Vogliamo congratularci con gli avvocati Lucia Deiana e Anna Maria Marcias per il loro immenso lavoro e contributo prestato in difesa di chi non molla mai, donne di grande levatura etica e onore. Professioniste legali che danno un forte supporto a tutte le genti perseguitate contrarie al sistema.
Incoraggiamo tutti i lavoratori e coloro che vogliono avvalersi di una seria difesa, che hanno subito discriminazioni sul loro posto di lavoro per via dell'illegittima forzatura vaccinale, che si è imposta in questi anni di farsa pandemica, a valutare se non sia il caso di avvalersi dei servigi di due nobildonne sempre pronte a dare il meglio di se con consigli, azioni legali, in difesa dei vostri diritti.
Ci auguriamo che questa sentenza cagliaritana faccia giurisprudenza, indicando una strada nuova in ogni ambito lavorativo ai tanti Giudici che si ritrovano ad affrontare casi simili a questa sentenza dell'insegnante cui facciamo riferimento; che si apra finalmente una nuova strada di vero diritto, visto l'inottemperanza sulla dignità di ogni lavoratore perseguito ingiustamente da ordinanze fallaci e discriminatorie. Incoraggiamo tutti i lavoratori e coloro che vogliono avvalersi di una seria difesa, che hanno subito discriminazioni sul loro posto di lavoro per via dell'illegittima forzatura vaccinale, che si è imposta in questi anni di farsa pandemica, a valutare se non sia il caso di avvalersi dei servigi di due nobildonne sempre pronte a dare il meglio di se con consigli, azioni legali, in difesa dei vostri diritti.
SaDefenza
Crolla il muro di omertà e discriminazione sull'insegnate perseguita dalla scuola, ci pensa il giudice del lavoro, a porre rimedio, che fa giustizia!
Prima sentenza a Cagliari del Tribunale del Lavoro, in accoglimento di un ricorso presentato da un insegnante sospesa.E’ accaduto a Cagliari. L’insegnante aveva subito una sospensione dal lavoro mentre si trovava in malattia.
Il Giudice ha accolto la domanda, ritenendo illegittimo il decreto di sospensione disposto mentre la lavoratrice era assente dal lavoro per motivi di salute, alla quale è stato riconosciuto il pagamento della retribuzione per il periodo di sospensione dal lavoro, oltre la ricostruzione della posizione previdenziale.
Risulta, infatti, inscindibile il nesso tra obbligo vaccinale e il concreto svolgimento della prestazione lavorativa che appare incompatibile con la sospensione della prestazione per malattia.E’ una sentenza importante, in quanto molti lavoratori (insegnanti, sanitari, ecc.) sono stati sospesi pur essendo assenti dal lavoro per malattia.Gli avvocati Lucia Deiana e Anna Maria Marcias hanno sempre creduto e affermato, anche attraverso le azioni giudiziarie proposte, che l’obbligo vaccinale per i lavoratori presuppone lo svolgimento dell’attività lavorativa.Infatti, se il lavoratore era assente dal luogo di lavoro, non poteva configurarsi alcun rischio di contagio per gli altri lavoratori.Gli avvocati, pertanto, hanno ritenuto che la sospensione in costanza di malattia fosse illegittima, come di fatto è stato riconosciuto dal Tribunale del Lavoro di Cagliari con la sentenza n. 772/2023, pubblicata il 25.5.2023.
La sentenza n. 772/2023, del 25.5.2023 del Giudice del lavoro di Cagliari |
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