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venerdì 4 ottobre 2024

Notizie dal fronte: La "controinformazione" in Medio Oriente. Intervista al canale "Palestinian Commie"


Potrei apparire come pedante, ma questa premessa è necessaria. Siamo in guerra e non esiste "informazione corretta" in occidente, nemmeno tra i blog di "controinformazione". I mezzi di comunicazione ufficiali ricevono soldi dalla NATO per diffondere notizie false e manipolate, e lo stesso fanno molti "blog", canali "youtube" o telegram che si dichiarano "alternativi".

Non è possibile fidarsi di chi di afferma di essere filorusso e a favore del multipolarismo quando poi decide di farsi "mantenere" con donazioni che passano per piattaforme di pagamento statunitensi; così come non è possibile fidarsi di chi non fa altro che riprendere notizie diffuse da terzi senza verificare la fonte, senza approfondire, o senza "metterci del suo", in particolare quando, poi, dette informazioni si rivelano false, poiché diffuse dal nemico. Le spie israeliane sono ovunque, ed è facile manipolare chi "segue" qualche giovane e bella ragazza che fa dirette su telegram, o chi invia denaro solo perché in balia dell' "eccitazione" del momento per un saluto o una dedica specifica. La storia di Pavel Durov e della bella "streamer" Yulia Vavilova, accusata di essere un'agente israeliana, scomparsa non si sa come dal volo del magnate russo – prima o dopo il suo arresto? - , lo dimostra (il sesso da sempre è l'arma principale di ricatto e controllo delle coscienze).

*** Consigliamo la lettura dei seguenti articoli per approfondire ***

Fonte: https://sadefenza.blogspot.com/2024/08/tutta-la-veirta-sul-caso-pavel-durov-il.html

Fonte: https://sadefenza.blogspot.com/2024/08/consigli-censura-perche-in-francia.html

Fare informazione, fare vera informazione, era compito di giornalisti che si sporcavano le mani, che non avevano paura di farsi carico di tante accuse e persecuzioni, e che pubblicavano inchieste molto ma molto scomode. Questi giornalisti subivano spionaggi, tentativi di omicidio, e censure ad ogni livello. Mi riferisco alla scuola di Peppino Impastato, di Gianni Minà, e a tanti altri giudici e attivisti italiani che hanno pagato con la vita l'aver portato a galla i traffici di armi che partivano dalle basi NATO, che erano subappaltati alla "stay behind" GLADIO, per poi raggiungere il Medio Oriente.

"Destabilizzare per stabilizzare", era questo il "dogma" della strategia della tensione. E chiunque si intrometteva, o raggiungeva la "strada dei soldi", veniva ucciso dai Servizi Segreti, con la sua morte che veniva "coperta" o da segreto di Stato o da un "suicidio impossibile" (quante persone sono state trovate impiccate con le ginocchia che toccato il suolo? O "appesi" a spigoli delle porte e termosifoni? O quanti sono "volati" inspiegabilmente dalla finestra del loro appartamento o "scivolati" da una nave, scale o superando un muro alto diversi metri contro ogni logica e raziocinio?). Noi italiani abbiamo la fortuna di appartenere alla scuola di Sergio Flamigni, Ferdinando Imposimato, del giudice Giovanni Falcone, di quel giornalismo "comunista" e democratico che ha fatto grande il paese (prima che venisse infiltrato dalla C.I.A. e dalla massoneria).

Attualmente, purtroppo, il vostro autore non vede molti canali attivi in un'informazione realmente libera e indipendente, poiché, siamo sinceri, viviamo in una dittatura, e la NATO controlla l'editoria ufficiale e quella meno ufficiale. Anche "internet" è stato contaminato, e molti finti "oppositori al sistema", appena riescono a mettere le mani su qualche "donazione", smettono subito di essere contro al sistema per abbracciare posizioni più moderate, conservatrici, filostatunitensi, "trumpiane", anticinesi o "pacifiste", dimenticando le campagne mediatiche a favore della Russia, del Donbass o della Palestina.

Pochi sono i canali informativi di cui è possibile fidarsi, e invito i nostri lettori a mantenere alta la guardia, specialmente nei confronti delle tante belle ragazze che pubblicano informazioni mal tradotte e che "campano" solo perché seguite da un manipolo di vecchi avidi di lussuria a cui poco importa la verità o la libertà di parola e di pensiero. Ancora meno bisognerebbe fidarsi di chi invita a seguire i propri canali "facebook", "whataspp" e "instagram" o a farsi pagare esclusivamente per "Paypal" (che di anonimo ha ben poco), ben conoscendo il livello di spionaggio di queste piattaforme e la facilità con la quale possono impossessarsi dei vostri dati e dispositivi.

Per tutte queste ragioni, e per l'aggravarsi del conflitto in Medio Oriente, abbiamo deciso di intervistare l'amministratore di un canale che riteniamo interessante, le cui pubblicazione ci hanno incuriosito per la pragmaticità e correttezza d'analisi. Parliamo del canale telegram "Palestinian Commie", un canale anonimo, che si occupa di tradurre le informazioni che provengono dai paesi fatti oggetto degli attacchi della NATO e di Israele. Il canale non è finanziato e affiliato, apparentemente, a nessun mezzo ufficiale governativo, e procede da diverso tempo in direzione di una informazione pluralista e multipolare.

Ringraziamo l'amministratore del canale per l'intervista che ci ha concesso e per le chiarificazioni che è stato possibile apportare ai nostri lettori e a tutti coloro che hanno intenzione di conoscere e approfondire gli aspetti della guerra in corso in Medio Oriente; guerra, come avrete modo di leggere, che non riguarda una sezione specifica del pianeta, ma tutti noi.

Vi invitiamo, in ultimo, a seguire il canale, e vi lasciamo all'intervista.

Fonte: https://t.me/PalCommie

Perché ha deciso di aprire un canale di comunicazione alternativo dedicato all'informazione proveniente dal Medio Oriente? Quali sono le difficoltà che ha incontrato principalmente nel suo lavoro di informazione? Quali rischi ha corso finora? Può raccontarci qualcosa su di lei?

«Ho iniziato a tradurre le notizie provenienti dalle realtà regionali su alcuni canali che seguivo su Telegram sin dall'inizio dell'operazione in Ucraina. Di molte notizie di carattere locale non si parlava affatto, prima che il mondo intero iniziasse a seguire le vicende inerenti alla Palestina e a informarsi al rispetto. Da quel momento in poi, quasi tutte le notizie provenienti dal territorio hanno ricevuto un'attenzione di livello mondiale, il che era anche il mio obiettivo originario. A parte questo, fin dall'inizio ho elaborato teorie e analisi che sono state molto discusse, complesse e personali, riguardanti l'attuale genocidio (non vorrei menzionare esattamente quali sono, perché ora non sono rilevanti). Dopo averne pubblicate molte su determinati canali, ho deciso di crearne uno mio perché non tutto ciò che inviavo veniva pubblicato. In termini di rischio, tutto è a rischio, anche avere Telegram installato sul proprio telefono è molto pericoloso. Non posso dire nulla su di me».

Qual è la situazione attuale in Medio Oriente? Israele ha lanciato attacchi contro l'Iran, il Libano e persino la Siria. Ma nessun attacco sarebbe potuto avvenire con il sostegno delle potenze occidentali. Chi sono i principali alleati dell'entità terroristica e occupante di Israele? Può confermare che gruppi speciali di Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Germania hanno partecipato ai vari attacchi?

«Ciò che sta accadendo in Palestina non è disgiunto dai fatti dell'Ucraina, di Taiwan, dell'Africa centrale o di qualsiasi altro luogo di "conflitto" nel mondo. Gli Stati Uniti stanno crollando, economicamente, militarmente, culturalmente e ciò attiene ad ogni loro aspetto, e non è affatto un segreto. Gli imperi sorgono e cadono, e nulla può fermare questo fenomeno storico. Stiamo assistendo alla morte di un impero, e RT (Russia Today) è in grado di descriverlo. Ma l'impero sta facendo tutto il possibile per estendere il suo dominio il più a lungo possibile. La colonia sionista è la risorsa più importante, vitale, degli USA nel mondo, e negli ultimi 30 anni ha continuato a perdere quell'equilibrio del potere che ora è a favore dell'Asse della Resistenza. Come possiamo vedere oggi, l'equilibrio pende di gran lunga dalla parte dell'Asse. Quindi cosa succederebbe in altri 5 anni? Indubbiamente, degenererebbe, e diverrebbe ancora peggio per i sionisti, che quindi hanno disperatamente bisogno di porre in essere un tentativo di scoprire i progressi tecnologici dell'Iran e dei suoi alleati, per vedere se possono fermarli in qualche modo. La risposta a questo tentativo non può che essere negativa, ed è per questo che qualunque decisione prenda "Israele" non può fermare la sua dipartita. Se si trattasse di una colonizzazione esterna, come della Francia in Algeria, sarebbe già finita da tempo; ma la nostra colonizzazione, come l'ha definita il martire Sayyed Nasrallah, è un tumore canceroso che si mescola all'interno della regione e deve essere estratto in modo "chirurgico". Questo è l'unico motivo per cui esiste ancora, e il piano era di aspettare il crollo completo degli Stati Uniti (perché Israele non ha mai vinto una guerra senza di loro), nel qual caso sarebbe sparito e crollato dall'interno. Israele lo sapeva e ha deciso di infiammare la regione e distruggere le varie parti dell'Asse, ma è solo una sconfitta che li separa momentaneamente dal crollo definitivo (la sconfitta sotto forma di cessate il fuoco, e quindi che ha provocato la furia genocida, senza sosta, per prolungare la guerra il più possibile).

Per quanto riguarda i mercenari della NATO, ci sono prove sparse ovunque della loro partecipazione. Tuttavia, quello che nessuno si aspettava è che sarebbero stati schiacciati così velocemente a Gaza. Ora, probabilmente, ne è rimasta una percentuale molto bassa. A memoria, ricordo un funzionario americano che ha ammesso che i mercenari statunitensi sono arrivati a Gaza e "sono stati fatti a pezzi nelle prime due settimane", un mercenario spagnolo che è stato intervistato e ha parlato del suo stipendio e dei suoi compiti, e alcune bandiere del Kurdistan appese a Gaza, oltre alla solidarietà con l'Ucraina da parte dei soldati sionisti a Gaza».

La retorica usata dalla NATO e da Israele nel mondo occidentale va contro ogni logica. Accusano Russia, Libano e Palestina di essere Paesi terroristi, ma non spendono alcuna parola per condannare Israele. I Paesi del Medio Oriente hanno il sostegno della comunità multipolare e l'accesso anche a informazioni riservate. Può confermare che ci sono agenti israeliani in Europa pronti a provocare attacchi se i Paesi europei della NATO non danno loro il sostegno necessario?

«La NATO è semplicemente l'alleanza delle élite delle storiche potenze coloniali, i primi che hanno dominato il mondo nella sua interezza, e i primi che lo hanno prontamente perso, ritirandosi in ciò che ora ne rimane e che chiamiamo NATO. Hanno sempre avuto il controllo totale dei loro Paesi/governi, anche se la geografia è stata dinamica nell'ultimo secolo (perdendo Paesi, riacquistandoli, ecc.). Questo per dire che tutte le potenze della NATO sono un'unica famiglia e hanno un unico interesse comune: mantenere il dominio sul mondo. La CIA, il Mossad e tutti i servizi segreti della NATO fanno tutti parte di quello che chiamiamo Occidente, ed è così semplice. Pertanto, è più pratico pensare agli Stati Uniti, all'Europa, a Israele e a tutti gli Stati occidentali o ai loro Stati satellite come a un unico Paese. Storicamente, i confini non sono mai stati geografici, ma determinati dal potere e dall'influenza (ovunque il re abbia influenza, quello spazio fa parte del suo regno).

Ecco perché la migliore descrizione dell'ordine mondiale è, come lei ha detto, il mondo multipolare contro l'Occidente collettivo; questi sono gli unici due "paesi" che esistono nel mondo (tutto ciò risponde alla sua domanda: il Mossad è membro e cittadino dell'insieme degli Stati della NATO: è l'intelligence suprema delle intelligence regionali)».

Ha fatto molto scalpore l'attacco terroristico israeliano ai cercapersone, ai telefoni cellulari e ai computer di Hezbollah. I media occidentali si sono subito attivati nel dichiarare che nei cercapersone erano state inserite cariche esplosive, ma noi di Sa Defenza abbiamo (ri)scoperto che è possibile far esplodere a distanza un dispositivo tecnologico tramite un "ordinario" attacco "hacker" con prove che risalgono addirittura al 2007 e che provengono dagli stessi esperti della National Security Agency statunitense. Qual è stato il commento delle fonti mediorientali a questo proposito?

***Per approfondire, leggere il seguente articolo ***

Fonte: https://sadefenza.blogspot.com/2024/09/cellulari-pc-e-dispositivi-bomba-quale.html

«Non sono affatto un esperto di capacità militari, ma questo è ciò che ho da dire sull'attacco con i cercapersone: ciò che ha fatto più male dell'attacco è stata la campagna mediatica (preparata) che lo ha seguito. I cercapersone non hanno toccato l'1% delle capacità militari, ed è stato un attacco molto improvvisato, concepito e pianificato solo in pochi mesi. Il suo scopo era quello di inviare molti falsi messaggi: 1. L'intelligence sionista ha un potenziale enorme, ed è capace di tutto, e ciò è solo l'inizio (molti hanno avuto questa sensazione nell'immediato, soprattutto dopo gli assassinii); la realtà è che si è trattato di puro terrorismo, e non di un'infiltrazione. 2. C'era un piano stabilito da decenni per realizzare una cosa del genere; la realtà è che se "Israele" avesse avuto questo piano, lo avrebbe usato molto prima nella guerra, non dopo aver raggiunto l'orlo della disperazione. 3. La resistenza è debole e può essere distrutta con un solo pulsante (anche in questo caso, molte persone si sono sentite così, ma l'estasi del momento svanisce ogni volta nel giro di pochi giorni, e questo vale da quanto dura la guerra). Naturalmente, il mio commento ovvio sarebbe: leggete quello che scrivono i media ebraici e penserete che "probabilmente è l'esatto contrario". "L'intimidazione è l'ultima arma nelle mani di un impero che sta crollando", ebbe a dire qualcuno».

Nei Paesi del Medio Oriente sono consapevoli del fatto che l'Occidente è governato da un'élite che fa parte della NATO, totalmente degenerata, che pensa in termini esoterici e che viene coinvolta in scandali di pedofilia e traffico di bambini ? A che livello in Medio Oriente ne sono consapevoli? E cosa ne pensano?

«Il Medio Oriente, o meglio gli arabi, è portatore di una cultura identitaria. L'Arabia/il Levante è l'area di collegamento che connetta l'intero globo; gli arabi studiano e sono curiosi di tutto ciò che è presente in tutte le culture del pianeta; vediamo il mondo come "Noi e non Noi" (ma mai in modo nazi-onalista). In altre parole, la personalità araba è nota per quelle stesse caratteristiche fin dai tempi di "Jahili", tra cui l'orgoglio, la fedeltà, l'onore, ma soprattutto la collettività. L'essenza più profonda di un arabo è il "sociale", e non può esprimersi in nessun'altra forma. Il legame sociale è il valore più alto delle culture, diciamo, mediorientali. E quindi, tutte le cose che lei ha citato, le perversioni sessuali, la degenerazione, l'individualismo, tutto ciò che è occidentale, non si faranno mai strada nelle società arabe e non saranno accettate per quanto feroce sia la propaganda (il giorno in cui la diffusione di tale propaganda finirà, tutto crollerà in pochi istanti). Gli arabi sono perfettamente consapevoli della degenerazione delle culture neo-occidentali e non hanno mai dato, nella storia, alcun valore o importanza all'Europa (che era sostanzialmente tutto l'Occidente fino all'espansione coloniale); li consideravamo inferiori, per ragioni comprensibili – parliamo di fatti storici e non di opinioni personali - e non c'è mai stata alcuna curiosità per la loro cultura. E per finire: la sponsorizzazione occidentale del radicalismo islamico per oltre due secoli ha reso impossibile la colonizzazione culturale (certo, è possibile esercitando un potere totale in un mondo unipolare distopico, ma nel momento in cui inizierà a indebolirsi, il fondamentalismo risorgerà come un cane rabbioso... ma questo è solo un discorso teorico)».

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