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venerdì 21 aprile 2023

I SOLITI PROBLEMI NEL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

centrale nucleare
Nodo alla Corda
Occorre considerare come la pressione per il cambio di passo verso una transizione energetica non accenna ad arrestarsi. Ma per quale motivo? In questi anni tutti abbiamo sentito ogni tipo di documentario, telegiornali, dichiarazioni ufficiali pubbliche di rappresentanti istituzionali a tutti i livelli ecc. secondo cui il riscaldamento globale dovuto alla CO2 stava compromettendo gli equilibri del pianeta terra.

Secondo quanto ci viene insegnato quotidianamente, l’aumento dell’anidride carbonica potrebbe portare a conseguenze catastrofiche, quali ad esempio il surriscaldamento globale che rappresenterebbe il rischio maggiore. Occorrerebbe ricordare che l’anidride carbonica è l’alimento delle piante che producono ossigeno a cui dobbiamo la nostra sopravvivenza, ma in fondo sembra solo un dettaglio.

A tal proposito ecco innescare un altro tassello del mosaico: la transizione energetica.

In pratica si prevede di abbandonare quelli che, fino ad oggi, sono i combustibili fossili per eccellenza cioè petrolio e carbone per approdare nel meraviglioso mondo delle energie pulite, a detta di chi propone scenari apocalittici non troppo distanti nel tempo, che risolverebbero il problema. I problemi appunto, ma siamo sicuri che queste siano delle soluzioni? Se andiamo a vedere le attuali energie rinnovabili come ad esempio le gigantesche pale eoliche e i pannelli solari, vediamo più incognite che certezze. Infatti per produrre gli impianti destinati a generare le salvifiche fonti energetiche rinnovabili vengono sollevati molti dubbi.

Innanzi tutto non si può trascurare che i materiali utili per produrle sono altamente inquinanti e difficili da trovare, se non al caro prezzo di danneggiare l’ecosistema, sia per la loro estrazione che per il loro smaltimento, che è difficilissimo, vedasi ad esempio l’uso del cadmio nella produzione dei pannelli fotovoltaici infatti “Una nuova normativa dell'Ue vieta, nella fabbricazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, l'uso di una mezza dozzina di nuove sostanze, ritenute pericolose. Tra esse vi è il cadmio, che, come telluluro, è molto usato nella fabbricazione dei pannelli fotovoltaici: col cadmio dentro quei pannelli dovrebbero essere smaltiti con maggiore cautela delle scorie radioattive[1]. Non trascuriamo inoltre che i paesaggi in cui verrebbero installati si ritroverebbero compromessi irrimediabilmente. Tutti abbiamo avuto modo di vedere lo scempio del nostro territorio a seguito del loro posizionamento. Dall’altro lato “Le centrali eoliche sono costituite da un rotore che, mosso dal vento, fa girare una dinamo e questa produce energia elettrica. Non emettono gas, scorie o rifiuti inquinanti, ma modificano l’ambiente e fanno rumore[2] tuttavia occorre considerare l’aspetto dato dallo smaltimento “perché richiede una separazione dei materiali (fibre di vetro in quelle più anziane e di carbonio in quelle più recenti) tutt’altro che facile. Le prime esperienze hanno rivelato inattese complicazioni anche ambientali[3].

Un altro dato da non sottovalutare è che l’energia nucleare potrebbe rientrare in questa categoria tanto cara ai sostenitori della transizione energetica.

Molti di noi potrebbero chiedersi come può essere possibile una cosa del genere, dal momento che non si riescono nemmeno a smaltire le scorie ancora presenti nelle vecchie e disattivate centrali italiane di Trino, Caorso, Sessa Aurunca e Latina.

A tal proposito è da notare che si parla del “nuovo nucleare” in Europa, soprattutto a seguito degli accordi fatti da Ansaldo Energia, Ansaldo nucleare, Edf e Edison che hanno sottoscritto una lettera d’intenti e al contempo avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia[4].

Quindi la transizione energetica italiana come intesa da questo articolo fa a pugni con quanto si intende normalmente, e cioè che “La transizione energetica è il passaggio dallo stato corrente di fonti di produzione energetica, basate principalmente sull’uso di fonti non rinnovabili come petrolio, gas e carbone, a un più efficiente e meno inquinante mix di energie rinnovabili”.[5]

Il fatto che l’energia nucleare sia efficiente e meno inquinante è di sicuro fonte di dubbi dal momento che ci rendiamo conto del problema enorme che questa fonte di energia provoca, date le discussioni che ormai vanno avanti da molti anni sulla questione del deposito nazionale di scorie nucleari, che hanno suscitato numerose preoccupazioni in molte popolazioni interessate date le notevoli ripercussioni sui territori in cui verrebbe costruito.

Per capire quanto sia in linea col rispetto di fondamentali equilibri ambientali basta considerare, ancora una volta, le dimensioni del progetto di questo centro di stoccaggio: “Questa occuperà complessivamente 150 ettari: 110 per il deposito vero e proprio e 40 per un Parco tecnologico dedicato alla ricerca e alla formazione sul nucleare. Il deposito sarà costituito da 90 costruzioni in calcestruzzo armato, le "celle", con una base di 27 metri per 15,5 e un'altezza di 10 metri. All'interno saranno conservati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i "moduli", parallelepipedi con una base di 3 metri per 2 e 1,7 metri di altezza. Questi conterranno a loro volta i bidoni metallici dei rifiuti radioattivi stabilizzati, i "manufatti".[6]

Bidoni radioattivi, costruzioni in calcestruzzo, moduli parallelepipedi enormi, spazi giganteschi sottratti alla natura. Il problema che nessuno affronta è: cosa succederebbe in caso di “fughe” di materiali radioattivi nell’ambiente circostante? questo problema è attualmente irrisolto e tutte le proteste delle popolazioni interessante sono fondate soprattutto su questo allarmante problema.


Note

[1] https://www.ilgiornale.it/news/perch-fotovoltaico-ha-diritto-inquinare.html


[2] https://www.focus.it/scienza/energia/anche-le-centrali-eoliche-sono-inquinanti


[3] https://www.rivistaenergia.it/2021/02/eolico-che-fine-fanno-le-turbine/


[4] https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/energia/2023/03/06/accordo-tra-societa-energia-per-sviluppo-nuovo-nucleare_11f9067a-a6bd-4fd1-a131-74f358cd9fdc.html


[5]https://lightbox.terna.it/it/transizione/transizioneenergetica#:~:text=La%20transizione%20energetica%20%C3%A8%20il,inquinante%20mix%20di%20energie%20rinnovabili.


[6] https://www.ansa.it/ansa_verified/verifica_dei_fatti/ambiente/2023/03/29/il-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi-e-pericoloso_9aff5c92-d29f-448c-aa57-db80d100c2da.html

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