Il leader del partito della Lega Matteo Salvini durante una manifestazione a Milano, Italia, 1 giugno 2024. © Pier Marco Tacca/Getty Image |
Il parlamento sta attualmente discutendo un disegno di legge che renderebbe questa pratica un “crimine universale”
Il partito di destra della Lega italiana, guidato dal vice primo ministro Matteo Salvini, sta cercando di raddoppiare le sanzioni per chi utilizza madri surrogate all’estero, in un emendamento al disegno di legge proposto dal partito al governo Fratelli d’Italia che renderebbe la maternità surrogata un “crimine universale”. "
La maternità surrogata è illegale in Italia dal 2004, con la fecondazione in vitro disponibile solo per le coppie eterosessuali. Attualmente è punibile con il carcere e con una multa sostanziosa.
L’anno scorso, il primo ministro Giorgia Meloni ha promesso di ampliare il divieto criminalizzando le coppie che viaggiano all’estero per sottoporsi alla procedura nei paesi in cui è legale. Il disegno di legge, presentato dal partito Fratelli d'Italia della Meloni, ha ottenuto il sostegno della Camera dei Deputati ed è ora in discussione al Senato. La nuova legislazione aumenterebbe la multa da 600.000 euro a 1 milione di euro (1.070.000 dollari) e la pena detentiva da tre mesi a due anni.
Tuttavia, il partito della Lega – che è in coalizione con Fratelli d'Italia – ha presentato un emendamento alla Commissione Giustizia del Senato proponendo un aumento della pena detentiva massima a dieci anni e della multa a 2 milioni di euro. Secondo un articolo pubblicato sabato da L'Espresso, il partito ha anche chiesto "la punizione dei pubblici ufficiali che registrano nello stato civile i bambini nati da maternità surrogata".
Salvini è stato a lungo critico nei confronti della maternità surrogata, paragonando in precedenza le madri surrogate a una “donna-bancomat… che produce bambini” e impegnandosi a combattere “questa pratica barbara e disumana”. Martedì ha ribadito la sua posizione, sostenendo che la maternità surrogata equivale a “comprare bambini”.
"C'è la legge che metterà al bando l'affitto di uteri non solo in Italia, come già avviene, ma anche a livello internazionale, e quindi l'acquisto di bambini e di corpi di donne, il cui solo pensiero è orribile", ha detto a Radio 24, argomentando che i bambini “devono essere adottati e venire al mondo se c’è una madre e un padre”.
Meloni ha difeso la proposta di legge, sostenendo che la pratica tratta i bambini come “prodotti del supermercato”. I critici considerano la legislazione un attacco alla comunità LGBTQ.
"Nessuno può convincermi che sia un atto di libertà affittare il proprio grembo, nessuno può convincermi che sia un atto d'amore considerare i bambini come un prodotto da banco in un supermercato", ha detto prima anno, sollecitando il parlamento ad approvare il disegno di legge.
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