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lunedì 15 luglio 2024

"Audi" a batterie "Volkswagen" valuta la possibilità di chiudere la fabbrica

RT Balcani

La società ha affermato che trovare una funzione alternativa per lo stabilimento di Bruxelles o chiuderlo completamente, così come altre spese non pianificate, comporterà quest'anno costi per 2,6 miliardi di euro.


La casa automobilistica tedesca "Volkswagen" ha annunciato che sta valutando la possibilità di chiudere la fabbrica del modello elettrico di lusso "Audi" a Bruxelles a causa della debole domanda di auto elettriche di fascia alta. La fabbrica di Bruxelles, dove lo scorso anno sono state prodotte circa 50.000 automobili, ha problemi con "sfide strutturali a lungo termine", a causa degli elevati costi logistici.

La società ha spiegato che trovare una funzione alternativa per la fabbrica di Bruxelles o chiuderla completamente, così come altre spese non pianificate, comporterà quest'anno costi per 2,6 miliardi di euro, riferisce Reuters.

Se le previsioni più cupe si avvereranno, la "Volkswagen" sarà costretta, per la prima volta dal 1988, a chiudere una delle sue fabbriche.

A causa di queste difficoltà l'azienda tedesca ha abbassato la stima dell'utile operativo e ora ritiene che sarà compreso tra il 6,5 e il 7%, mentre prima si aspettava un risultato tra il 7 e il 7,5%.

Dopo questa notizia le azioni della Volkswagen sono scese dell'1,7% in borsa.

La Germania ha bloccato la vendita della filiale della Volkswagen alla Cina

l governo tedesco ha bloccato "per motivi di sicurezza" la vendita concordata della divisione MAN Energy Solutions per la produzione di turbine a gas alla Cina.
L'azienda statale cinese GHGT era interessata a questa affiliata della Volkswagen, riferisce Reuters.

La decisione del governo tedesco è stata accolta con favore dal ministro degli Interni tedesco, Nancy Feser, così come dal ministro dell'Economia, Robert Habeck, che hanno affermato che "le tecnologie importanti devono essere protette".

Nel mese di giugno la Commissione europea ha dichiarato che "l'industria automobilistica cinese trae profitto dalle ingiustificate sovvenzioni statali di Pechino, causando così danni alle aziende europee", hanno riferito i media.

La Commissione ha contattato le autorità cinesi per discutere questi risultati ed esplorare possibili modi per risolvere i presunti problemi in conformità con le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio.

Dal 4 luglio verranno introdotte tariffe temporanee più elevate sui veicoli elettrici cinesi.

Tali misure diventeranno permanenti quattro mesi dopo l'istituzione dei dazi provvisori.

L'ex ministro cinese della Scienza e della Tecnologia Wang Gang, considerato il padre dell'industria cinese delle auto elettriche, ha invitato la Cina e l'Europa a proseguire i negoziati su un accordo sugli investimenti come modo per risolvere le tensioni commerciali, concludendo che le tariffe annunciate erano "politicamente motivate".

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