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venerdì 3 giugno 2022

Ipnosi democcidentale


Ipnosi democcidentale

Ricordate per caso il periodo nel quale non si parlava d'altro che di sacchetti biodegradabili?
O del romanzo televisivo infinito di quando una mamma sciagurata uccise il suo bambino?
Infinito perchè ancora il televisore ad ogni delitto commesso dalla gente resta mesi a suggerire il fatto che non siamo all'altezza morale dei filantropi delle "elite" e della bontà dei governi.

Certo non vi siete dimenticati il fatto che in prossimità delle elezioni il televisore e i giornalisti non fanno che parlare di partiti e alleanze come fossero i salvatori del popolino ignorante sempre e talvolta anche malvagio.
E gli oltre due anni che nel mondo sembrava non ci fosse altro che una tremenda pandemia.
E del fatto che la povertà indotta e la chiusura di innumerevoli stabilimenti per la tv era una conseguenza del terribile morbo, e non dei provvedimenti da idioti patentati che i vostri governanti prendevano in obbedienza alle cosiddette elite.
E dei cervelli in pappa all'approssimarsi del due giugno, dell'otto marzo o del venticinque novembre?
O delle bugie reiterare all'infinito intorno alla data dell'autoattentato dell'undici settembre.
O di quel numero magico quantificabile in sei milioni...
... sei milioni ...
... sei milioni ...
... sei milioni ...
... sei milioni ...
... sei milioni ...
Quando succede una guerra non si fa che incensare i liberatori democcidentali come dei discesi in terra per riportare giustizia, e denigrare i dittatori nemici del loro popolo.
L'orologio continua a oscillare.
Da destra a sinistra, da sinistra a destra.
La mano che tiene l'orologio legato a un filo non si vede mai, ma i tuoi occhi diventano sempre più stralunati e inebetiti, oltre che increduli sul fatto che si passa da una emergenza ad un'altra.
L'orologio deve oscillare in eterno, altrimenti la gente potrebbe chiedersi per esempio di chi sia la proprietà delle monete private, ragionare se questa sia vera o finta democrazia, della dominazione mediatica, a cosa servano giornali e religioni, stati, scuole e albi professionali, partiti politici e sindacalisti.
L'orologio deve oscillare in eterno, oscillare ...
... oscillare ...
... oscillare ...
... oscillare ...
... oscillare ...




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