviato, senza mormorare o recalcitrare, e che mi sottoporrò a qualsiasi cosa mi sia ordinata.
Prometto e dichiaro inoltre che, non appena mi si presenterà l’opportunità, farò una guerra implacabile, segretamente o apertamente, contro tutti gli eretici, protestanti o liberali, così come sono istruito per farlo, che li estirperò e sterminerò dalla faccia di tutta la Terra, senza risparmiare nessuno, qualunque ne sia l’età, il sesso o la condizione, che impiccherò, brucerò, farò deperire, rovinerò, scorticherò, strangolerò e seppellirò vivi questi eretici infami; che estrarrò i ventri e le matrici delle loro donne, schiaccerò le teste dei loro figli contro i muri, al fine di annientare una volta per tutte la loro razza esecrabile.
Che nel caso in cui tutto questo non possa essere fatto apertamente, utilizzerò segretamente il recipiente con il veleno, la corda per strangolare, il ferro del pugnale o il piombo del proiettile, senza riguardo per il rango, l’onore, la dignità o l’autorità di una o delle persone, qualsiasi possa esserne la condizione di vita, pubblica o privata, giacché un qualsiasi agente del Papa o un superiore della Fraternità della Santa Fede, della Società di Gesù, potrebbe intimarmi di farlo.
A conferma di ciò, dedico con la presente la mia esistenza, la mia anima e tutti i miei poteri corporei, e che con questa spada che ricevo ora, firmo con il mio nome scritto con il mio stesso sangue, per attestazione; e se si avverasse che vengo meno alla mia determinazione per falsità o debolezza, che i miei fratelli e soldati della Milizia del Papa mi trancino le mani e i piedi, e la gola da un orecchio all’altro, che il mio ventre sia aperto e che vi si bruci dello zolfo, con tutte le punizioni che possano essermi inflitte sulla Terra, e che la mia anima sia torturata dai demoni in un inferno eterno.
Per tutto questo, io —-, giuro sulla Santa Trinità e il Santo Sacramento, che sono in procinto di ricevere, di celebrare, per quanto mi riguarda, invariabilmente; che devo fare appello a tutti gli ospiti celesti e gloriosi del Cielo affinché siano testimoni delle mie reali intenzioni di conservare questo in qualità di giuramento.
A testimonianza di ciò, prendo questo alto e santo sacramento dell’Eucaristia, e per di più me ne porto testimone, mediante il mio nome scritto con la punta di questo pugnale intinta nel mio sangue e suggellato davanti a questa santa assemblea.
Il Superiore: «Ora alzati in piedi e io ti insegnerò il catechismo necessario affinché tu possa farlo conoscere a qualsiasi membro della Società di Gesù appartenente a questo grado.
In primo luogo, in quanto Fratello Gesuita, farai con un altro Fratello, il segno ordinario della croce come lo farebbe qualsiasi cattolico romano; poi uno di voi incrocia i polsi, con i palmi delle mani aperti, l’altro incrocia i piedi l’uno sopra l’altro; il primo punta con l’indice destro il centro del suo palmo sinistro, mentre l’altro punta col suo indice sinistro il centro del suo palmo destro, poi il primo fa con la sua mano destra un cerchio intorno alla sua testa, toccandola; in seguito l’altro con l’indice della sua mano sinistra tocca il lato sinistro del suo corpo proprio sotto il cuore, poi il primo mima con la mano destra il gesto di tagliare la gola dell’altro, poi l’altro con la mano destra fa il gesto di tagliare con la spada lo stomaco e l’addome del primo.
Il primo dice quindi IUSTUM; l’altro risponde NECAR; poi il primo dice REGES, e l’altro risponde IMPIOS. 
Il primo presenta in seguito un pezzettino di carta piegata quattro volte in un modo particolare, che l’altro taglierà longitudinalmente aprendolo, vi si troverà il nome IESU scritto tre volte sulla testa e sulle braccia. 
Poi risponderete come segue alle domande che vi saranno poste.»
D: Da dove venite?
R: Dalle rive del Giordano, dal calvario, dal Santo Sepolcro e per finire da Roma.
D: Chi servite?
R: Il santo Padre di Roma, il Papa, e la Chiesa Cattolica Romana Universale ovunque nel mondo.
D: Chi vi comanda?
R: Il successore di Sant’Ignazio da Loyola, il Fondatore della Società della Chiesa o Soldati di Gesù Cristo.
D: Chi vi ha ricevuto?
R: Un venerabile uomo dai capelli bianchi.
D: Come?
R: Con una spada nuda, e me in ginocchio su una croce sotto le bandiere del Papa e del nostro Ordine Sacro.
D: Avete prestato giuramento?
R: Sì, di distruggere gli eretici e i loro governi e dirigenti, e di non risparmiare nessuno, qualunque ne sia l’età, il sesso o la condizione. 
Di essere come un cadavere senza opinione o volontà propria, ma di ubbidire implicitamente ai miei superiori per qualsiasi cosa senza esitazione e senza replica.
D: Lo farete?
R: Sì.
D: Come viaggiate?
R: Nella barca di Pietro il pescatore.
D: Dove viaggiate?
R: Ai quattro angoli del globo.
D: A che scopo?
R: Per ubbidire agli ordini del mio Generale e dei miei superiori, eseguire la volontà del Papa e adempiere fedelmente le condizioni del mio giuramento.
Allora va’ ovunque nel mondo e prendi possesso di tutte le terre in nome del Papa. 
Colui che non l’accetterà in quanto Vicario di Gesù e del suo Vice-Reggente sulla Terra, che sia maledetto e sterminato.»
(Il santo Padre inteso come il Papa che tutti conosciamo, mentre quando dice il Papa si riferisce al Papa nero capo dei Gesuiti)


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