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mercoledì 3 agosto 2022

Illu-sion, stati e monete



Il mondo, questo pianeta che sono solito definire delle ridondanze, è abitato da due tipologie di persone, c'è chi usa il proprio cervello, e chi usa quello altrui.
Il pianeta dell'abbondanza dei beni, delle idee, e delle scopiazzature.
Posso capire chi fa assurgere a maestro di vita e icona preferita Lysander Spooner, o Simone Weil, o Gandhi, o Simon Mossa, non capisco chi cerca di emulare in tutto e per tutto, parlando di italiani, le icone nazionali che rispondono ai nomi di pertini, colombo, o garibaldi, o peggio del peggio perchè più recentemente doloroso il disintegratore dell'italia mariodraghi.
La gente va avanti a forza di vibrazioni spurie e di mantra, entrambe dispensate dalle fetenzìe culturali mondialiste.
Ecco cosa manca, la cultura responsabile, quella che abbonda invece è la cultura indotta, l'istruzione.
La società dei mantra imposti, la società dove chi ha idee originali è deriso e osteggiato persino da coloro che da lui vengono difesi e informati.
La gente, la stragrande maggioranza, vede come suo nemico chi cerca di disintegrare mantra acquisiti, lo definisce un disturbatore, o peggio, un disadattato.
Essere disadattati in questa società, reputo che sia un eccellente motivo di vanto.
Più grave è l'atteggiamento della gran parte della gente, analizzare le novità è faticoso, c'è caso che a furia di pensare possa venire un gran mal di testa.
E chi si reputa opinionista (da bar), opinionista dai pensieri altrui, in genere guarda con sufficienza chi esprime concetti personali desueti o innovativi, lo giudica un asociale solo perchè ha il coraggio di mettere in dubbio tutto il conosciuto e accettato.
Accettare coscientemente significa approvare solo dopo analisi, ma significa anche aver acquisito una cultura di base (non scolastica) che evita i trabocchetti dei mantra facili che spesso passano per logici.
E allora spuntano fuori le parole più condizionanti che esistono.
Razzisti sono sempre gli altri, indipendentisti siamo noi, che però non sappiamo cosa significa dipendere, tutti di sinistra perchè la sinistra è progresso, e la destra è regressione, potenza delle ideologie.
Ogni epoca ha i suoi mantra, questa usa, per riempirsi la bocca, i termini razzismo e accoglienza, quella che fa riempire sia la bocca che il conto in banca.
Torneranno, forse, i figli dei fiori, torneranno, forse, le oceaniche manifestazioni contro ogni guerra e ogni schiavismo, quello che non tornerà è lo spirito di popoli estinti, la saggezza dei nativi americani, pellirossa, maya e incas compresi, tornerà prepotente la rabbia di palestinesi, curdi e armeni, quello che resterà sarà la trasposizione di civiltà assurde come quella egizia, civiltà oligarchiche, quello che resterà sarà il benefico insegnamento di Mujica, ma di contro resterà anche il bisogno di ignoranza e di egoismo.
Senza quei bisogni sembra che l'umanità non possa evolvere, l'ignoranza della gente è il volano che consente all'egoismo delle elite di prosperare.
E' come se la gente abbia bisogno di mantra imposti, mai che ne inventi uno essa stessa, abbia bisogno di essere ingannata, è come se la gente abbia bisogno di lucidare le proprie catene.
In una civiltà etica, gli stati, se essi fossero al servizio della gente, se svolgessero la loro funzione in maniera soffice e non invasiva, sarebbe cosa buona e justa, ma gli stati non esistono, sono società private, l'idea di stato al servizio della gente attualmente esiste solo nei pensieri dei votanti-creduloni.
In una società etica non sarebbe da criminalizzare nemmeno la moneta, intesa come unità di valore, che certifichi produzioni e realizzazioni; ma in una società etica, ogni popolo, ogni nazione, dovrebbe essere proprietaria della sua moneta, così non è.
Fatto sta che questa non è una società etica, è una malefica lllu-sion, e allora bisognerebbe ragionare su quale funzione abbia, oggi, la moneta privata che circola un po' dappertutto.
Ci hanno imposto dei mantra, e noi li accettiamo, inverare mantra delle fetenzìe è molto pericoloso e penalizzante.
Ci dicono che una economia asfittica, dovrebbe tendere a cercare finanziatori.
Loro mettono i soldi, e noi mettiamo materie prime, lavoro, ingegno, tecnologia, sangue e sudore.
Ci dicono che bisogna esportare, cioè ci fanno capire che noi mettiamo in ballo beni reali, e loro mettono sulla bilancia carta straccia a forma di banconote.
Ci dicono addirittura che un edificio non può essere costruito senza soldi, e noi ci crediamo.
Non sono i soldi che costruiscono, ma le maestranze, i materiali da costruzione, un buon progetto, la tecnologia a disposizione, e la volontà di realizzare.
E allora i frattali sono solo tre, o non riconosciamo i loro paradigmi, o stampiamo da noi stessi le nostre monete popolari, oppure applichiamo entrambe le opzioni.
La nostra opzione è superare la logica degli stati, e il concetto schiavizzante della moneta.
Se al mondo esistono mille nazioni, allora ci dovrebbero essere mille popoli che legiferano direttamente senza necessariamente andare a votare, tramite assemblee sovrane di donne e uomini liberi, e inoltre dovrebbero esistere mille monete popolari, una per ciascuna nazione.
E così il cancro planetario delle oligarchie dominanti e fetenti, sarebbe azzerato, non è difficile immaginarlo, non è difficile, ma solo se superiamo i mantra imposti, nemmeno realizzarlo.
Diamoci da fare.
:Mariano-Abis:


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