Replica a Veronesi (Pd): vogliamo un altro modello di sviluppo
Domenica 19 settembre 2010
Il presidente della Regione risponde al parlamentare dell'opposizione, che auspica la realizzazione di centrali nell'Isola: «Scelta incompatibile con un programma consolidato, che intendiamo portare avanti con determinazione».
Non in questa Isola, senza girarci intorno. «La contrarietà al nucleare non è una scelta ideologica, è la ferma volontà di imboccare un'altra strada: quella di un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione del paesaggio, sul turismo, sulle energie rinnovabili e sulla green economy», queste le parole del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in replica alle dichiarazioni del senatore del Pd, Umberto Veronesi. Il quale, due giorni fa, aveva detto: «I sardi dovrebbero essere contenti se dovesse essere costruita una centrale qui. Non ci sono pericoli e la contrarietà al nucleare è solo ideologica, non supportata da argomentazioni scientifiche».
Secondo il governatore «vogliamo puntare verso un modello che crei occupazione senza chiedere ancora una volta alla nostra Isola pesanti sacrifici ed un tributo, anche in termini di immagine, che non siamo più disposti a pagare. La proposta di realizzare centrali nucleari in Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - è irricevibile nel metodo e nel merito: sotto il primo punto di vista, non può essere imposta in spregio alla volontà dei territori; sotto il secondo, è incompatibile con scelte già consolidate, che intendiamo portare avanti con determinazione». «I fautori del nucleare - ha concluso il governatore - predicano contro la logica Nimby (not in my back yard, non nel mio cortile), ma lo fanno sempre nel cortile altrui, lontano dal collegio elettorale di riferimento».
CALAMITÀ NATURALI La giunta, su proposta dell'assessore dei Lavori Pubblici Angelo Carta, ha stanziato 2 milioni 250 mila euro per opere di prevenzione e soccorso per gravi calamità naturali. Sono stati finanziati undici interventi nei comuni di Usini (completamento degli interventi di consolidamento del costone roccioso a nord est dell'abitato), Pula (frana nell'oasi archeologica di Nora), Teulada (bonifica e sistemazione del versante roccioso fra Chia e Teulada), Calasetta (Rio Tupei, interventi strutturali), Arbus (frane nella strada 126), Semestene (frane a Badde Mala), Bonnanaro (frane località Cannisones), Esterzili (messa in sicurezza e stabilizzazione dell'area vicina al depuratore), Cagliari (dissesto idrogeologico in via Peschiera, piazza D'Armi e zone limitrofe), Fluminimaggiore (consolidamento arginature), Monteleone Roccadoria (messa in sicurezza del costone che sovrasta il depuratore) e Posada (lavori sul ponte del riu San Simone). «Provvedimenti come questo - ha dichiarato il presidente Cappellacci - sono indicativi dell'azione capillare della giunta per la sicurezza del nostro territorio».
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