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domenica 26 ottobre 2025

Quante ‘minchiate’ – massoniche & d’intelligence - della magistratura si scoprono nel governo Meloni?

 

Quante 'minchiate' della magistratura stanno venendo a galla sotto il governo Mantovano (Meloni)? Quanti processi contro l’inesistente "destra" stanno riemergendo, tra accuse altrettanto inesistenti di stragi a Marcello Dell'Utri e insabbiamenti senza fine di via D’Amelio e “Mafia-Appalti”? Mai nessuno che dica ciò che già si sa da 40 anni, e cioè che è stata la NATO ad uccidere Falcone e Borsellino.

Al massimo si sente qualche giudice solo teoricamente antimafia - invero ‘mafioso’ – ricordare, con un filo di voce, che vi furono ‘contatti’ tra Cosa Nostra e gli Stati Uniti, quando Imposimato, Provvisionato e Genchi lo avevamo ampiamente dimostrato; e basta leggere le inchieste del mitico e storico giornale La Voce delle Voci, unico vero faro di giornalismo rimasto a galla, per aprire gli occhi (e che ringraziamo per averci messo sulla buona strada).

Quando dei criminali, come i giudici della finta antimafia, oggi esponenti di partiti mafiosi, e cioè massonici e falangisti, parlano delle ovvietà, lo fanno giusto per reclamare quell’immunità concordata al tempo delle stragi con le ambasciate statunitensi e la loggia di Montecarlo, sperando in tal modo di non finire “trombati” nel tritacarne dei sacrificati (poverini: di rimanere senza cocaina e minorenni proprio non ne vogliono sapere).


Si usa esplosivo della NATO nelle stragi falangiste degli anni ‘90 e nessuno dice niente; tutti ad osannare gli Stati Uniti e il Regno Unito, che ebbero una parte nelle stragi di Stato (ditelo a Gratteri, Di Matteo, De Raho, Scarpinato, Lombardo, De Magistris e Ingroia). Scarpinato e Giammanco affossano il dossier “Mafia e Appalti”, nel quale venivano chiamati in causa e accusati proprio loro di scelleratezze inaudite, e chi viene indagato? Mori, che scrisse quel dossier a quattro mani con Falcone, dopo che Di Matteo e altri prepararono il falso pentito Scarantino. E badiamo: nel dossier comparivano i nomi di Giammanco e Scarpinato a mo’ di terminali ultimi di tangenti, accordi e trattative (“la vera mafia è la magistratura” cit. Sgarbi). Borsellino, grande eroe, rilascia un’intervista in cui parla di Berlusconi e dell’Utri senza entrare nello specifico (come dovrebbe fare ogni giudice serio), e solo 30 anni dopo si indaga su dell’Utri e sul defunto Berlusconi per la strage di via D’Amelio, con sentenza della Cassazione che afferma “non è provato il riciclaggio di denaro mafioso nelle imprese di Berlusconi1”. La magistratura italiana è un cancro da abolire, e basta leggere i seguenti due libri per rendersene conto: GRATIS SU SA DEFENZA IL LIBRO: "GLI INDICIBILI SEGRETI DI STATO". I CASI DI PAOLO FERRARO, CARMINE SCHIAVONE E CARLO PALERMO ; LA REPUBBLICA DELLE TOGHE – LA VOCE DELLE VOCI .

L'uso politico della magistratura ormai è "cosa pubblica", o meglio "Cosa Nostra", ed è ridicolo che dopo 40 anni si continui ad inventare fesserie. Tutti sappiamo che i "dem", i pedofili della famiglia Biden, Obama e Clinton, espressioni e dominus della C.I.A., controllino "MEDEL", l'associazione francofona europea di giudici "democratici" (europei), a cui appartengono le varie magistrature "democratiche" nazionali, che ogni due per tre attaccano con inchieste ad orologeria le imprese di Stato italiane quando glielo ordinano i padroni (e quando riescono ad avere commesse da paesi con aspirazioni multipolari, danneggiando l’economia della guerra tedesca, inglese o francese). Gli scandali Palamara e l'inutilità del ruolo dei vari presidenti della Repubblica italiana come "garanti" della Costituzione (statunitense, ovviamente) dimostrano il livello di corruzione del nostro Stato mafioso e terrorista, in mano a giudici delinquenti e servizi di intelligence stragisti al soldo dell'occupante.

Minchiata numero uno: la “svolta” nell’omicidio di Piersanti Mattarella

Una ricostruzione grottesca, che prova ulteriormente l’esistenza di una guerra tra apparati di intelligence che si mandano “messaggini” a suon di inchieste della magistratura, riguarda l’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica. Ricordiamo che il presidente Sergio Mattarella non è stato condannato negli anni ‘90 per aver ricevuto una tangente dal faccendiere di Riina, Filippo Salamone – considerato erede del super massone Angelo Siino2 (che guidò addirittura la papamobile nel 1982) – , il quale affermò di aver versato a Mattarella 50 milioni di lire (40 in contanti e 10 in buoni benzina). Sergio Mattarella ammise l’incasso, ma rettificò la cifra e le modalità: 3 milioni in buoni benzina, ricevuti per posta come regalo "di modesto valore". I giudici, tra cui Patronaggio – noto per le sue sviste sulle logge trapanesi e per inchieste ad orologeria contro chi vuole fermare il traffico di esseri umani – , gli credettero senza fiatare. Così Mattarella fu assolto, o meglio non condannato, poiché all’epoca la legge puniva unicamente i finanziamenti illeciti sopra i 5 milioni3.

In un paese normale, dopo le stragi di Stato, invece di insistere con processi farsa come quello sulla “trattativa”, sarebbe l’attuale Presidente della Repubblica a essere indagato per mafia, e non un defunto come Silvio Berlusconi o Marcello dell’Utri4; e se non per mafia, almeno per associazione esterna. Poiché, se accetti denaro da un uomo di punta di Cosa Nostra dedito alle costruzioni e molto vicino alla massoneria internazionale anglostatunitense (dossier “Mafia - Appalti”, ricordate?); se hai scritto – tu, Mattarella – sotto il governo di Massimo D’Alema, guerrafondaio di convenienza, una riforma dei servizi segreti; e se poi diventi Capo dello Stato… beh, come minimo se fossi io dell’Antimafia ricorderei che la Falange Armata era - ed è - composta da mafia, massoneria, SISMI, SISDE e ‘antimafia’ di Magistratura Democratica; che GLADIO era una proiezione della C.I.A. e dei servizi inglesi, e che aveva partecipato alle stragi tramite la nota “cellula Scorpione5” – o dir si voglia - e mercenari vari (in cui vi erano anche “mafiosi”); che Trapani, covo politico (e non solo) del padre di Mattarella prima (sul cui “onore” ne sono state scritte pagine) e dei socialisti poi, era la “banca dei Servizi” e dei trafficanti di guerra anche francesi, nonché delle logge trapanesi rosacrociane, sulle quali Patronaggio ha collezionato una serie di sviste inaudite; logge dalle quali sono partite le stragi degli anni ‘80 e, dopo, quelle sul Continente (e ce lo dice Sergio Flamigni, autentico rappresentante Antimafia e Comunista, non un “D’Alema” qualsiasi)6.


E chi sono i giudici che si occuparono del caso Mattarella (il quale disse inizialmente di non aver mai preso soldi), e che credettero alle parole e alla versione poi adattata del futuro Presidente della Repubblica? Nomi (alcuni) che abbiamo già visto e che sono stati tirati in ballo da Falcone e Mori nel dossier “Mafia - Appalti”; e che ritornano tra depistaggi, ‘suicidi’ di Stato e legami con partiti espressione dei servizi stragisti e della massoneria: “Roberto Scarpinato. Antonio Ingroia, Giovanni llarda, Luigi Patronaggio, e Maurizio De Lucia; e il procuratore capo aggiunto, Guido lo Forte7”.

Ma il vostro autore – per fortuna – non fa parte della “mafia dell’Antimafia”; e tale arduo compito sarebbe dovuto essere prerogativa di sua “eccellenza8” Gianni de Gennaro nel ‘93 (al tempo dominus dell’Antimafia con Violante appena dopo la messa da parte, e morte, di Falcone); lo stesso De Gennaro oggi rappresentante dell’atlantismo, ergo ‘moralmente’ – solo? - di quelle stragi. Ma De Gennaro, lo “Squalo”, non ha mai letto “Corruzione ad alta velocità” di Imposimato e Provvisionato e – sembrerebbe - nemmeno l’informativa Caronte o il dossier Mafia Appalti-gruppo Ferruzzi, nel quale compare il nome di Scarpinato (ndr Roberto) e Pietro Giammanco (‘nemico’ di Borsellino). E nemmeno sa “sua Eccellenza”, come lo chiamano gli ‘amici’ – titolo riservato in buona sostanza ai gran maestri della massoneria, guarda un po’ - che l’esplosivo che uccise il suo “amico” proveniva dalla NATO (come nemmeno Marco Travaglio sa, il “pesce palla” del giornalismo, proiezione ittica e giustizialista della stampa sionista semianalfabeta italoamericano).

Sono i “pesci” piccoli – appunto - e gli innocenti quelli che finiscono in manette; ed ecco che l’ex prefetto Piritore viene accusato di depistaggio, dopo 45 anni. In tutti questi anni che diamine hanno fatto i giudici? Nulla. E nessuno ha mai pagato.

Bene. Meglio tardi che mai. Ma se così è (se vi pare), perché non arrestare anche Grasso, tirato in ballo da Piritore, o meglio (forse peggio) Nino Di Matteo, che ha “preparato” il falso pentito Scarantino – noto tossicodipendente e mentitore seriale – il quale Scarantino lo chiamava persino sul cellulare personale9? Di Matteo disse che il numero glielo aveva dato il procuratore Tinebra (massone in odore di mafie e logge coperte10). Due pesi, due misure quando si parla di armi, finanziamenti e riciclaggi euroatlantici. Stesso identico copione per i giudici che hanno archiviato l’omicidio di David Rossi come suicidio, e che hanno depistato, facendo piovere diffamazioni a tutti quelli che alzavano la mano per chiedere spiegazioni (altro che querele temerarie!). Ah, e certi video di certi pubblici ministeri – e carabinieri - a cui piacciono i ragazzetti omosessuali e il sadomaso sembrano essere nella Dark Net (magari qualcuno ha visto gli originali e potrebbe confermare certe passate accuse, chissà. Qualcuno difficile da suicidare, come già stato fatto).


Questi colpi di scena, parliamoci chiaro, sono messaggi massonici che le correnti dei servizi si scambiano tra loro, essendo il filo conduttore non solo la ‘Ndrangheta, ma la massoneria e i servizi segreti (ancora credete alla storiella della “mafia calabrese?”). Alla fine, la colpa di Piritore è stata addossata a Bruno Contrada, accusato di tutto e di più e poi riabilitato, per una sua presunta amicizia con l’ex prefetto (smentita categoricamente da Contrada11, insieme alla storia del guanto).

Non esistono prove schiaccianti, certo, in un paese mafioso, ma solo l’interpretazione di giudici criminali e semianalfabeti.

Ma, per ritornare a noi, secondo i giudici, Piritore, a 45 anni di distanza, avrebbe mentito. Tuttavia, le sue dichiarazioni coinvolgono anche Pietro Grasso, lo stesso Grasso che ha trattato con sufficienza - secondo molti - le inchieste sulle navi dei veleni e che si è candidato con il Partito Democratico. Magistratura Democratica, ricordiamolo, era nemica giurata di Falcone, e il PD ne è erede ed espressione, sia per atlantismo che per sionismo. Su Grasso nutriamo forti dubbi: ci piacerebbe sapere se e quando abbia frequentato Teulada e dintorni in dolce compagnia, in zone dove i siciliani gestivano commerci e villaggi turistici. Chissà, forse è meglio che non risponda poiché magari potrebbero arresterebbero anche lui (improbabile, appartiene ai “dem”).


UNA PICCOLA LETTURA INTERESSANTE

«Un rapporto esplosivo, che aveva tutti i crismi per far saltare mezza Italia. Una autentica Tangentopoli ante litteram, che andava di tutta evidenza stoppata. Scrivono Imposimato e Provvisionato: “Proprio mentre i carabinieri del ROS consegnano alla magistratura un nuovo rapporto che amplia il precedente, ecco il colpo di scena. La procura di Catania invia a quella di Palermo un fascicolo di indagini preliminari, scaturite dalle confessioni di un imputato del processo in corso a Palermo. Si tratta di Giuseppe Li Pera, il geometra capo area in Sicilia della Rizzani De Eccher di Udine, che ha deciso di vuotare il sacco. La stranezza sta nel fatto che, non fidandosi – a suo dire – dei magistrati palermitani, Li Pera da cinque mesi sta parlando con lo stesso ufficiale dei carabinieri autore del rapporto ‘Mafia-Appalti’, il capitano Giuseppe De Donno, e con un sostituto procuratore di Catania, Felice Lima. Oltre a svelare il meccanismo degli appalti truccati, che coinvolgono politici e mafiosi vicini ai corleonesi Guido Lo Forte dell’allora latitante Totò Riina, Li Pera ha fatto anche il nome di cinque magistrati del capoluogo siciliano, che avrebbero avuto riunioni con gli avvocati difensori dei suoi coimputati, prima ancora degli arresti, ai quali sarebbe stato consegnato da uno di loro una copia del rapporto dei ROS, per concordare una linea processuale. Lima invierà parte delle dichiarazioni di Li Pera, contenente le accuse ai magistrati di Palermo, alla procura di Caltanissetta”. Così continuano i due autori: “Le confessioni di Li Pera sono esplosive, anche se tutte da verificare: il geometra ricostruisce il funzionamento del sistema degli appalti in Sicilia, e rivolge accuse ai magistrati, chiamati in causa con nomi e cognomi. Essi sono: il procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco, oltre a quattro suoi sostituti: Guido Lo Forte, considerato vicinissimo al procuratore; Roberto Scarpinato, ritenuto un magistrato al di sopra di ogni sospetto e molto amico di Giovanni Falcone; Giuseppe Pignatone e Ignazio De Francisci, entrambi da anni alla procura di Palermo”». Cit. CAPACI E VIA D’AMELIO / CHI CONTINUA A DEPISTARE, 19 Luglio 2020 di: Andrea Cinquegrani12

Minchiata numero due: la morte di David Rossi

Su David Rossi ci limiteremo a osservare che, all’epoca, i Nokia avevano fotocamere eccellenti, e che i soldi – che girano in continuazione, anche sotto forma di titoli di Stato – lasciano sempre una traccia, specialmente se odorano d’incenso. E nulla si può nascondere in una “24 ore13”: spia, spia… e non parliamo solo di “Equalize”, che qualcuno “trombato”, a cui brucia ancora il sedere, conserva mentre gli altri cancellano. La demolizione controllata del Monte dei Paschi di Siena ha fatto girare le scatole a molti, e per coprire quello scandalo hanno gonfiato la storia delle tangenti a Finmeccanica14 per favorire i concorrenti francesi (Magistratura Democratica massonicamente dipende da Parigi). Quello che non si fa, non si viene a sapere, cari “lavandai”. P.S. Adesso si parla di morte di David Rossi per mano della ‘Ndrangheta, ma tutti dimenticato che ‘Ndrangheta = massoneria = servizi segreti.

Minchiata numero tre: il video “inedito” della Moby Prince

Dopo oltre 30 anni, spunta un video inedito della tragedia “Moby Prince”. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, si producono prove false a getto continuo. E il popolo bue, ovviamente, ci crede, vista la corruzione e degenerazione dello Stato italiano. Se c’è chi crede ancora al finto attentato dell’11 settembre e a quei video di infima qualità, figuriamoci oggi, quando si possono creare “fake porno” con attrici e personaggi famosi e farli passare per veri (guardate questi di Greta Thunberg15 e Giorgia Meloni16, sono esilaranti). Parliamo di IA commerciali: quelle militari sono in uso da almeno 30 anni (il divario tra tecnologie civili e militari è di 30-50 anni, è risaputo17). Tanto che le riprese della morte di David Rossi furono manipolate con tecnologie all’epoca ‘inesistenti’. A proposito, qualcuno ricorda cos’è successo realmente alla nave Moby Prince? Qualcuno rammenta che la nave fu affondata da navi militari statunitensi che trafficavano armi e che, per “errore”, la speronarono18? Oppure, dovevano “affondarla”? La storia delle navi dei veleni insegna. Cosa trasportava realmente? E cosa trasportavano le navi statunitensi cariche di armi? Che tipologia di armi?

Minchiata numero quattro: il delitto di Garlasco

Dopo quasi 20 anni, si continua a parlare del delitto di Garlasco. Inizialmente, si tentò di attribuire l’omicidio a un rituale satanico, spostando l’attenzione su di un amico della vittima appassionato di esoterismo. Solo dopo molti anni si è scoperto che il colpevole era Alberto Stasi. L’incompetenza di magistratura e forze dell’ordine non è stata solo proverbiale, ma ‘scientifica’ (e nessuno paga). Adesso si tira in ballo l’amico del fratello, Andrea Sempio. Parallelamente, la procura di Brescia indaga sull’ex procuratore Mario Venditti e su due carabinieri, accusati di aver archiviato nel 2017 le indagini su Sempio in cambio di denaro. Forse la pista esoterica non era del tutto campata in aria: non sarebbe strano che a un omicidio rituale assistessero degli spettatori. Quali altri grandi errori o scoperte attendono la magistratura? Be’, considerando che le premesse sono eventuali relazioni di Massimo Lovati – ex avvocato poco lucido di Sempio – con la ‘Ndrangheta, ne vedremo delle belle.

Minchiata numero cinque: i femminicidi e le morti sospette

Quante ragazze muoiono, spacciate per vittime di "femminicidio" – un reato inesistente, un'invenzione dei pedofili statunitensi – quando in realtà si tratterebbe di omicidi rituali di prostitute e "modelle" di OnlyFans? Chi sono, in realtà, i clienti di queste meretrici, osannate persino con bare bianche in trovate propagandistiche dai tratti massonici? E perché tutto questo accade a pochi giorni dalla visita dell'ormai senile Re Carlo, capo formale della massoneria londinese sionista? La stessa massoneria che controlla Donald Trump e il governo Meloni, che finanzia la guerra alla Russia, i nazisti di Kiev e i programmi spia israeliani. Qui si sente l'odore di una guerra imminente, e i messaggi sono inequivocabili. Una prova? Su Russia Today si parla liberamente di Trump che "distrugge" la Casa Bianca non per costruire una sala da ballo, ma per potenziare il bunker antinucleare presente al suo interno. Solo in Europa, però, credono alla favola della "pista da ballo". Questa stessa Europa, patria di degenerati, tossicodipendenti e nazisti pedofili.

Quanto espresso prova chiaramente che tutto è lecito dove regnano la NATO e la degenerazione mentale.

4 https://caltanissetta.gds.it/articoli/cronaca/2025/10/18/strage-di-via-damelio-indagato-a-caltanissetta-lex-senatore-marcello-dellutri-96758c6f-a7ef-4345-a9d0-3b2df96789b2/

5https://www.affaritaliani.it/roma/stato-canaglia-quando-il-sismi-allesti-il-centro-scorpione-tutti-segreti-879352.html

7https://archivio.unita.news/assets/main/1993/08/07/page_003.pdf

8 https://www.ilfoglio.it/ritratti/2002/10/12/news/gianni-de-gennaro-1100/ ; https://www.ilfoglio.it/gli-inserti-del-foglio/2015/04/10/news/sua-eccellenza-lo-sbirro-82768/

9 https://www.lavocedellevoci.it/2020/02/05/nino-di-matteo-tutte-le-bufale-sul-depistaggio-borsellino/

10https://www.pressreader.com/italy/la-verita-790G/20250627/281784225080731 ; https://www.ladige.it/attualita/2025/06/26/ex-procuratore-tinebra-membro-di-una-loggia-massonica-2-1.4110979

11https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/omicidio-mattarella-contrada-mai-saputo-del-guanto-con-piritore-mai-stati-amici/ar-AA1P7Jw9 ; https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/24/omicidio-mattarella-prefetto-piritore-depistaggio-news/8171800/

12https://www.lavocedellevoci.it/2020/07/19/capaci-e-via-damelio-chi-continua-a-depistare/

13 https://www.lavocedellevoci.it/2025/10/04/david-rossi-e-ora-il-giallo-della-24-ore/

14https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-14/berlusconi-magistratura-rossa-avro-092547.shtml

15https://adultdeepfakes.com/search/?q=Greta+Thunberg

16https://adultdeepfakes.com/search/?q=giorgia+meloni

18 https://www.rainews.it/tgr/sardegna/video/2025/10/moby-prince-commissione-terza-nave-nuovo-video-8139c0fe-e479-462b-b9e2-d85a439681d5.html ; https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/28/il-moby-prince-e-i-silenzi-degli-americani-quei-10-milioni-di-dollari-per-tenere-a-livorno-6-navi-cariche-di-armi-perche-i-conti-non-tornano/7305874/

 

Fonte dell'immagine in copertina: https://giustiziaastrisce.blogspot.com/2015/07/la-legge-e-uguale-per-tutti.html 

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