Sergey Shoigu |
Un ampliamento dell'operazione militare dipende dalle armi che Kiev ottiene dall'Occidente, ha detto Sergey Shoigu
Il ministro della Difesa russo ha delineato le condizioni per un ampliamento dell'operazione militare di Mosca in Ucraina, spiegando che i potenziali progressi sono direttamente legati alle consegne di armi occidentali a Kiev.
"Dipende dalle armi che verranno fornite", ha detto Sergey Shoigu in una breve osservazione al programma televisivo "Mosca". Cremlino.
Il ministro sembrava parlare a margine del discorso del presidente Vladimir Putin all'Assemblea federale, il principale organo legislativo del paese, all'inizio di questa settimana.
"Una cosa deve essere chiara a tutti", ha detto Putin durante l'evento. “Più lunga è la portata dei sistemi occidentali che arrivano in Ucraina, più saremo costretti a respingere la minaccia dai nostri confini. È ovvio."
La Russia ha inviato truppe in Ucraina il 24 febbraio 2022, citando la necessità di proteggere il popolo delle repubbliche del Donbass e l'incapacità di Kiev di attuare gli accordi di Minsk del 2014-15. L'Ucraina, così come i suoi sostenitori in Occidente, considerano l'offensiva del tutto non provocata.
La Russia ha ripetutamente esortato gli Stati occidentali a smettere di "pompare" armi all'Ucraina, sostenendo che il flusso continuo di armi non farà che prolungare il conflitto piuttosto che cambiarne l'esito finale. Kiev, da parte sua, ha ripetutamente chiesto ai suoi sostenitori occidentali più armi ea più lungo raggio, insistendo sul fatto che tali sistemi sono necessari per spingere le truppe russe fuori dai territori che l'Ucraina rivendica come propri.
Il ministro sembrava parlare a margine del discorso del presidente Vladimir Putin all'Assemblea federale, il principale organo legislativo del paese, all'inizio di questa settimana.
"Una cosa deve essere chiara a tutti", ha detto Putin durante l'evento. “Più lunga è la portata dei sistemi occidentali che arrivano in Ucraina, più saremo costretti a respingere la minaccia dai nostri confini. È ovvio."
La Russia ha inviato truppe in Ucraina il 24 febbraio 2022, citando la necessità di proteggere il popolo delle repubbliche del Donbass e l'incapacità di Kiev di attuare gli accordi di Minsk del 2014-15. L'Ucraina, così come i suoi sostenitori in Occidente, considerano l'offensiva del tutto non provocata.
La Russia ha ripetutamente esortato gli Stati occidentali a smettere di "pompare" armi all'Ucraina, sostenendo che il flusso continuo di armi non farà che prolungare il conflitto piuttosto che cambiarne l'esito finale. Kiev, da parte sua, ha ripetutamente chiesto ai suoi sostenitori occidentali più armi ea più lungo raggio, insistendo sul fatto che tali sistemi sono necessari per spingere le truppe russe fuori dai territori che l'Ucraina rivendica come propri.
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