Home

giovedì 8 giugno 2023

Fumata nera in Commissione Europea su nuove sanzioni contro la Russia

 

© Sputnik . Aleksey Vitvitsky

SPUTNIK ITALIA

15:15 08.06.2023

Gli ambasciatori torneranno a discutere queste proposte il 14 giugno.Dopo che la bozza iniziale dell'11° pacchetto di sanzioni è stata bloccata a maggio la Commissione Europea ha presentato una nuova versione delle proposte sulle sanzioni contro la Russia durante la riunione degli ambasciatori UE di mercoledì, senza tuttavia raggiungere ancora una volta un accordo. Gli ambasciatori torneranno a discutere queste proposte il 14 giugno, i diplomatici europei sperano di raggiungere un accordo finale entro il vertice dell'UE di fine giugno. 

Il bilancio delle vittime nella regione di Kherson dopo l'espolsione della centrale elettrica di Kakhovka

Il sindaco di Nova Kakhovka Leontiev: cinque persone sono morte dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka

La piazza centrale di Novaya Kakhovka, allagata dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka

Cinque persone sono morte a causa delle inondazioni dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka, ha detto il capo di Novaya Kakhovka, Vladimir Leontiev, in onda su Solovyov Live. Secondo lui, altre 41 persone sono rimaste ferite.

Delle sette persone impegnate nel pascolo, cinque sono annegate. Ora siamo impegnati nell'evacuazione dei restanti due , - ha detto Leontiev .

MARK TWAIN" GIORNALISMO VUOL DIRE FAR SAPERE AGLI ALTRI CIO' CHE CERTA GENTE NON VUOLE CHE SI SAPPIA"


di Antonello Boassa
Pubblico un post del 2019 perché attuale (ovviamente tranne i riferimenti del momento) facendo riferimento alle tante vigliaccherie della stampa e di tanti altri "pezzi" della società non solo in riferimento ad Assange ma anche alle prospettive tragiche che l'elite finanziaria globale sta allestendo nel silenzio e nell'immobilismo generale, esclusi i non pochi coraggiosi. Diceva Burke " Perché il male vinca è sufficiente che i buoni stiano fermi.”

ASSANGE. PERCHE' LA "CULTURA" E LA STAMPA TACCIONO.
E come potrebbero? Nessun punto interrogativo nel titolo. Sarebbe un eccesso di retorica.
Tacciono perché trattare in modo non superficiale il "caso Assange", esaminarne le varie procedure giudiziarie in concomitanza con i "fatti" politici che anche nell'immediato hanno motivato un bliz poliziesco senza precedenti in una ambasciata, nel totale disprezzo del diritto internazionale più elementare e "di fatto" datato da secoli, significherebbe un atto di accusa troppo severo contro se stessi, contro la cultura di regime, contro la stampa di regime (ma anche contro la cultura e la stampa più illuminata).

BASTA CON QUESTA FALSA REPUBBLICA!

Platone
di Avv. Piergiorgio Rocco Lo Duca
È stato osservato che, secondo l’art. 261 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Ministro degli Interni (del regno !) “poteva” (non aveva l’obbligo di) dichiarare lo stato pandemico, e onestamente qui trovo l’art. 261 come "omissis", il testo, “consolidato” con le modifiche, è a pagamento !

E, comunque, e ove mai la norma di legge in parola non fosse stata abrogata, il ministro “avrebbe potuto” dichiarare e, invece, l’ha fatto il “governo della repubblica” (qui), ovvero, un “organo costituzionale” (qui), non senza, ma proprio, unitamente, al Ministro degli Interni (qui) che poteva ed ha dichiarato assieme agli altri Ministri (qui), e l’atto, del 31.1.2020, è firmato da Giuseppe Conte che lo presiedeva, anche con la relativa responsabilità, ex art. 95 cost., unitamente a quella collegiale degli altri ministri, ex art. 96 cost., e per gli eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri, anche se cessati dalla carica, si procede con legge costituzionale n. 1/1989.
In sostanza, “la storia può cambiare soltanto” se si “distingua” tra “regno” e “apparente repubblica” !