Cercherò di esprimere concetti, piuttosto che affermazioni più o meno condivise (della qual cosa esprimo il mio parere personalissimo, suscettibile di modifiche anche corpose).
Bene, premesso che la parola, "istruzione" non suscita in me particolari segni di benevolenza, perchè mi sembra una imposizione di idee, vado ad esprimere il mio parere.
Penso che allo stato attuale delle cose, la scuola, fin dai primi anni, sia indirizzata a plasmare il carattere degli alunni, e convogliare concetti verso obiettivi funzionali a una società che non sopporta particolarismi, e ciò non incontra i miei favori.
Immagino una scuola diversa da quella attuale, pur tenendo valide le classiche materie di insegnamento, i ragazzi dovrebbero si, avere presenti, che so, i processi storici che hanno generato avvenimenti, o trasformazioni geografiche generate da tali avvenimenti, ma le conclusioni a cui l'alunno deve arrivare devono essere valutate da se stesso e non imposte dall'insegnante.
Ci può arrivare in due maniere, o secondo la sua sensibilità, o seguendo ragionamenti collettivi con i suoi compagni e l'insegnante, che però non deve assolutamente indirizzare in alcun modo verso conclusioni di comodo, o convenzionali.
Stiamo parlando di un ambito che è sempre stato usata dal potere per inculcare concetti, per indirizzare.
Come possiamo evitare questa stortura?