L’attuale primo ministro britannico, Keir Starmer, ha fatto campagna per la Brexit, in linea con gli interessi della classe dirigente e con la visione di Winston Churchill.
All’epoca era ministro ombra del Partito Laburista incaricato del referendum. All’insaputa dell’allora primo segretario del partito Jeremy Corbin, Starmer ha aderito alla Commissione trilaterale, istituita da David Rockfeller, Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski per rafforzare i legami economici degli Stati Uniti e dei loro alleati nordamericani, europei e giapponesi, nello spirito della Carta Atlantica (ovvero del dominio anglosassone sul mondo). In violazione del regolamento della Camera dei Comuni, Starmer non ha dichiarato l’appartenenza alla Commissione trilaterale.
• Ne facevano parte anche il segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jakob “Jake” Sullivan, nonché l’attuale prima ministra danese Mette Frederiksen e la commissaria europea alla Concorrenza, la danese Margrethe Vestager. Dopo aver assunto incarichi ufficiali, tutti hanno smesso di partecipare alle riunioni della Commissione.
• I 15 membri francesi della Commissione sono: Laurent Bigorgne (direttore dell’Istituto Montaigne, dove è stato fondato il partito di Macron), Sophie Boissard (Gruppo Korian), Stéphane Boujnah (Euronext), Jean-Louis Bourlanges (ex europarlamentare), Patrick Buffet (ex AD di Eramet), François Bujon de l’Estang (ex ambasciatore francese a Washington), Patrick Combes (Compagnie Financière Tradition), Yves-Louis Darricarrère (Lazard frères), Thierry Déau (Méridiam), Marie-Ange Debon, Sylvie Kauffmann (editorialista di Le Monde), Jean Lemierre, (BNP Paribas), Hervé Mariton (Fédération des entreprises d’outre-mer), Denis Simonneau (EuropaNova) et Jean-Claude Trichet (ex presidente della Banca centrale europea).
Traduzione
Rachele Marmetti
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