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sabato 2 luglio 2022

Un ban non si nega a nessuno

 


Gli ultimi avvenimenti su quella fogna di fb, per quanto mi riguarda, hanno generato delle azioni nelle quali, pur avendole vissute in prima persona, non mi ci fanno ritrovare a mio agio.
Due profili, due ban, entrambi per un mese.
Contemporaneamente.
Mister zook alla testa dei suoi scagnozzi è spettatore, delatore, giurato, giudice, ma carceriere non riuscirà mai a diventarlo, troppe carceri social in giro per non sceglierne almeno un'altra.
Un pensiero di norma dovrebbe essere non sanzionabile, è qualcosa di personale, non contestabile, se non contiene accuse personali.
Una risposta ad esso, contenente delle accuse personali è ingiustificata.
Mi chiedo perchè tengano aperto quel social, personalmente credo di aver scoperto la risposta.
Tengono aperto fb perchè siamo dei cretini.
Diversamente sarebbe estinto già da un pezzo.
Lo tengono aperto perchè crea contrasti tra noi.
Tra noi cretini, appunto.
E' esattamente la copia della frase "ci fanno votare solo perchè non serve a niente".
Perchè se non fossimo cretini, e ciascuno cercasse di capire concetti, abbandonando la pratica troppo diffusa di attaccarsi alle parole, un mezzo così potente sarebbe contro il potere.
Però siamo palesemente cretini, e i vantaggi che derivano da questo modo di usarlo, sono immensamente inferiori a quelli di cui loro, le élite, godono.
Noi non andiamo a dialogare con le istituzioni colonialiste, non chiediamo, stiamo costruendo le nostre strutture, e il dialogo avviene tra noi, il potere non può in alcun caso, metterci becco.
Possono ascoltarci, e ci ascoltano, con mezzi non consentiti, ma non possono mettere becco.
Noi non protestiamo, così come inteso generalmente, noi avvisiamo che certe situazioni non ci vanno bene, e agiamo per variarle in meglio in perfetta autonomia.
In totale autonomia.
Abbiamo un enigmatico e aleatorio governo dei sardi.
E qualcuno pensa che lo sta usando, con alterni risultati, per il bene dei sardi.
Un governo provvisorio non preavvisa le azioni che farà, le farà e basta (forse), quando se ne presentasse la necessità.
Impegnati in una fondamentale azione: decolonizzare la nostra terra.
E decolonizzare significa agire come se il colonizzatore non sia presente.
(Art 10 della costituzione italiana)
(Art 881 del 77 della giurisprudenza italiana.)
Questa truffa di democrazia rappresentativa è contro la gente, contro il popolo sardo, la migliore democrazia che possa esistere è la meritocrazia, chi vota e collabora sarà palesemente a favore del potere colonialista, lontano da tutti i sardi sinceri e leali, emarginato da tutti i patrioti.
Non contano il numero dei voti, non conta la rappresentanza, non contano grandi manifestazioni partecipate da folle consistenti, contano solo le soluzioni fattibili che verranno proposte.
Però, però, però.
Noi non disapproviamo azioni come quella che ha visto in passato dei sardi cercare un dialogo col potere, chiedere o pretendere che dir si voglia, ben vengano le rivendicazioni, le collaborazioni, il confronto col potere.
Dal risultato di questo o quell'incontro, però, scaturisce la solita constatazione, come detto non da me, "siamo eternamente di fronte ad un muro di gomma."
Ed allora cosa dialoghiamo a fare?
Possiamo rivendicare, pretendere, obbligarli ad attivarsi, ma chiedere non serve.
Non si va a chiedere 100 per ottenerne 20, se chiedo 100, cento voglio, qualsiasi altro risultato è non esaustivo, concettualmente penalizzante, e non esaurisce il problema.
Chi rappresenta la nazione sarda, o crede di rappresentarla, non deve essere lo specchio della popolazione, deve essere molto di più, deve far parte delle nostre eccellenze.
Eccellenze popolari.
"Io sono andata con pieno diritto perchè partecipo usualmente alla difesa delle famiglie sfrattate e aziende e case pignorate!"
Non basta.
"Io faccio parte di quel presidio e di quell'altro".
Non basta.
Dici : "Io partecipo a tutte le manifestazioni, proprio a tutte, contro le basi militari, contro l'arrivo delle scorie, contro le trivellazioni, contro il fotovoltaico e le pale, contro tutto!"
Bravo, brava, ma non basta.
"Ho persino parlato alla gente con un microfono in mano, avevo persino un riflettore e una telecamera puntata su di me"
Complimenti.
Se vuoi confrontarti col potere devi avere competenze, devi saper fare la voce grossa, sapendo di avere alle tue spalle la gente, gente che ha capito, gente che ti sostiene, non sono necessari grandi numeri, ogni trasformazione, sostituzione, parte da una idea e da poche persone.
Devi portare dei risultati, devi dimostrare che la tua condotta in ambito sociale e di contrasto agli strapoteri è vincente.
Si dialoga col potere solo su pari livelli, tra istituzioni, il cappello in mano non è contemplato.
Per chi ha capito, sono a disposizione per chiarimenti e precisazioni, per tutti gli altri un "bannamento" non si nega a nessuno.
Si banna quando non si ha nè tempo, nè energie da disperdere in questioni secondarie, posso comunicare solo in piena serenità d'animo,
Un ban non si nega a nessuno.
:Mariano-Abis:



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