RIFIUTIAMO DI ESSERE USATI
Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse che intendono invadere la Sardegna con gigantesche pale eoliche a discapito di territori e acque patrimonio a cielo aperto di biodiversità e di storia. E non è per ironia della sorte, che gli attori di questa vergognosa speculazione, strumentalizzando la Nostra storia e suoi protagonisti, i nuragici e gli shardana, cercano con questo film di manipolare il sentire comune.
Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse aziende che speculano sul nostro territorio con pale eoliche
Il progetto è quello di innalzare un muro di pale eoliche nel mare davanti alle nostre coste
Migliaia di ettari di terreni agricoli produttivi sottratti all’agricoltura e destinati all’installazione di pannelli dell’agrivoltaico
La spinta all’ invasione eolica ha davvero motivazioni ecologiche?
Definire ecologia espropriare e violentare terreni e paesaggi per loro natura a totale vocazione agro/pastorale e turistica, violentare un giacimento storico a cielo aperto, addebitare a una Regione priva di grandi impianti industriali e a bassissima densità demografica è una truffa.
Quadruplicare la produzione energetica è funzionale all’economia dell’isola?
Il 25% circa della produzione energetica della Sardegna viene portata in Continente e il 40/60% di tale produzione viene da fonti rinnovabili. Tali impianti sono unicamente portatori di costi e rispondono ad una sola direttiva: l’Agenda 2030 nell’ottica del “non avrai nulla e sarai felice”.
No all’eolico perché?
Tali impianti non sono gestiti dal territorio! La produzione è consegnata interamente a soggetti esterni privati (multinazionali), che protette dalle norme della UE sulla transizione ecologica, sfuggono a ogni tipo di regolamentazione territoriale e pianificazione locale
No all’eolico perché?
Tali impianti non sono gestiti dal territorio! La produzione è consegnata interamente a soggetti esterni privati (multinazionali), che protette dalle norme della UE sulla transizione ecologica, sfuggono a ogni tipo di regolamentazione territoriale e pianificazione locale
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