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sabato 6 gennaio 2024

Covid. La denuncia del sindacato di Polizia SNAP

di BEATRICE BARDELLI  
Il dr. Ernesto Giorgio, Tenente Colonnello medico (Aeronautica di Bari), molti i casi di danni da vaccino Covid.

Anche le “divise” italiane sono state colpite da eventi avversi da vaccino. Nonostante l’occultamento delle notizie sull’argomento praticato dal mainstream nazionale, è ormai cosa certa che le inoculazioni di questi sieri genici sperimentali in alcune persone hanno provocato reazioni avverse anche molto gravi o addirittura gravissime.

Tra queste persone una parte appartiene alla categoria di chi indossa una divisa dopo aver prestato giuramento sulla nostra Carta Costituzionale. Un giuramento che dovrebbe significare fedeltà ai valori costituzionali che devono rispettare e far rispettare. Durante questa malgestita pandemia ho avuto modo di conoscere e “dare voce” ad alcuni uomini in divisa che rivendicavano, al pari dei comuni cittadini, il rispetto di quei diritti costituzionali calpestati e/o addirittura negati dai governi Conte/Draghi come la libertà di scelta vaccinale, il diritto al lavoro, l’uguaglianza e la non discriminazione tra pari. Ed ho scoperto un aspetto della loro forma mentis che li contraddistingue: sono determinati a pretendere lealtà, chiarezza e rispetto da parte dei loro superiori senza alcun timore.
Lo riprova la lettera che il 5 dicembre la segreteria nazionale dello SNAP (Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia) ha inviato al Ministero dell’Interno/Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sia al Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali che alla Direzione Centrale di Sanità, per chiedere delucidazioni su quanto emerso dal convegno tenutosi a Matera il 7 e 8 ottobre scorso sul tema “Prevenzione e promozione della salute per gli operatori della Polizia di Stato” dove il dottor Ernesto Giorgio, Tenente Colonnello ed ufficiale medico in servizio presso l’Aeronautica di Bari, ha riferito di avere ricevuto moltissime pratiche relative a casi di danni da vaccino subiti dagli uomini in divisa. Per un caso fortuito lo SNAP è venuto a conoscenza di queste preoccupanti informazioni grazie ad un video caricato il primo dicembre da JONICATV sulla piattaforma multimediale odysee.com dove il dottor Giorgio affronta il tema delle complicanze post-vaccinali.

L’intervento del dottor Giorgio

La lettera dello SNAP riporta le frasi più preoccupanti del dottor Giorgio. Innanzitutto lo sconforto di dover formulare un unico parere sul nesso causale danno subìto-vaccinazione come sintesi dei lavori non di un’unica Commissione ma di ben otto Commissioni, una per ognuno degli otto Dipartimenti dei Ministeri della Difesa, dell’Interno e della Giustizia (Polizia di Stato, Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria).
 
Un compito molto difficile e delicato

“Vorrei fosse un quadro astratto invece è la nostra realtà…la realtà difficile che abbiamo adesso nelle nostre commissioni….una commissione unica avrebbe garantito uniformità di giudizio ed invece adesso saranno otto commissioni in tutta Italia per otto Dipartimenti che ricomprendono quindi tutto il territorio italiano, tutta la popolazione italiana…” , dice il dottor Giorgio che precisa “il compito…. spetta alle commissioni medico ospedaliere, dobbiamo formulare il giudizio diagnostico, dobbiamo esprimere il nostro parere sul nesso causale, parere che è unico e definitivo…dobbiamo esprimerci in merito al giudizio di classificazione…”.
 
Patologie denunciate

“In pochi mesi sono arrivate moltissime pratiche…le richieste aumenteranno sempre di più”. Ed ancora: “Quali sono le patologie che abbiamo all’attenzione? Quelle che attengono all’apparato cardiovascolare, il Sistema nervoso anche quello psichiatrico e poi altre varie…quelle che più ricorrono con frequenza sono queste, evidenziano la pericardite, ne vediamo tante, sono pericarditi molto particolari…con un problema in più, che riescono a controllarsi solo grazie alla terapia…Quindi, qui tutti i criteri sicuramente ci porteranno al riconoscimento….Altro problema sono quelle delle trombosi…e su queste evidentemente ci orienteremo per il SI’…Altre patologie di interesse sono quelle che riguardano il Sistema nervoso…qui abbiamo trovato evidenze che probabilmente, anche in questo caso, ci esprimeremo in maniera positiva”.
 
Di chi è la colpa?

Il dottor Giorgio non parla di “colpe” ma solo di “risposte spiazzanti” date da chi ha denunciato un danno da vaccino. Nella lettera dello SNAP si riporta per ultimo questa parte della relazione del dottor Giorgio: “Ad un certo punto chiedo al signore…ma secondo te sono stati “fatti di servizio”?…La risposta è stata spiazzante…perché mi ha detto, è stato il vaccino in servizio perché quando ero operatore lì, ho dovuto fare il vaccino…e questo lascia intendere…una responsabilità di tipo tecnico, di tipo personale e anche di tipo morale perché interessa una persona…c’è un problema di salute”.
 
Le richieste dello SNAP

Al Ministero dell’Interno lo SNAP fa due richieste precise “nell’ottica della tutela della salute e degli interessi della categoria che si fregia di rappresentare e nel più ampio interesse della collettività tutta”. La prima: “Quali siano i dati in possesso alle citate commissioni che si stanno occupando della valutazione dei danni correlati alla inoculazione del vaccino per il Covid o quantomeno di conoscere i dati in capo alla Polizia di Stato”. La seconda: “Quali siano le linee guida che l’amministrazione intende perseguire per il riconoscimento della correlazione tra servizio e danni avversi da vaccino, considerato per legge nel recente passato elemento imprescindibile per prestare la propria attività lavorativa”.
 
Necessitano risposte, ma senza tabù!

“Non possiamo sottacere che sarebbe da ritenersi assordante il silenzio della nostra amministrazione che, così come nel recente passato si è espressa e spesa con numerosi comunicazioni tese ad invogliare il personale a sottoporsi alla vaccinazioni, parimente avrebbe dovuto dare notizia delle reazioni avverse che si starebbero evidentemente registrando nella considerazione delle numerosissime pratiche che apprendiamo essere già state presentate con tendenza futura a crescere ancor di più – scrive lo SNAP – . Per lo SNAP l’argomento Covid e vaccinazione deve essere trattato in maniera oggettiva e scevra da qualsivoglia tabù di sorta!”.

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