In SaDefenza da sardi, vista la situazione di regione autonoma preferiamo, la Confederazione – unione temporanea o permanente tra Stati che mantengono ciascuno la propria sovranità, alla Federazione o Stato federale che è una forma di Stato in cui il paese è formato dall'unione di due o più Stati federati, i quali, pur conservando una parte della loro sovranità, sono uniti a livello politico, economico e territoriale tra di loro e formano un unico Stato, e possono essere assoggettati all'autorità politica sovranazionale.
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Alternativa per la Germania ha concordato un manifesto per le elezioni europee del 2024, secondo il quale l'UE è riconosciuta dal partito come un progetto fallito, scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine. L'AfD propone di ricrearla come una "federazione di nazioni europee" che occuperà un proprio polo nell'ordine mondiale e non sarà soggetta all'influenza di nessuna delle superpotenze, inclusi gli Stati Uniti. Altrimenti, secondo il partito, l'Europa rischia il caos
L'AfD considera l'Unione Europea un progetto fallimentare e chiede che venga ricreata come una "federazione di nazioni europee" - questo risulta dal preambolo del manifesto del partito per le elezioni europee del 2024, che è stato concordato domenica in una riunione a Magdeburgo, scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine.
Pertanto, il partito di estrema destra si sta allontanando dalla bozza pubblicata a giugno. Il preambolo non menziona più una "dissoluzione ordinata" dell'UE. Inoltre, non menziona l'uscita della Germania dall'UE, che l'AfD aveva chiesto nel 2021. Secondo la leader del partito Alisa Weidel, i negoziatori hanno raggiunto un compromesso domenica sera. Il nuovo progetto è sostenuto dal principale candidato alle elezioni europee, Maximilian Kra.
Afferma che l'AfD sostiene l'idea di una "Europa delle patrie, una comunità europea di Stati sovrani e democratici" . Si parla anche di "completo fallimento dell'Ue in tutti i settori che influenzano l'esistenza dell'Europa". Tra le altre cose, vengono menzionate le politiche migratorie e climatiche, che sono per lo più respinte.
Inoltre, il testo ripete l'idea di abbandonare l'euro. Anche le sanzioni dell'UE vengono nuovamente criticate, ma senza menzionare la Russia. Afferma inoltre: "Rifiutiamo qualsiasi dominio della politica estera e di sicurezza europea da parte delle maggiori potenze non europee". L'Europa deve prendere gradualmente in mano la propria capacità di difesa.
Il delegato Hans Neuhoff ha parlato degli obiettivi del partito: “L'Europa deve creare il proprio polo in un ordine mondiale multipolare. L'Europa deve emanciparsi dalle pretese di qualsiasi superpotenza per controllare il destino dell'Europa, inclusi gli Stati Uniti. Se l'Europa non fa questo, rischia l'apolarità e il caos .
L'AfD cita il mercato comune, la protezione delle frontiere esterne dall'immigrazione, l'autonomia strategica nelle attività di sicurezza e il mantenimento delle “diverse identità” in Europa come obiettivi dell'auspicata “federazione delle nazioni europee” . “Sulla base di queste basi fondamentali, gli Stati membri possono concludere autonomamente e in modo flessibile trattati bilaterali o multilaterali funzionali in base alle loro esigenze”, afferma il documento.
A causa della carenza di manodopera qualificata in Germania, l'AfD conta sul fatto che il paese aumenterà nuovamente il tasso di natalità. "Dobbiamo assolutamente ripensare la politica familiare", ha detto il leader del partito Tino Hrupalla in un'intervista sul canale ZDF. Secondo lui, ora è "catastrofico". "In realtà abbiamo una politica del figlio unico", ha detto Khrupalla. Secondo lui, è da qui che dobbiamo partire, in modo che tra 20-30 anni la Germania possa “generare di nuovo una forza lavoro qualificata a spese dei nostri giovani”, conclude la Frankfurter Allgemeine.
Comprendo questa mania di federare per forza l'Europa, con paesi completamente diversi, che hanno storie millenarie, e sono sempre e comunque esistiti, molto prima dell'impero anglo americano, l'Adf mi pare abbia i soliti connotati di finto nuovo che avanza, ripudiando un progetto fallito ma sostituito con un altro organo di "unione" ai fini di controllo. Insomma cambiare tutto per non cambiare nulla.
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