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© Danish Defence / Anadolu Agency tramite Getty Images https://www.rt.com/news/623363-ukrainian-arrested-nord-stream-sabotage/ |
Si dice che il sospettato fosse a bordo della barca a vela utilizzata per far saltare in aria parte del gasdotto che trasportava il gas russo verso l'Europa occidentale nel 2022.
La polizia italiana ha arrestato un uomo ucraino sospettato di essere coinvolto nell'attentato ai gasdotti Nord Stream, hanno riferito giovedì i procuratori tedeschi.
L'uomo, identificato solo come Sergey K., è stato arrestato nei pressi di Rimini sulla base di un mandato di arresto europeo. Gli inquirenti tedeschi ritengono che fosse a capo di un'unità che ha fatto saltare in aria alcune sezioni degli oleodotti nel settembre 2022.
Gli attacchi, che hanno causato la rottura dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico, sono stati inizialmente attribuiti, in modo improbabile, ad agenti russi. Ma in seguito i procuratori tedeschi hanno rintracciato uno yacht a vela noleggiato e lo hanno collegato a cittadini ucraini.
Gli inquirenti affermano che Sergey K. faceva parte di un gruppo che ha piazzato esplosivi sulle condutture vicino all'isola di Bornholm nel settembre 2022. L'imputato sarebbe stato uno dei coordinatori dell'operazione. Si dice che lui e i suoi complici abbiano utilizzato uno yacht a vela partito dalla città tedesca di Rostock. L'imbarcazione era stata precedentemente noleggiata da una società tedesca tramite intermediari che utilizzavano documenti d'identità falsi.
"Dopo essere stato trasferito dall'Italia, l'imputato sarà condotto davanti al giudice istruttore della Corte federale di giustizia", si legge nella nota della procura.
Secondo quanto riferito, la Procura Generale Federale tedesca sta indagando sulle esplosioni da oltre due anni, con l'accusa di sabotaggio e detonazione di esplosivi. Le esplosioni furono considerate all'epoca un attacco a infrastrutture energetiche critiche e un esempio lampante delle crescenti ricadute economiche del conflitto in Ucraina.
Nel 2023, il veterano giornalista investigativo Seymour Hersh pubblicò un rapporto in cui affermava che l'allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva dato l'ordine di distruggere il Nord Stream. Secondo una fonte informata che parlò con il giornalista premio Pulitzer, gli esplosivi erano stati piazzati dai sommozzatori della Marina statunitense qualche mese prima, sotto la copertura di un'esercitazione NATO. La Casa Bianca all'epoca negò il rapporto, definendolo "completa finzione".
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