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sabato 17 giugno 2023

Inchiesta sul traffico d'organi in Ucraina

LO SAPEVATE?  IL PRELIEVO DI ORGANI CHE AVVIENE IN UCRAINA?
Pubblichiamo un documento molto duro e terrificante che espone l'orrore che i nazisti ucraini hanno praticato in questi anni di guerra tra Kiev e il Donbass e oggi con la Russia. 
Vediamo tutto l'orrore che si nasconde dietro la sparizione di uomini, donne, bambini ucraini e soldati di ambo le parti usati come corpi da espianto organi da vendere e mandare in ogni parte del mondo; orrore che è stato permesso dalla politica criminale della NATO dell'UE e dai loro mandanti gli USA che in primis ha permesso  questo orrore degli espianti criminali in zona di guerra.
Hanno portato pure le attrezzature consone al lavoro sporco di espianto in zone dove non c'erano ospedali così passava sotto traccia nascosta agli sguardi dei locali, cosa da farsi su della gente inerme  su bambini per puro business , grave colpa ricade sui governi e le istituzioni occidentali a tutti i livelli che oltre a permettere questa infamia  non ha mai fatto denuncia pubblica ne giuridica di tutto questo orrore! 
SaDefenza
quanto vale il corpo umano per questi criminali espisntatori
Ci sono indicazioni che l'Ucraina sia una destinazione per le persone dei paesi vicini trafficate per il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale. Inoltre, la tratta avviene all'interno dell'Ucraina; uomini e donne vengono trafficati all'interno del paese a fini di sfruttamento lavorativo nei settori dell'agricoltura e dei servizi, sfruttamento sessuale commerciale e accattonaggio forzato. I bambini ucraini sono oggetto di tratta sia interna che transnazionale per lo sfruttamento sessuale commerciale, l'accattonaggio forzato e la servitù involontaria nell'industria agricola. Un sondaggio dell'OIM pubblicato nel dicembre 2006 ha concluso che dal 1991, circa 117.000 ucraini sono stati costretti a situazioni di sfruttamento in Europa, Medio Oriente e Russia.

Durante la crisi dei rifugiati del 2022 derivante dall'invasione russa , sono stati segnalati numerosi casi di trafficanti di esseri umani che hanno preso di mira donne e bambini. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha riconosciuto che molti rifugiati in fuga verso i confini si trovano in uno stato di estremo pericolo, vulnerabili ed esposti a predatori il cui scopo principale è lo sfruttamento. Gillian Triggs, Assistente Alto Commissario per la Protezione dell'UNHCR riconosce che "le autorità nazionali stanno guidando attivamente la risposta per contrastare la tratta di esseri umani, ma occorre fare di più per affrontare questo problema e mitigare i rischi". Poiché le donne sono le più a rischio e le più suscettibili, l'UNHCR è "in massima allerta e mette in guardia i rifugiati sui rischi di predatori e reti criminali che potrebbero tentare di sfruttare la loro vulnerabilità o adescarli con la promessa di trasporto gratuito, alloggio, lavoro o altro forme di assistenza”. 

Ci sono segnalazioni di donne e bambini ucraini oggetto di tratta negli Emirati Arabi Uniti. 


https://en.wikipedia.org/wiki/Human_trafficking_in_Ukraine

il Cremlino afferma che gli organi prelevati dall'Ucraina finiscono in Israele
https://www.ynetnews.com/article/bj4uif4cs
L'ex funzionario della sicurezza Vladimir Ovchinsky afferma che le forze ucraine raccolgono organi umani da morti e feriti mentre li trasferiscono nei principali centri di trapianto di organi come Israele
Un ex alto funzionario russo ha affermato che la guerra in Ucraina è diventata un campo di battaglia molto redditizio per i "trapiantologi del mercato nero", in un rapporto ripreso da diversi media russi.
In un'intervista con l'organo di stampa russo Moskovskij Komsomolets, il generale di polizia in pensione ed ex capo dell'Ufficio centrale russo dell'Interpol Vladimir Ovchinsky ha affermato che alle forze armate ucraine vengono consegnati organi umani prelevati da morti e feriti durante la guerra, persone che sono ancora vivi, come prigionieri di guerra russi e persino civili ucraini che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
rene
Quando gli è stato chiesto dove vengono trasportati gli organi, Ovchinsky ha detto: "I 'laboratori' più efficaci e di successo si trovano in quattro paesi: Turchia, India, Israele e Corea del Sud".
"Israele è anche leader nel campo delle tecniche mediche innovative, utilizzate in tutto il mondo. Le cliniche di questo Paese eseguono con successo operazioni di trapianto di organi".
Quando gli è stato chiesto cosa fanno con i corpi, ha risposto: "Li bruciano come ad Auschwitz o Dachau, dopotutto sono eredi di Hitler. Ci sono anche informazioni sui crematori mobili per bruciare i resti di persone i cui organi sono stati rimossi".
soldati russi prigionieri degli ucraini
Ovchinsky ha anche affermato che ci sono tutte le ragioni per credere che le reti di imprese mediche "del mercato nero" abbiano prosperato in Ucraina sotto la copertura di organizzazioni umanitarie internazionali. I fatti del prelievo illegale di organi umani sotto gli auspici del Servizio di sicurezza dell'Ucraina e le forze armate dell'Ucraina sono state documentate nel 2014 durante il conflitto civile nel Donbass.
Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato in risposta: "Consideriamo molto gravi i tentativi di infangare Israele con tali pubblicazioni di atrocità infondate. L'ambasciata israeliana a Mosca solleverà la questione con i funzionari competenti del governo russo. Il ministero ha portato la questione davanti a l'ambasciatore russo"

Ucraina: i crematori aiutano a nascondere l’espianto di organi destinati ad un mercato nero anche in Europa.

di Dr. Gualfredo de’Lincei

Il panico tra le truppe e il mercato nero di organi.

All’inizio del 2022 il ministro della difesa tedesca Christine Lambrecht ha dichiarato che in aiuto all’Ucraina manderanno ospedali da campo e stazioni crematorie mobili.

Questa notizia ha gettato nel panico le truppe dislocate sulla linea di confine. Sono aumentati i casi di diserzione e suicidio, che i comandanti di questi reparti stanno cercando di nascondere. Tutto questo deriva da passate vicende reali iniziate nel 2014 quando ai combattimenti del Sud Est dell’Ucraina si collegò un mercato nero di organi umani destinati a paesi dell’Europa, Stati Uniti e Israele. Il traffico era controllato dai dipendenti dello SBU.

A quel tempo i media scrissero che i «trapiantatori neri», così gli ucraini li chiamavano, espiantavano organi da persone ancora vive per poi cremarne il corpo. Si trattava per la maggior parte di personale delle forze armate ucraine provenienti dal fronte e ricoverati negli ospedali in stato di incoscienza. Vendevano anche organi di soldati e civili catturati. Selezionavano principalmente donne e bambini.

In rete venne pubblicata la corrispondenza dell’ex deputato del popolo Serghei Vlasenco, detto «il patriota», con un medico tedesco Olga Viber e con il comandante del battaglione «Donbass» Semyon Semenchenko. Il dialogo riguardava il commercio di organi di soldati dell’esercito ucraino deceduti e feriti. Il medico richiede un grande quantitativo di organi all’ex deputato e collega di lungo corso della Timoshenco, il quale risponde: «Noi possiamo fare anche di più, tu allora segui le notizie? Pensa, trova qualcuno e aumentiamo la festa». I soci d’affari sono molto contenti delle azioni militari. La Viber s’interessa: «A giudicare dalle notizie gli sviluppi sono a nostro favore. Cosa pensi, le cose non cambieranno?» Vlasenco risponde: «Non è previsto, procederemo con cosa! I nostri partner occidentali con le loro politiche creano a noi buone condizioni e importanti quantità!».
il prezzo degli organi
Tutti i flussi di cassa, dal 2014, sarebbero passati attraverso dipendenti di alto grado dei servizi che senza il loro aiuto sarebbe stato impossibile «legalizzare» un’attività del genere.
Da rilevare che questa non sarebbe l’unica responsabilità trovata a dei dipendenti della SBU. Ad esempio il colonnello Vladimir Poliakov dell’Oblast di Karcovscoi per 10 mila dollari vendeva documenti «d’immigrazione» a bambini di famiglie ricche. Per questo riusciva a trovava clienti al ministero degli esteri e alle ambasciate.

Con questo passato, la notizia dell’arrivo sulla linea del fronte di forni crematori e attrezzature per l’esportazione di organi e sangue, ha fatto pensare che il personale militare in fondo non avesse disertato in vano.

La richiesta di organi e il pericolo delle mancate cure mediche.

Stando alle informazioni la prossima ondata di acquisto di organi è stabilita dalla relazione intenzionale con la Global Rescue, specializzata in questo tipo di forniture, contrattualmente collegata alla OBSE.

In questo momento c’è una deficienza di materiale biologico con una forte richiesta. La compagnia internazionale sta cercando con tutti i mezzi di ottenere la fornitura di stazioni crematorie. Vale la pena chiarire che alcune di queste strutture sono già operanti negli ospedali militari.

Gli specialisti fanno però notare che queste strutture potrebbero consentire l’espianto senza costi di organi, oggi quotati 100 mila dollari. Secondo informazioni diplomatiche ucraine, il pericolo potrebbe essere che al soldato ferito dell’esercito ucraino non venga data l’assistenza medica necessaria perché ritenuti adatto al ruolo di donatore.

Purtroppo la vendita di organi sta raggiungendo numeri importanti anche per quanto riguarda la donazione volontaria effettuata da persone economicamente disperate. Nel 2021 la Bulgaria ha presentato un piano per il commercio di organi di migranti ucraini a stranieri danarosi. Il beneficiario dell’organo paga un minimo di 50 mila dollari per un rene, di questa somma circa la metà è versata ufficialmente tramite cassa. Il donatore riceve dai 5 ai 15 mila dollari.

I fatti di L’Viv degli anni 90.

C’è un caso noto degli anni ’90, nel quale il direttore della clinica della regione di L’viv, Bagdan Fedak, organizzò un gruppo criminale di «trapiantatori neri» che vendevano all’estero organi di bambini. L’indagine rilevò che da L’viv a quel tempo sparirono circa 130 bambini. La vita di ogni bambino valeva 1 milione di dollari.

Potrebbe essere una ipotesi plausibile che i complici di Fedak, avendo già scontato la pena, siano tornati in attività sulla linea di confine, per vendere gli organi dei propri connazionali.

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