Viktor Orban © Dursun Aydemir / Anadolu tramite Getty Images |
Budapest deve ancora confermare i piani di viaggio del Primo Ministro dopo le sue visite a sorpresa a Kiev e Mosca la scorsa settimana
Secondo quanto riportato domenica dal portale d'informazione ungherese 444, citando alcune fonti, il primo ministro ungherese Viktor Orbán sarebbe in viaggio per la Cina dopo incontri inaspettati con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.
"Dopo Kiev, Mosca e Azerbaigian, secondo le nostre informazioni, Viktor Orbán si recherà in Cina. Sappiamo che il Primo Ministro ungherese dovrebbe arrivare nel Paese asiatico all'alba di lunedì", ha scritto la pubblicazione, aggiungendo che il governo ungherese non ha ancora fornito dettagli sul viaggio.
La scorsa settimana, Orban si è recato a Kiev, dove ha incontrato Zelensky nel tentativo di convincerlo a prendere in considerazione i colloqui di cessate il fuoco con Mosca. Il primo ministro ungherese ha poi intrapreso una visita a sorpresa a Mosca, che, secondo il suo ufficio, faceva parte della "missione di mantenimento della pace" di Orban.
Orban e Putin hanno discusso per diverse ore per trovare la “via d’uscita più breve” dal conflitto in Ucraina. Il leader ungherese, tuttavia, ha ammesso che Mosca e Kiev restano “molto distanti”, notando che a Zelensky “non piacevano” molto le sue proposte.
Il viaggio a sorpresa di Orbán in Russia ha scatenato la rabbia di Kiev e degli altri leader dell'UE, ma il primo ministro ungherese ha dichiarato che uno dei passi più importanti per porre fine al conflitto è "stabilire un contatto" e ha sostenuto che non ha bisogno di un mandato dell'UE per promuovere la pace.
L'Ungheria, che attualmente detiene la presidenza di turno dell'UE, è uno dei pochi membri dell'Unione, insieme alla vicina Slovacchia, che mantiene la neutralità e si rifiuta di inviare armi all'Ucraina.
La notizia di una possibile visita a Pechino arriva mentre l'Ungheria ha annullato "con breve preavviso" un incontro tra il ministro degli Esteri Peter Szijjarto e la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock.
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