Meno di tre giorni fa, e 24 ore prima del fatidico attentato a Mosca, avevamo menzionato, manco a farlo apposta, il contributo che avevano offerto gli hacker etici di origine russa nella lotta al terrorismo jihadista; creazione, come ben sappiamo, degli Stati Uniti e di Israele. Oggi, malgrado la terribile tragedia che ha provocato più di 130 vittime nella loro Capitale, i pirati informatici di NoName057(16) hanno trovato il tempo di rilasciare un'intervista in esclusiva a Sa Defenza.
Le domande che abbiamo posto sono le stesse che abbiamo inviato ai loro omologhi e colleghi.
La natura delle risposte ricevute, e la diversità dei toni e dei contenuti, ci proporzionano una prova della pluralità della componente che costituisce la difesa cibernetica della Federazione, testimoniando l'autonomia dei gruppi coinvolti. Ciò chiarisce, una volta per tutte, l'indipendenza di chi decide di contribuire dal punto di vista informatico all'integrità del territorio russo anche dal punto di vista della sicurezza digitale.
A differenza dei nuclei di hackers diretti dagli Stati Uniti, come Anonymous e Ghost Security Group (veri e propri agenti della C.I.A.), gli hackers russi si distinguono per autonomia d'iniziativa e senso del dovere; caratteristiche che non li vincolano ai "desideri di Putin", come la stampa occidentale tenta in ogni modo di farci credere. In aggiunta, gli hackers russi, insieme ai colleghi cinesi, hanno permesso di svelare il culto della pedofilia che contamina le amministrazioni degli Stati Uniti e del mondo atlantico (Biden e famiglia); un aspetto che venne rivelato in primis da Paolo Ferraro nel 2008-2009, ma che ha ricevuto conferma solo nei decenni a venire.
La diffidenza dei membri di NoName057(16) è tuttavia notevole verso noi occidentali, perché, ai loro occhi, non siamo altro che marionette prive di iniziativa che si lasciano governare da un manipoli di folli che distruggono l'economia e la stabilità dei rispettivi paesi per appoggiare uno stato nazista e criminale quale l'Ucraina del sionista Zelensky. E come dargli torto?
Mentre i nostri leader politici non fanno altro che sbattere in galera chi tenta di opporsi all'invio di armi in Ucraina accusandoli di essere delle spie russe, non possiamo far altro che notare quanto segue:
1. La libertà di informazione in Europa viene poco a poco eliminata, e la situazione peggiore riguarda l'Italia, aggravata ulteriormente dall'incompetenza e dal servilismo di Giorgia Meloni e dal suo governo piegato ai voleri degli Stati Uniti;
2. La magistratura ed i servizi segreti italiani, corrotti e al soldo dell'atlantismo, eliminano le voci ribelli con scandali programmati su misura, utilizzando membri delle forze dell'ordine per spiare i nemici della corrente democratica statunitense;
3. Non si fermano le strane impiccaggioni di giornalisti e i suicidi di agenti delle forze dell'ordine (in modi che non sanno affatto di suicidio) a riprova dell'assenza totale di democrazia, ma sì di una dittatura che proviene d'oltreoceano.
4. Un'agire della magistratura - vera e propria associazione per delinquere - che accusa chiunque, senza prove, dei reati più fantasiosi, per mettere in galera i ricercatori della verità e farli "suicidare" magari con l'aiuto di una "manina" esterna (la "querela temeraria" viene usata come un'arma dagli apparati atlantici).
Fortunatamente, gli hacker etici di NoName057(16) sono più saggi e più comprensivi di noi "occidentali", oramai totalmente dipendenti dalla televisione, incapacitati di pensare criticamente e privi del coraggio di rovesciare i nostri governi corrotti e criminali. Ma per ritornare a noi...
Nella precedente intervista, con gli esperti di informatica della Federazione Russa avevamo trattato molti argomenti: il ruolo di Israele e degli Stati Uniti nel traffico mondiale di bambini e nella tratta di esseri umani; i paesi più coinvolti nella destabilizzazione dell'Europa e nel finanziare l'Ucraina; l'esistenza di false flag per rapinare i conti correnti degli europei e dirottare quei pochi risparmi all'Ucraina (controllate "termini e condizioni" della vostra App Post Pay, sono cambiate...); ed altro ancora. Qui, con NoName057(16), approfondiremo questi aspetti.
Per tentare di far svegliare quei pochi italiani non ancora inebetiti dal lavaggio del cervello occidentale, vi proponiamo questa interessantissima intervista, in nome della storica amicizia tra il popolo Russo e quello della Penisola.
Dai dati informatici che siete riusciti a intercettare, quali paesi pensate stiano agendo maggiormente contro i propri interessi e a favore del riarmo dell'Ucraina? Quali paesi stanno pagando il prezzo più alto per aver seguito i desideri della NATO?
«Tutti i Paesi che sponsorizzano il regime criminale di Kiev agiscono in modo irrazionale. Stanno danneggiando la loro economia per sostenere i neonazisti ucraini. Inoltre, tutti gli equipaggiamenti e le armi che i Paesi occidentali forniscono alle forze armate ucraine o vanno rapidamente fuori uso, o sono inutilizzabili, o vengono molto rapidamente distrutti o catturati dall'esercito russo - non c'è alcuna efficacia in questo tipo di sostegno, si sa. Invece di spendere i loro bilanci per risolvere i problemi interni, le autorità russofobe dei Paesi occidentali, di fatto, li gettano nel forno. Così facendo, provocano il malcontento dei propri cittadini e spingono nel baratro un'economia già in crisi. Le proteste degli agricoltori e dei rappresentanti di altre professioni in Europa non sono altro che il risultato della sconsiderata politica filo-ucraina delle autorità dell'UE che, sputando sui propri cittadini, continuano a ballare al ritmo dell'Occidente».
Da dove provengono i principali attacchi informatici alla Russia? Sappiamo che l'Ucraina non dispone di una tecnologia informatica così avanzata. Alle spalle dell'Ucraina, oltre agli Stati Uniti, chi si nasconde? La Germania, la Francia? E quali metodi usano per attaccare?
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