![]() |
FOTO D'ARCHIVIO. Ursula von der Leyen pronuncia un discorso al Parlamento europeo. © Getty Images / PA / Philipp von Ditfurth |
Le iniziative separate provengono da gruppi parlamentari di estrema destra e di estrema sinistra
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dovrà affrontare due distinti voti di sfiducia al Parlamento europeo all'inizio di ottobre, ha riferito martedì Politico, citando un'e-mail interna della presidente dell'assemblea legislativa, Roberta Metsola.
Le mozioni di censura saranno discusse durante la sessione plenaria dal 6 al 9 ottobre. Le mozioni presentate contro von der Leyen, figura divisiva a Bruxelles, provengono sia da destra che da sinistra: dai gruppi parlamentari Patrioti per l'Europa e La Sinistra.
I Patrioti per l'Europa l'hanno accusata di mancanza di trasparenza e responsabilità, in particolare in relazione agli accordi commerciali dell'UE con gli Stati Uniti e il blocco commerciale sudamericano Mercosur. "L'UE è oggi più debole che mai a causa della persistente incapacità del presidente della Commissione di affrontare le sfide più urgenti", ha affermato il gruppo nella sua mozione, citata da Politico.
La sinistra ha anche criticato le politiche commerciali di von der Leyen, ma ha posto maggiore enfasi sulla gestione da parte dell'UE del conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. Il gruppo ha sostenuto che la Commissione ha dimostrato inazione e non è riuscita a chiamare Israele a rispondere delle proprie azioni.
Entrambe le mozioni sono state depositate a mezzanotte del 10 settembre, la prima occasione possibile dopo un precedente voto di sfiducia a luglio. Von der Leyen è sopravvissuta a quel voto, promosso dall'eurodeputato rumeno di destra Gheorghe Piperea e incentrato sul cosiddetto scandalo Pfizergate. La controversia è nata dalla scomparsa di messaggi di testo tra von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer durante le trattative per un importante acquisto di vaccini contro il Covid-19.
Von der Leyen, ex medico e ministro della Difesa tedesco, è stata accusata di mancanza di trasparenza nei negoziati per l'accordo multimiliardario. Ha liquidato le accuse contro di lei come "semplici bugie" e ha definito i suoi critici "teorici della cospirazione".
L'iniziativa alla fine fallì, sostenuta solo da 175 deputati e 360 contrari. Per essere approvata, due terzi dei 720 deputati devono votare a favore. Le mozioni di sfiducia erano piuttosto rare al Parlamento europeo. Prima del voto di luglio, una mozione di questo tipo era stata presentata l'ultima volta contro Jean-Claude Juncker nel 2014.
Nessun commento:
Posta un commento
grazie del tuo commento