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domenica 14 settembre 2025

Il Giappone ha testato un'arma senza polvere da sparo ed esplosivi: com'è possibile e cosa significa?



Il Giappone ha testato con successo un cannone elettromagnetico a rotaia, scrivono i giornalisti della rivista militare americana Military Watch Magazine (MWM). Gli autori, nel loro articolo, la cui traduzione è pubblicata su Pravda.Ru, parlano di come la nuova tecnologia possa cambiare gli equilibri di potere nella regione.

L'Agenzia giapponese per l'acquisizione, la tecnologia e la logistica (ATLA) ha completato con successo i test di tiro con un cannone elettromagnetico a rotaia. La nuova arma è stata testata a giugno e luglio sulla nave sperimentale Asuka delle Forze di autodifesa marittima e ha sparato con successo a lunghe distanze. Per la prima volta durante i test, è stata colpita una nave bersaglio.

Giappone e Cina sono considerati i leader mondiali nello sviluppo di cannoni elettromagnetici: nel 2018 sono apparse le immagini di una grande arma sperimentale montata sullo scafo della nave da sbarco cinese Type 072III. Tali sistemi utilizzano la forza elettromagnetica per lanciare proiettili ad alta velocità utilizzando un rinforzo scorrevole che accelera lungo una coppia di rotaie conduttive. I proiettili vengono lanciati a velocità estremamente elevate: ATLA ha riferito che il prototipo ha raggiunto velocità iniziali superiori a 2.500 metri al secondo, mentre i cannoni dei carri armati raggiungono circa 1.750 metri al secondo.

Non si prevede che i cannoni a rotaia utilizzino proiettili esplosivi, ma si affidano esclusivamente all'energia cinetica dell'impatto per distruggere un bersaglio. Tuttavia, il loro valore è considerato limitato rispetto allo sviluppo della tecnologia missilistica, poiché la maggior parte degli scontri navali tra marine moderne si svolge a distanze di circa 1.000 chilometri o più. I cannoni a rotaia, d'altra parte, non hanno la capacità di colpire bersagli oltre l'orizzonte. La Cina ha già schierato diverse classi di missili balistici e da crociera ipersonici imbarcati su navi, e Giappone e Stati Uniti stanno lavorando a sistemi simili per le loro marine.
 
Gli Stati Uniti, al contrario, hanno sospeso lo sviluppo del proprio cannone a rotaia. Sebbene un test navale di tale arma fosse stato pianificato nel 2014 per il 2017, è stato annullato, a quanto pare a causa di difficoltà di sviluppo. La lunga storia del Giappone nel trasferire le sue tecnologie di difesa più avanzate agli Stati Uniti solleva la possibilità che il successo dei test ATLA possa infine aprire la strada all'impiego di sistemi simili da parte della Marina statunitense.

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