di Antonello Boassa
Le grandi aziende tecnologiche si sono difese con grandi avvocati dalle accuse che gli venivano rivolte sullo sfruttamento minorile, oltre che su quello sopportato da donne con i neonati sulla schiena e da uomini lavoranti nelle desolanti cave di estrazione del cobalto necessario al mondo della sostenibilità, alle auto elettriche, alle batterie, agli smartphone, ai cellulari, ai tanti dispositivi elettronici.
Noi abbiamo rapporti con aziende certificate. Non abbiamo nulla a che fare con sistemi odiosi di sfruttamento della mano d’opera. Se vi sono bambini che per uno, due dollari lavorano un intera giornata a mani nude per scavare il cobalto di superficie noi non ne sappiamo niente e comunque certo non siamo coinvolti. A noi che abbiamo costruito diverse associazioni per difendere il lavoro salariato, la correttezza dei rapporti di lavoro e pratiche non degradanti e che procediamo nell’elaborazione di una tecnologia che sia rispettosa dell’Agenda 30 nell’applicazione di un modello planetario di sostenibilita’, il Congo, stato poverissimo, dovrebbe esserci grato.
Noi non trattiamo il cobalto di superficie perché è di bassa qualità. Una lavorazione questa utilizzata da bande criminali largamente presenti nella regione. Noi trattiamo con aziende certificate, responsabili che usano gli escavatori per andare in profondità perché è lì che si trova il cobalto di buona qualità ed è lì che le aziende con cui siamo in contatto dirigono i lavoranti per estrarre il cobalto non certo a mani nude ma con sistemi di protezione per la loro salute.
Aggiungo ovviamente che la mescolanza dei prodotti di superfice non viene trascurata, sebbene meno preziosa, ma aggiungendosi all’altra determina un ricco bottino cui hanno contribuito le mani di bambini, dico bambini di età inferiore ai sette/otto anni. Un mondo sotterraneo che verrà sepolto dai media, dagli intellettuali di regime, dai tanti cialtroni che delirano su “sorti magnifiche e progressive”
Salute. Parola preziosa che i “grandi” della terra usano per sé abitualmente quando devono chiudere i propri occhi e quelli degli altri davanti a lavori massacranti e degradanti, ad un Inferno straziante come quello relativo al supplizio che esseri umani devono sopportare… soffrire, ammalarsi e morire per quell’altro mondo che si vuole chiamare “sostenibile”, verde, moderno. Nelle gallerie sensibili ai crolli non sono rare le tragedie più spaventose come morire seppelliti vivi. Come è anche vero che chi riesce a sopravvivere si porterà l’enorme fardello di inquinamento, di radioattività
Sembra superfluo ma vanno ricordate le grandi battaglie che il Congo ha dovuto sostenere per la sua liberazione dalla corona belga e dalla neo-colonizzazione ora tuttora operante. Ma il grande movimento che aveva come capo carismatico Patrice Lumumba (assassinato nel 1961) è stato sconfitto…e data la grande ricchezza presente nel territorio sono precipitati sul Paese tanti adoratori da tutto il pianeta
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